Viareggio è
una delle località balneari più affascinanti d'Italia. Una città
con un ''anima "liberty", con edifici storici,
belle caffetterie e, come una volta, con un ambiente elegante e
raffinato, che ricorda un pezzo d'Italia degli anni '20
dello scorso secolo. Da sempre conosciuta come una delle riviere
storiche d'eccellenza della costa occidentale italiana, si
adatta oggi ad ogni tipo di turismo, non solo quello di mare. |
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Lo si percepisce già dalla lunga Passeggiata Margherita -
che segue il lungomare attraverso la città – posta tra il
Tirreno e le bianche vette dei monti del marmo.
Da una parte i famosi lido e dall'altra alcuni dei migliori
esempi di architettura Liberty e Art Decò. La città è
piacevole, non solo durante la stagione delle vacanze, nei
mesi estivi, o quella del ben noto Carnevale di Viareggio.
C'è molto altro da vedere, oltre i 10 km e più di spiagge
sabbiose della costa della
Versilia; anche solo incuneandosi nei meandri
degli angoli urbani più interni e più in là, arrivando fino
a città gioiello come
Lucca
e le località delle
Cinque Terre.
Vediamo di seguito una breve lista di cose da non perdere
e vedere a Viareggio:
Passeggiata Margherita
La strada che segue il lungomare di Viareggio è nota
come la Passeggiata, ed è anche la zona più
monumentale e di maggior pregio artistico della città.
Risale al primo Novecento, e proprone una bella parata di
edifici storici, ispirati ai canoni dello stile Libery
(anche noto come Art Nouveau in altri contesti Europei). Il
percorso è pedonale e ciclabile e si snoda seguendo le
spiagge e gli stabilimenti del litorale. Gli appassionati
d'architettura dovranno in particolare arrivare fino ad una
delle estremità, nei pressi del Gran Caffè Margherita
con le belle cupole e le torrette piastrellate gialle e
verdi (del 1928), e s'incontreranno man mano i Magazzini
Duillo 48 e lo Chalet Martini, sopravvissuto al grosso
incendio del 1917, l'Hotel Liberty, il bel Bagno
Balena con il suo portale d'epoca. In generale il
percorso si affolla soprattutto la sera, per via della
grande quantità di negozi, bar e ristoranti tra cui
scegliere, e per le gelateria, sempre molto affollate. La
vista del mare resta tuttavia piuttosto rara, per via
dei negozi e dei bar presenti tra la passeggiata e le
spiagge. Tra i monumenti più riconoscibili troviamo la
Torre dell'Orologio, Piazza Mazzini, la Statua
del Burlamacco, il Canale Burlamacca e il
Palazzo delle Muse con la sua ricca collezione d'arte.
Puccini e diversi altri artisti d'epoca amavano molto
passeggiare nel lungomare, fermandosi seduti al tavolo di un
caffè per ammirare il via vai della gente d'allora. Ogni
anno, il viale diventa il palcoscenico delle sfilate del
famoso Carnevale di Viareggio, con la città che si
riempie di numerosi visitatori. Verso la parte che costeggia
il molo, troviamo anche il Teatro Politeama, del 1869
e ricostruito nel 1902. Da qui si arriva fino a raggiungere
un suggestivo faro, anche noto punto di osservazione
panoramica. Poco più in là, si trovano le darsene con le
piccole imbarcazioni.
