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VISITARE
BRUGES
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INFORMAZIONI E GUIDA. Se
si dovesse progettare una città medievale da favola, sarebbe
difficile non prendere la città fiamminga patria di
Van Eyck, come riferimento. Pittoresche stradine
acciottolate, canali solcati da piccole imbarcazioni, piazze
e piazzette con torri svettanti, chiese e angoli nascosti...
di Massimo Serra
Introduzione
Quando penso
a un luogo dove perdersi liberamente tra i propri pensieri
penso a Bruges (nome fiammingo Brugge)
che è, tanto per cominciare, la città medievale meglio
conservata d'Europa, la località più visitata del Belgio
e, una seria candidata al titolo di città più romantica
del continente, un luogo da incontrare almeno una volta
nella vita. Non è poco per cominciare a pensare di andarci.
In questa città scrigno, quasi ogni angolo, induce a
fare una fotografia.
Il
centro storico della città è una sorta di museo vivente
del XIII secolo, rimasto fermo a 5 secoli fa, a causa dell'insabbiamento
del suo sbocco al mare, con le sue vecchie case, i palazzi
aristocratici e le chiese lungo i numerosi canali. Un luogo
dove si percepisce l'opulenza di un tempo (fu del resto qui
che a casa dei Van de Bourse si creò la prima Borsa valori)
di capitale commerciale d'Europa, dove la decadenza dovuta a
cause naturali e politiche ne ha determinato la cristallizzazione
attuale di città medievale che ha fermato il tempo.
Bruges è senza dubbio uno dei gioielli del nord Europa, che
offre al visitatore una ricca combinazione di storia e splendori
architettonici fiamminghi in un centro città compatto e visitabile
a piedi, che è stato riconosciuto Patrimonio dell'Umanità
UNESCO nel 2000 (nel 2002 è stata anche Capitale Europea
della Cultura). Bruges, nel cuore delle
Fiandre è stata una delle capitali culturali
e commerciali d'Europa, il grande magazzino del continente,
e ha sviluppato nel corso della storia legami con la maggior
parte del mondo allora conosciuto. Bruges fu la culla dei primitivi
fiamminghi e un centro di mecenatismo e di sviluppo pittorico
di cui beneficiavano artisti, rappresentati dal suo massimo
esponente
Jan Van Eyck (autore del famosissimo
Ritratto
dei Coniugi Arnolfini, che erano,
per chi non lo sapesse, dei ricchi mercanti di
Lucca)
e da pittori come Hans Memling. Molte delle loro opere
furono esportate andando a influenzare gli stili pittorici di
tutta Europa. Collezioni di eccezionale importanza sono rimaste
in città fino ad oggi. La città è anche famosa per la lavorazione
dei merletti, confezionati da abilissime artigiane che vi può
capitare di vedere lavorare sulla soglia di casa.
Bruges
è soprannominata come tante altre città del nord Europa la "Venezia
del Nord", grazie ai suoi canali. È una tappa indispensabile
per qualsiasi viaggio in Belgio. È una città sorprendentemente
tranquilla e riposante che vive al ritmo di orde di pedoni e
ciclisti disciplinati che la attraversano in questo sfavillante
scenario trecentesco. Nelle strade acciottolate risuona allegramente
il suono degli zoccoli di cavalli che tirano carrozze trainate
da cavalli, turistiche e romantiche. Per ottenere il massimo
dall'atmosfera, si consiglia vivamente di trascorrere almeno
un lungo fine settimana.
"Ogni
città è uno stato d’animo; e quando vi si soggiorna, questo
si comunica, si trasmette a noi come un fluido che, respirato
con l’aria, entra a far parte del nostro corpo" Bruges
la Morta - Georges Rodenbach
Un po' di storia
L'abitato originale si sviluppò rapidamente fino a diventare
una vera e propria potenza mercantile. Giunse alla sua massima
prosperità economica nel XIII secolo, quando divenne Libera
repubblica.
La
fortuna di Bruges risiedeva nel diretto controllo sul commercio
dei tessuti nell'Europa del nord, insieme alle due città rivali
di Ypres e
Gand;
in particolare Bruges trasformava la lana inglese di alta qualità
in vestiario e tessuti che erano poi esportati in tutto il mondo
conosciuto. A quell'epoca Bruges era direttamente collegata
con il mare dall'estuario dello Zwyn. Il commercio portava
profitti enormi alla città, che divenne un centro internazionale
di primo livello, entrando a far parte, nello stesso periodo,
tra le città fondatrici, della
Lega Anseatica,
la più potente alleanza economica dell'Europa medievale.
