VISITARE
LUBECCA - INFORMAZIONI E GUIDA. Un gioiello del XII
secolo che vanta più di un migliaio di edifici storici, un ricordo duraturo del
suo ruolo come una delle città fondatrici della potente Lega Anseatica e del suo
soprannome di 'Regina della Hanse'. Dietro il suo simbolo Holstentor, troverete
strade fiancheggiate da case di mercanti medievali e chiese a cuspide che
formano la 'corona' di Lubecca.
La
bellissima città anseatica di Lubecca è uno dei posti più affascinanti e
più magici d'Europa, tra chiese gotiche e stradine medievali, non a caso
nominata fin dal 1987 dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità, un
luogo che una volta visitato, non si dimentica
facilmente. Un tempo
capitale della potente
Lega Anseatica,
ora si gode la sua bellezza che la storia ha
miracolosamente lasciato inalterata. Un canale
d'acqua circonda ad anello l'antico centro della
città.
Chiusa dai bracci della Trave
e del Wakenitz, Lubecca, fu nel Medioevo il più importante centro
commerciale del Baltico, punto di transito obbligato per la penisola scandinava
e la Russia. Una base ottima per visitare il nord della Germania, vicinissima ad
Amburgo, la città tra le altre cose è conosciuta per avere dato i suoi
suoi natali al grande scrittore, premio Nobel, Thomas Mann, che qui
descrisse la struggente e malinconica decadenza di un tipo di borghesia europea
nel suo capolavoro Buddenbrook.
Qui dal 1995 vive e lavora un altro premio nobel tedesco Günter Grass,
l'autore del Tamburo di latta. La sua casa al centro della città e
anch'essa diventata un museo dedicato alle opere dello scrittore.
Se si passa la possente
porta dell'Holstentor, la città si apre come
un labirinto. La porta fortificata del XV secolo,
emblema della città, è uno fra i monumenti più
popolari della Germania poiché la sua immagine
stilizzata fece il giro del mondo sulle banconote da
50 marchi. Nonostante gli spaventosi bombardamenti
dell'ultima guerra, grazie al lavoro dei cittadini e
delle istituzioni Lubecca è ancora uno splendido
gioiello gotico e nell'84 fu insignita della
medaglia europea per la conservazione dei monumenti.
Nel 1987, l'UNESCO ha incluso il centro storico di
Lubecca nella lista dei beni culturali e ambientali
del mondo. Oggi più di 1.000 edifici sono posti
sotto tutela ambientale. Già allora diceva Thomas
Mann: «Per ereditare bisogna anche essere in
grado di capire. Ereditare: questa è in fondo la
cultura». E a Lubecca l'eredità culturale delle
grandi epoche passate è quanto mai viva.
Qui sono rimasti ben conservati più edifici del XIII e
del XV secolo che in tutte le altre città tedesche del nord messe insieme. Sono
stati in tal modo giustamente premiati gli sforzi dei cittadini di conservare e
restaurare tutto il loro patrimonio artistico. Nonostante la catastrofe della
Seconda Guerra Mondiale che si è abbattuta qui come in altre città tedesche.
Raggiungere
il cuore di Lubecca, la Rathausplatz (la piazza del municipio) è
semplice, quasi naturale. Basta seguire la folla che agitata e divertita si
incanala verso il «centro degli affari»: la quattrocentesca piazza del commercio
e del municipio, teatro dal 5 al 15 maggio del Markt Anno Dazumal, il
mercato medioevale che da cinque secoli anima la città anseatica. In piazza si
trova di tutto, dalla biancheria della nonna ai vestiti usati, dai monili creati
da meravigliosi artigiani agli ortaggi del Sud Europa, alle pelli dei Paesi
nordici. Tantissimi i fiori raccolti in boutique, sciolti, nei vasi sembrano
appena usciti dai pennelli dei maestri fiamminghi. E poi il pesce.
Donne col cappello di paglia vestite coi
caratteristici costumi e pescatori appena tornati dal Baltico riforniscono le
mense cittadine con una quantità sorprendente di aringhe e crostacei.