Villa Argentina
Uno degli esempi più belli dell'architettura Liberty in
Italia. Senza dubbio, una delle più alte espressioni del
Modernismo in Toscana e principale rappresentante
dello stile d'epoca in Versilia. Edificio
ottocentesco, rivisto e ampliato negli anni '20 del
Novecento, attira da subito per quel suo bell'ingresso
principale, con le alte porte finestre arcate, il
terrazzamento superiore, decorato da piastrelle multiformi,
il giardino attorno al quale si sviluppa. La storia di
Villa Argentina inizia dopo l'Unità d'Italia, nel
periodo di primo sviluppo di Viareggio, allorché la
cittadina inizia a prendere terreno al mare, la pineta si
espande contro gli acquitrini, ponendo le basi per quella
che sarebbe diventata una delle maggiori stazioni balneari
italiane. La villa viene edificata lungo i margini della
pineta, nel 1868, oggi quartiere residenziale 'quattro
venti' e quindi ampliata dalla proprietaria terriera
Francesca Racca Oytane, una nobildonna argentina, da cui
la struttura prenderà poi il nome. Il compito di disegnare
il nuovo progetto della villa viene affidato a Alessandro
Lippi, al quale si affiancherà nella decorazione interna
Galileo Chini, reduce dai lavori di successo delle
Terme Berzieri a Salsomaggiore, e al quale si devono tra
l'altro i bei panelli decorativi della terrazza esterna che
si ammirano ancora oggi. Nel 1939 la baronessa Arborio di
Sant’Elia, figlia della Oytana, completerà la
costruzione. Nel complesso la villa si sviluppa in 1650
metri quadri, distribuiti su tre livelli, prevalentemente
destinati a conferenze e mostre culturali. Al piano terra si
trova un grande dipinto murale degli anni '20 di
Giuseppe Biasi, grande artista sardo originario di
Sassari; la stessa sala si ammira per le splendide
decorazioni in stucco dorato del soffitto e parte delle
pareti, il pavimento in marmo nero del Belgio,
rarissimo, gli specchi inseriti in paesaggi dalla
connotazione esotica. Ai lati delle porte-finestre, da dove
s'intravede il giardino, spiccano due splendidi pannelli
verticali raffiguranti due giovani orientali in
atteggiamento leggiadro e fiabesco. Poco oltre, al di là
della grande sala, un altro grande dipinto, 'Ritratto di
famiglia', sempre del Biasi. I piani superiori,
modificati dal tempo, conservano ancora tracce di fregi, bei
pavimenti e pavimentazione decorata. Diventata struttura
alberghiera negli anni ’50 e abbondanata negli anni '80 alla
chiusura dello stesso, subì un grave degrado durato per più
di trent’anni, fino a quando nel 2001 non venne acquistata
dalla Provincia di Lucca, che diede inizio a lavori
di restauro. Dopo 13 anni di lavori viene aperta nuovamente
ai visitatori, con grande successo di pubblico.
Via Amerigo Vespucci, 44
55049 Viareggio LU
0584 164 7600
Orari di visita: dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle
18.30.
Gran Caffè Margherita
Lungo la passeggiata lo si intravede subito, color sabbia e
con quelle sue torrette colorate da piastrelle a squame di
ceramica gialle e verdi, e le balaustre dei balconi dove
vien voglia di affacciarsi e lasciare andare il viso al
vento, in balia del panorama. Chissà se questi erano gli
stessi pensieri del maestro Giacomo Puccini, che qui
amava recarsi, dopo aver preso il villino di fronte al mare,
nel 1919, e che nello stesso periodo lavorava alla famosa
opera Turandot, l'ultima. La villa, neanche a dirlo,
è in stile Liberty – Art Decò, ed è uno uno degli
edifici più rappresentativi di Viareggio. Costruito
originariamente in legno nel 1902, e sopravvissuto
all'incendio del 1917, che distrusse gran parte degli
stabilimenti, venne ricostruito nuovamente in muratura nel
1928 da Alfredo Belluomini e quindi decorato dal
genio artistico di Galileo Chini, a cui si devono
numerose altre decorazioni in Italia e all'estero, e come la
stessa Villa Argentina di Viareggio. La galleria tra
la passeggiata e l'arenile un tempo era aperta , oggi è
chiusa a vetri e utilizzata come sala ristorante. Sulla
carta l'edificio nasce come stabilimento balneare, con tanto
di spogliatoi e servizi, e con accesso diretto verso il
mare, ma questo primo progetto non verrà mai realizzato. La
nuova destinazione d'uso ha portato delle modifiche, tra cui
anche i rifacimenti delle pavimentazioni, degli infissi,
degli arredi, che oggi conosciamo, inclusi quelli della
galleria coperta e del suo ricco allestimento ornamentale.
L'eleganza dell'epoca rimane, così come quelle atmosfere dei
palazzi imperiali del Siam e le sale ricche di fregi
liberty. D'altronde lo stesso Chini, tramite Carlo
Allegri, allora ingegnere capo presso il Ministero dei
Lavori Pubblici del Siam, du chiamato dal re del Siam,
che invaghito dell'eccezionale talento del fiorentino, lo
ingaggiò per la costruzione del suo stesso palazzo
imperiale di Bangkok. Rientrato in Italia, l'artista
importò l'esperienza acquisita, tra guglie sinuose e
addobbi fiabeschi. Non tardò il Margherita ha diventare il
locale più elegante e più aristocratico di Viareggio. La
struttura attualmente ospita un ristorante, la caffetteria e
una libreria.
