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I giusti tra le nazioni
I "giusti tra le nazioni" sono gli eroi, per
lungo tempo anonimi, che negli anni delle leggi razziali,
e delle deportazioni di massa nei campi della morte
nazisti, non esitarono a mettere a rischio la loro vita,
e quella delle loro famiglie, pur di salvare uno o più
ebrei dalla deportazione e dalla morte, senza per questo
trarne alcun beneficio, se non con loro stessi e con
la loro coscienza.
I Giusti sono stati i non-ebrei che hanno rischiato
la loro vita per salvare gli ebrei e tutti i perseguitati
dai regimi nazi-fascisti durante l'Olocausto.
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Nel
1962, presso lo Yad Vashem (l’Istituto per la Memoria
della Shoah, nata a Gerusalemme nel 1953) fu inaugurato il "Viale
dei Giusti", dove vengono tutt'oggi piantati alberi in loro
onore e memoria. Dal 1963 al 2001 sono stati proclamati circa
20.000 Giusti per arrivare nel gennaio 2006 a 21.310, nel 2007
a 21.758 e nel 2010 a superare i 23 mila. In Italia i
Giusti delle Nazioni sono arrivati quasi a 500 (anno 2011 in
cui è stato scritto l'articolo).
Storie di gente normale, che non ha avuto bisogno di raccontare
ciò che aveva fatto per sentirsi bene, anzi spesso è restata
con il rimorso di non aver fatto abbastanza, leggiamo...
Carlo Angela, era un medico piemontese (padre di Piero
Angela) che nella sua casa di cura di San Maurizio Canavese
nascose gli ebrei facendoli passare per malati. La sua azione
rimase a lungo sconosciuta, fino al 1995 per la precisione,
quando uno degli ebrei salvati, Renzo Segre, raccontò
la sua storia in un libro dal titolo Venti mesi.
Lorenzo Perrone, era un uomo di umili origini, un muratore
italiano di Fossano (provincia di Cuneo). Primo Levi,
famoso scrittore, era anch'egli italiano e come il primo piemontese,
ma ebreo nelle sue origini, di Perrone scrisse, durante la sua
prigionia nel campo di concentramento di Auschwitz, "
Lorenzo
era un uomo; la sua umanità era pura e incontaminata, egli era
al di fuori di questo mondo di negazione. Grazie a [lui] mi
è accaduto di non dimenticare di essere io stesso un uomo"
(Primo Levi, Se questo
è un uomo).
Giorgio Perlasca era
un commerciante italiano, comasco, un giovane cresciuto con
gli ideali del suo tempo, quelli del Partito Fascista. Deluso
dal corso degli eventi che tutti noi conosciamo, Perlasca giunto
a lavorare per l'ambasciata spagnola di Budapest, riuscì
a salvare 5.200 ungheresi di religione ebraica dalla deportazione,
fingendosi il console spagnolo in quel paese. I coniugi Costantino
e Laura Bulgari (della famosa linea di gioielli, profumi
e alberghi italiani), nel 1943 salvarono la vita a tre ebrei
sconosciuti, nascondendoli nella loro casa a Roma. Il
toscano don Arturo Paoli, di Lucca (classe 1912),
religioso e missionario italiano, contribuì con la sua rete
clandestina chiamata Delasem, gestita anche da Giorgio
Nissim, a salvare numerosi ebrei dalla persecuzione.
Questi sono solo alcuni dei
nomi che lo Stato ebraico (e il mondo intero) onora oggi per
il grande esempio di coraggio ed altruismo manifestato
nell'aiutare gli ebrei durante la Shoah. Fanno
parte della lunga lista dei Giusti tra le nazioni, chiamata
in ebraico Chassidey Umot HaOlam.
Il regime nazista ebbe
modo di organizzare ed attuare il piano del sistematico annientamento
delle comunità ebraiche nei Paesi controllati. >Sei milioni
di ebrei, di cui 1,5 milioni di bambini, furono uccisi nell'Europa
occupata dalla Germania nazistadurante la seconda
guerra mondiale (1939-1945). L'atteggiamentonei
confronti degli ebreidurante l'Olocausto
per lo più spaziò dall'indifferenza alla forte ostilità.
