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Cosa vedere a Torino - 30 luoghi
interessanti da visitare
Torino è
una delle città più belle e ricche di cose da vedere
d'Italia, i visitatori italiani spesso si dirigono da
altre parti, e al massimo si va a visitare lo splendido
Museo Egizio in una gita di un giorno. La maggior parte
dei visitatori stranieri in Italia si dirigono verso
il trittico Roma-Firenze-Venezia, e Torino sembra rimanere
fuori radar del circuito turistico. Ma è un vero peccato,
perché la città per decenni associata alla Fiat, alla
Juventus e all'industria automobilistica ha tantissimo
da offrire e proporre. Ecco di seguito alcuni luoghi
che non dovete assolutamente perdere.
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La Sacra Sindone
Allo stato attuale della ricerca
occorre riconoscere che, da un punto di vista strettamente storico, non è
possibile tracciare in maniera definita le vicende della Sindone
anteriormente al XIV secolo. I documenti (di ogni genere: letterari, legali,
iconografici...) non danno infatti risposte puntuali alla domanda
fondamentale: la Sindone di cui parlano i Vangeli è stata conservata nel
primo millennio dell'era cristiana? E, nel caso di una risposta affermativa,
in quali contesti storici e con quali contorni
devozionali?...Continua a leggere sulla
La Sacra Sindone.
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Museo della Sindone
Vera
fede o semplice curiosità, la visita a questo museo rimane
affascinante e intrigante, nel tentativo di comprendere il
mistero che avvolge il sacro sudario. Diversi documenti
ripercorrono la storia dell'ipotetico viaggio della Sindone
dalla Terra Santa a
Chambery e infine a Torino. Sono esposti, tra
l'altro, i documenti relativi ai risultati delle ricerche
sperimentali effettuate sul lenzuolo. Nello stesso luogo si
trova il Centro Internazionale per lo Studio della Sindone,
con la collaborazione di specialisti in vari campi.
Informazioni e orari
Il museo è aperto tutti i giorni dalle 9.00 a mezzogiorno e
dalle 15.00 alle 19.00. Ingresso 6 €, ridotto 5 €.
Indirizzo
Via San Domenico, 28
Museo Egizio di Torino
Il Museo Egizio di Torino è un capolavoro museale tutto italiano, dichiarato nel suo genere come il più antico del mondo e secondo in
importanza solo al museo del Cairo (per l'appunto in Egitto). Una delle attrazioni principali della città e primo custode al mondo del tempo che fu degli
antichi Egizi. Fondato nel 1824, si espande attraverso straordinari allestimenti archeologici che raccontano al mondo quella che fu la
vita nell'antico Egitto: 10.000 metri quadri per 3300 reperti esposti e ben 30.000 conservati al suo interno. Numeri da capogiro...Continua
a leggere sul
Museo Egizio di Torino.
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Borgo Medievale di Torino
Esiste un luogo
di
Torino, situato nel Parco del Valentino, che sembra molto antico, ma che in realtà
fu costruito solo alla fine dell'800, il Borgo
Medievale. La riproduzione fedele non
scoraggia i 50 mila visitatori che vengono qui ogni
anno ed anzi, il Borgo medievale
oggi è una delle più importanti attrazioni della
città. Un luogo molto diverso dal resto della città
dove le persone si immergono in un ambiante quasi da
fiaba, dimenticandosi per un momento della frenetica
vita al di fuori di queste strade...Continua a
leggere sul
Borgo Medievale di Torino.
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Palazzo Reale
La prima e più importante delle residenze reali dei Savoia.
Il palazzo così come appare oggi è stato costruito per
iniziativa di Maria Cristina di Francia, duchessa di
Savoia, nel 1646. L'opera riabilita una prima struttura del
1559, commissionata da Emanuele Filiberto, quando trasferì
la capitale del Ducato di Savoia da
Chambery a Torino. Questo palazzo fu la più importante residenza
reale fino al 1865, quando Vittorio Emanuele II
trasferì la capitale del regno d'Italia prima a
Firenze e poi a
Roma. La decorazione interna
illustra l'evoluzione del gusto dei Savoia dal XV al XIX
secolo. Dal XVII secolo in poi, era consuetudine che il
palazzo venisse "rinfrescato" in occasione di ogni matrimonio
reale. Affreschi trompe-l'oeil, dorature (opera magistrale
degli artigiani piemontesi), una collezione di orologi, la
sala del trono e un prezioso "gabinetto cinese" firmato
da Filippo Juvarra sono i capolavori del palazzo. Un tranquillo
giardino progettato da André Le Nôtre (l'architetto dei
giardini di
Versailles)...Continua
a leggere sul
Palazzo Reale di Torino.
