Le Spade di Toledo
Toledo ha un fascino indescrivibile, che diventa quasi
incomparabile una volta che si conosce la città. La si scopre
lentamente, perché ogni cosa che passa sotto agli occhi diventa
oggetto di infinite curiosità, da gustare pian piano quasi a
volerne trattenere l'anima. La Cattedrale, l'Alcazar,
la Sinagoga, la Toledo cristiana e la Toledo
musulmana, ma anche la Toledo ebraica... mai nessuna
città al mondo inspira così tanta unione multiculturale.
Chiudete la vostra mappa e orientate il vostro fiuto verso gli
angoli più nascosti della città. Tra un'attrazione e l'altra,
monumenti più o meno conosciuti, arriverete prima poi a
conoscere un'altra tradizione locale: le Espadas toledanas,
le spade di Toledo.
|
|
Dal
XV al XVII secolo, la città castigliana fiorì nella produzione
delle spade, al punto che la 'industria espadera toledana'
diventò così importante da superare altre città spagnole come
Valencia, alcuni villaggi baschi, o anche la stessa
capitale, Madrid. Toledo veniva considerata l'eccellenza
della produzione di lame d'Europa, alla stessa stregua di città
come Solingen o Passavia (l'odierna Passau)
in Germania, che superavano Toledo solo in termini di
volume di produzione, ma non di qualità. La tradizione locale di
fabbricazione di spade risale al periodo romano ma è
durante il periodo di dominazione araba che vennero
introdotte in città alcune tecniche particolari provenienti
dalla lontana Persia. La durezza straordinaria delle lame
donava una forza invincibile all'esperto spadaccino, tutti gli
eserciti europei conoscevano la qualità superiore delle lame
d'acciaio di Toledo e molti grandi guerrieri affidavano la
costruzione delle loro armi solo alla produzione toledana.
Più
di 2.000 anni fa, nel V secolo a.C. le fabbriche iberiche già
forgiavano un tipo di spada nota come 'falcata' che aveva
una lama di ferro all'interno e un disegno speciale per
aumentare la rudezza della barra. Si racconta che anche
Annibale scelse questo tipo di spada, tanto che, avendo
conosciuto il sapore amaro della disfatta, i romani adottarono
successivamente le stesse armi per i loro centurioni. L'apice
della manifattura pare sia stato raggiunto nel XV secolo, grazie
ad un famoso spadaccino, Julian del Rey il Moro
(conosciuto anche con il nome di Maestro Perrillo), abile
conoscitore di tecniche di costruzione e di uso. Con lui nacque
la 'Espada del Perillo', che veniva distinta da una
piccola figura di un cane, scolpita nella lama. Le specifiche
tecniche di lavorazione erano pressoché segrete, i musulmani
adottarono una tecnica per produrre le loro 'scimitarre'
sottili a due tagli, trasmettendone il segreto da una
generazione all'altra. Pare che anche i gli abili Samurai
giapponesi fossero a conoscenza dell'esistenza dell'acciaio
di Toledo. Non sorprende che alcuni dei potenti daimyo, i
grandi signori del Giappone feudale, si siano recati in Spagna
per avere la loro katana e i loro wakizashi
forgiate proprio a Toledo.
La
tradizione locale attribuiva il successo delle lame di Toledo
alle proprietà delle acque del fiume Tago, nel quale le
spade venivano temprate durante il processo di fabbricazione.
Solo nel XX secolo pare si sia compresa la tecnica di
produzione di una così alta qualità di lame: forgiare allo
stesso tempo, e ad una temperatura molto calda, l'acciaio duro
con elevato contenuto di carbonio con l'acciaio dolce. In epoche
passate, i fabbri usavano recitare una sorta di mantra per
mantenere lo stesso ritmo, al fine di calcolare il tempo
necessario alla lama per rimanere all'interno del forno. La
procedura ed il calendario dovevano essere rispettati per
evitare ogni tipo di devianza: un tempo più lungo avrebbe potuto
fondere l'acciaio, al contrario, uno più breve non avrebbe
lasciato al metallo la possibilità di raggiunge il suo punto di
fusione.