Nei ristoranti, specie nelle locande marinare e nelle birrerie, i menù riservano
gradite sorprese. Rombi, anguille e gamberi vengono serviti
in zuppa, fritti, alla griglia e in molti altri modi. I prezzi non sono
proibitivi, anzi, ci sono sembrati più competitivi rispetto all'Italia. In più
si mangia molto bene, sfatando il cliché che fa della cucina tedesca un monotono
spaccio di wurstel e crauti. Nelle invitanti pasticcerie vicino alla piazza del
mercato o sulle stesse bancarelle si può acquistare il Lùbelker Marzipan,
il famoso marzapane con cui oltre 600 laboratori confezionano ogni giorno
quintali di dolci.
Al Markt Anno dazumal si incontrano giocolieri e
burattinai (a Lubecca c'è un bellissimo museo di marionette, burattini e ombre
orientali) che affascinano i passanti con i loro travestimenti. Non c'è
veramente cornice migliore per un mercatino medioevale della Rathaus di Lubecca.
La costruzione dell'edificio si è protratta nei secoli (dal XIII al XVIII) e
oggi colpisce la curiosa successione di stili. Se si sale sulla terrazza della
chiesa di St. Pietri, vicino al mercato, o sui campanili del duomo, la
vista sulla città vecchia è completa. Nella bellezza tutta nordica degli
edifici, nell'ossessione ovunque presente della forma, nell'etica ferrea del
dovere e del lavoro, nelle guglie della Marienkirche come nelle note del
suo organo (
La Schifferengesellschaft, cioè la società dei
marinai, il luogo consacrato alle gloriose tradizioni marinare di Lubecca, e la
casa Buddenbrook, al n. 4 di Mengstrasse, la casa natale di Thomas Mann,
ora sede di un museo, sono le mete più frequentate della città, ma non bisogna
dimenticarsi di curiosare nei vecchi cortili, fra gli sconcertanti passaggi che
conducono da un capo all'altro della città, fra le sculture e i dipinti
medioevali del museo di St. Annen.
È il mare, il Baltico che
dista pochi chilometri da Lubecca e attira a sé con una forza magnetica. La vita
qui è sull'acqua. Se si guardano le vetrine spesso, anche nelle grandi città
come Amburgo, se ne trovano alcune simili a quelle delle agenzie di viaggio:
espongono modelli di imbarcazioni, mappe del mare e urne cinerarie.
Vi si rivolgono quanti dispongono nel testamento di farsi cremare e seppellire
in mare, così le navi delle agenzie trasportano al largo le urne e le gettano
nel punto prescelto del Baltico. Ai parenti viene rilasciata una cartina e
comunicate le coordinate esatte del punto in cui riposano i resti dei defunti.
D'estate, sulle spiagge a Travemünde compaiono timidamente i primi
Strandkorb, le tipiche cabine antivento e i seggioloni di vimini col
tettuccio. La gente chiarissima si confonde nella sabbia. I bambini giocano
nell'acqua con le meduse trasparenti che qui non causano irritazioni (così
dicono, ma siate prudenti in ogni caso). Nei primi anni del XIX secolo, quando
il
bagno
al mare andò in voga tra la nobiltà, Travemünde fu indicata da alcuni come la
versione tedesca di Saint Tropez. Un paragone po' esagerato forse, ma che fu
favorito da artisti del calibro del giovane
Thomas Mann, e Dostoevskij, che veniva qui per le acque ristoratrici
e per il suo famoso casinò (che esiste ancora). Se avete tempo potete anche
visitare un un altro gioiello della regione, l'isola baltica di Fehmarn,
che si trova a solo un'ora di auto da Lubecca, passando attraverso un magnifico
ponte sospeso. Il posto oltre ad essere bello, tra paesini e piccoli villagi,
spiagge bellissime, una riserva naturale dove passare momenti di relax, luogo di
sosta di ucelli migratori in eterna spola da nord a sud del mondo, poco abitato
(circa 12 mila abitanti in tutta l'isola) ha un posto nella storia del rock
anche come sede dell'ultimo concerto di Jimi Hendrix (dove esiste anche
una scultura in ricordo).