Viale Regina Margherita, 30
55049 Viareggio LU
Tel 0584 581143
Villa Paolina
Si dice che Paolina Bonaparte (sorella di Napoleone)
usasse fare i bagni nuda, davanti alla villa che aveva fatto
costruire a Viareggio per accogliervi il suo amante, il
musicista Giovanni Pacini. Sarà forse per questa che la
villa è anche conosciuta come 'il santuario di Venere'. Sono
molte le storie legate ad essa, compresa quella che vuole la
scelta del luogo sul punto esatto in cui si dice essere
stato ritrovato il corpo del famoso poeta inglese Percy
Bysshe Shelley, morto a seguito di un naufragio (costui,
nel 1822) insieme agli amici Edward E. Williams e il
capitano Daniel Roberts, venne sorpreso da una
tempesta improvvisa mentre era a bordo della sua nuova barca
navigando verso San Terenzo. Nello stesso anno, il
1822 venne costruita Villa Paolina, il nome che ancora oggi
porta, una delle residenze storiche di Viareggio, oggi sede
dei Civici Musei di Villa Paolina (Museo
Archeologico Alberto Carlo Blanc, la Pinacoteca
Lorenzo Viani, Museo degli Strumenti Musicali
Giovanni Ciuffreda). Al suo interno sono inoltre
ospitati l'Archivio-Atelier del pittore Alfredo
Catarsini e gli Uffici di Cultura del Comune di
Viareggio. Il progetto iniziale della sua costruzione fu
affidato a Giuseppe Lazzarini, commissionata proprio
ai limiti settentrionali della riva del mare, in stile
neoclassico e ad impianto a simmetria centrale, tipico della
nuova interpretazione della domus romana, esempio unico a
Viareggio. La facciata verso il mare è caratterizzata da un
terrazzo sostenuto da un colonnato in stile neoclassico; la
contemplazione verso il mare e la natura costituiscono
elemento essenziale dello stile architettonico, con le
camere da letto e i salotti tutti posti fronte spiaggia.
All'interno sono visitabili gli Appartamenti di Paolina
Bonaparte, oggi utilizzati per esposizioni culturali.
Via Machiavelli, 2
55049 Viareggio LU
Tel 0584 966346
Chiesa di San Paolino
La bella chiesa di San Paolino, nel centro storico di
Viareggio, ha ben oltre un secolo di vita. Venne costruita
nel 1896 e ampliata dopo circa quarant'anni. La si riconosce
per quel suo bel mosaico esterno su fondo dorato, nella
facciata frontale, anche abbellita da statue laterali (tre
per lato) opera di Leone Tommasi, artista di
Pietrasanta. La facciata è affiancata da un campanile,
distrutto durante la Seconda guerra mondiale e ricostruito
nella metà del secolo scorso. L'interno è a tre navate, di
cui quelle laterali ampie, con cappelle semitonde e con la
volta in legno, lavorata. Il bel mosaico interno sulla
lunetta sopra l'altare raffigura San Paolino e gli angeli.
Sono inoltre conservati antichi quadri. La chiesa è stata
elevata a Basilica minore nell'aprile del 1958 da papa
Pio XII. L'organo costruito dai Fratelli Costamagna
è originario del 1960 ed è stato revisionato nel 2005.
Via S. Andrea, 221
55049 Viareggio LU
Basilica di Sant'Andrea
La chiesa di Sant'Andrea, anch'essa nel centro storico, ha
origine nel 1836 per volere di Carlo Ludovico di Borbone,
duca di Lucca e assegnata sin dal 1839 ai Serviti
(un antico ordine della chiesa cattolica). L'edificio venne
completato nel 1842, secondo il progetto dell'ingegnere
Michele Cervelli di Lucca, in uno stile classico tipico
del periodo della Restaurazione, funzionale e
rigoroso. All'interno della chiesa sono presenti opere
d'arte e varie reliquie. La chiesa venne benedetta e aperta
nel 1844, ma consacrata solennemente solo nel 1876
dall'allora Arcivescovo di Lucca. All'interno sono custodite
le spoglia di sant'Antonio Maria Pucci, che operò
come parroco nella chiesa tra il 1847 e il 1892. In
occasione della canonizzazione, la chiesa di S. Andrea fu
eretta a Basilica, nel 1963. L'interno, a tre navate,
conserva la statua della Madonna Addolorata, oggetto
di devozione (la tradizione popolare racconta di come i
pescatori navigassero senza bussola, capaci di orientarsi
guidati dalla statua marmorea di Sant’Andrea visibile dalla
foce del Magra e del Serchio).
