VISITARE
MENTONE - INFORMAZIONI E GUIDA. Ultima tappa della Costa Azzurra prima
dell'Italia, questa città offre un assaggio di come doveva essere la bella
vita sulla Riviera prima del boom della stessa. Con il suo clima soleggiato,
le sue strade ombreggiate e i suoi palazzi color pastello - per non parlare
del suo bel porto antico - è una delle città più attraenti di tutta la
costa. Aggiungete come spunto per una visita un fantastico museo dedicato al
grande artista e regista Jean Cocteau, oltre a diversi ottimi ristoranti.
La città di
Mentone,
distante poco meno di mezz'ora da
Nizza,
chiamata la "perla della Francia" collocata nel
dipartimento delle Alpi Marittime sulla costa
orientale della riviera francese, si trova
praticamente a ridosso del confine con l’Italia (solo
a un km) e a
poco più di una decina di chilometri da Ventimiglia.
La posizione è su un promontorio roccioso che divide
la baia in due, in quello che viene chiamato Golfe de la
Paix (Golfo di Pace).
L'originario
borgo di pescatori, la parte più antica
con le sue strade strette, si trova a est, la zona turistica
e residenziale è a ovest. Mentone faceva
parte del
Principato di Monaco (ma era amministrata dal Regno di
Sardegna) fino al 1861 quando fu
venduta alla Francia insieme con la vicina Roquebrune
(Roccabruna) in base agli Accordi di
Plombières. La
città divenne presto nota come luogo di cura, per il clima
soleggiato e salutare, alla fine del XIX secolo e visitata, come altre zone della
Costa Azzura,
dall'aristocrazia europea, fra tutte quella inglese.
Ancora oggi la città è meta di tanti turisti che la
preferiscono ad altre più affollate e costose località della
riviera francese. Il
centro della città appena dietro il lungomare è uno dei più
belli di tutta la riviera. L'architettura è molto
armoniosa, con alberghi belle epoque che si
affiancano a grandi palazzi all'italiana. Mentone è una
delle città più colorate della Riviera e tutti i giardini
della città sono pieni di splendidi fiori e piante
semi-tropicali. La città si
trova esattamente a metà strada tra
Parigi e
Roma e una
fontana segna il punto esatto. Il microclima unico la rende un luogo ideale per far crescere i suoi
famosi limoni.
Infatti
la località francese è nota per essere un luogo soleggiato, caldo e con una vegetazione rigogliosa, che per l'appunto si
identifica con il giallo onnipresente degli alberi di
limoni, una sorta di simbolo della città, celebrati ogni
anno durante la famosa Fete de Citron, la Festa
del Limone, che attira più di 300 mila visitatori ogni
anno, le cui origini risalgono al 1934. Fu proprio in questo anno che
l’amministrazione comunale di Mentone decise di organizzare
la prima festa pubblica a seguito del grande successo ottenuto da
alcune precedenti manifestazioni organizzate da un
albergatore della città. Infatti, questi nel 1929, ebbe la
brillante idea di progettare una stupenda esposizione di
agrumi e fiori.
A seguito del successo ottenuto l’anno
successivo organizzò anche una incantevole sfilata di carri
adornati con i limoni e le arance. Una delle cose belle da
fare è semplicemente passeggiare: sul lungomare, nelle vie
con negozi dal sapore italiano o al famoso orto botanico.
Molti artisti sono venuti qui a passeggiare e
trovare ispirazione nel mare e nei colori del luogo, da
Monet, a Maupassant, a
Flaubert,
a
Liszt, da Katherine Mansfield, fino Robert
Louis Stevenson. Anche Jean Cocteau era un
assiduo frequentatore di queste strade e ora il suo lavoro è
esibito in due musei sul lungomare. Il più recente è
chiamato Musée Jean Cocteau Collection Severin Wunderman
e si trova tra il mercato pubblico e il lungomare e contiene
oltre 1500 opere dell'artista e altre opere di artisti del
calibro di Picasso e Mirò che furono suoi amici e che vissero in
questa zona. Cocteau creò un suo museo a Mentone quando era ancora in vita in un bastione restaurato
del XVII secolo. Insomma, un cittadina allegra, colorata e vivace, un
luogo dove la gente si affolla in posti all'aperto, nei caffè
in inverno, e dove le nuvole grigie si vedono poco (il sole
splende per 316 giorni di media ogni anno!).