Nei
moli del porto di Bruges i tessuti fiamminghi e i prodotti della
lega anseatica erano scambiati con maiali provenienti dalla
Danimarca, spezie da
Venezia,
pellami dall'Irlanda, cera dalla Russia, oro e
argento dalla Polonia e pellicce dalla Bulgaria.
Gli affari di questi commercianti stranieri erano protetti da
non meno di 21 consolati, e la città sviluppò numerosi servizi
di supporto al commercio, come le banche, il cambio di valute,
le assicurazioni marittime e un primo elementare codice marittimo
conosciuto come Roles de Damme.
Nonostante,
o forse a causa, di questa prosperità negli affari, Bruges fu
trascinata nelle guerre che contrapponevano l'Inghilterra
alla Francia. I tessitori e mercanti della città dipendevano
dalla benevolenza dei re di Inghilterra per il corretto funzionamento
del commercio della lana e, per la sua importazione, dagli allevatori
inglesi; allo stesso tempo i conti delle Fiandre, e i
loro successori i duchi di Borgogna, erano vassalli dei
re di Francia. Sebbene alcuni dei conti e dei duchi fossero
abbastanza forti da non subire la pressione del re di Francia,
la maggior parte si sentiva obbligata a obbedire ai suoi ordini
e quindi a schierarsi contro l'Inghilterra quando i due paesi
entrarono in guerra.
Il
motivo del conflitto di interessi tra Francia e Inghilterra
era spesso proprio la città di Bruges che entrambe le potenze
volevano controllare. La città si oppose più volte anche ai
francesi con ribellioni armate. La più famosa insurrezione fu
quella contro il re Filippo il Bello di Francia sempre
alla ricerca di soldi (dal papato ai templari solo per citare
i più noti) all'inizio del XIV secolo quando la città si oppose
al pagamento di nuove tasse appena introdotte.
Filippo mandò un esercito a presidiare Bruges, ma all'alba
del 18 maggio 1302 un gruppo ribelli fiamminghi riuscì a penetrare
le mura della città massacrando i soldati francesi nel sonno.
Questo fatto passò alla storia come il Mattutino di Bruges
ed è stato paragonato ai Vespri Siciliani. Secondo la
tradizione, per distinguere i francesi dai nativi, i ribelli
chiesero una parola d'ordine Schibboleth, che significa
"scudo e amico", una frase difficile da pronunciare per un francese.
I capi dell'insurrezione Jan Breydel e Pieter De Coninck
divennero eroi ed ora la loro statua si trova nel Markt, la
piazza del mercato di Bruges dal 1887.
Gli
Asburgo, che ereditarono le Fiandre, insieme agli attuali
Belgio e Olanda nel 1482, levarono via via potere e indipendenza
alle città fiamminghe, compresa Bruges. È probabile che il
colpo di grazia politico alla fortuna di Bruges fu dato dalla
resistenza della città contro Massimiliano I d'Asburgo,
erede dei duchi di Borgogna, e dalla sua cattura dentro la città
ribelle. Le cose andarono più o meno in questo modo: morta la
moglie Maria di Borgogna, madre del futuro
Carlo V,
dopo una caduta da cavallo, le varie città sotto il controllo
di Massimiliano colsero l'occasione per ribellarsi; gli stati
dei Paesi Bassi in particolare strinsero patti con la Francia
che culminarono con il Trattato di Arras del dicembre
1482, il quale sanciva una pace militare ed economica tra le
due parti. Massimiliano in un momentaneo periodo di debolezza
fu costretto a inviare a
Blois, dove risiedeva la Corte francese, la figlia
Margherita d'Asburgo come pegno di pace.
Pochi anni dopo, nel 1486 Massimiliano tornato in Borgogna,
decise di convocare proprio a Bruges i rappresentanti delle
principali città della regione per giungere a un accordo. Gli
abitanti di Bruges approfittarono del fatto che il duca D'Austria
fosse entrato in città con la sua Corte, ma senza esercito,
bloccarono i cancelli e lo presero prigioniero. Alcuni membri
della Corte furono uccisi dalla popolazione inferocita, che
minacciò anche di consegnare l'imperatore al suo acerrimo nemico,
il re di Francia. Alla fine i ribelli, spaventati dall'arrivo
dell'esercito imperiale mandato dal padre di Massimiliano, Federico
III, decisero di lasciare libero il duca.