Armeria Reale
Una
delle più interessanti e ricche collezioni di armi del mondo
è divisa in tra sale principali, lo Scalone di Benedetto
Alfieri, la Rotonda e la Galleria di Beaumont,
l'Armeria Reale venne fondata da Carlo Alberto nel 1837,
per raccogliere le armi dei Savoia e seguiva l'inaugurazione
nel 1833 della Regia Pinacoteca Sabauda. La collezione è composta
di preziose armature, in arcione o in piedi, si alternano con
le vetrine che contengono corsetti, picche, pugnali, alabarde,
fucili. L'armeria ha sede, insieme con la biblioteca, nel Palazzo
Reale, iniziato nel 1646 su progetto di Amedeo di Castellamonte
è terminato entro il 1660, con l'intervento di quasi tutti i
maggiori artisti legati alla storia della città. Tra i pezzi
più pregiati di questa straordinaria collezione troviamo numerosi
tipi di armature, armi bianche e da fuoco, armi medioevali,
l'armatura da giostra di Emanuele Filiberto di Savoia
e l'armatura equestre di Carlo Emanuele I. Molto interessante
anche la collezione di 250 bandiere degli eserciti sabaudo e
italiano e la sezione delle armi e armature orientali.
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Biblioteca reale
Situata
nell'ala destra del Palazzo Reale, questa biblioteca, creata
da Carlo Alberto nel 1831, conserva più di 18.000 libri rari
e 4.000 manoscritti che ripercorrono la storia dello Stato
sabaudo dal XV al XVI secolo. Ma il vero gioiello della
collezione è una raccolta di tredici disegni di
Leonardo da Vinci,
tra cui il suo famoso Autoritratto in sanguigna
(visibile solo durante le mostre temporanee) e il Codice
del volo degli uccelli. Notevoli anche le collezioni di
bozzetti di
Raffaello, Tiepolo,
Rembrandt e Van Dyck.
Informazioni e orari
La biblioteca è aperta lunedì al venerdì dalle 8:15 alle
18:45 e il sabato dalle 8:15 alle 13:45. Ingresso libero.
Indirizzo
Palazzo Reale
Piazza Castello, 191
Torino
Basilica di Superga
La
Basilica di Superga situata sull'omonima collina,
che dista circa 10 km dal centro di Torino, è fiancheggiata
da due bei campanili e preceduta da un atrio monumentale a colonne,
di gusto neoclassico, è uno dei simboli più conosciuti di
del capoluogo piemontese. È il capolavoro del grande
architetto di
Messina Filippo Juvarra
che la costruì nel 1717, fondendovi le esperienze dell'arte
rinascimentale e barocca. Nella cripta ci sono le tombe dei
re sabaudi, da Vittorio Amedeo a Carlo Alberto.
Qui il 4 maggio 1949, avvenne la sciagura aerea in cui perì
l'intera squadra calcistica conosciuta da tutti come "il Grande
Torino"...Ma c'è dell'altro. Ora vi raccontiamo
perché dovete "scalare" questa collina almeno una volta
nella vita. Continua a leggere sulla
Basilica di Superga
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Mole Antonelliana
La
Mole Antonelliana, che prende il nome dal suo costruttore
Alessandro Antonelli è diventata il simbolo della città
di Torino. Costruita nel 1863, e alta 167,50 m, e fu a lungo
il più alto edificio in muratura d'Europa. Nata come per diventare
una delle più grandi sinagoghe d'Europa (1860), fu acquistata
in corso d’opera dal Comune (1877). La sua arditissima guglia,
fu distrutta da un nubifragio e da un ciclone il 23 maggio del
1953, per venire in seguito velocemente restaurata a furor di
popolo. Quarantasette metri di guglia furono distrutti e caddero
giù. Per fortuna non ci furono vittime. La mole, rimane pur
sempre un esempio di audacia architettonica unica nel suo genere:
che la sua fama tra i non torinesi (ne importa indagare se ispirata
a pregi artistici o di semplice curiosità) è grande, e notevole
quindi la sua attrattiva turistica. Da quando è stata costruita
Torino ha cercato di valorizzare la sua icona principale. È
sintomatico a questo riguardo il fatto che il turista che capita
la prima volta a Torino, si mette subito a guardare l'orizzonte
alla ricerca della Mole, senza aspettare ciceroni. La si vede
ogni tanto, camminando per la città, spuntare tra i tetti, sullo
scorcio di una via, punto di riferimento unico insieme alle
montagne, come se essa stessa fosse una montagna all'interno
della città. Questa imponente costruzione che svetta verso l'alto
situata al centro della città, quasi a ridosso del quartiere
Vanchiglia, nel corso del novecento ha subito importanti ristrutturazioni
che ne hanno rinforzato la struttura con cemento armato e con
travi d'acciaio, che hanno affiancato la precedente struttura
esclusivamente in muratura. Dal 2000 all'interno della Mole
ha sede il Museo Nazionale del Cinema, uno dei luoghi
più visitati della città...Continua a leggere sulla
Mole Antonelliana.
