VISITARE
BRUGES
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INFORMAZIONI E GUIDA. Se
si dovesse progettare una città medievale da favola, sarebbe
difficile non prendere la città fiamminga patria di
Van Eyck, come riferimento. Pittoresche stradine
acciottolate, canali solcati da piccole imbarcazioni, piazze
e piazzette con torri svettanti, chiese e angoli nascosti...
   
Quando penso
a un luogo dove perdersi liberamente tra i propri pensieri
penso a Bruges (nome fiammingo Brugge)
che è, tanto per cominciare, la città medievale meglio
conservata d'Europa, la località più visitata del Belgio
e, una seria candidata al titolo di città più romantica
del continente, un luogo da incontrare almeno una volta
nella vita. Non è poco per cominciare a pensare di andarci.
In questa città scrigno, quasi ogni angolo, induce a
fare una fotografia.
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Il
centro storico della città è una sorta di museo vivente
del XIII secolo, rimasto fermo a 5 secoli fa, a causa dell'insabbiamento
del suo sbocco al mare, con le sue vecchie case, i palazzi
aristocratici e le chiese lungo i numerosi canali. Un luogo
dove si percepisce l'opulenza di un tempo (fu del resto qui
che a casa dei Van de Bourse si creò la prima Borsa valori)
di capitale commerciale d'Europa, dove la decadenza dovuta a
cause naturali e politiche ne ha determinato la cristallizzazione
attuale di città medievale che ha fermato il tempo.
Bruges è senza dubbio uno dei gioielli del nord Europa, che
offre al visitatore una ricca combinazione di storia e splendori
architettonici fiamminghi in un centro città compatto e visitabile
a piedi, che è stato riconosciuto Patrimonio dell'Umanità
UNESCO nel 2000 (nel 2002 è stata anche Capitale Europea
della Cultura). Bruges, nel cuore delle
Fiandre è stata una delle capitali culturali
e commerciali d'Europa, il grande magazzino del continente,
e ha sviluppato nel corso della storia legami con la maggior
parte del mondo allora conosciuto. Bruges fu la culla dei primitivi
fiamminghi e un centro di mecenatismo e di sviluppo pittorico
di cui beneficiavano artisti, rappresentati dal suo massimo
esponente
Jan Van Eyck (autore del famosissimo
Ritratto
dei Coniugi Arnolfini, che erano,
per chi non lo sapesse, dei ricchi mercanti di
Lucca)
e da pittori come Hans Memling. Molte delle loro opere
furono esportate andando a influenzare gli stili pittorici di
tutta Europa. Collezioni di eccezionale importanza sono rimaste
in città fino ad oggi. La città è anche famosa per la lavorazione
dei merletti, confezionati da abilissime artigiane che vi può
capitare di vedere lavorare sulla soglia di casa.
Bruges
è soprannominata come tante altre città del nord Europa la "Venezia
del Nord", grazie ai suoi canali. E' una tappa indispensabile
per qualsiasi viaggio in Belgio. È una città sorprendentemente
tranquilla e riposante che vive al ritmo di orde di pedoni e
ciclisti disciplinati che la attraversano in questo sfavillante
scenario trecentesco. Nelle strade acciottolate risuona allegramente
il suono degli zoccoli di cavalli che tirano carrozze trainate
da cavalli, turistiche e romantiche. Per ottenere il massimo
dall'atmosfera, si consiglia vivamente di trascorrere almeno
un lungo fine settimana.
"Ogni
città è uno stato d’animo; e quando vi si soggiorna, questo
si comunica, si trasmette a noi come un fluido che, respirato
con l’aria, entra a far parte del nostro corpo" Bruges
la Morta - Georges Rodenbach
L'abitato originale si sviluppò rapidamente fino a diventare
una vera e propria potenza mercantile. Giunse alla sua massima
prosperità economica nel XIII secolo, quando divenne Libera
repubblica.