Massimiliano si vendicò poco dopo di quella umiliazione.
Per rappresaglia il 30 giugno 1488 chiamò ad Anversa tutte le
nazioni straniere assicurando loro privilegi più larghi di quelli
di cui godevano a Bruges. Molte "colonie" mercantili straniere,
la base della fortuna cittadina si spostarono dalla città. Che
tuttavia tentò in tutti i modi di resistere come primario centro
economico europeo. Dopo anni di violenti scontri tra i
nobili borgognoni, desiderosi di essere indipendenti Alberto
di Sassonia, uno dei più fedeli feudatari di Massimiliano,
conquistò infine e ridusse all'impotenza Bruges (ma anche Gand).
In seguito anche l'imperatore Carlo V, che regnava oltre
che sulla Spagna e le colonie di quest'ultima, sui territori
asburgici e quindi sui Paesi Bassi, contribuì alla fine dell'indipendenza
di queste città.
La decadenza di Bruges
venne decretata e resa permanente da un evento naturale,
a partire dal XVI secolo quando, insabbiatosi l'estuario
dello Zwyn, il traffico, i commerci e la prosperità
presero la via di
Anversa
e di
Gand.
Verso il 1510, il tratto d'acqua tra Sluis e Damme era
solo navigabile da piccole navi e, dal 1530, il traffico
marittimo di Bruges cessò completamente. La città restò
come ibernata per cinque secoli, dopo l'insabbiamento
del fiume. Rinacque grazie al successo e all'attenzione
catalizzata dal romanzo di Georges Rodenbach
Bruges La Morta,
che risvegliò l'interesse internazionale per questa
città museo.
Mentre lo sviluppo immobiliare e urbano della città continuò
dopo il suo apogeo economico e artistico alla fine del Medioevo,
Bruges non subì quasi per nulla gli effetti della rivoluzione
industriale del XIX secolo. Nei secoli XVIII e XIX, molti appezzamenti
medievali furono consolidati in lotti più grandi con la comparsa
anche di nuovi quartieri. Gli esempi più eclatanti di grandi
interventi post-medievali nel centro storico sono l'urbanizzazione
della Coupure (1751-1755), Zand e la prima stazione
ferroviaria (1838), il Quartiere del Teatro (1867),
Koningin Elisabethlaan (Viale della Regina Elisabetta)
e Gulden Vlieslaan (1897) e la creazione del quartiere
Guido Gezelle (1920-1930) che prende il nome da un prete poeta,
linguista e traduttore originario di Bruges e molto amato nei
paesi bassi.
Visitiamo
la città
Dopo
un rapido excursus storico è ora di cominciare la visita alla
città. I luoghi da cui far partire l'esplorazione della città
sono la già citata piazza del mercato, il Markt, o Grand
Place in francese, su cui si staglia la figura altissima della
torre campanaria (il Belfort o Beffroi), e il Burg,
un'altra piazza a pochi passi dal Markt, che possiede una serie
di splendidi edifici, che insieme sintetizzano una sorta di
viaggio attraverso la storia dell'architettura europea. In questo
punto, Baldovino Braccio di Ferro, conte di Fiandra,
costruì un castello fortificato (o "Burg"), attorno al quale
si sviluppò tutta la città. Sulla piazza del mercato si trova
anche la
Chiesa
Nostra Signora - Onze-Lieve-Vrouwekerk, risalente
al XII-XV secolo, tutta in mattoni e con la sua torre alta 122
metri. All'interno si può ammirare una Madonna con Bambino
dipinta da
Michelangelo,
l'unica opera del grande artista ad avere lasciato l'Italia
mentre era ancora in vita.
A
poca distanza da questi punti focali, la città vanta anche alcune
delle esposizioni di collezioni d'arte più importanti del paese.
Il
Museo Groeninge
che ospita la più bella collezione d'arte, in particolare fiamminga,
della città, mentre la Stadhuis del XIV secolo, il municipio
più antico di tutto il Belgio, ha pregevoli affreschi alle pareti.