Tra
le costruzioni tipiche liguri, dai colori pastello, che si incontrano con lo
sguardo, arrivando dalla strada, non appena si intravede la città, che
si arrampicano su per la collina dirimpetto al mare, spicca la
seicentesca Basilica di San Michele. Imponente la sua facciata
baroccheggiante, bello il campanile, il sagrato formato da ciottoli con lo stemma
dei Grimaldi (Signori del Principato di Monaco), le rampe maestose.
Oltre ai 100 mila turisti che visitano la chiesa ogni anno, qui si tiene
ogni anno ad agosto dal 1949 un apprezzato festival di musica classica.
Chi
va a Mentone oltre all'aria di mare, alle lunghissime spiagge che arrivano a
Roquebrune-Cap Martin e agli immancabili limoni, apprezza la città
vecchia per i suoi piccoli vicoli stretti, le piazzette con i negozi di
prodotti tipici (lavanda, ancora limoni, cestini di paglia e altri prodotti
della zona), per i suoi ristorantini affacciati sul lungomare, turistici e
sempre affollati ma che non sono affatto male e dove l'inverno sembra
non arrivare mai. Tra le cose da non perdere, una passeggiata lungo la strada pedonale
rue Saint Michel,
magari fermandosi qua e la tra le bancarelle di Place aux Herbes e
Place Clémenceau, oppure al caratteristico mercato comunale, le
Halles Municipales e annusare i profumi dai banchi di frutta, ammirare
il pesce lucente e le verdure colorate.
Mentone
si può visitare tutto l'anno, grazie ad una offerta culturale di tutto
rispetto, fatta di buoni musei e di un programma di eventi che spaziano
dalla musica, alla danza, alle sagre e alle feste (come la Festa del Limone
appunto), che attirano visitatori da tutto il mondo. Va ricordato inoltre
che proprio come nella vicina Montecarlo a Mentone c'è anche un casinò, ci
sono i teatri, il Théâtre Francis Palmero sul lungomare, e il
Théâtre du Lavoir. Oltre al già citato museo Cocteau, da vedere il
Museo delle Belle Arti in quella che era la residenza estiva dei
principi di Monaco in città e che ospita una collezione di pitture dal XIII
secolo ai giorni nostri e il Museo di Preistoria regionale.
Non
si può parlare di Mentone e non citarne i giardini. Nel periodo d'oro della
riviera francese, comune a tante zone d'Europa ante Prima
Guerra Mondiale (quello che poi fu chiamato Belle Époque) l'aristocrazia di
tutta Europa, soprattutto nordeuropea, scappava da inverni bui e infiniti e
veniva qui a svernare, talvolta con la speranza di guarire aiutata dal tepore
di questi luoghi. I viaggiatori di allora amavano trascorrere il tempo
passeggiando nei parchi. Fu per questo motivo che
nacquero una mezza dozzina
di parchi, uno più bello dell'altro, dal Giardino della villa Maria
Serena, alle Serre de la madone, al Giardino Val Rahmeh,
alle Colombières, al Clos du Peyronnet, fino al Giardino
Fontana Rosa. Quest'ultimo creato negli anni '20 dallo sceneggiatore,
regista e romanziere Vicente Blasco Ibañez, è un giardino di
ceramiche alla moda valenciana (Valencia era la città dalla quale lo scrittore proveniva). L'autore di
Sangue e Arena, patì l'esilio dalla Spagna per le suo forti
convinzioni anti-monarchiche passando qui a Mentone l'ultimo periodo della
sua vita.
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