Balbuzie bambini, balbuzie a scuola: guida per
insegnanti
Balbuzie e scuola, un binomio che a chi soffre di questo problema fa tornare
alla mente alcune delle più profonde cicatrici della memoria. Anche se si
trovano dei balbuzienti che ricoprono ruoli di rilievo nella società, sono tantissimi (specie tra le donne) quelli che, oggi quarantenni,
possono raccontare di aver abbandonato gli studi per situazioni
insostenibili a scuola. Spesso succede infatti che un alunno che balbetta,
arrivi a sviluppare la falsa credenza di non essere portato per le attività
intellettuali oppure di non essere all’altezza di una carriera scolastica.
Una tale credenza porta presto alla decisione di abbandono degli studi. |
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Il
problema è che molto spesso le persone balbuzienti sono invece molto capaci
intellettualmente e il lavoro manuale è solo la via di fuga più immediata.
Un insegnante purtroppo, non è aiutato nel compito della comprensione di un
tale problema da nessuno dei tanti corsi di aggiornamento che è chiamato a
seguire. Eppure il problema della balbuzie non è trascurabile perché i
balbuzienti dalle scuole ci passano, a volta però perdendosi nella difficile
strada che li aspetta.
La scuola è una "comunità educante" e l’insegnante è per sua natura un
"educatore". L’insegnante – educatore deve essere in grado di riconoscere le
cause degli insuccessi e non deve limitarsi alla esclusiva trasmissione di
contenuti, che non vanno considerati il fine dell’insegnamento ma
costituiscono lo strumento utile per la formazione della personalità
dell’alunno. Come dice L. Corradini in "Educare nella scuola": "non c’è altro
modo per sviluppare una vita da uomini che quello di interessarsi
profondamente gli uni degli altri, di discutere, di cercare insieme che cosa
continuare e che cosa innovare. Il risultato non è mai scontato".
Ecco alcuni consigli utili che gli insegnanti possono osservare:
1. Non dire all’alunno "rallenta" o "semplicemente rilassati". Non serve a
nulla e gli fa sentire che sei concentrato sul suo modo di parlare
2. Non completare le parole o anche non parlare al suo posto, anticipandogli
le parole
3. Educa tutti i membri della classe all’ascolto e a rispettare i turni
della conversazione. Per tutti i bambini - e soprattutto quelli che
balbettano - è molto più facile parlare quando ci sono poche interruzioni e
hanno l'attenzione dell'ascoltatore
4. Aspettatati la stessa qualità e quantità di lavoro da parte dello
studente che balbetta come colui che non lo fa
5.
Dare l’esempio nella comunicazione
Spesso un insegnante che parla
velocemente induce nel balbuziente l’idea di avere fretta per cui durante un
dialogo o una interrogazione egli cercherà di fare in fretta. La velocità
per una persona che balbetta unita all’ansia di essere interrogato può
accentuare il problema. Quindi parla con gli studenti che balbettano senza
fretta, facendo buon uso delle pause
6. Segui il contenuto, non la difficoltà. Come? Fai delle osservazioni in
modo da far capire che stai ascoltando il contenuto del messaggio, non come
lo si dice
7. Avere magari un confronto con lo studente che balbetta sulle sue
esigenze. Rispettale ma non essere accomodante. Non trattarlo da diverso,
tendi solo la mano come si fa quando si comprende. Quindi in definitiva
comprensione e mai pena
"La nostra guida, nella sua semplicità, può essere veramente uno strumento
di grande utilità e di svolta. Specie se pensiamo che gratuitamente, tramite
internet può arrivare dovunque alla distanza di un clic" - aggiunge Enzo Galazzo, autore della guida e presidente dell’Associazione
Vivere Senza
Balbuzie e continua - "Devo dire che siamo molto soddisfatti dai primi 10
giorni di distribuzione in quanto portali molto visitati dagli insegnanti ci
stanno sostenendo. Anche alcune scuole ci stanno sostenendo".
I
comportamenti scorretti da parte degli insegnanti sono purtroppo molti e
possono essere corretti facilmente. La guida è scaricabile gratuitamente dal
forum del blog www.balbuzie-news.it dopo essersi registrati.
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