Via Sant'Andrea, 55
55049 Viareggio LU
Torre Matilde
Erroneamente attribuita alla duchessa
Matilde di Canossa, la torre che si ammira
lungo il canale Burlamacca (l'antica foce del
Selice) è uno dei simboli più riconoscibili di Viareggio
e il fulcro attorno al quale si è sviluppata la città. Fu
torre di osservazione in quello che era a suo tempo unico
sbocco al mare per lo Stato di Lucca, è esempio
tipico di architettura militare del XVI secolo, costruita
per volere del governo lucchese contro le possibili
incursioni provenienti dal mare. Lo stesso governo che avviò
intense attività di bonifica nell'area circostante quello
che un tempo era il castrum di Viareggio. La
torre è l'edificio più antico della città e per secoli è
stata il fulcro della vita mercantile del territorio,
costruita utilizzando materiali provenienti dalla parziale
demolizione del vecchio castello di Motrone.
Quest'ultimo nel 1244 viene confermato essere in possesso
della famiglia dei Suffredinghi, e abitato dalla
piccola comunità collocata nello sperone roccioso del
Bucine; era affacciato sulla vallata del torrente
Turrite Cava, e quindi parte della
Garfagnana con la Bolla d'Oro dell'imperatore
Carlo IV di Boemia. L'interno della torre è su tre
piani di vani voltati, di circa 8 - 9 metri e comunicanti
tra loro attraverso una scala in ferro e un pozzo centrale;
sono inoltre presenti cisterna interrata e terrazza di
copertura. La struttura poteva ospitare una guarnigione di
circa quindici soldati. L'arretramento del mare provocò la
perdita del ruolo originario della torre, che nel tempo
cambiò progressivamente di funzione: già nel 1788, quando
venne sostituita da un nuovo forte alla foce del canale,
quindi nel corso del secolo successivo, quando venne adibita
a carcere. Nel 1947 l'ultimo piano della torre fu demolito e
la stessa rimase inutilizzata fino agli anni '70 dello
scorso secolo. Oggi la torre è adibita a sala per mostre
ed eventi culturali ed è protagonista ogni 15 aprile
della festa del "Voto del Comune", a ricordo
dell'evento prodigioso accaduto in passato (durante un
temporale un fulmine colpì l’edificio vicino al deposito
delle polveri da sparo, che miracolosamente non esplose).
Dietro alla torre la Darsena, primo porticciolo della
città, regala suggestive atmosfere.
Via della Foce
55049 Viareggio LU
Darsena di Viareggio
La Darsena di Viareggio è uno dei punti focali della
città e della vita balneare, posta all'estremità della
Passeggiata e il canale Burlamacca che arriva fino al
mare, come emissario navigabile del lago di Massaciuccoli.
A costeggiare il mare ci sono gli stabilimenti balneari,
ristoranti, bar e tutto ciò che è sinonimo di vita notturna.
L'area prende il via in particolare verso la metà del
Settecento, quando nel 1748 l’architetto Valentino
Valentini tracciò un primo piano regolatore, con vie
disposte ortogonalmente, parallele e perpendicolari al mare.
Con l'arrivo dei Borboni, Viareggio diventò un famoso centro
di villeggiatura e nel 1819 venne costruita una darsena per
favorire l’attività cantieristica. Ben presto la località
divenne meta di pellegrinaggio per i letterati europei, in
particolare dopo a seguito anche del crudele destino del
poeta inglese Shelley, nel 1822. I primi stabilimenti
sorsero qualche anno dopo. Erano lontani i tempi in cui
queste erano chiamate 'terre del diavolo', e da piccolo
borgo di pescatori, Viareggio andava sviluppandosi in un
grande centro balneare di successo. L'ultimo tratto del
Canale costituisce il porto di Viareggio, con 6
darsene (Nuova Darsena, la Darsena della Madonnina, la
Darsena Europa, la Darsena Italia, la Darsena Toscana, la
Darsena Lucca per le imbarcazioni piccole).
Spiagge di Viareggio
Le spiagge di Viareggio sono conosciute per essere
molto affollate e allo stesso tempo molto bene attrezzate.
Il litorale è uno dei più noti della riviera tirrenica, con
sabbia fine e con i lido così bene organizzati da essere
spesso insignito del premio Bandiera Blu. Gli
stabilimenti balneari nel lungomare sono numerosi, e non
sono ad ingresso libero. Sono molto adatti alle famiglie ma
anche a gruppi di amici o persone singole e sono ottimi per
la pratica degli sport acquatici, incluso il
windsurf. Numerose le file di ombrelloni colorati,
ordinati e tipicamente attrezzati con lettini e tavolino. I
lido più centrali sono sicuramente più costosi di quelli
poco fuori il centro. Gli stabilimenti balneari di
Viareggio sono ben oltre un centinaio, 125 al momento
tra Viareggio Nord, Viareggio Centro,
Viareggio Darsena-Pineta, Viareggio Pineta
(spiaggia libera) e Viareggio sud (Torre del lago).