La
fortuna di Bruges risiedeva nel diretto controllo sul commercio
dei tessuti nell'Europa del nord, insieme alle due città rivali
di Ypres e
Gand;
in particolare Bruges trasformava la lana inglese di alta qualità
in vestiario e tessuti che erano poi esportati in tutto il mondo
conosciuto. A quell'epoca Bruges era direttamente collegata
con il mare dall'estuario dello Zwyn. Il commercio portava
profitti enormi alla città, che divenne un centro internazionale
di primo livello, entrando a far parte, nello stesso periodo,
tra le città fondatrici, della
Lega Anseatica,
la più potente alleanza economica dell'Europa medievale.
Nei
moli del porto di Bruges i tessuti fiamminghi e i prodotti della
lega anseatica erano scambiati con maiali provenienti dalla
Danimarca, spezie da
Venezia,
pellami dall'Irlanda, cera dalla Russia, oro e
argento dalla Polonia e pellicce dalla Bulgaria.
Gli affari di questi commercianti stranieri erano protetti da
non meno di 21 consolati, e la città sviluppò numerosi servizi
di supporto al commercio, come le banche, il cambio di valute,
le assicurazioni marittime e un primo elementare codice marittimo
conosciuto come Roles de Damme.
Nonostante,
o forse a causa, di questa prosperità negli affari, Bruges fu
trascinata nelle guerre che contrapponevano l'Inghilterra
alla Francia. I tessitori e mercanti della città dipendevano
dalla benevolenza dei re di Inghilterra per il corretto funzionamento
del commercio della lana e, per la sua importazione, dagli allevatori
inglesi; allo stesso tempo i conti delle Fiandre, e i
loro successori i duchi di Borgogna, erano vassalli dei
re di Francia. Sebbene alcuni dei conti e dei duchi fossero
abbastanza forti da non subire la pressione del re di Francia,
la maggior parte si sentiva obbligata a obbedire ai suoi ordini
e quindi a schierarsi contro l'Inghilterra quando i due paesi
entrarono in guerra.
Il
motivo del conflitto di interessi tra Francia e Inghilterra
era spesso proprio la città di Bruges che entrambe le potenze
volevano controllare. La città si oppose più volte anche ai
francesi con ribellioni armate. La più famosa insurrezione fu
quella contro il re Filippo il Bello di Francia sempre
alla ricerca di soldi (dal papato ai templari solo per citare
i più noti) all'inizio del XIV secolo quando la città si oppose
al pagamento di nuove tasse appena introdotte.
Filippo mandò un esercito a presidiare Bruges, ma all'alba
del 18 maggio 1302 un gruppo ribelli fiamminghi riuscì a penetrare
le mura della città massacrando i soldati francesi nel sonno.
Questo fatto passò alla storia come il Mattutino di Bruges
ed è stato paragonato ai Vespri Siciliani. Secondo la
tradizione, per distinguere i francesi dai nativi, i ribelli
chiesero una parola d'ordine Schibboleth, che significa
"scudo e amico", una frase difficile da pronunciare per un francese.
I capi dell'insurrezione Jan Breydel e Pieter De Coninck
divennero eroi ed ora la loro statua si trova nel Markt, la
piazza del mercato di Bruges dal 1887.
Gli
Asburgo, che ereditarono le Fiandre, insieme agli attuali
Belgio e Olanda nel 1482, levarono via via potere e indipendenza
alle città fiamminghe, compresa Bruges. E' probabile che il
colpo di grazia politico alla fortuna di Bruges fu dato dalla
resistenza della città contro Massimiliano I d'Asburgo,
erede dei duchi di Borgogna, e dalla sua cattura dentro la città
ribelle. Le cose andarono più o meno in questo modo: morta la
moglie Maria di Borgogna, madre del futuro
Carlo V,
dopo una caduta da cavallo, le varie città sotto il controllo
di Massimiliano colsero l'occasione per ribellarsi; gli stati
dei Paesi Bassi in particolare strinsero patti con la Francia
che culminarono con il Trattato di Arras del dicembre
1482, il quale sanciva una pace militare ed economica tra le
due parti. Massimiliano in un momentaneo periodo di debolezza
fu costretto a inviare a
Blois, dove risiedeva la Corte francese, la figlia
Margherita d'Asburgo come pegno di pace.