Per una vista spettacolare sulla città salite i 366 gradini
del
Beffroi di Bruges,
la torre civica e campanile della città. Tra i magnifici edifici
che attestano l'antico splendore cittadino, la cattedrale
gotica del Santissimo Salvatore, la
Basilica del Sacro Sangue,
oltre alla già citata piazza del Mercato, il palazzo
del Municipio e le Halles.
La posizione centrale della piazza del mercato indica che
questa è stato il cuore medievale della città, o almeno, il
cuore commerciale, perché il centro della amministrazione comunale
è sempre stato nella già citata piazza 'Burg'. Il Markt
(o Grote Markt) è completamente pedonale dal 1996 ed è stato
completamente rinnovato creando una delle zone più suggestive
dalla città. Il monumento principale è naturalmente il suo campanile,
il belfort, bello anche il Palazzo del Tessuto. Sul lato settentrionale
del mercato si trova il Palazzo del Tribunale Provinciale,
il miglior esempio di come Bruges sia stata ristrutturata nello
stile neo-gotico nella seconda metà del XIX secolo. Questo stile
è stato considerato molto moderno in una città che era fondamentalmente
costruita in stile tardo-gotico. Proprio nel centro della piazza
trovate la statua dei già citati Jan Breydel e Pieter
de Coninck. Gli altri lati della piazza sono occupati da
ristoranti e negozi ubicati nelle ex case private dei mercanti
e delle corporazioni.
La
Basilica del Sacro Sangue
è composta da due cappelle costruite una sull'altra: quella
di San Basilio inferiore, in stile romanico, quella superiore
invece, gotica dei secoli XV-XVI. In quest'ultima si conserva
una delle reliquie più venerate d'Europa: la fiala di cristallo
di rocca conservata la primo piano, nella quale, secondo la
tradizione, Giuseppe d'Arimatea, avrebbe raccolto alcune
gocce del sangue di Cristo. La fiala sarebbe poi stata
portata a Bruges nel 1149 dal conte crociato Teodorico di
Alsazia (Thierry d'Alsace), di ritorno da Gerusalemme. La
reliquia del Sacro Sangue è custodita in una cassa d'oro
e argento tempestata di pietre preziose. Tra le altre cose sono
pregevoli i dipinti della scuola di Van Dyck, le sculture
in legno, i pezzi di oreficeria, un altare di marmo e un curioso
pulpito a forma di globo terracqueo. Secondo le indagini recenti,
la bottiglia di cristallo di roccia, contenenti la reliquia,
risale all'XI o XII secolo e sin dal suo arrivo a Bruges non
è mai stata aperta.
È
quasi certo che la fiala di vetro contente la reliquia fu fatta
nella zona di Costantinopoli (oggi
Istanbul
in Turchia) e che in origine era stata concepita per contenere
del profumo. Ogni anno a maggio, nel giorno dell'Ascensione,
dal 1291 si svolge la processione in costume del Sacro Sangue
(Heilig Bloed) che ripropone episodi biblici e la Passione.
La città si veste a festa ed è questo un bel periodo per visitarla.
L'oggetto prezioso che viene recato in processione è un reliquiario
medioevale che secondo la tradizione contiene il sangue di cristo.
Altra festa suggestiva è la Festa dei Canali che si
celebra ogni tre anni, con i canali illuminati da luci di candele
e comparse che riproducono scene della storia della città in
veri e propri quadri viventi.
A
Bruges si può arrivare con Ryanair fino a Bruxelles e poi col
treno (50 minuti). Vedere a questo proposito la pagina:
Orari arrivi e partenze Aeroporto di Bruxelles. Per
raggiungere Bruges, situata nella parte nord-orientale del paese,
via terra si può prendere un treno da
Anversa
o da
Bruxelles.
Gli autobus che collegano Anversa a
Calais
e
Londra
passano da questa città. Da Bruges inoltre si possono effettuare
escursioni giornaliere ai famosi campi di battaglia coperti
di papaveri delle Fiandre.
Durante
la visita in città sono da non perdere una salita
alla cima della torre campanile (il Belfort) alto 83 metri
per godere di una vista panoramica su tutta la città e un
giro in barca, lungo le pittoresche vie navigabili della
città vecchia. In inverno ogni anno, dalla terza settimana di
novembre a circa la metà di gennaio, si tiene un festival curioso,
quello delle sculture di ghiaccio e neve. Sfavillanti
e gigantesche sculture di ghiaccio, opera di artisti provenienti
da tutto il mondo, sono visibili tutti i giorni dalle 10 alle
19. I capolavori sono conservati all'interno di una tenda termica
di 1200 mq, a una temperatura costante di -5°, d'obbligo guanti,
giacca a vento e cappellino.