Qualche esempio, il Bagno Maber, ubicato lungo la
Passeggiata a Mare (in via Barellai 81) offre dal 1947 la
terrazza a mare, parco giochi, snack bar, primi piatti,
gelati, frullati e quant'altro; il Teresita
(Viareggio Nord - Terrazza della Repubblica) è invece un
wellness club, con un nuovo concetto di ospitalità, e tanto
di spiaggia privata, tende dotate di sdraio, lettini,
tavolino e asciugamani, cabine con doccia calda con
accappatoi e asciugamani, bar, ristorante e servizio su
spiaggia, piscina con acqua di mare riscaldata, solarium e
molto altro. Una piccola porzione di spiaggia libera
la si trova vicino al Canale Burlamacca, mentre dalla
Darsena, dopo viale Europa, iniziano i
chilometri di spiaggia del Parco Naturale di
Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli. In Viale Europa
– Darsena, troviamo L'Altro Mare 1, spiaggia
libera attrezzata, con servizio bici, parcheggio, gioco
bimbi, campi da gioco e pedalò, e possibilità di noleggio
ombrelloni, tende, lettini, canoe, campi di calcetto e
altro. Nella zona di Torre del Lago Puccini, in Viale
Europa 33, troviamo 13 stabilimenti, ben conosciuti per bar
e ristoranti dove è possibile gustare anche specialità di
mare e piatti di pesce in genere.
Palazzo delle Muse
Il Palazzo delle Muse è una delle più belle costruzioni
architettoniche di Viareggio. Venne edificato nel 1861 e
completato su progetto dell'architetto Giuseppe Poggi,
dietro la committenza di Giuseppe Barellai, medico
del Comitato degli Ospizi Marini, istituito a
Firenze. Come disse lo stesso Barellai "La prima pietra di
questo palazzo, eretto sulla Piazza principe Amedeo, fu
posta il 14 ottobre del 1861 alla presenza del re Umberto e
del compianto confratello", e il nome, delle Muse, deriva da
fatto che per la sua costruzione vennero usate in gran parte
le donazioni di artisti tra scultori, pittori, poeti e
letterati ein genere, come amavano definirsi, 'coltivatori
delle arti belle'. Nel 1912, sempre per volontà di Barellai,
divenne Colonia Permanente, poi trasferita dopo alcuni
decenni a Cinquale ( in provincia di Massa-Carrara) e
il palazzo passò a ruoli differenti, da scuola a Biblioteca
e fino ad ospitare la Galleria di Arte Moderna e
Contemporanea £Lorenzo Viani" GAMC, presente al primo
piano, e il Centro Documentario Storico della Fondazione
Carnevale, che attualmente ha spostato i propri uffici
presso la Cittadella del Carnevale. Il Museo è
dedicato a Lorenzo Viani esponente
dell'Espressionismo europeo ed espone la più importante
raccolta pubblica, oltre a circa 3000 opere di circa 750
artisti del territorio e non solo.
Piazza Giuseppe Mazzini
55049 Viareggio LU
Tel 0584 581118
Teatro Politeama
Edificio situato a pochi metri dal molo Eugenio Guidotti,
accanto allo stabilimento balneare del Bagno Flora, Darsena.
Fondato nel 1869 da Pietro Bellesi, con il nome di
Alhambra, l'attuale Teatro e Cinema Politeama era
in passato meglio conosciuto con il soprannome di 'cavallo
di Troia', per via della sua struttura in legno,
piuttosto precaria tuttavia, e quindi più volte irrobustita
e definitivamente ricostruita nel 1902. Il nuovo teatro
venne inaugurato il 2 agosto 1902, con il nome attuale e con
in scena una presentazione di Giuseppe Giacosa, della
compagnia teatrale di Ermete Novelli. Nella nuova
veste il teatro ebbe modo di ospitare numerosi spettacoli
tra cui opere del maestro Puccini, in particolare da
quando la direzione venne affidata al drammaturgo Enrico
Pea, che fu anche consigliere delegato della società di
gestione "Società Anonima Spettacoli". Durante la
Seconda guerra mondiale lo stabile venne seriamente
danneggiato da una bomba e ricostruito in cemento armato. Le
ristrutturazioni recenti hanno contribuito a rendere la
costruzione adeguata agli standard edilizi e tecnici di
legge. Oggi il teatro è anche sede di una sala
cinematografica, chiamata OdeonPoliteama.
