LA RIBERA

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La Ribera

Ormai avrete capito nelle pagine di questa guida che Barcellona, seconda maggiore città della Spagna, custodisce una ricchezza storica e artistica unica in Europa. Una città nata e cresciuta per coloro che amano camminare, dove strade laterali portano ad altre strade laterali più piccole, come i rami di un albero. È facile vagare senza meta a Barcellona, scontrarsi con vecchie chiese da una parte, palazzi di antichi mercanti dall'altra, e ritrovarsi improvvisamente alla fine di uno stretto e oscuro vicolo, assaliti dalla luce intensa del cielo blu. Si scopre così come gli antichi quartieri si riversano verso il mare, verso gli spazzi aperti e il forte sole.

Bar nel quartiere de la Ribera a BarcellonaNella parte sud-orientale della città vecchia (la Ciutat Vella) troviamo il quartiere più pittoresco, La Ribeira, caratterizzato da edifici del tardo Medioevo, dove nell'antichità risiedevano famiglie benestanti e agiate, felici di godere della vicinanza del mare (Barceloneta a quei tempi era ancora un'isola lontana dal centro urbano). La zona si origina infatti nel periodo medievale, nel> momento in cui il centro di Barcellona iniziò a diventare troppo affollato e, per una fortunata coincidenza, nello stesso periodo di maggiore sviluppo mercantiledell'impero catalano-aragonese. I palazzi d'epoca della via di Calle Montcada sono oggi testimoni delle fortune del grande passato.

La via è nota per avere la più alta concentrazione di palazzi goticidi Barcellona; li troviamo tutti con le loro enormi porte arcate in legno (servivano un tempo d'accesso alle carrozze) e le scale, che portano agli eleganti cortili interni del primo piano. Un esempio particolarmente positivo è costituito in questo caso dal palazzo conosciuto con il nome di Dalmases Palau(XVII secolo).

Palau de la Musica - BarcellonaTroviamo nel quartiere alcune delle maggiori attrazioni >di Barcellona: il Museo Picasso, ubicato in uno dei palazzi medievali della Calle e con una collezione che si concentra sugli anni formativi del grande artista spagnolo e sui periodi più significativi della sua arte (abbiamo dedicato una sezione apposita al museo, vi invitiamo alla consultazione); Il Museo del Tessile, a sua volta situato in un palazzo del XIV secolo Palau dels Marquesos de Llio, giusto dall'altra parte della strada, che offre un'importante collezione di costumi e materiali dal IV secolo al XX secolo (da notare anche la caffetteria all'interno); un po' più giù, si trova anche la nuova Galleria d'arte precolombiana Barbier-Mueller, ospitata dal Palau Nada e nella quale trovare una della più prestigiose collezione al mondo d'arte e archeologia precolombiana.

> Mercato di Santa Caterina a BarcellonaAttraversando l'asse principale del quartiere, il Passeig del Born, troviamo i bar più alla moda di Barcellona, una delle aree più cosmopolite e di tendenza della città, quella che da Carrer de la Princesa si riversa poi sulla spiaggia più nota. Siamo in un quartiere che porta il nome di El Born, una zona che sta emergendo come la Notting Hill spagnola, con antichi negozietti d'antiquariato, ristoranti chic, giovani in perfetto stile bohemien...insomma un luogo 'cool & trendy' direbbero in molti.

In un lato estremo del quartiere, si arriva a Santa María del Mar, una delle chiese più belle di Barcellona. Tipica nel suo stile gotico catalano, sobrio e molto meno vistoso rispetto a quello Barocco della Cattedrale. Venne costruita tramite iniziativa privata, tra il 1329 e il 1383, grazie alla ricchezza maturata all'estero dei mercanti di La Ribera. In quei giorni, il lungomare di Barcellona era letteralmente a pochi passi di distanza, ma al giorno d'oggi sembra quasi facile scordarsi che Barcellona è una città portuale e che deve storicamente gran parte della sua ricchezza alla sua posizione nel Mediterraneo. Gli interni della chiesa sono di tipo basilicale, a tre navate formano un unico spazio, senza transetti e nessun confine architettonico tra la navata e il presbiterio. La volta è semplice ed è supportata da esili colonne ottagonali, molto suggestive quando illuminate dall'abbondante luce naturale delle alte finestre.

Accanto alla chiesa troviamo la Fossar de les Moreres, dove arde una fiamma eterna per ricordare coloro che sono morti nella guerra di Successione spagnoladel 1713-14. La piazza è stata costruita nel 1821 proprio sopra il cimitero che ospitava le salme dei difensori della città ed è oggi luogo della memoria della Giornata Nazionale della Catalogna (Diada Nacional de Catalunya in catalano), l'11 settembre.

L'architettura di Barcellona è sempre stata favorita da una continua creatività, mai ferma e sempre in movimento. Lunga la sua storia, il desiderio di innovazione e design si respira ovunque: nei dettagli più nascosti, nell'uso dei mosaici e delle colorate piastrelle, nel lavoro d'insieme di una varietà incredibile di pietre e materiali. Il Palau de la Musica Catalana, sulla vicina Carrer de Sant Francesc de Paula, è uno dei migliori esempi d'architettura modernista catalana (stile Liberty) della città. Dichiarato nel 1997 Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO, venne costruito tra il 1905 e il 1908 da Lluis Domenech i Montaner per la Società di Musica di Orfeo Català. Siamo qui di fronte ad un'opera d'arte di incredibile bellezza, che non lascia di sicuro indifferenti. Intesa a servire come uno dei massimi esempi del Rinascimento Catalano, si compone di splendida facciata in mosaico, coloratissima e rifinita con disegni complessi a motivo floreali; si compone anche di una serie di archi, balconcini e sculture. Gli interni si caratterizzano in particolare per il grande lucernario della sala concerti, un armonia di colori unica al mondo (vedi foto accanto).

Non si può lasciare il quartiere senza aver visitato uno dei suoi mercati. Quello di Santa Caterinarimane di sicuro il più significativo (rispecchia quello che viene definito come il più caratteristico tratto dei catalani: seny i rauxa, buon senso e pazzia) ed è opera degli architetti Enric Mirallese Benedetta Tagliabue (EMBT Architects). Un mercato alimentare al dettaglio, ricco di profumi di pesce fresco e frutti di mare, conigli e pollame senza pelle, scintillante di frutta e verdura, frequentato da una incredibile varietà di persone...tutti insieme sotto un tetto opportunamente teatrale. Un centinaio di bancarelle all'interno di una struttura a tre livelli sono coperte da un grande tetto ad onde ornato da un tappeto 'magico' di 325.000 piastrelle in ceramica colorata. Una vista assolutamente fantastica dalle finestre e dai balconi dei vecchi palazzi ammassati intorno alla piazza del mercato... un po' più in là e lo sguardo si libera verso il mare, è tempo di continuare ad esplorare la città.

 

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