Pochi anni dopo, nel 1486 Massimiliano tornato in Borgogna,
decise di convocare proprio a Bruges i rappresentanti delle
principali città della regione per giungere a un accordo. Gli
abitanti di Bruges approfittarono del fatto che il duca D'Austria
fosse entrato in città con la sua Corte, ma senza esercito,
bloccarono i cancelli e lo presero prigioniero. Alcuni membri
della Corte furono uccisi dalla popolazione inferocita, che
minacciò anche di consegnare l'imperatore al suo acerrimo nemico,
il re di Francia. Alla fine i ribelli, spaventati dall'arrivo
dell'esercito imperiale mandato dal padre di Massimiliano, Federico
III, decisero di lasciare libero il duca.
Massimiliano si vendicò poco dopo di quella umiliazione.
Per rappresaglia il 30 giugno 1488 chiamò ad Anversa tutte le
nazioni straniere assicurando loro privilegi più larghi di quelli
di cui godevano a Bruges. Molte "colonie" mercantili straniere,
la base della fortuna cittadina si spostarono dalla città. Che
tuttavia tentò in tutti i modi di resistere come primario centro
economico europeo. Dopo anni di violenti scontri tra i
nobili borgognoni, desiderosi di essere indipendenti Alberto
di Sassonia, uno dei più fedeli feudatari di Massimiliano,
conquistò infine e ridusse all'impotenza Bruges (ma anche Gand).
In seguito anche l'imperatore Carlo V, che regnava oltre
che sulla Spagna e le colonie di quest'ultima, sui territori
asburgici e quindi sui Paesi Bassi, contribuì alla fine dell'indipendenza
di queste città.
La decadenza di Bruges
venne decretata e resa permanente da un evento naturale,
a partire dal XVI secolo quando, insabbiatosi l'estuario
dello Zwyn, il traffico, i commerci e la prosperità
presero la via di
Anversa
e di
Gand.
Verso il 1510, il tratto d'acqua tra Sluis e Damme era
solo navigabile da piccole navi e, dal 1530, il traffico
marittimo di Bruges cessò completamente. La città restò
come ibernata per cinque secoli, dopo l'insabbiamento
del fiume. Rinacque grazie al successo e all'attenzione
catalizzata dal romanzo di Georges Rodenbach
Bruges La Morta,
che risvegliò l'interesse internazionale per questa
città museo.
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Mentre lo sviluppo immobiliare e urbano della città continuò
dopo il suo apogeo economico e artistico alla fine del Medioevo,
Bruges non subì quasi per nulla gli effetti della rivoluzione
industriale del XIX secolo. Nei secoli XVIII e XIX, molti appezzamenti
medievali furono consolidati in lotti più grandi con la comparsa
anche di nuovi quartieri. Gli esempi più eclatanti di grandi
interventi post-medievali nel centro storico sono l'urbanizzazione
della Coupure (1751-1755), Zand e la prima stazione
ferroviaria (1838), il Quartiere del Teatro (1867),
Koningin Elisabethlaan (Viale della Regina Elisabetta)
e Gulden Vlieslaan (1897) e la creazione del quartiere
Guido Gezelle (1920-1930) che prende il nome da un prete poeta,
linguista e traduttore originario di Bruges e molto amato nei
paesi bassi.
Visitiamo
la città
Dopo
un rapido excursus storico è ora di cominciare la visita alla
città. I luoghi da cui far partire l'esplorazione della città
sono la già citata piazza del mercato, il Markt, o Grand
Place in francese, su cui si staglia la figura altissima della
torre campanaria (il Belfort o Beffroi), e il Burg,
un'altra piazza a pochi passi dal Markt, che possiede una serie
di splendidi edifici, che insieme sintetizzano una sorta di
viaggio attraverso la storia dell'architettura europea. In questo
punto, Baldovino Braccio di Ferro, conte di Fiandra,
costruì un castello fortificato (o "Burg"), attorno al quale
si sviluppò tutta la città. Sulla piazza del mercato si trova
anche la
Chiesa
Nostra Signora - Onze-Lieve-Vrouwekerk, risalente
al XII-XV secolo, tutta in mattoni e con la sua torre alta 122
metri. All'interno si può ammirare una Madonna con Bambino
dipinta da
Michelangelo,
l'unica opera del grande artista ad avere lasciato l'Italia
mentre era ancora in vita.