Da non i bastioni la cui vegetazione circonda la città e
nasconde molti tesori: i quattro mulini a vento, le antiche
porte della città come la Kruispoort (Porta Santa Croce)
costruita tra il 1297 e il 1304. Fu attraverso questa via che
Carlo V, Napoleone e l'esercito tedesco entrarono
successivamente.
Bruges, città d'arte: musei e
gallerie imperdibili
È difficile non restare incantati dalla bellezza di Bruges,
una città che sembra uscita direttamente dalle pagine di una
fiaba. L'atmosfera romantica e il fascino del suo patrimonio
storico e artistico catturano l'immaginazione dei
visitatori, che si perdono tra i vicoli, i canali e le
piazze di questa affascinante città fiamminga. In questo
racconto di viaggio, vi porteremo alla scoperta dei musei e
delle gallerie d'arte imperdibili di questa perla fiamminga,
con tutte le informazioni utili su indirizzi, orari di
apertura e costi dei biglietti. Una premessa, i minori di 18
anni entrano sempre gratuitamente.
Iniziamo il nostro viaggio nella storia e nell'arte di
Bruges con il famoso e già citato Groeningemuseum,
situato in Dijver 12. Il museo è aperto dal martedì alla
domenica, dalle 9:30 alle 17:00, e il costo del biglietto
d'ingresso è di 12 euro per gli adulti. Il Groeningemuseum
offre una panoramica completa dell'arte fiamminga dal XV al
XXI secolo, con una collezione che include capolavori di
artisti del calibro di Jan van Eyck, Hans Memling
e Gerard David. Tra le opere più celebri, non si può
non citare la "Madonna con il Bambino e il Canonico van
der Paele" di Van Eyck e il "Giudizio Universale"
di Memling.
Proseguiamo la nostra visita artistica alla Galleria
d'Arte St. John's Hospital, che si trova in Mariastraat
38. Il museo è aperto dal martedì al sabato, dalle 9:30 alle
17:00, e la domenica dalle 13:30 alle 17:00. Il biglietto
d'ingresso costa 12 euro. Questo antico ospedale, risalente
al XII secolo, ospita oggi una collezione d'arte di grande
valore, che include opere ancora di Hans Memling, come la "Madonna
con il Bambino e i Santi" e il "Reliquiario di
San'Ursula". L'edificio stesso è un gioiello
architettonico, con la sua chiesa gotica e i suoi ambienti
storici, come la farmacia e la sala dei malati.
Il nostro viaggio prosegue verso il Memling in Sint-Jan,
un museo dedicato proprio all'arte di Hans Memling, situato
all'interno del già citato Ospedale di San Giovanni. Il
museo è aperto dal martedì al sabato, dalle 9:30 alle 17:00,
e la domenica dalle 13:30 alle 17:00. Il biglietto
d'ingresso ha un costo di 8 euro. Qui potrete ammirare
alcune delle opere più significative del grande pittore
fiammingo, come il "Reliquiario di Sant'Ursula" e il
"Ritratto di un uomo anziano". Il Memling in Sint-Jan
offre anche la possibilità di approfondire la vita e l'opera
di Memling attraverso pannelli informativi e materiali
multimediali.
Dopo aver ammirato il talento di Memling, dirigiamoci verso
il Museo Arentshuis, situato in Dijver 16, a pochi
passi dal Groeningemuseum. Il museo è aperto dal martedì al
sabato, dalle 9:30 alle 17:00, e la domenica dalle 13:30
alle 17:00. Il biglietto d'ingresso costa 6 euro per gli
adulti. L'Arentshuis ospita una collezione permanente
dedicata all'artista britannico Frank Brangwyn, che
donò gran parte delle sue opere alla città di Bruges.
Potrete ammirare i suoi affascinanti dipinti, incisioni e
disegni, che rivelano la sua passione per la natura e
l'esotismo.
Un altro museo imperdibile a Bruges è il Museo Gruuthuse,
situato in Dijver 17, vicino al Groeningemuseum e all'Arentshuis.
