Festival
delle luci a Lione
Nel 1643 gli abitanti di Lione
fecero un voto alla Vergine Maria affinché scongiurasse l'epidemia di peste
che si stava abbattendo nel sud della
Francia. Da allora, ogni anno i lionesi celebrano l'evento con
quella che oggi è diventata una delle più grandi feste di tutta la città, la
Fête des lumières, la Festa delle Luci di Lione. L'evento
accoglie ogni anno circa 4 milioni di visitatori, turisti che arrivano in
città per partecipare ai quattro giorni di festa in programma dal 5 al 8
dicembre. |
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In passato, durante i festeggiamenti per
l'Immacolata, i cittadini di Lione usavano accendere una candela nelle
finestre delle proprie case, creando così un effetto più che spettacolare
lungo le vie della città. Nel tempo, molte delle candele sono state
sostituite da quella che oggi è considerata una delle più grandi creazioni
di illuminotecnica del mondo, le Illuminations,
come vengono chiamate dai francesi.
In
occasione della ricorrenza, le strade del centro storico della capitale
gastronomica della Francia, nota anche come città del mistero e della magia
e famosa per i fratelli Lumière, vengono illuminate da una scena
d'incredibile 'elettrizzazione'
psichedelica. I principali monumenti, i vicoli con i famosi 'traboules'
(passaggi che collegano due o più antichi edifici) e ancora, chiese,
fontane, ponti, metropolitana e cabine telefoniche, diventano oggetto di uno
straordinario museo all'aperto di luci e colori, con artisti
provenienti da tutto il mondo e professionisti del settore che si danno
appuntamento per dare libero sfogo alla creatività. Con il festival delle
luci il freddo inverno della seconda città più grande della Francia si anima
di nuovi colori e movimenti d'arte.
Immaginatevi
al centro della Place Bellecour, una delle piazze più grandi d'Europa
e cuore della penisola di Presqu'île, nel centro storico; una piazza
delimitata dai due fiumi Rodano
e Saona
e collegata al resto della città da innumerevoli ponti: da qui
salendo sulla grande ruota panoramica, la Grande Roue, si scopre una
città sorprendente, sintesi perfetta della sua nazione, una grandeur
transalpina più vicina a
Torino
che alla capitale,
Parigi.
I colori della grande ruota sanno di fuoco e di energia, fervono nella notte
buia davanti all'azzurro delle fontane e al bianco candore delle chiese alle
spalle. Al lato, due colli di grandi dimensioni, uno ad ovest e l'altro a
nord, e la pianura urbana ad est; insieme abbracciano il centro storico per
conservarne il fascino nel tempo. La città medievale (Vieux Lyon) è
stata costruita sulla riva occidentale del fiume Saona, ai piedi della
collina di Fourvière e ad ovest della Presqu'île. Le due zone e gran
parte della Croix-Rousse sono oggi riconosciute dall'UNESCO
come patrimonio dell'Umanità.
Nella
Basilica di Notre Dame de Fourviere, in collina, culmina il momento
più importante della festa. Alle otto della sera del giorno dell'Immacolata,
nella notte illuminata dai mille colori della città che sta in basso,
migliaia di cittadini si riuniscono per dar vita ad una suggestiva
processione: con in mano una candela accesa, partono dalla Cattedrale di
Saint Jean e, attraverso la scalinata di Montée des Chazeaux e la
suggestiva Jard du Rosaire,
arrivano ai piedi della Basilica, che maestosa domina la città dalla cima
della collina che porta lo stesso nome.
Il grande messaggio illuminato
accanto alla basilica, "
Merci Marie! Vive Marie", ricorda
le origini delle
celebrazioni, che non sono però quelle del Seicento, ma
sono da riferirsi al 1852: l'8 settembre di quell'anno i
cittadini di Lione si riunirono per inaugurare la statua di
Maria, opera dello scultore Fabish e dedicata
all'episodio dell'epidemia scongiurata nel Seicento.
L'allagamento del fiume Saona impedì tuttavia le celebrazioni,
che furono così spostate al 8 dicembre, un paio di mesi oltre.
In quello stesso giorno un intensa pioggia costrinse i cittadini
a rinviare ulteriormente la festa, fino a che a tarda notte
decisero di portare ugualmente in processione la statua della
Madonna, accompagnati dalle luci delle candele accese nelle
finestre delle case situate lungo il cammino.
Lo
spettacolo religioso è di grande effetto, così come il resto della città che
più in basso si illumina della magica tecnologia moderna. L'arte a Lione
si accende di nuove sensazioni di altissima ispirazione: si ammiri in
particolare la Cattedrale di Saint Jean, la splendida facciata
centrale della chiesa 'primatiale' di tutte le Gallie (titolo datole
nel 1079 dal Papa) si illumina di un misto di colori azzurri, violacei,
rossicci e dorati.
Da Place de Bellecourt l'evento si espande
nelle direzioni più disparate: si inoltra lungo le rive dei fiumi che
diventano multicolore, e poi nelle vie dello shopping di Lione (Rue
Gasparin, Rue du President Herriot, Rue Confort tra le altre), che sfociano
nella Place des Jacobins e Rue de la République, e sono tutte
decorate da gigantesche lampade. I colori inebriano i ponti pedonali
che si riscoprono coperti da una miriade di ombrelli illuminati, così negli
edifici, come il Théâtre des Célestins, che diventa una perfetta
dimostrazione di sincronia tra musica e luci (si prende gioco dei visitatori
esplodendo in un ammasso di polvere per poi trasformarsi subito dopo in
nuove forme in movimento). La splendida église Saint-Nizier,
diventa una immensa giungla di liane e rampicanti, mentre la cupola
dell'Opéra di lione, in Place Pradel, s'illumina di azzurre
trasparenze. Le facciate delle case di Place de Terreaux diventano
dimora di caprette e mucche psichedeliche. Sulla collina di Croix Rousse,
lo spettacolo è interattivo: immaginate una cartina stradale proiettata sul
pavimento, ogni vostro passo viene cerchiato di rosso nella mappa intorno a
voi, con tanto di 'vous êtes ici' ('voi siete qui').
L'atmosfera a Lione per il ponte
dell'Immacolata è straordinaria, speciale. Nonostante il freddo, la sera
la gente inonda le strade della città per godere dell'incredibile spettacolo
notturno, accompagnato di fatto anche da tantissime bancarelle di prodotti
tipici, tanto 'vin chaud' (vino caldo) e altrettante crêpe.
Per il resto, la città continua ad essere un concentrato di architettura
gotica e rinascimentale, ristoranti, bistrot, caffetterie, negozi e teatri.
Non ultima, Lione è anche l'eleganza di arte e storia, come quella che
racconta del mondo medievale e della
seta di Lione,
della Massoneria Egiziana del conte Cagliostro e dei meandri
segreti dei traboules.
Festival delle Luci di Lione,
ogni anno in genere dal
6 al 9 dicembre, da non
perdere!
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