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Cattedrale di Torino
La
Cattedrale di Torino e l'unico esemplare di architettura rinascimentale
del capoluogo piemontese. Disegnata da Meo del Caprina
alla fine del Quattrocento, rivela nella sobria facciata, una
chiara influenza Toscana. All'atto del presbiterio, sorge la
barocca cappella della Sacra Sindone, una delle opere
più geniali di Gaurino Guarini, edificata tre 1668 e
1694. Il fastoso altare centrale della cappella custodisce il
lenzuolo in cui si vuole sia stato avvolto il corpo di Gesù
Cristo deposto dalla croce e sul quale si vede, come se fosse
stampata, l'immagine di Cristo. La sacra sindone e lunga 4,10
m e larga 1,40 m. Per un approfondimento sulla Sacra Sindone
vedere la pagina dedicata:
La Sacra Sindone.
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Castello del
Valentino
Il Castello del Valentino venne edificato, come dimora suburbana per
la famiglia ducale sabauda, presumibilmente fra il terzo e il quarto
decennio del Seicento. È già documentata però l'esistenza, dal XVI secolo,
nel luogo denominato "il Valentino", di una costruzione precedente
dall'incerta fisionomia. Quest'edificio, con i possedimenti circostanti,
subì, nella seconda metà del Cinquecento, diversi passaggi di proprietà e
probabili modifiche e ampliamenti, risultando incluso fra i possedimenti
ducali definitivamente dal 1586. La costruzione occupava un'area esterna ai
confini urbani ed era facile meta di svaghi venatori e di pesca....Continua
a leggere sul
Castello del Valentino.
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Galleria d'Arte Moderna e
Contemporanea (Gam)
Inaugurata
nel 1863, la Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino, è il
più antico museo d'arte contemporanea d'Italia. Dopo il trasferimento
nell'attuale sede di via Magenta nel 1959 e un'importante ristrutturazione
nel 1993, la sua collezione di 45.000 opere, tra artisti internazionali,
italiani e piemontesi dal XIX secolo ad oggi, è una delle più sensazionali
del settore. L'esposizione delle opere cambia regolarmente, circa due volte
all'anno, permettendo ai visitatori di scoprire l'intera collezione. Gli
itinerari tematici sono ideati e realizzati dai più grandi museografi,
filosofi e storici dell'arte del panorama culturale italiano e
internazionale. L'Arte Povera è una delle correnti meglio
rappresentate, con opere di Merz, Boetti, Anselmo,
Pistoletto e Penone. Tra gli artisti dell'Ottocento troviamo
Pellizza da Volpedo e Medardo Rosso. Per il Novecento il Gruppo
dei Sei (Chessa, Galante, Levi, Menzio,
Paolucci, Boswell),
Modigliani, Sironi, De Chirico, Morandi, De
Pisis, Felice Casorati, Lucio Fontana, Guttuso.
Infine, per quanto riguarda gli artisti stranieri, Klee,
Picasso, Léger e Chagall sono solo alcuni dei grandi
nomi che compongono la collezione. La Gam dà anche un posto d'onore ai
giovani talenti che vengono regolarmente esposti nell'ambito del progetto
Gam Wunderkammer.
Informazioni e orari
La galleria è aperta da martedì a domenica dalle 10.00 alle 19.30. Ingresso
10 €, ridotto 8 €. Gratuito il primo martedì del mese.
