Musei a Padova
Museo
Antoniano
Padova Piazza del Santo
Tel. 0498225656
Si è concluso
nel 1995 un lungo percorso evolutivo che interessa il Museo Antoniano, sorto
nel 1895. Il capillare lavoro di catalogazione delle opere ha permesso di
riaprire la struttura esponendo al pubblico il meglio di una raccolta
condotta su due versanti: le testimonianze della venerazione di Sant'Antonio
nel corso dei secoli e le tante opere che avevano perso la loro collocazione
originaria come dipinti, sculture, paramenti e suppellettili sacre. I locali
utilizzati per l'esposizione sono situati nel chiostro detto
dell'Infermeria, nella cui sala superiore è situata gran parte degli oggetti
esposti.
Molte sono le opere realizzate per la Basilica ed il Convento del Santo,
altrettanti gli oggetti derivanti da lasciti o acquisti sia dei religiosi
che dei devoti. Poco conosciuto e di estremo interesse il settore espositivo
dell'oreficeria. Preziose opere di argenteria, in gran parte veneta, e
alcune presenze di scuola tedesca rappresentano il cuore di questa sezione.
Oratorio S. Rocco
Padova, Via Santa Lucia, 20
Tel. 0498753981
Risale al 1746 l'acquisizione di un fabbricato adibito alle riunioni del
capitolo da parte della Confraternita di S. Rocco. Nel 1525 ebbe inizio la
costruzione dell'attuale edificio dell'oratorio costituito sostanzialmente
da due grandi aule sovrapposte. Una scala interna mette in comunicazione con
l'aula superiore, un tempo affrescata, mentre nella parte inferiore venne
posta sull'altare nel 1697 la pala con Madonna e Santi di Alessandro Maganza.
La decorazione pittorica illustra la storia di San Rocco e si svolge sulle
quattro pareti dell'Oratorio. Diversi i maestri coinvolti: Domenico
Campagnola (1500-1564), Girolamo Tessari (1480-1561), Gualtiero Padovano e
Stefano Dall'Arzere.
La storia dell'Oratorio di San Rocco vede il passaggio nel 1925 al Comune di
Padova, che si assunse l'onere dei restauri. Venti metri quadri di affresco
vennero puliti e ricollocati nel 1950.
Museo
del Marinaio d'Italia
Padova Prato della Valle, 70
Tel. 0498070191
Visite su prenotazione
Piccolo Museo storico-didattico sorto nel 1922 presso l'allora U.M.I.
(Unione Marinara Italiana) come scuola di formazione per i giovani che
intendevano intraprendere la vita sul mare, il Museo del Marinaio si è
andato arrichendo nel tempo. Oggi contiene una grande quantità di oggetti
(armi, modellini, siluri, proiettili, copricapi, sciabole, strumenti
nautici, ecc.) ed è visitato da molte scolaresche.
Museo delle Macchine "Enrico Bernardi"
Università di Padova
Padova,via Venezia 1
Tel. 0498276775
Visite su prenotazione o in orario 9,00 - 12,30
esclusa la domenica. Ingresso gratuito.
Un'identità ben definita e una lunga notorietà caratterizzano il Museo delle
Macchine "Enrico Bernardi", presente tra le collezioni della Facoltà di
Ingegneria. Dopo la morte dell'illustre studioso nel 1919, un Comitato fu
incaricato di elaborare un progetto che ne mettesse in luce le straordinarie
doti. Gli eredi misero a disposizione dell'Istituto di Macchine
dell'Università un'ampia donazione di cimeli, strumenti e costruzioni
originali di Bernardi.
In seguito ad alcuni spostamenti il museo è approdatoal nuovo Dipartimento
di Ingegneria Meccanica istituito nel 1987. Citiamo solo alcuni esemplari di
grande valore: una vettura a tre ruote del 1894, motori monocilindrici del
1887-1889, un triciclo con motore a benzina del 1893 ed un motore
atmosferico a gas risalente al periodo 1878-1884.
Museo di Mineralogia e Petrologia
Universita' di Padova
Padova - Corso Garibaldi, 37
Tel. 0498272033
Ingresso gratuito
Collezione sistematica, collezione di giacimenti minerari, collezione
genetica, collezione Gasser e collezioni tematiche, rappresentano l'ossatura
del Museo di Mineralogia e Petrologia dell'Università di Padova, uno dei più
importanti del Veneto sotto il profilo scientifico e storico. Parte delle
collezioni risale ai primi del '700 e si dee al celebre medico lucchese
Antonio Vallisnieri il nucleo del patrimonio più antico dell'esposizione.