Il cittadino
comune
stava a guardare, mentre i suoi vicini di casa venivano radunati
e uccisi; spingendosi oltre, alcuni arrivavano a collaborare
con i nazi-fascisti, in modo tale da poter beneficiare dell'esproprio
dei beni delle vittime. Ma in tutto questo, tra il collasso
morale generale, vi era una piccola minoranza capace di distinguersi
per lo straordinario coraggio dimostrato nella
difesa dei valori umani.
Sono costoro i Giusti tra le Nazioni (la dove per nazioni
secondo la tradizione ebraiche si indicavano le tribù non israelite).
Tutte
le persone entrate a fare parte della liste dei "Giusti" sono
elencate in un memorialepresso
il Monte della Rimembranzaa Gerusalemme,
con nuovi casi di commemorazione periodicamente considerati
e presi in esame. Per essere riconosciuti come Giusti si è valutati
da un comitato guidato dalla Corte suprema di giustizia
in Israele. La commissione considera l'impegno, il
livello di rischio e di sacrificio e le motivazioni delle azioni.
Ai casi più conosciuti come
quello
di Oscar Schildler, immortalato nel film di Steven
Spielberg girato a
Cracovia,
si affiancano molte
altre vicende, tutte venute alla luce per caso e sicuramente
molti sono i casi ancora oggi da scoprire. In Italia,
ad esempio, dei 32.300 ebrei che vivevano nel nostro paese durante
l'occupazione tedesca, "solo" 8.000 vennero arrestati, mentre
23.500 si salvarono (Fonte: Fondazione Centro di Documentazione
Ebraica Contemporanea). Si ipotizza che l'alta percentuale di
ebrei sopravvissuti in Italia sia dovuta alla solidarietà
della popolazione locale >nei confronti dei perseguitati.
Un nome su tutti, quello di Giovanni Palatucci,
un poliziotto italiano, commissario di pubblica sicurezza. Medaglia
d'oro al merito civile per aver salvato la vita ad ebrei durante
la Seconda guerra mondiale. Indimenticabile il suo operato:
nell'allora città italiana di Fiume (l'attuale
Rijeka
croata), dopo la promulgazione
delle leggi razziali contro gli ebrei >del
1938, come capo dell'Ufficio stranieri, produsse migliaia di
documenti falsi e visti a coloro che rischiavano la deportazione.
Riuscì a distruggere tutti i documenti precedentemente registrati
di circa 5.000 profughi ebrei residenti in città, rilasciando
nuovi documenti falsifi e fornendo assistenza per gli spostamenti.
Nel 1999
alcuni studenti di un college americano, nel Kansas, scoprirono
che nel 1942 Irena
Sendlerowa ebbe modo di salvare circa 2500 bambini
portandoli via di nascosto dal ghetto di Varsaviacon
le autoambulanze del servizio sociale per il quale lavorava.
Riuscendo a falsificare i nomi ebraici dei piccoli con nomi
cristiani, riuscì a nascondere (sotterrandoli) i loro veri documenti,
nella speranza un giorno di poter vedere riuniti i bambini con
le loro famiglie. Torturata dalla Gestapoe
condannata a morte, fu salvata dalla Resistenza polacca;
ebbe modo di affermare in una intervista "Avrei
potuto fare di più. Questo rimpianto non mi lascia mai".
Scomparsa nel 2008, viene considerata eroina nazionale in Polonia.
La deportazione
e lo sterminio degli ebrei ha portato molti luoghi allo spopolamento;
lo ricordano città come
Leopoli,
in Ucraina, che prima della guerra contava
110.000 ebrei (oggi ridotti a poco più di 2000). Un mondo scomparso,
che solo in parte è rinato nello Stato d'Israele.
Ci piace concludere questo articolo con una bella citazione:
"
L'essere
umano è stato creato... per insegnare che chi uccide un'anima
sola, è come se avesse ucciso il mondo intero, perché distrugge
tutte le generazioni future che sarebbero venute da quella unica
persona. Ma colui che salva la vita di una persona, è come se
avesse salvato il intero mondo."
Siate giusti.
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