|
Storia di Messina
Sulle sponde dello Stretto, i Greci di Khalkis in
Eubea, guidati da Periere e Cratemene, fondato Zancle,
una delle prime colonie greche in Italia. La città da cui poi sarebbe sorta
Messina fu anche una delle prime che cominciò a battere una propria
moneta una tradizione che continuò fino al XVII secolo.
La popolazione originaria di Zancle fu però conquistata da altri popoli
greci provenienti dalla Messenia, il che spiega perché il nome cambio
in Messene. Questo nome è rimasto fino a quando la città fu occupata dai
Mamertini, mercenari campani al soldo di
Siracusa.
Roma fu chiamata in Sicilia
proprio da Messina, iniziando così la prima guerra punica . La città
dello stretto era infatti legata a Roma da un trattato speciale che
trasformò Messana in un porto militare e in un importante centro
commerciale. Questa antica posizione di forza si consolidò nel medioevo.
Messina acquisì vantaggi economici speciali e una fisionomia politica unica,
che la rese una sorta di città-stato, simile ai liberi Comuni del
centro-nord Italia. |
|
La città e il suo territorio fu l'ultimo a cadere
nelle mani degli arabi nel XI secolo e fu la prima ad essere liberata,
grazie al gran Conte Ruggero il Normanno che, nel 1061, partì da
Messina alla volta della riconquista dell'intera Sicilia. I primi re
normanni costruirono un loro palazzo reale a Messina e fondarono il
Monastero del Santissimo Salvatore, che possedeva una "scriptorium" cioè
un centro di scrittura impressionante per la conservazione e la produzione
di preziosi codici. Questi erano i segni tangibili del prestigio e della
cultura alla radice l'indipendenza della città nel regno di Sicilia, e
spiegano anche la sua intolleranza circa il ruolo egemone di
Palermo sull'isola.
A causa del traffico legato al periodo delle crociate, Messina fu
ulteriormente fortificata da Riccardo Cuor di Leone (fece costruire
una torre di legno che fu detta Mata Grifone "Ammazza greci") e divenne un
importante porto nei viaggi degli eserciti occidentali in Terra Santa. Il
commercio cittadino fioriva e i suoi mercanti fondarono diverse filiali in
Medio Oriente. Fu un crescendo interrotto solo dai "Vespri siciliani" nel
XIII secolo. Messina raggiunse il culmine della sua prosperità dal XV secolo
fino alla fine del XVII secolo. L'Umanesimo in città fiorì con il grande
Antonello da Messina, lo studioso bizantino dal genio poliglotta
Costantino Lascari (uno dei promotori della rinascita dello studio della
lingua greca in Italia), il matematico, astronomo, architetto, storico e
scienziato Francesco Maurolico, il matematico Giuseppe Moleti
(uno dei riformatori del calendario gregoriano), e l'architetto e sculture
fiorentino Giovanni Angelo Montorsoli, per citarne solo alcuni dei
molti importanti personaggi che hanno svolto un ruolo attivo nella vita
culturale della città. Tale era la ricchezza che Messina aveva accumulato
nel corso del XVII secolo, che la città, già sede di un viceré, ha propose
addirittura l'acquisto di tutta la Sicilia orientale dalla corona spagnola,
in contanti, al fine di istituire un vicereame indipendente. La Spagna sperò
in qualche modo a limitare il potere della città, ma finì solo per accuire
lo scontro in una guerra che andò avanti per quattro anni, dal 1674 al
1678. Messina, in un primo momento fu aiutato da un esercito inviato da
Luigi XIV di Francia, poi fu successivamente abbandonata al suo destino, e
infine ceduta alle forze spagnole molto più nuimerose di numero. Nonostante
questi avvenimenti la città, sperimentò alcuni eventi positivi nel XVII
secolo, come la nascita del grande architetto Filippo Juvarra, anche
se un terribile terremoto, nel 1783, la mise in ginocchio, distruggendola
per buona parte. In seguito fu protagonista durante il Risorgimento, fu la
prima città a ribellarsi, il 1° settembre 1848. L'altro grande terromoto
della storia cittadina, quello del 1908 inferse a Messima un colpo quasi
mortale, con quasi 80.000 persone che morirono sotto le macerie e investite
dal successivo tzunami, su 140 mila.
Messina venne nuovamente ricostrita, questa volta nelle forme aggraziate
dell'architettura eclettica della fine del secolo, ma era destinata ad
ulteriori sofferenze, e fu devastata dai bombardamenti alleati durante
l'estate del 1943.
Copyright © Informagiovani-italia.com. La riproduzione totale o parziale, in qualunque forma, su qualsiasi supporto e con qualunque mezzo è proibita senza autorizzazione scritta.
Se questa pagina ti è piaciuta e ti è stata utile, per favore prenota con noi un hotel o un ostello ai link che trovi in questa pagina, è un servizio di Booking, non spenderai un euro in più, ma ci aiuterai ad andare avanti, per quanto possiamo e a scrivere e offrire la prossima guida gratuitamente. Oppure se vuoi puoi offrirci un caffè (ma non ci offendiamo se ci offri una pizza :) ) con una piccola donazione:.:
Paypal
☕
Torna su
|