Indirizzo
Via Magenta, 31
Torino
Parco del Valentino
Situato
sulla riva sinistra del Po, il Parco del Valentino si estende in lunghezza, per circa
2 km, tra il Salone delle Esposizioni e corso Vittorio
Emanuele II. Una delle attrattive del parco e l'appena
citato Castello del
Valentino. Nel
parco, intorno al 1880, in occasione dell'esposizione generale
italiana, furono costruiti il Borgo e il Castello Medievale, pittoresca
riproduzione gli edifici medievali in una città che si può considerare
priva di reperti di quell'epoca. Il Parco del
Valentino, molto amato dai torinesi, un luogo dove si
svolgono numerose manifestazioni, eventi e spettacoli di
intrattenimento e si distingue particolarmente per il
patrimonio naturalistico, con una flora ricca e
diversificata. Il parco offre anche la possibilità di
ammirare, dislocate in vari punti, numerose statue e
fontane. Tra queste quella del patriota e artista Massimo
D’Azeglio, il busto dedicato allo scopritore della
nitroglicerina Ascanio Sobrero, quello dedicato a un
altro patriota risorgimentale, Cesare Battisti, l’Arco
del Valentino o Arco dell’Artigliere e la
Fontana del Ceppi, conosciuta anche con il nome di
Fontana dei Dodici Mesi costituita da una grande vasca
in stile rococò circondata da dodici statue.
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Galleria Sabuada
La
Galleria Sabauda è una una delle più importanti collezioni
di arte pittorica presenti in Italia, con sede dal 2014 nella
Manica Nuova del Palazzo Reale a
Torino, e prima di allora
situata nel palazzo dell'Accademia delle Scienze dal 1865,
quando vi fu trasferita da Palazzo Madama, sua primitiva sede.
La sua eccezionale collezione comprende oltre 700 dipinti che
spaziano dal XIII al XX secolo, con capolavori di maestri
italiani
Beato Angelico, Duccio di Boninsegna, Piero del
Pollaiolo,
Andrea Mantegna, Filippino Lippi, Veronese,
Tintoretto,
Guercino,
Orazio Gentileschi, Giambattista Tiepolo e stranieni,
in particolare della Scuola Fiamminga, Rogier van der Weyden, Van Dyck,
Rubens,
Rembrandt, i
Brueghel, Memling e
Van Eyck...Continua
a leggere sulla
Galleria Sabauda.
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Museo Civico d'Arte Antica
Il
Museo Civico d'Arte Antica di Torino ha sede dal 1935 nel Palazzo
Madama (il cui complesso architettonico è stato inserito all'interno della
lista dei beni del patrimonio mondiale protetti dall’UNESCO nel 1997).
Ospita una ricca e rinomata collezione di più di 28.000 oggetti, tra
cui dipinti di epoca medievale rinascimentale e barocca. Ha riaperto nel
2006 dopo diversi anni di restauri. Le sue collezioni comprendono dipinti,
sculture, una ampia raccolta di ceramiche, smalti, avori, vetri, disegni e
stampe a testimonianza dei diversi indirizzi che hanno caratterizzato il
costante incremento di questo museo, nato sull'esempio dei grandi musei
"industriali" della seconda metà dell'Ottocento...Continua a leggere
sul
Museo Civico di Arte Antica di Torino.
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Chiesa della Gran Madre
di Dio
Questa
imponente chiesa si trova sulle rive di Po, ai piedi del
Monte dei Cappuccini in stile neoclassico, ispirata al Pantheon
di Roma. Nella cripta si trova l'ossario dei Caduti della Grande
Guerra. La chiesa, di proprietà comunale, fu eretta dalla città
per festeggiare il ritorno del re Vittorio Emanuele I di
Savoia il 20 maggio 1814 dopo la sconfitta di Napoleone.
