OPA

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OPA

 

L'OPA sta per Offerta Pubblica di Acquista. E' infatti lo strumento con cui una società può impossessarsi in modo "ostile" di un'altra, laddove la proprietà azionaria della società sia molto diffusa e quindi dove i migliaia o le centinaia di migliaia di soci della società decidano di vendere le loro azioni ad una società concorrente e ad un prezzo per loro congruo. Lanciando un'OPA, un operatore propone pubblicamente agli azionisti di una società di vendergli le azioni che possiedono.

 

Se l'OPA viene accettata da un numero sufficiente di azionisti entro un tempo stabilito (di solito almeno il 50% più una azione), chi l'aveva lanciata si impadronisce della società. L'OPA è un meccanismo delicato e rigidamente regolamentato; nel periodo in cui è valida chi la propone è obbligato per legge a comprare le azioni che ha richiesto al prezzo più alto che esse hanno raggiunto.

 

L'OPA, come detto acronimo di Offerta Pubblica di Acquisto, è una procedura finanziaria mediante la quale un soggetto (detto offerente) propone ai soci di una società quotata in borsa o comunque diffusa tra il pubblico (target) di acquistarne le azioni a un determinato prezzo di offerta. L'obiettivo è quindi conquistare il controllo di una società acquisendone la maggioranza delle quote azionarie.

La disciplina delle OPA affonda le sue origini negli Stati Uniti nei primi del '900, quando iniziarono a diffondersi i casi di scalate ostili ai danni del management in carica, ossia gli attacchi di soggetti esterni che mirano ad acquisire la società contro la volontà degli amministratori. Per evitare abusi e garantire trasparenza, nel 1968 entrò in vigore il Williams Act che pose le prime regole del gioco sul corretto svolgimento delle offerte pubbliche di acquisto.

In Italia le prime norme in materia risalgono agli anni '90 e puntavano principalmente alla tutela degli investitori, introducendo determinati obblighi per chi lancia un'OPA come la garanzia di un equo prezzo. Nel 1998 venne istituita la Consob come autorità indipendente di vigilanza sul mercato mobiliare. Con il Testo unico della Finanza del 1998, vennero fissate regole precise in merito alle caratteristiche delle offerte pubbliche di acquisto.


In generale un'OPA può concludersi con vari esiti:


- Riuscita: l’offerente arriva a detenere la maggioranza dei titoli della target e ne acquisisce il controllo;
- Non riuscita: l’offerente non raggiunge la quota necessaria e deve rinunciare al controllo della società;
- Parziale: vengono acquisite solo parte delle quote inizialmente richieste;
- Ritiro dell’offerta:

L'OPA si conferma uno strumento molto utilizzato nelle dinamiche di mercato. Da una parte consente di valorizzare società sottovalutate o mal gestite, dall'altra può portare a scalate ostili non sempre ben viste dal management e da alcuni stakeholders. Sicuramente ancora una procedura cruciale per concentrazioni industriali e finanziarie.

 

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