Il museo è aperto dal martedì al sabato, dalle 9:30 alle
17:00, e la domenica dalle 13:30 alle 17:00. Il costo del
biglietto d'ingresso è di 12 euro. Il Gruuthusemuseum offre
un'immersione nella vita quotidiana dell'aristocrazia
fiamminga tra il XV e il XVII secolo. La residenza,
appartenuta alla famiglia Gruuthuse, è un capolavoro di
architettura gotica e contiene una vasta collezione di
oggetti d'arte e di uso quotidiano, tra cui arredi,
porcellane, sculture e armi.
Non dimenticate di visitare il Museo del Folclore,
situato in Balstraat 43. Il museo è aperto dal martedì al
sabato, dalle 9:30 alle 17:00, e la domenica dalle 13:30
alle 17:00. Il biglietto d'ingresso costa 6 euro. Il Museo
del Folclore offre un viaggio nel tempo, raccontando la vita
quotidiana dei brugesani tra il XVII e il XX secolo. Tra le
sale del museo, potrete scoprire ambienti ricostruiti come
la tipica stube fiamminga, la scuola, il negozio di
caramelle e il laboratorio del calzolaio. La visita è
arricchita da dimostrazioni dal vivo di antichi mestieri,
che rendono l'esperienza ancora più coinvolgente.
Infine, consiglio di visitare il Centro per l'Arte
Contemporanea De Bond, situato in Buiten Smedenvest 1.
Il centro è aperto dal martedì al sabato, dalle 13:00 alle
17:00, e la domenica dalle 11:00 alle 17:00. L'ingresso è
gratuito per tutti i visitatori. De Bond è uno spazio
espositivo dedicato all'arte contemporanea, che ospita
mostre temporanee di artisti locali e internazionali. Le
esposizioni coprono un'ampia gamma di discipline artistiche,
tra cui pittura, scultura, fotografia e installazioni
multimediali. Il centro è anche un luogo di incontro per gli
appassionati d'arte, con eventi, conferenze e workshop che
promuovono il dialogo e la riflessione sull'arte
contemporanea.
Il nostro viaggio tra i musei e le gallerie d'arte di Bruges
si conclude qui, ma la città ha ancora molto da offrire agli
amanti dell'arte. Oltre ai luoghi menzionati, vi consigliamo
di esplorare le numerose chiese e monumenti storici che
custodiscono opere d'arte di grande valore, come le già
citate Basilica del Sacro Sangue, Cattedrale di
San Salvatore e la Chiesa di Nostra Signora.
La prima
borsa valori al mondo
Come
si è accennato all'inizio la prima compravendita di titoli
(che oggi definiremo "azionari") nella
storia dell'umanità si fa risalire al 1500 ed avvenne proprio
qui a Bruges: i titoli scambiati dai mercanti rappresentavano
un credito o una merce in arrivo da paesi lontani, che non potevano
essere materialmente scambiati (grosse partite di prodotti come
tessuti grezzi e lavorati, spezie, sale, oro e metalli preziosi, etc). In questo campo i mercanti italiani provenienti da
Firenze,
Lucca,
Genova,
Venezia,
Pistoia
e
Milano
(solo per citare alcune città) erano molto attivi. Questa sorta
di mercato organizzato si teneva in un palazzo di proprietà
della famiglia Van der Bourse, il cui stemma portava
rappresentate tre borse; dal nome di questa famiglia deriverebbe
la denominazione di Borsa Valori. Anche i Van de Bourse
sarebbero di origine italiana, più precisamente veneziana, chiamandosi
precedentemente Della Borsa.
Quella di Bruges tuttavia non poteva essere definita
una Borsa vera e propria, pertanto viene unanimemente considerata
come la prima Borsa Valori della storia quella istituita nel
1531 nella vicina
Anversa,
che prese il posto proprio di Bruges come base della
Lega Anseatica,
come luogo di incontro di mercanti e banchieri dopo l'insabbiamento
del canale Zwin (per approfondire vedi la pagina
Storia di Bruges).
Cucina
fiamminga: i piatti tipici di Bruges
Come abbiamo visto, Bruges è una città incantevole e
pittoresca che affascina i visitatori con i suoi canali, le
sue case colorate e le sue strade acciottolate. Tuttavia,
non bisogna dimenticare che questa città ha anche molto da
offrire dal punto di vista gastronomico. Di seguito vi
porterò alla scoperta dei piatti tipici di Bruges, per
immergervi nel gusto e nella tradizione della cucina
fiamminga.
