Museo Regionale di Scienze Naturali Torino
Il
Museo regionale di scienze naturali di Torino è situato in via Giolitti
nell'edificio ex sede dell'Ospedale San Giovanni in pieno centro
città. Sorto alla fine del diciassettesimo secolo ad opera di Amedeo di Castallamonte e completato da illustri architetti. L'Ospedale Maggiore,
come allora si chiamava, e agli inizi istituzione modellodella
scienza ospedaliera dell'epoca, di origine benefica. Nel 1978 la regione
Piemonte istituiva con una legge il museo regionale di scienze naturali con lo
scopo di salvaguardare e divulgare un patrimonio scientifico unico nel suo
genere.
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Inoltre veniva stipulata nel 1980 la convenzione, tuttora vigente tra la
regione Piemonte e l'Università degli Studi di Torino, per il
passaggio in uso al museo regionale di scienze naturali delle collezioni
naturalistiche nei musei universitari.
Tra
queste quelle del Museo storico di Zoologia che ha avuto
origine nel 1759 a seguito degli esemplari provenienti dalla spedizione in
Egitto di Vitaliano Donati. Tra i vari personaggi che hanno
sviluppato il museo non sono da ricordare
Franco Andrea Bonelli (1784-1830) , insigne ornitologo, Giuseppe
Genè (1800-1847), fondatore della sezione di anatomia comparata del
museo zoologico e Michele Lessona, (1823-1894) e proseguì
l'opera di diffusione in Italia della teoria di Darwin già iniziata
dal De Filippi. Grazie ai contatti di questi importanti teologi il
museo divenne così una tappa consueta per i piemontesi che vi affluivano
numerosi. Tre visitatori più assidui che era Emilio Salgari che
osservando i numerosi animali esotici trasse spunto per i suoi celebri
romanzi.
Nel 1874
il museo, dalla sede dell'accademia delle scienze fu trasferito a Palazzo
Carignano prima, e poi nel 1936 nell'attuale sede. Gli animali presenti nel
museo, frutto di scambi, acquisti e viaggi, di esploratori, naturisti
dell'800, hanno un importanza storica eccezionale in quanto sono collegati
alle vicende dinastiche le politiche piemontesi.
Fra gli
esemplari di predisposti si ricordano quelli appartenenti a specie estinte
quali, l'Alca Impenne, il Tilacino, l'Huia, l'Emù
Nero, il Parrocchetto della Carolina, la Colomba Migratriche
Americana, il Leone di Barberia e il Quagga, un Bisonte
Americano, l'Elefante Indiano Fritz, dono del vicerè d'Egitto Mohamed Aly al
Regno Sardo, l' l'imponente scheletro di una balenottera spiaggiata nel 1844
avvolti nella nobilitano questa straordinaria esposizione.
Il museo e
articolato nelle sezioni: botanica, entomologia, di
mineralogia-petrografia-geologia, paleontologia, zoologia e didattica;
dispone di spazi espositivi di circa 1000 m² ed è dotato di una biblioteca
specialistica. Nel 1989 La regione Piemonte ha acquisito il Giardino
Botanico Rea, situato in Val Sangone a pochi chilometri da Torino, dove
si svolgono attività di sperimentazione, ricerca, didattica e divulgazione.
La sezione didattica organizza per le scuole, dalle materne alle superiori,
visite guidate, l'attività di laboratorio ed escursioni naturalistiche.
INFORMAZIONI
ORARI
Tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00
Chiuso il martedì
BIGLIETTI
Intero: Euro 5,00
Ridotto: Euro 2,50
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