A
poca distanza da questi punti focali, la città vanta anche alcune
delle esposizioni di collezioni d'arte più importanti del paese.
Il
Museo Groeninge
che ospita la più bella collezione d'arte, in particolare fiamminga,
della città, mentre la Stadhuis del XIV secolo, il municipio
più antico di tutto il Belgio, ha pregevoli affreschi alle pareti.
Per una vista spettacolare sulla città salite i 366 gradini
del
Beffroi di Bruges,
la torre civica e campanile della città. Tra i magnifici edifici
che attestano l'antico splendore cittadino, la cattedrale
gotica del Santissimo Salvatore, la
Basilica del Sacro Sangue,
oltre alla già citata piazza del Mercato, il palazzo
del Municipio e le Halles.
La posizione centrale della piazza del mercato indica che
questa è stato il cuore medievale della città, o almeno, il
cuore commerciale, perché il centro della amministrazione comunale
è sempre stato nella già citata piazza 'Burg'. Il Markt
(o Grote Markt) è completamente pedonale dal 1996 ed è stato
completamente rinnovato creando una delle zone più suggestive
dalla città. Il monumento principale è naturalmente il suo campanile,
il belfort, bello anche il Palazzo del Tessuto. Sul lato settentrionale
del mercato si trova il Palazzo del Tribunale Provinciale,
il miglior esempio di come Bruges sia stata ristrutturata nello
stile neo-gotico nella seconda metà del XIX secolo. Questo stile
è stato considerato molto moderno in una città che era fondamentalmente
costruita in stile tardo-gotico. Proprio nel centro della piazza
trovate la statua dei già citati Jan Breydel e Pieter
de Coninck. Gli altri lati della piazza sono occupati da
ristoranti e negozi ubicati nelle ex case private dei mercanti
e delle corporazioni.
La
Basilica del Sacro Sangue
è composta da due cappelle costruite una sull'altra: quella
di San Basilio inferiore, in stile romanico, quella superiore
invece, gotica dei secoli XV-XVI. In quest'ultima si conserva
una delle reliquie più venerate d'Europa: la fiala di cristallo
di rocca conservata la primo piano, nella quale, secondo la
tradizione, Giuseppe d'Arimatea, avrebbe raccolto alcune
gocce del sangue di Cristo. La fiala sarebbe poi stata
portata a Bruges nel 1149 dal conte crociato Teodorico di
Alsazia (Thierry d'Alsace), di ritorno da Gerusalemme. La
reliquia del Sacro Sangue è custodita in una cassa d'oro
e argento tempestata di pietre preziose. Tra le altre cose sono
pregevoli i dipinti della scuola di Van Dyck, le sculture
in legno, i pezzi di oreficeria, un altare di marmo e un curioso
pulpito a forma di globo terracqueo. Secondo le indagini recenti,
la bottiglia di cristallo di roccia, contenenti la reliquia,
risale all'XI o XII secolo e sin dal suo arrivo a Bruges non
è mai stata aperta.
E'
quasi certo che la fiala di vetro contente la reliquia fu fatta
nella zona di Costantinopoli (oggi
Istanbul
in Turchia) e che in origine era stata concepita per contenere
del profumo. Ogni anno a maggio, nel giorno dell'Ascensione,
dal 1291 si svolge la processione in costume del Sacro Sangue
(Heilig Bloed) che ripropone episodi biblici e la Passione.
La città si veste a festa ed è questo un bel periodo per visitarla.
L'oggetto prezioso che viene recato in processione è un reliquiario
medioevale che secondo la tradizione contiene il sangue di cristo.
Altra festa suggestiva è la Festa dei Canali che si
celebra ogni tre anni, con i canali illuminati da luci di candele
e comparse che riproducono scene della storia della città in
veri e propri quadri viventi.
A
Bruges si può arrivare con Ryanair fino a Bruxelles e poi col
treno (50 minuti). Vedere a questo proposito la pagina:
Orari arrivi e partenze Aeroporto di Bruxelles. Per
raggiungere Bruges, situata nella parte nord-orientale del paese,
via terra si può prendere un treno da
Anversa
o da
Bruxelles.