Non a caso, sul timpano della chiesa è presente l'epigrafe ORDO
POPVLVSQVE TAVRINVS OB ADVENTVM REGIS («La nobiltà e il popolo
di Torino per il ritorno del re»), scritta dal latinista
MBorgo_Medievalebione. Costruita su progetto dell'architetto
torinese Ferdinando Bonsignore, a partire dal 1818 la
chiesa venne ultimata, dopo alcuni anni in cui i lavori vennero
interrotti, solo sotto il regno di Carlo Alberto di Savoia,
nel 1831. L'architetto Luigi Canina ebbe anche l'incarico di
tenere i contatti con i grandi scultori dell'epoca tra cui
Bertel Thorvaldsen e Carlo Finelli, in occasione
della realizzazione delle statue e dei bassorilievi, eseguite
poi da giovani allievi delle Accademie italiane ed in particolare
dell'Accademia di Belle Arti di Torino. Secondo gli esoterici
della Torino magica, questa chiesa nasconderebbe un segreto
leggendario: tra le due statue che rappresentano la Fede e la
Religione, sarebbe sepolto il Sacro Graal (Vedere la pagina
Torino occulta).
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Corso Vittorio Emanuele
II
Questo
è uno dei corsi più lunghi di Torino e presenta caratteristiche
distinte nei suoi vari tratti. Tra piazza Rivoli e
Piazza Adriano è praticamente normale viale di grande traffico,
costeggiato da palazzi di varie periodi, anche moderni. Tra
piazza Adriano e corso Duca degli Abruzzi il corso riprende
la fisionomia "classica", ma il tratto più elegante e bello
è quello che va da corso Duca degli Abruzzi al Po. Due
file di alberi, che in primavera e in estate costituiscono in
certi punti una vera e propria galleria naturale, corrono lungo
il viale (la cui primitiva denominazione era viale dei Platani).
Sotto i porticati si affacciano numerosi negozi, caffè e bar.
All'incrocio con corso Galileo Ferraris, in uno slargo,
si trova il monumento a Vittorio Emanuele II, opera di Piero
Costa.
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Mastio della Cittadella
Situato
all'angolo tra Galileo Ferraris e Via Cernaia,
è quanto resta della grande opera di difesa eretta da Fancesco
Paciotto nel Cinquecento. Si può ancora vedere la galleria
che Pietro Micca (ricordato anche con un monumento posto
di fronte al mastio) fece saltare nel 1706 per arrestare l'ingresso
dei francesi invasori. Il mastio oggi ospita il Museo Nazionale
d'Artiglieria, dove si possono ammirare numerosi e interessanti
cimeli militari: bandiere e vessilli, cannoni, colubrine, armi
da fuoco e munizioni, archibugi, picche, alabarde, elmi e copri
capi di guerra.
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Mercato del Balon
Ogni
sabato, nelle quartiere di Porta Palazzo, dietro piazza
della Repubblica, in una serie di vicoli e strade è possibile
trovare di tutto: dai vecchi mobili ( talvolta di pregio) ai
libri, né soprammobili al pezzo di antiquariato. Il quartiere
si carica di un'atmosfera particolare che si può cogliere passeggiando
tra le bancarelle e osservando le pittoresche contrattazioni
non è raro imbattersi veri propri imbonitori che ben oggetti
strani, spesso frutto di loro "invenzioni".
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Museo Nazionale del Cinema
Il
Museo Nazionale del Cinema, aveva sede nel settecentesco
Palazzo Chiablese fino ad un decennio fa. Come accennato
di sopra, dal 2000 si trova all'interno della Mole Antonelliana.
Ospita una ricca collezione di documenti e pellicole che illustrano
la storia del cinema dagli albori ai nostri giorni. Tra i cimeli
più interessanti, la macchina da presa e apparteneva a Giovanni
Pastrone, pioniere del cinema italiano, il cui nome è legato
al film Cabiria del 1914.
Senza esitazione, il Museo del Cinema di Torino è il più
spettacolare e scenografico (per così dire) della città, di
sicuro unico nel suo genere in Italia. Qui, tutto vi prepara
a un vero e proprio viaggio nel mondo della settima arte. La
sua vetrina prima di tutto, la Mole Antonelliana, simbolo di
Torino dall'altezza di 167 m. Come abbiamo già accennato, la
Mole venne progettata nel 1862 per essere una sinagoga. Con
la sua alta guglia e i suoi volumi grandiosi, questo
edificio si presta anche al suo nuovo incarico di Museo del
Cinema dal 2000. I suoi spazi, quindi: uno spettacolare
complesso verticale di più piani collegati tra loro da una
scala panoramica e da una balconata, che ripercorre la
storia del cinema dalle origini ai giorni nostri.