Moules-frites
In cima alla lista dei piatti tipici di Bruges, ci sono le
moules-frites, ovvero cozze e patatine fritte. Questo
piatto è un vero e proprio simbolo della cucina belga e
viene servito in quasi tutti i ristoranti della città. Le
cozze vengono cotte in una deliziosa salsa a base di burro,
cipolle, sedano, porri e vino bianco, e servite accompagnate
dalle immancabili patatine fritte. Ricordatevi di
accompagnare il tutto con una buona birra belga, per
un'esperienza culinaria autentica.
Carbonade flamande
La carbonade flamande è uno stufato di manzo tipico della
regione delle Fiandre. Il segreto di questo piatto è la sua
cottura lenta e la presenza della birra, che conferisce al
manzo un sapore unico e irresistibile. La carbonade viene
solitamente servita con patatine fritte o pane e può essere
arricchita con prugne secche, cipolle caramellate e altri
ingredienti che variano a seconda delle ricette locali.
Waterzooi
Il waterzooi è una zuppa cremosa a base di pollo o pesce,
anch'essa tipica della cucina fiamminga. La ricetta
originale prevede l'utilizzo di pesce di fiume, ma nel tempo
la versione a base di pollo è diventata più popolare. Il
waterzooi è preparato con verdure come carote, sedano, porri
e patate, e viene arricchito con panna e tuorlo d'uovo per
ottenere una consistenza cremosa e avvolgente. È un piatto
sostanzioso e confortante, perfetto per scaldarsi nelle
fredde giornate invernali.
Paling in 't groen
Un altro piatto tipico di Bruges e delle Fiandre è il
paling in 't groen, ovvero anguilla in salsa verde. Le
anguille vengono cotte in una salsa a base di diverse erbe
aromatiche, come prezzemolo, dragoncello, cerfoglio e
pimpinella, che conferiscono al piatto il suo caratteristico
colore verde. Il paling in 't groen è un piatto saporito e
originale, che offre un'esperienza culinaria unica.
Garnaalkroketten
Le garnaalkroketten, ovvero crocchette di gamberi,
sono una portata che di solito si consuma come antipasto.
Queste crocchette croccanti sono preparate con un ripieno di
gamberi, besciamella e spezie, avvolto in una panatura
dorata. Sono servite calde, spesso accompagnate da una salsa
tartara o maionese e insalata. Le garnaalkroketten sono
un'ottima opzione per iniziare un pasto in uno dei
ristoranti di Bruges, offrendo un assaggio del mare e delle
tradizioni culinarie locali.
Stoemp
Lo stoemp è un piatto rustico e sostanzioso. Si
tratta di un purè di patate e verdure, come carote, cavolo e
porri, arricchito con burro e spezie. Lo stoemp può essere
servito come contorno a piatti di carne, come salsicce o
stufati, oppure come piatto unico per una cena semplice e
gustosa. In alcuni ristoranti di Bruges, potrete trovare
varianti dello stoemp con l'aggiunta di formaggio, pancetta
o altri ingredienti.
Vlaamse asperges
Gli asparagi fiamminghi, o Vlaamse asperges, sono un
piatto tipico della primavera, quando gli asparagi freschi
sono disponibili nei mercati locali. Gli asparagi vengono
lessati e serviti con prosciutto, uova sode, patate bollite
e una salsa olandese fatta in casa. È un piatto semplice ma
raffinato, che celebra i sapori freschi e delicati della
stagione.
Wafels
Non si può parlare della cucina fiamminga senza menzionare i
famosi wafels, o waffle. A Bruges, potrete trovare waffle
dolci e salati, serviti sia nei ristoranti che nei chioschi
per le strade. I waffle dolci sono spesso guarniti con
cioccolato fuso, panna montata, frutta fresca o gelato,
mentre i waffle salati possono essere farciti con formaggio,
prosciutto, verdure e altre delizie. Non dimenticate di
assaggiare i waffle di Liegi, caratterizzati da una
consistenza più densa e croccante rispetto alle waffle
tradizionali.