Gli autobus che collegano Anversa a
Calais
e
Londra
passano da questa città. Da Bruges inoltre si possono effettuare
escursioni giornaliere ai famosi campi di battaglia coperti
di papaveri delle Fiandre.
Durante
la visita in città sono da non perdere una salita
alla cima della torre campanile (il Belfort) alto 83 metri
per godere di una vista panoramica su tutta la città e un
giro in barca, lungo le pittoresche vie navigabili della
città vecchia. In inverno ogni anno, dalla terza settimana di
novembre a circa la metà di gennaio, si tiene un festival curioso,
quello delle sculture di ghiaccio e neve. Sfavillanti
e gigantesche sculture di ghiaccio, opera di artisti provenienti
da tutto il mondo, sono visibili tutti i giorni dalle 10 alle
19. I capolavori sono conservati all'interno di una tenda termica
di 1200 mq, a una temperatura costante di -5°, d'obbligo guanti,
giacca a vento e cappellino.
Da non i bastioni la cui vegetazione circonda la città e
nasconde molti tesori: i quattro mulini a vento, le antiche
porte della città come la Kruispoort (Porta Santa Croce)
costruita tra il 1297 e il 1304. Fu attraverso questa via che
Carlo V, Napoleone e l'esercito tedesco entrarono
successivamente.
Una curiosità
Come
si è accennato all'inizio la prima compravendita di titoli nella
storia dell'umanità si fa risalire al 1500 ed avvenne proprio
qui a Bruges: i titoli scambiati dai mercanti rappresentavano
un credito o una merce in arrivo da paesi lontani, che non potevano
essere materialmente scambiati (grosse partite di prodotti come
tessuti grezzi e lavorati, spezie, sale, oro e metalli preziosi,
etc). In questo campo i mercanti italiani provenienti da
Firenze,
Lucca,
Genova,
Venezia,
Pistoia
e
Milano
(solo per citare alcune città) erano molto attivi. Questa sorta
di mercato organizzato si teneva in un palazzo di proprietà
della famiglia Van der Bourse, il cui stemma portava
rappresentate tre borse; dal nome di questa famiglia deriverebbe
la denominazione di Borsa Valori. Anche i Van de Bourse
sarebbero di origine italiana, più precisamente veneziana, chiamandosi
precedentemente Della Borsa.
Quella di Bruges tuttavia non poteva essere definita
una Borsa vera e propria, pertanto viene unanimemente considerata
come la prima Borsa Valori della storia quella istituita nel
1531 nella vicina
Anversa,
che prese il posto proprio di Bruges come base della
Lega Anseatica,
come luogo di incontro di mercanti e banchieri dopo l'insabbiamento
del canale Zwin (per approfondire vedi la pagina
Storia di Bruges).
Per
concludere
La vostra visita alla città si può concludere nella freschezza
di un parco. In particolare, da non perdere in primavera, il
Begijnhof di Bruges,
il beghinaggio della città. Questo luogo pacifico dove un tempo
vivevano le beghine, una comunità religiosa laica di donne,
solitamente sole o vedove, è patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.
Dietro le sue facciate imbiancate di bianco, c'è un chiostro
e un meraviglioso giardino dove fioriscono i narcisi. Ci dirigiamo
poi verso il Koningin Astridpark (Parco della regina
Astrid ) che, con il suo piccolo stagno e il magnifico chiosco
dorato è un posto bello e romantico.
Bruges si può visitare tutto l'anno. Tuttavia, se si vuole
sfuggire alla folla, la vostra unica possibilità è quella di
andarci in autunno o in inverno. All'approssimarsi delle festività
natalizie, la città illuminata ha un fascino particolare, ci
sono molte attività, una grande pista di ghiaccio e un mercatino
di Natale sono allestiti sul Grand-Place (vedere per approfondimenti
l'articolo 🎄
Natale a Bruges).
Per ulteriori informazioni su Bruges potete visitare la pagina
del portale sul Belgio,
Belgio.cc
Informagiovani Italia vi augura Buona Bruges!
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