La visita del museo inizia con i primi studi sull'ottica nel
XVII secolo. Seguono interessanti mostre a tema, come il
teatro delle ombre, i palchi ottici, le lanterne cinesi e la
fotografia. La visita prosegue con una fenomenale
esposizione di manifesti storici tra cui La Dolce vita,
Vacanze romane e Arancia Meccanica. Tra un
manifesto e l'altro, ci si meraviglia dei manoscritti
autentici di Fellini, degli abiti di Liz Taylor
e della bombetta di Charlie Chaplin. Ma la più sensazionale è
l'Aula del Tempio, attraverso la quale il grande ascensore
panoramico sale in cima alla Mole e dove si erge maestoso
l'idolo d'oro Moloch, residuo del primo colossale film della
storia, Cabiria appunto, a cui collaborò
Gabriele D'Annunzio.
Potrete poi sdraiarvi su comode sdraio rosse, mettervi le
cuffie e lasciarvi trasportare dal sogno del cinema,
guardando per ore estratti di film di ogni genere.
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Monte dei Cappuccini
Questa
collina s'innalza sulla riva destra del Po. La sua posizione
che ne fa, oggi, un punto panoramico, meta di turisti, contribuì,
nel passato, a farne uno dei baluardi militare della città sulla
cima si trovano la Chiesa di Santa Maria del Monte, realizzata
da Ascanio Vitozzi nella seconda metà del cinquecento,
e l'annesso convento. Sul piazzale antistante la chiesa, nell'ex
convento dei Cappuccini, è situato il museo nazionale della
montagna, dedicato al duca degli Abruzzi.
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Museo di Antichità
Il
Museo di Antichità di Torino, una delle più antiche istituzioni
museali europee, che fino alla fine degli anni '80 del secolo
scorso aveva sede sede nel Palazzo dell'Accademia delle Scienze,
al pianterreno, e dal 1989 è invece ospitato nelle Orangeries
di Palazzo Reale. Raccoglie interessanti reperti, dalla
preistoria al medioevo, provenienti in prevalenza da scavi effettuati
in Piemonte. È di notevole interesse la raccolta di agenti romani
del Tesoro di Bosco Marengo nella collezione di vasi
ciprioti, greci e italiani. Il Museo di Antichità è nato nel
'500 per custodire le collezioni dei duchi di Savoia. La collezione
di antichità fece parte dal 1724 del Regio Museo dell'Università,
donato da Vittorio Amedeo II di Savoia. Nel 1824 quando arrivò
la collezione egizia di Bernardino Drovetti nel 1832,
avvenne il trasferimento al Palazzo dell'Accademia delle Scienze
con la nuova denominazione di Museo di antichità ed egizie.
Nel 1940, il Museo Egizio divenne un museo a se stante,
mantenendo la sede sede originaria all'Accademia delle Scienze,
mentre, come accennato, le collezioni archeologiche hanno
trovato sistemazione nelle Orangeries di Palazzo Reale.
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Museo Nazionale dell'Automobile
Questo
particolare museo, intitolato a Carlo Biscaretti di Ruffia egli
fornì il nucleo iniziale, ospita una raccolta di modelli cimeli
che documentano una breve, ma affascinante, storia dell'auto.
Tra le curiosità da non perdere, la prima vettura prodotta dalla
Fiat (1899), l'Italia che vinse la corsa Pechino
Parigi nel 1907 è un elegantissimo landaulet (un tipo
di carrozzeria in voga tra gli anni 10 e 30 del secolo scorso),
la Palombella, così ribattezzato dal regista Margherita.
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Palazzo Carignano
Opera
di Guarino Guarini, è uno dei palazzi più significativi
dell'architettura civile barocca di Torino. Si tratta di uno
dei luoghi più significativi della storia del nostra paese.
Fu infatti qui, nella suggestiva aula del parlamento subalpino,
conservata intatta, fu proclamato nel marzo del 1861 il regno
d'Italia. Prima ancora fu sempre in questa sala che venne data
la lettura del proclama in cui il Principe reggente per conto
di Carlo Felice, Carlo Alberto di Savoia-Carignano,
concedeva il 4 Marzo 1848 lo Statuto (il cosiddetto
Statuto Albertino), il primo esempio di Costituzione
breve in Italia. Il Palazzo Carignano oggi ospita il Museo
Nazionale del Risorgimento Italiano, che raccoglie preziosi
documenti dell'epoca.