Cinema Teatro Politeama
Lungomolo del Greco
Tel 0584 962035
55049 Viareggio LU
Cimitero monumentale di
Viareggio
Il cimitero comunale di Viareggio venne inaugurato nel 1876 ed
è collegato al Camposanto della Misericordia, del
1915. Si tratta di un complesso monumentale molto
interessante, arricchito di sculture e opere provenienti dai
laboratori del marmo del territorio apuano-versiliese
attivi tra i secoli XIX e primo XX. Si apprezza in
particolare il viale delle Cappelle Gentilizie, dove
ci sono le cappelle delle famiglie, antiche o più recenti, e
conosciute per le opere di Goffredo Fantini e
Alfredo Belluomini, due artisti viareggini del primo
Novecento. Ad essi si affiancano sculture di Carlo Nicoli
(Carrara), di Ferdinando Palla (Pietrasanta), quindi
di Antonio Bozzano, Giacomo Zilocchi,
Ferruccio e Lelio De Ranieri (attivi tra gli anni '30 e
'40). La scultura funeraria più conosciuta è la 'Bimba
che aspetta', che vediamo adornare l'edicola metallica
della famiglia Barsanti-Beretta, e che è oggetto di
diverse leggende popolari tramandatesi da generazione a
generazione. La scultura è stata realizzata nel 1895 dallo
scultore carrarese Ferdinando Marchetti, dietro
richiesta di Eugenio Barsanti, esponente di maggior
spicco del partito repubblicano viareggino della prima metà
del Novecento (da non confondere con
Eugenio Barsanti inventore del motore a
scoppio), per commemorare la moglie Clorinda (costei morì
non ancora ventinovenne nella primavera del 1894 e fu
sepolta accanto alla prima figlia, di nome Paolina, che morì
a soli 2 anni; per la statua della bambina si dice che posò
la terzogenita della coppia, che portava lo stesso nome
della prima, Paolina Barsanti, e che all’epoca aveva
sei anni).
Cimitero Comunale Viareggio
Via Marco Polo
55049 Viareggio LU
Telefono: 0584 -3811310
Orario apertura: giornaliero (8.00 - 17.00 invernale / 08.00 -
18.00 estivo)
Cittadella del Carnevale
La Cittadella del Carnevale di Viareggio, è una vasta
aerea tematica dedicata alle maschere, la più grande in
Italia e unica nel suo genere. Si compone di laboratori per
i costruttori, hangar per la costruzione dei carri, musei e
centro di documentazione storica, più diversi altri luoghi a
tema, tra cui bookshop e quant'altro. É stata inaugurata il
15 dicembre 2001, edificata attorno ad una sorta di arena
per grandi spettacoli, attorno alla quale ruotano gli
itinerari dei visitatori. Come raggiungere la Cittadella
del Carnevale di Viareggio: dall'Aeroporto di Pisa
Galileo Galilei dista circa 25 km e a 15 minuti di treno
diretto, dall'Aeroporto di Firenze Peretola dista 90 km. Da
Viareggio stazione ferroviaria è raggiungibile con bus
urbano (linea 4). In auto è raggiungibile con l'autostrada
A12 Versilia, uscita Viareggio Camaiore – Ospedale, alla
rotonda uscita Ospedale - Camaiore, alla seconda rotonda
uscita Cittadella – Ospedale.
Via Santa Maria Goretti
55049 Viareggio LU
Tel. 0584 53048
Museo del Carnevale
Il Museo del Carnevale di Viareggio è situato
all’interno della Cittadella del Carnevale e offre un
unico percorso conoscitivo del patrimonio storico, artistico
e culturale di uno dei maggiori eventi del Carnevale in
Europa. Con la statua di Burlamacco (creata nel
1930 da Uberto Bonetti) che accoglie il visitatori,
inizia così un interessante percorso espositivo e didattico,
che include l'illustrazione delle diverse fasi della
realizzazione delle famose opere in cartapesta e
l'allestimento di laboratori didattici e dove si ha la
possibilità di fare un'esperienza creativa vera e propria,
cimentandosi nella lavorazione di un manufatto, seppur
piccolo, di cartapesta. Non manca l'esposizione di modellini
di carri allegorici (vincitori delle ultime edizioni), dove
incuriosisce in particolare la traduzione tematica in chiave
satirica dei personaggi rappresentati. I percorsi presentano
inoltre anche informazioni sui caratteri disegnati da noti
artisti che hanno lavorato alle sfilate, come Enrico
Pranpolini, Lucio Venna, Moses Levy e lo
stesso Bonetti, oltre alle riproduzioni, molto interessanti,
dei manifesti ufficiali del Carnevale di Viareggio dal
1925 ai giorni nostri. Bella anche la parte che informa
sulla storia della cartapesta, la carta a calco utilizzata
per la creazione delle 'creature' carnevalesche, espressa
nella maestria della tecnica viareggina utilizzata ancora
oggi. All’interno del Museo è presente il bookshop,
per acquistare anche le pubblicazioni sulla storia del
Carnevale di Viareggio e souvenir vari e Istituito dalla
Fondazione Carnevale.