In altre parti del mondo, gli artigiani hanno cercato di imitare
la perfezione dell'acciaio di Toledo, ma nessuno è riuscito ad
imitarne i successi. L'acciaio di Damasco era troppo
duro, per niente flessibile, perché conteneva solo ferro e
carbonio e non veniva raffinato da tutti gli elementi minerali
impuri contenuti. L'acciaio svedese era basato su un
acciaio dolce, carburato in un forno, circondato da motivi
decorativi spesso troppo pesanti (corna di animali e capelli,
foglie, ecc) e riscaldato ad una temperatura non appropriata. Le
spade di Solingen venivano invece intrecciate in fili di
diverso spessore e diverso contenuto di carbonio, al fine di
ottenere una struttura filiforme che combinava acciaio duro e
dolce. Le spade di Nimes (in Francia) erano anch'esse
conosciute per la loro buona qualità, ma la fama delle spade di
Toledo era unica al mondo. In città si diffusero diverse
botteghe e con il tempo venne istituita la 'Scuola di
Fabbricanti di Spade'.
Alla fine del XVII e l'inizio del XVIII secolo, iniziò un
lento calo della produzione delle lame di Toledo,
influenzato in parte dalla riduzione degli ordini provenienti da
clienti individuali. Inoltre, con l'arrivo dei re Borboni di
Francia, arrivò anche la moda delle piccole spade, leggere
rispetto a quelle spagnole. Il numero degli artigiani di spade
incominciava a diminuire a dismisura tanto da risultare in un
vero problema per l'armata spagnola. Spade e sciabole
erano ancora essenziali alla cavalleria, così come le baionette
alla fanteria, e la diminuzione di abili artigiani poteva
compromettere la fornitura di lame di qualità alle truppe. Per
arginare a questo, nel 1761, il re Carlo III di Spagna
creò la Fabbrica Reale di Spada a Toledo (Real Fábrica
de Espadas de Toledo), che riuniva tutti gli artigiani di
lame della città. La prima sede per la Fábrica fu l'Antica
Zecca, nel centro della città, a dirigerla venne chiamato
Luis Calisto, un famoso maestro artigiano di Valencia.
Mentre successivamente, nel XVIII secolo, la direzione passò a
Lorenzo de la Piana, sotto il quale fu migliorata la
qualità dei materiali e la loro quantità produttiva.
Nel XIX secolo (tra il 1802 ed il 1812), a causa delle Guerre
napoleoniche, la fabbrica fu trasferita a Siviglia, e
poi Cadice, nella Spagna meridionale. A Toledo rimasero
solo alcuni processi di produzione, continuati sotto
l'amministrazione francese. All'inizio del XX secolo, venivano
prodotte solo le spade delle truppe della cavalleria. Dopo la
Guerra civile spagnola, la produzione venne ulteriormente
ridotta. A causa della ridotta domanda di spade di qualità, la
Fábrica chiuse i battenti nel 1970.
Ecco il perché di tante spade a Toledo, aggirandovi lungo gli
antichi vicoli della città, eravate forse rimasti incuriositi da
tanti negozi di souvenir di spade? Se volete ammirare uno
dei migliori esempi di spade spagnole,
recatevi al Museo di Burgos o alla Cattedrale di
Burgos, dove è esposta la leggendaria spada di Rodrigo
Díaz de Vivar (meglio conosciuto come El Cid), 'La
Tizona', che fu acquistata da parte del governo regionale di
Castilla León dal marchese di Falces, José Ramón Suárez de
Otero, per ben €1,6 milioni.
Ostelli Toledo
Ostelli Spagna
Hotel Spagna
Hotel Toledo
Carte d'Espagne
Karte von Spanien
Mapa de España
Map of Spain
Carte Toledo
Karte von Toledo
Mapa Toledo
Map of Toledo
|