Lubecca e Thomas Mann
La città non apprezzò affatto la storia di una
famiglia borghese, i Buddenbrook appunto, che nella sua decadenza
imprenditoriale, parlava chiaramente della decadenza del luogo stesso, dei suoi
usi e costumi, antichi di secoli, granitici e impermeabili al cambiamento e per
questo in declino. Al riguardo lo scrittore disse: "Quando
cominciai a scrivere I Buddenbrook abitavo a Roma, in via di Torre Argentina 34,
al terso piano. Potete credermi se vi dico che la mia città natale non aveva per
me, in quei giorni, molta consistenza reale: dubitavo addirittura che esistesse.
Lubecca, in sostanza, con tutti i suoi abitanti non era per me molto di più che
un sogno, dignitoso e ridicolo insieme, sognato tempo addietro, ma sognato da me
e perciò mio, nel più peculiare e personale dei modi. Per tre anni lavorai, con
laboriosa fedeltà, intorno a quel libro. E rimasi poi profondamente sorpreso
quando venni a sapere ch'esso provocava, a Lubecca, scalpore e arrabbiature."
Il romanzo fece poi vincere a Mann in Premio Nobel
per la letterature e la città non potè mai ringraziare abbastanza lo scrittore
per tutte le persone che da quel momento visitararo la città anche per rivivere
in qualche modo le gesta dei personaggi del libro.
Un po' di storia
La storia di Lubecca inizia quasi mille anni fa. Nel
1143 il conte Adolfo II di Schauenburg fondò la città tedesca di Lubecca,
erede della vecchia Lubecca slava, nella parte bassa del Trave.
Nel corso di una storia movimentata, dalla libera
città imperiale si è poi sviluppata la «Regina dell'Ansa», grazie anche
alla potenza raggiunta dai lungimiranti mercanti di questa città. Costoro
infatti si resero conto della necessità di sostituire alla sempre più debole
politica imperiale una politica economica autonoma. Nel 1356 Lubecca divenne
capitale della
Lega Anseatica ed un importante centro
commerciale.
Artisti
significativi hanno qui avuto la loro culla: il poeta
Emanuel Geibel, il pittore Friedrich Overbeck, che guidò la
corrente pittorica dei Nazareni, ed infine i fratelli
Heinrich e Thomas Mann. Inoltre, il grande musicista Barocco Dietrich
Buxtehude fu per quasi quarant'anni organista nella Chiesa di Santa Maria.
Johann Sebastian Bach fu suo discepolo e ammiratore (lo venne ad
ascoltare dopo un lungo viaggio a piedi). L'inconfondibile fisionomia della
città è caratterizzata da
cinque grandi chiese per un totale di sette torri. La più famosa
silhoutte cittadina è comunque l'Holstentor, la porta della città,
costruita tra il 1464 ed il 1478. Nel centro storico, ad ogni piè sospinto si
trovano testimonianze dell'antico splendore di Lubecca.
Degno di esser visto è senz'altrol'Ospedale di
Santo Spirito del XIII sec., una delle più antiche istituzioni sociali
d'Europa.
Curiosità
L'emblema
della città è la
Holstentor (porta della città). Fu costruita a partire dal 1464 a difesa
del porto, mentre oggi viene adibita a
Museo della Storia di Lubecca. Enrico il Leone, nel 1173, pose la prima
pietra della più antica opera architettonica di Lubecca: il
Duomo, la cui navata centrale è in stile romanico, mentre il coro e le
navate laterali sono in stile gotico. Altre chiese testimoniano la costante
attività architettonica nell'Alto Medioevo soprattutto nell'era gotica. Le più
rilevanti sono: la
Ägidienkirche (XIV sec.), la Jakobikirche (XIII sec.), costruita
nel rinomato stile gotico a laterizi rossi; la
Katharinenkirche (XIII sec.), con un ciclo di figure scolpite da Ernst
Barlach e
Gerhard Marcks; la Marienkirche (fine del XII sec.), con il più
grande organo meccanico del mondo, e la Petrikirche (XIII sec.).