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Palazzo del Lavoro
Il
Palazzo del Lavoro a Torino fu costruito da Pier Luigi Nervi
in occasione del centenario dell'unità d'Italia nel 1961 per
ospitare l'Esposizione Internazionale del Lavoro. Si
trova in prossimità del Po in una zona periferica rispetto al
centro storico e copre una superficie di 40,000 m2. All'epoca
della realizzazione, suscitò un notevole scalpore sia per la
sua grandezza sia per alcune soluzioni tecniche quali le 16
colonne che sorreggono l'immensa volta in cemento e cristallo,
altre bene 25 m. Dopo aver ospitato la manifestazione di "Italia
61", il palazzo è stato teatro di numerose manifestazioni sportive
è, a volte, anche di esposizioni commerciali quali il SAMIA
(Salone dell'Abbigliamento).
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Palazzo Madama
Il
Palazzo Madama è un capolavoro architettonico, nei cui
splendidi saloni rivive la storia del Piemonte. Prende il nome
da Maria Cristina di Savoia, detta Madama Reale.
Il palazzo, dove tennero le loro sedute il Sanato Subalpino
e il primo Senato Italiano, è oggi sede del Museo Civico
di Arte Antica, che riunisce collezioni molto varie e interessanti
per la storia dell'arte e della civiltà del Piemonte e notevoli
pitture, tra cui il Ritratto Ignoto di Antonello da
Messina.
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Piazza San Carlo
Considerata
il "salotto di Torino", e situata nel centro storico
della città. Il suo disegno e opera di Carlo Castellamonte ed
è del 1640 sotto i portici si aprono negozi tra i eleganti della
città e caffè che costituiscono luoghi di ritrovo "classici",
specialmente nelle ore serali. Sul lato più prossimo alla stazione
di Porta Nuova si affacciano le chiese di grande valore architettonico:
San Carlo Santa Cristina, da cui facciata e opera dello
Juvarra. Al centro della piazza situato in monumento
a Emanuele Filiberto, noto con il soprannome di "Canal 'd
brons".
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Piazza Vittorio Veneto
Questa
grande piazza rettangolare, una delle più ampie d'Europa, si
trova al termine di via Po, di fronte al fiume. Su tre lati
e circondata da palazzi portici che proseguono idealmente il
lunghi porticati di via Po. Dal quarto lato parte il più vecchio
ponte in muratura della città. Da sempre Piazza Vittorio Veneto
è uno dei luoghi di ritrovo e aggregazione giovanile preferiti.
Sono infatti moltissimi i locali che vi si affacciano direttamente,
frequentati la sera sia in settimana ma soprattutto durante
i fine settimana.
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Piazza Castello
Anche se non si trova nel centro della città, questa piazza
di 40.000 m² è il vero cuore di Torino. Costruita nel 1587
dall'architetto barocco Ascanio Vitozzi per ordine di
Carlo Emanuele I, è considerata la culla dell'unità
d'Italia. È arricchita da superbi monumenti barocchi, come i
già citati Palazzo Madama e Palazzo Reale. La
caratteristica principale di questa piazza è la sua perfetta
omogeneità, interrotta solo in parte dal Palazzo Reale, la
cui altezza supera di poco quella degli altri edifici. Gli
specialisti dell'esoterismo considerano Piazza Castello il
magico epicentro del triangolo Torino-Lione-Praga.
Il punto della magia bianca si dice sia davanti al cancello
di ferro che delimita il Palazzo Reale, nello spazio tra le
statue di Castore e Polluce.
Mistero a parte, Piazza Castello è un ottimo punto di
riferimento per visitare Torino. Numerose arterie conducono
ai punti più importanti della città, e qui si trovano i siti
e i musei del cosiddetto Polo Reale. Oltre alle
residenze reali, comprendono luoghi a cui abbiamo già
accennato come l'Armeria Reale, la Biblioteca
Reale, il Teatro Regio e la Chiesa di San
Lorenzo. I portici della piazza sono il regno dei caffè
storici della città, come il Caffé Mulassano,
frequentato da Casa Savoia, e il Caffé Baratti & Milano,
un gioiello dello stile Liberty.
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Piazza Carignano
Sorgendo sulla piazza pedonale Cariganano, il sontuoso
Palazzo Carignano progettato da Guarino Guarini è
interamente rivestito di mattoni rossi contrassegnati da una
stella stilizzata. Nel 1798 vide nascere Carlo Alberto di
Savoia e nel 1820 suo figlio, il re dell'unità d'Italia
Vittorio Emanuele II. Il palazzo fu sede del Parlamento
subalpino e dal 1861 al 1864 del primo Parlamento italiano.