?degli anni '20 l'acquisizione della preziosa collezione mineralogica
Gasser. La collezione genetica è la più imponente del museo, divisa tenendo
conto dell'ambiente di formazione: sedimentario, metamorfico e magmatico. La
collezione mineraria raccoglie invece alcuni fra i più importanti depositi
metalliferi e di minerali industriali coltivati in Italia. Infine nel
settore tematico vanno citate le collezioni cristallografica e delle gemme.
Orto Botanico
Universita' di Padova
Padova - Via Orto Botanico, 15
Tel. 049656614
?un museo vivente, unico per storia ed attualità, gioiello dell'Università
patavina fin dalla metà del '500. Questa struttura, che unisce
all'esposizione un lunga esperienza didattica e scientifica, propone piante
inserite nel loro habitat ricostruito nelle linee essenziali. Un grande
tronco subfossile risalente al 750 a.C. è presente all'interno dell'Arboretum.
L'orto raccoglie anche specie in estinzione del nostro territorio che
vengono studiate per garantirne la sopravvivenza. Per fini didattici le
migliaia di piante presenti sono tutte cartellinate.
Particolarmente interessanti anche i settori delle piante medicinali e delle
piante insettivore che rappresentano una delle raccolte più complete
d'Europa.
Sono raccolte insieme anche alcune piante velenose debitamente indicate per
consentire al visitatore di conoscerle ed evitarle.
Musei civici agli Eremitani e Cappella
degli Scrovegni
Padova, Piazza Eremitani 8
Tel. 0498204550 - Fax 0498204566
Il Museo agli Eremitani sorge negli antichi chiostri di quello che fu il
convento dei frati. Dopo i lavori di restauro, durati molti anni, oggi vi è
esposta molta parte delle ricche collezioni museali derivanti per la maggior
parte dal Vecchio Museo del Santo. Il suo complesso comprende il Museo
Archeologico, il Museo Bottacin e il Museo d'Arte Medievale e Moderna, ai
quali va aggiunta la splendida Cappella degli Scrovegni, nella vicina area
dell'Arena Romana.Il primo nucleo del Museo Archeologico risale al lascito
dell'abate Giuseppe Furlanetto (1825), arricchito da altre donazioni.
Importanti gli 88 pezzi della "Tomba dei vasi borchiati" (700 a.C.) e la
notevole sezione romana. Il Museo Bottacin vede la sua nascita tra il 1865 e
il 1870, grazie al lascito di Nicola Bottacin; 50.000 tra monete, medaglie e
sigilli lo rendono una delle collezioni numismatiche più importanti del
mondo.
Il Museo d'Arte Medievale e Moderna si è formato a partire dalla fine del
'700 e offre una panoramica della pittura veneta tra il '300 ed il '900
oltre a importanti opere di Giotto, Veneziano, Squarcione, Bellini,
Giorgione, Tiziano e Tiepolo.
La Cappella degli Scrovegni, infine, rappresenta una delle opere più alte
del genio di Giotto. La decorazione murale interna gli fu commissionata tra
il 1303 e il1305 dal ricco signore padovano Enrico Scrovegni che la volle al
fianco del suo palazzo poi demolito. Gli affreschi narrano episodi della
vita di Maria e del Cristo.
Museo della Terza Armata
Via Altinate, 59
Tel. 0498203430
Per visite collettive è opportuna la prenotazione
Ha sede nel centro cittadino il Museo della Terza Armata, ospitato nel
palazzo Camerini di via Altinate. Una ricca documentazione, anche
fotografica, e un serie di reperti e cimeli risalenti alla prima guerra
mondiale derivano dall'area di responsabilità dell'Armata: il carso ed il
Basso Piave. Da citare cimeli del Duca d'Aosta e la collezione di armi.
Museo al
Liviano
Padova - Piazza Capitaniato, 7
Tel. 0498274574
Ingresso gratuito
Il Museo Universitario del Liviano risulta articolato in tre sezioni: la
sala Mantova Benavides (nucleo originario), le salette didattiche e la
gipsoteca. L'origine della collezione risale alla donazione che Antonio
Vallisnieri figlio decise di fare all'Università nel 1733 mettendo a
disposizione sculture e vasi antichi raccolti dal padre, oltre a reperti
scientifici e reperti naturalistici. Nel 1807 la parte naturalistica fu
staccata da quella archeologica che da allora ebbe vita autonoma. Sino alla
costruzione del Liviano (1937-39) il museo ebbe varie sedi, tra cui la Sala
dei Giganti.
Dell'attuale esposizione vanno segnalate alcune sculture antiche greche,
ellenistiche e romane (sala mantova Benavides), materiali egizi, ciprioti,
greci e romani (salette didattiche) e 80 calchi in gesso di sculture e
rilievi greci (gipsoteca). Nella gipsoteca è anche conservato un lacerto
pavimentale rinvenuto durante gli scavi per le fondamento del Liviano nel
1936.
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