Cittadella del Carnevale di Viareggio
Via Santa Maria Goretti
55049 Viareggio
Tel. 0584 53048
Ingresso: a pagamento cumulativo con Museo Arte Contemporanea
Carnevalotto e ingresso libero ogni terza domenica del mese.
Museo Arte Contemporanea
Carnevalotto
Situato presso la Cittadella del Carnevale, accanto al Museo
del Carnevale, presenta una ben sortita collezione
d’arte contemporanea, tra opere di pittura, scultura e
grafica dal 1987 ad oggi e firmata dai più importanti
artisti italiani e stranieri. Ad esso è associato il
Premio Carnevalotto in collaborazione tra la
Fondazione Carnevale e lo Studio Saudino, con il
quale viene premiato ogni anno il carro primo classificato
alla famosa sfilata viareggina. Tra le collezioni presente
si ammirano quelle di Aldo Spoldi, Giò Pomodoro,
Giosetta Fioroni, Igor Mitoraj, Antonio
Possenti, Sebastian Matta, Pietro Cascella,
Piero Dorazio, Gianni Dova, Concetto
Pozzati, Emilio Tadini, Bruno Ceccobelli,
Arnaldo Pomodoro, Arturo Carmassi, Joe
Tilson, Hisiao Chin, Ugo Nespolo, Luca
Alinari, Medath Shafik, Walter Valentini,
Alessandro Mendini e Gianfranco Pardi,
Emilio Isgrò.
Cittadella del Carnevale di Viareggio
Via Santa Maria Goretti
55049 Viareggio
Tel. 0584 53048
Ingresso: biglietto combinato Museo del Carnevale e Museo Arte
Contemporanea Carnevalotto. Gratuito per i minori di 14 anni.
Architettura
Art Nouveau a Viareggio
Come
forse già sapete l’architettura
Art Nouveau è uno stile artistico che si
ispirava al mondo naturale, caratterizzato da forme sinuose,
scultoree e organiche. In Italia, l’Art Nouveau è nota anche
come stile Liberty o arte nuova. Viareggio è una
città che conserva molti edifici in stile Liberty, frutto di
sperimentazioni architettoniche di inizio Novecento. Alcuni
esempi sono i già citati Gran Caffè Margherita, la
Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, poi il Cinema Eden,
il Negozio Simonetti, il Caffè Puccini e lo Stabilimento
Balneare Principe di Piemonte. Edifici che testimoniano la
storia e l'eleganza della città. Alcuni architetti e artisti
che hanno contribuito a realizzare questi edifici sono
Alfredo Belluomini, Galileo Chini e Ugo Giusti.
Lago Massaciuccoli
Il
Lago di Massaciuccoli è una riserva naturale di
grande importanza situata a pochi chilometri dalla città di
Viareggio. Si tratta di un'area umida che si estende su una
superficie di circa 6 chilometri quadrati e che ospita
numerose specie di uccelli migratori, tra cui il germano
reale, la folaga e il tuffetto. Il lago è circondato da una
fitta vegetazione che comprende canneti, salici e ontani
neri, e offre una vista panoramica sulle vicine colline
della Versilia. È possibile visitare il Lago di
Massaciuccoli in diverse modalità, tra cui a piedi, in
bicicletta o in barca. Numerosi sono i sentieri che
permettono di immergersi nella natura e di ammirare da
vicino la fauna e la flora del luogo. Inoltre, sulla riva
del lago si trova la villa del compositore Giacomo
Puccini, che vi risiedette negli ultimi anni della sua
vita e che oggi ospita un museo dedicato alla sua vita e
alla sua musica. Durante l'estate, il Lago di Massaciuccoli
ospita il festival Puccini, un evento che celebra le opere
del compositore attraverso spettacoli di musica lirica e
concerti.
Torre del lago Puccini
Come
abbiamo accennato sopra Torre del Lago Puccini è una
frazione di Viareggio affacciata sul lago Massaciuccoli,
nota per essere stata la residenza del famoso compositore
Giacomo Puccini. La località deve il suo nome alla torre
costiera risalente al XVI secolo, utilizzata per avvistare
eventuali attacchi dei pirati. Il lago, di origine naturale
ma parzialmente artificiale, è alimentato dalle acque dei
fiumi Serchio e Scolmatore.