Oggi ospita il Museo Nazionale del Risorgimento, che ha
appena riaperto le porte al pubblico dopo cinque anni di
ristrutturazione.
Nella piazza si trova uno dei ristoranti storici più
emblematici di Torino, Il Cambio, frequentato dal Conte di
Cavour (una targa indica il suo tavolo preferito), e poco
distante c'è il Teatro Carignano, teatro storico che ha
visto l'inizio della carriera di Toscanini.
Infine, non perdetevi un gelato da Pepino, in particolare il
pinguino, un eschimese creato nel 1937 dal proprietario.
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Porta Palatina
La
Porta Palatina uno dei simboli di Torino è l'unica porta
ancora esistente delle quattro costruite in epoca romana e si
trova nei pressi del popolare rione di Porta Palazzo. Le due
torri poligonali chiudono un edifici a due piani che era la
sede del corpo militare di guardia. Le torri tuttavia non facevano
parte della costruzione originaria ma vennero costruite, intorno
al XII secolo, e spesso manipolate e rifatte nel corso degli
anni e dei secoli successivi (Per esempio, i merletti a coda
di rondine in perfetto stile medioevale furono costruiti nel
1404).
Il passaggio attraverso la porta era assicurato
da quattro archi: due più ampi per il transito dei carri e due
più stretti per il passaggio dei pedoni. Vennero pianificati
dei restauri intorno al 1860 (quando le Porte Palatine divennero
proprietà del Comune di Torino) e questi durarono fino al 1939,
cancellando quasi ogni traccia dei rifacimenti medioevali delle
torri. Il rifacimento dell'intera zona portò anche anche all'abbattimento
di case che nel corso degli anni erano state costruite troppo
a ridosso del monumento. Accanto si trovano i ruderi dell'antico
teatro romano. Entrambi gli edifici, in mattoni rossi, risalgono
al I Secolo d.C.
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Chiesa di San Lorenzo
La
Chiesa di San Lorenzo è situata in piazza castello, nel
centro storico della città, è una delle opere più significative
del Barocco italiano per l'originale cupola del Guarini.
Fu fatta costruire, intorno alla metà del seicento, dei padri
Teatini per adempiere un voto fatto da Emanuele Filiberto
durante la battaglia di San Quintino, avvenuta il 10
agosto 1557, giorno di San Lorenzo. San Carlo Borromeo
celebrò qui una messa solenne durante il suo pellegrinaggio
del 1578 per venerare la Sacra Sindone, che fu esposta
proprio qui (una targa lo ricorda). A questa celebrazione partecipò
anche Torquato Tasso, all'epoca poeta di corte, temporaneamente
a Torino. La facciata della Chiesa non fu mai costruita ed è
sostituita da un prospetto di palazzo.
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Santuario della Consolata
Il
Santuario della Consolata, di stile Barocco, sorge nella
vecchia Torino ed è da sempre metà di frequenti pellegrinaggi
per l'immagine miracolosa della Madonna che vi si trova sull'altare
maggiore, opera dello Juvarra. Notevoli due statue
Vincenzo Vela che rappresentano le regine Maria Teresa
e Maria Adelaide. Il santuario è annesso alla chiesa
di Sant'Andrea, di origine molto antiche, sopra la quale si
erge in campanile romanico. Il Santuario della Consolata ha
avuto frequenti visite dai santi che Torino ha avuto nei secoli
che sono sempre stati particolarmente legati a questo santuario.
Tra essi, San Giuseppe Cafasso, che è sepolto qui,
San Giovanni Bosco fondatore dei Salesiani e San
Leonardo Murialdo che vi si recavano frequentemente.
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Via Roma
Via
Roma è l'antica via nuova progettata dal Vitozzi nel
1615 è poi e ricostruita intorno al 1935. Parte, con tracciato
rettilineo, da piazza Castello è, passando per piazza San Carlo,
sbocca in piazza Carlo felice. È la strada più famosa della
città, soprattutto con gli eleganti negozi e caratteristici
che se che costituiscono un richiamo sia per i turisti sia per
i torinesi, i quali considerano una passeggiata sotto i portici
una delle consuetudini cittadine.
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