Ad eccezione del Municipio, al quale si continuò a
lavorare per circa 300 anni a partire dal XIII secolo, tutte le altre
costruzioni profane risalgono al periodo rinascimentale ed al primo Barocco.
Da menzionare in particolare il
Füchtingshof (pensionato) ed il Glandorps-Gang und -Hof,
pensionato costruito per le vedove dei marinai e dei mercanti. Il
St. Annenkloster (Convento di S. Anna) e lo Zeughaus (Arsenale)
sono oggi rispettivamente adibiti a
Museo dell'Arte e Storia Culturale della Città e Museo Etnologico.
Inoltre, meritano di esser visti la
Casa dei Buddenbrook, la Schabbelhaus, la Schiffergesellschaft
(Associazione dei marinai) e il
Burgkloster (Convento della Fortezza). Nel 1579, nelle immediate
vicinanze della Holstentor, fu eretto il primo Salzspeicher (magazzino del
sale), al quale ne seguirono altri due intorno al 1600. In questi magazzini
veniva conservato il sale di Luneburgo, apprezzato in tutto il mondo ed il cui
commercio servì ad assicurare alla città un benessere duraturo per molti secoli.
Ospitalità
Apertura al mondo ed ospitalità sono da sempre gli
aspetti più tipici delle città commerciali. Anche l'ospitalità di Lubecca è
cresciuta all'insegna delle tradizioni anseatiche. La sua cucina presenta dunque
sia caratteristiche autoctone che internazionali. Specialità tipiche si possono
gustare in rinomati ristoranti quali
Schabbelhaus, Schiffergesellschaft, Historischer Weinkeller
(nell'interrato dell'Ospedale di S. Spirito), oltre che in altri locali molto
confortevoli.
La cucina internazionale si gusta in ristoranti raffinati,
che viziano il palato degli ospiti con piatti europei e specialità esotiche.
Inoltre, la sera ci sono caffè danzanti, discoteche, night club e simpatiche
birrerie dove si fa musica.
Cultura
I musei sono stati inseriti in molti degli edifici
storici di Lubecca.
St. Annen-Museum: storia dell'arte e della
cultura cittadina dal XIII al XVIII sec.;
Museum Behnhaus: cultura dal 1800 al 1830 ed arte del XIX e XX sec.;
Museum Drägerhaus: stili di arredamento dal 1750 al 1914.
Burgkloster: storia della città, significative pitture murali e sculture
del XIV e XV sec.
Alla
Holstentor è stato allestito un museo che presenta un ampio repertorio
sulla storia della città anseatica con particolare riguardo alla navigazione nel
corso dei secoli.
Il
Naturhistorisches Museum (Museo di Storia Naturale) dà la possibilità al
visitatore di cogliere gli aspetti più significativi della natura e della
storia naturale nello Schleswig-Holstein.
Nello Zeughaus
(Arsenale) ha sede il
Museo Etnologico.
Un posto particolare occupa la Museumskirche St.
Katharinen. La raffigurazione altogotica della "Risurrezione di Lazzaro"
del Tintoretto e il ciclo di figure di
Ernst Barlach e Gerhard Marcks rappresentano i capolavori più
significativi di questo museo.
Nella
Buddenbrookhaus è allestita una mostra permanente, sulla vita e le opere
dei fratelli Mann.
Tra le gallerie che espongono opere artistiche del XX
sec. ricordiamo: la galleria
Metta-Linde, Koch-Westenhoff, la Overbeck-Gesellschaft, la
Kunsthaus Lübeck e il Künstlerzentrum.
Gli amanti del
teatro vedranno esaudite le loro aspettative nei teatri civici e privati come il
Theater Partout, Theater Combinale e il Teatro delle Marionette.
Oltre al Festival Musicale dello Schleswig-Holstein, che ha luogo ogni
anno dalla fine di giugno alla fine di agosto, l'orchestra della città anseatica
di Lubecca dà
concerti nella Holstentorhalle, in alcune chiese, al Kolosseum,
nella Sala delle Udienze al Municipio e nei teatri cittadini.
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