José
Antonio Abreu (e il metodo El sistema)
Sei qui: Biografie
>
José
Antonio Abreu, musicista venezuelano, educatore,
accademico, economista, politico e ministro della
cultura, è stato questo e molte altro. I ruoli che
aiutano a definire il maestro venezuelano
sono numerosi e fan comprendere il personaggio di
fronte a noi. Al mondo della musica ha dato tanto,
come pochi altri. É stato riconosciuto, e verrà
ricordato nel tempo, grazie al suo El Sistema,
un progetto sociale ed educativo innovativo nato
negli anni '70 e preso ad esempio in tutto il mondo.
|
|
Con il suo percorso educativo è riuscito a cambiare la vita di
molti bambini poveri in tutto il mondo. Un progetto,
attraverso la musica, che ha salvato migliaia di innocenti
dal crimine e dalla povertà, tanto che il modello è stato
seguito non solo da altri paesi dell'America Latina, ma da
molte altre realtà, incluse quelle europee e italiane.
Se le note musicali potessero avere dei colori, sarebbero
quelli della terra natia, ma probabilmente i suoni
apparterrebbero ad una memoria più lontana, quella degli avi
e, nel caso di Abreu, avrebbero la nostalgia del cielo
toscano. Riconosciuto come uno dei più grandi pedagoghi di
tutti i tempi, Abreu aveva infatti origini italiane:
Marciana, Isola d'Elba, diede i natali al nonno
materno, che fu direttore della banda musicale di quel luogo
e che trasferendosi in Venezuela nel 1897, portò con se
niente meno che i 46 strumenti a fiato della propria
orchestra. Probabilmente fu questo il mondo che lo
circondava quando il maestro nacque nel 1939, a Valera,
nel Trujillo; un mondo pieno di melodie.
Il maestro iniziò gli studi musicali a nove anni con
Doralisa Jiménez de Medina, nella città di
Barquisimeto. Si trasferì nel 1957 a Caracas, per
studiare pianoforte, organo, clavicembalo e composizione,
dove riuscì a distinguersi subito per il merito. Il suo
El Sistema venne creato nel 1975 in un garage,
insieme ad altri nove musicisti. Le diedero il nome di "El
Sistema Nacional de Orquestas y Coros Juveniles e Infantiles
de Venezuela", e fu ben presto riconosciuto come un
programma musicale di azione sociale.
Il 'sistema' si esplica attraverso la partecipazione fin dalla
tenera età di un 'ensemble' musicale collettiva
secondo una serie di principi, offrendo opportunità a tutti
i ceti sociali d'integrarsi nel territorio. Sin dalla sua
creazione si è rivolto in particolare ai bambini
svantaggiati, attraverso l'accesso e la partecipazione
gratuita e ponendo particolare attenzione al dialogo
interculturale e al superamento delle disabilità. Dai
sociologi è stato considerato un metodo educativo
innovativo, capace di creare una nuova realtà d'integrazione
sociale attraverso l'integrazione culturale
partecipativa, contribuendo così alla formazione
dell'individuo anche come cittadino.
Il governo venezuelano a suo tempo appoggiò e
finanziò quasi subito l'iniziativa di Abreu e, a livello
nazionale, in oltre 40 anni, il sistema è stato capace di
migliorare la vita di migliaia di bambini. Quello che
inizialmente veniva considerata un'utopia, si è
trasformato in un effettivo sistema d'educazione musicale
di tipo pubblico, diffusosi in modo capillare in tutto
il Paese e favorendo processi d'integrazione e di
inclusione. Questo non sarebbe stato possibile senza la
dedizione e l'impegno che Abreu. Numerosi i
riconoscimenti ricevuti da Abreu, dal
IMC-UNESCO, alla sua nomina di ambasciatore speciale
presso la stessa istituzione, a numerosi altri premi in
tutto il mondo (Glenn Gould Prize, World Culture
Open, il Right Livehood Award, al famoso
Stikkan Andersson Polar Music Prize, considerato uno dei
più importanti riconoscimenti nel mondo della musica,
equiparato ad un premio Oscar o ad un premio Nobel).
Diversi ex allievi di El Sistema hanno nel tempo potuto
intraprendere carriere internazionali di rilievo. Tra
questi Gustavo Dudamel (direttore della
Filarmonica di Los Angeles), Diego Matheuz
(direttore d'orchestra e violinista venezuelano), o ancora
Edicson Ruiz (contrabbassista dell'Orchestra
Filarmonica di Berlino). Il primo ha lanciato un
programma, ora noto come Fundación Musical Simón Bolívar,
che ha al suo attivo 31 orchestre sinfoniche e più di
300.000 bambini partecipanti, di cui il 70% - 90%
proveniente da ambienti socioeconomici disagiati. Le
sessioni d'insegnamento in Venezuela si svolgono in tre o
quattro ore al giorno, su sei giorni alla settimana, con
diversi workshop intensivi e ritiri fuori sede.
Ad oggi più di 900.000 tra bambini e adolescenti e 10.000
insegnanti sono stati coinvolti nel programma, e sono oltre
1.500 le orchestre e i cori creati; un risultato che è stato
possibile replicare in più di 50 altri Paesi in tutto il
mondo.
In Italia il 'metodo' Abreu è presente in realtà urbane
particolarmente difficili, da Milano a Torino, a Venezia,
Firenze, Roma, Napoli e non solo, coinvolgendo
complessivamente migliaria di giovani. Il "Sistema
Orchestre e Cori Giovanili e Infantili in Italia" è
attivo dal 2010 per iniziativa del maestro Claudio Abbado,
direttore d'orchestra italiano recentemente scomparso, e
coordinato su base regionale dal Comitato nazionale
Onlus, che vede la partecipazione di oltre 10.000 tra
bambini e ragazzi italiani, dai 4 ai 16 anni, nei diversi
'nuclei' formativi di tipo regionale.
Informazioni utili (per indirizzi nuclei regionali vedi nel
link apposito)
Sistema Orchestre
e Cori Italia – Metodo Abreu
Via Vittoria, 6
00187 Roma
Tel + 39 06 32 81 73 28
Apertura linee lunedì - venerdì 10.30 - 13.00
Copyright © Informagiovani-italia.com. La riproduzione totale o parziale, in qualunque forma, su qualsiasi supporto e con qualunque mezzo è proibita senza autorizzazione scritta.
Se questa pagina ti è piaciuta e ti è stata utile, per favore prenota con noi un hotel o un ostello ai link che trovi in questa pagina, è un servizio di Booking, non spenderai un euro in più, ma ci aiuterai ad andare avanti, per quanto possiamo e a scrivere e offrire la prossima guida gratuitamente. Oppure se vuoi puoi offrirci un caffè (ma non ci offendiamo se ci offri una pizza :) ) con una piccola donazione:.:
Paypal
☕
|