Speculoos
Infine, tra i dolci tipici di Bruges e delle Fiandre, non
possiamo non citare gli speculoos. Questi biscotti croccanti
e speziati sono preparati con cannella, zenzero, chiodi di
garofano e noce moscata, e hanno una forma caratteristica
che raffigura figure e scene tipiche del folklore locale.
Gli speculoos sono perfetti da gustare con un caffè o un tè,
e rappresentano un souvenir goloso da portare a casa dopo il
vostro viaggio a Bruges.
In conclusione, la cucina fiamminga offre una varietà di
sapori e tradizioni che riflettono la ricchezza culturale e
storica di Bruges e delle Fiandre. Durante il vostro
soggiorno nella Venezia del Nord, non perdetevi l'occasione
di assaggiare questi piatti tipici e di immergervi nella
gustosa tradizione gastronomica locale. Inoltre, per
completare la vostra esperienza culinaria a Bruges, vi
consigliamo di visitare i mercati locali e di scoprire i
prodotti tipici della regione, come il formaggio, la birra e
il cioccolato.
Tarte Tatin fiamminga
Un'altra delizia dolce tipica di Bruges è la Tarte Tatin
fiamminga, una variante locale della classica torta di mele
rovesciata francese. La Tarte Tatin fiamminga è preparata
con mele caramellate, pasta frolla e, a volte, una
spolverata di cannella. È un dolce semplice ma delizioso,
ideale per concludere un pasto o per accompagnare una tazza
di tè nel pomeriggio.
Boudin blanc
Il boudin blanc è un insaccato tipico, a base di carne di maiale e spezie. È simile alle
salsicce, ma ha una consistenza più morbida e cremosa. Il boudin blanc può essere servito grigliato, arrosto o
bollito, e viene spesso accompagnato da crauti, purè di
patate o verdure. È un piatto saporito e sostanzioso,
perfetto per gli amanti della carne.
Filet américain
Il filet américain è una preparazione a base di carne cruda
di manzo, simile al tartare. La carne viene tritata
finemente e condita con cipolle, capperi, senape, tuorlo
d'uovo e altre spezie, e viene solitamente servita con pane
tostato e insalata. Il filet américain è un piatto fresco e
gustoso, ideale per un pranzo leggero o un antipasto.
Gentse waterzooi
Il Gentse waterzooi è una variante del waterzooi originario
della città di Gand, situata non lontano da Bruges. Questo
piatto è a base di pesce, solitamente merluzzo o rombo, e
viene preparato con una salsa a base di panna, tuorlo d'uovo
e verdure. Il Gentse waterzooi è un piatto raffinato e
saporito, perfetto per gli amanti del pesce e della cucina
fiamminga.
Lapin à la gueuze
Infine, il lapin à la gueuze è un piatto tradizionale a base
di coniglio e birra Gueuze, una birra acida e frizzante
tipica delle Fiandre. Il coniglio viene marinato nella birra
e poi cotto lentamente con cipolle, sedano e altri
ingredienti, fino a diventare tenero e saporito. Il lapin à
la gueuze è un piatto gustoso e originale, che rappresenta
la perfetta fusione tra la tradizione culinaria fiamminga e
l'arte birraria belga.
Per
concludere
La vostra visita alla città si può concludere nella freschezza
di un parco. In particolare, da non perdere in primavera, il
Begijnhof di Bruges,
il beghinaggio della città. Questo luogo pacifico dove un tempo
vivevano le beghine, una comunità religiosa laica di donne,
solitamente sole o vedove, è patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.
Dietro le sue facciate imbiancate di bianco, c'è un chiostro
e un meraviglioso giardino dove fioriscono i narcisi. Ci dirigiamo
poi verso il Koningin Astridpark (Parco della regina
Astrid ) che, con il suo piccolo stagno e il magnifico chiosco
dorato è un posto bello e romantico.
Bruges si può visitare tutto l'anno. Tuttavia, se si vuole
sfuggire alla folla, la vostra unica possibilità è quella di
andarci in autunno o in inverno. All'approssimarsi delle festività
natalizie, la città illuminata ha un fascino particolare, ci
sono molte attività, una grande pista di ghiaccio e un mercatino
di Natale sono allestiti sul Grand-Place (vedere per approfondimenti
l'articolo
Natale a Bruges).
Per ulteriori informazioni su Bruges potete visitare la pagina
del portale sul Belgio,
Belgio.cc
Informagiovani Italia vi augura Buona Bruges!
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