Qui si trova la Villa Museo di Puccini, dove è possibile
visitare le stanze dove ha vissuto e composto le sue opere,
e il suo Mausoleo, dove riposano le sue spoglie e quelle
della sua famiglia. Ogni anno, a Torre del Lago si svolge il
Festival Puccini, un evento dedicato alla musica
lirica che si tiene nel suggestivo Gran Teatro all’aperto
sulle rive del Lago di Massaciuccoli.
Torre del Lago Puccini è anche famosa per la sua spiaggia,
lunga circa 10 chilometri, caratterizzata da dune di sabbia,
pinete e stabilimenti balneari attrezzati. Infine, la
frazione offre diverse opportunità per gli amanti dello
sport e della natura, con numerosi percorsi ciclabili e
sentieri immersi nel verde della pineta.
Ci sono diversi modi per raggiungere Torre del Lago Puccini.
Se si viaggia in auto, si può uscire dall’autostrada A11 a
Viareggio e seguire la via Aurelia o il viale dei Tigli. Se
si viene da sud, si può uscire a Pisa Migliarino. Se si
viaggia in treno, si puà scendere alla stazione di Torre del
Lago Puccini, che si trova nel centro cittadino. Se si
viaggia in autobus, si può prendere una linea che collega
Torre del Lago con Lucca o altre località della Versilia.
Mercato del Pesce
Il
mercato del pesce è una delle attrazioni principali
di molte città costiere in tutto il mondo, e Viareggio non
fa eccezione. Il nuovo mercato ittico di Viareggio è stato
inaugurato nell’agosto 2020 ed è situato nella banchina
commerciale del porto, dove ogni giorno i pescatori locali
portano il pesce appena pescato.
Il mercato del pesce di Viareggio è particolarmente rinomato
per la varietà e la freschezza del pesce che viene venduto.
Oltre ai pesci tipici del Mediterraneo, come il tonno, le
sarde e le alici, ci sono anche pesci di taglia più grande
come il pesce spada e il branzino, oltre a crostacei e
molluschi freschi.
Il Mercato Ittico è una moderna e spaziosa costruzione su due
livelli che si affaccia sul Muraglione della Darsena, tra il
porto e il mare: è una vetrina per il pescato locale e una
sede per nuove attività, come il pescaturismo o le
iniziative didattiche per valorizzare le specie meno
conosciute. Al piano inferiore si trovano la sala d’asta,
gli uffici, il centro di insacchettamento telline, il
laboratorio di trasformazione e l’area servizi della Asl,
mentre al piano superiore si trova un ristorante.
Il mercato del pesce di Viareggio è aperto tutti i giorni,
tranne la domenica, dalle prime ore del mattino fino a
mezzogiorno. Gli acquirenti possono scegliere il pesce
direttamente dalle barche dei pescatori o dai banchi del
mercato, dove è possibile acquistare anche prodotti
gastronomici locali.
Pineta di Ponente
La
Pineta di Ponente è una vasta area verde che si estende per
circa 20 ettari nel centro di Viareggio, tra il porto e la
spiaggia. Fu creata nel 1747 per proteggere la città dai
venti marini e dalla malaria, ma anche per fornire legname e
pinoli. Si trova vicino al mercato, alla spiaggia e ai viali
a mare, che si possono raggiungere facilmente a piedi o in
bici. È delimitata da Via Vespucci, via Buonarroti e via
Fratti. Lungo queste vie ci sono molte strutture ricettive
(hotel, b&b, case vacanze). È una delle zone migliori per
soggiornare, perché la spiaggia è molto vicina e si può
godere del fresco della pineta. Si estende anche fino a
poche centinaia di metri dal confine con Lido di Camaiore.
La pineta ancora oggi è caratterizzata dalla macchia
mediterranea, dove sono rappresentative le specie del genere
Quercus (leccio e sughera), quelle del genere Phillyrea (ilatro
e ilatro sottile), ed inoltre Arbutus unedo (corbezzolo),
alcune specie del genere Juniperus (in particolare Ginepro
rosso), il lentisco e altre di minore diffusione. La Pineta
di Ponente è stata testimone di molti avvenimenti storici e
culturali della città, come la nascita del Carnevale, le
feste popolari, le gare sportive e le passeggiate dei poeti
e degli artisti. Oggi è un luogo di svago e relax per i
cittadini e i turisti, che possono godere della natura, dei
giochi per bambini, dei bar e dei ristoranti.
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