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Cattedrale di Granada
La
Cattedrale di Granada è la
seconda più grande cattedrale in Spagna, conosciuta per il suo brillante
interno rinascimentale. Il 25 marzo 1523, il giorno dell'Incarnazione,
ovvero il giorno del concepimento di Gesù, festa
dell'Annunciazione, si pose la prima pietra di uno dei monumenti
più interessanti di Spagna, sempre in secondo piano e quasi
ignorata dai turisti a causa della grande fama che ha l'Alhambra. Successivamente alla riconquista cristiana della
città nel 1492, i Re cattolici vollero la costruzione di una cattedrale, sul
sito della grande moschea nasride di Granada.
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La cattedrale era stata destinata a diventare il mausoleo reale
dall'imperatore
Carlo V (Carlo I di Spagna per gli spagnoli), ma
suo figlio Filippo II spostò il sito per il padre e i
successivi re spagnoli al palazzo di El Escorial a 46 km da
Madrid.
Doveva essere una imitazione della
Cattedrale di Toledo. Nei primi anni del XVI secolo, gli architetti
Juan Gil de Hontañón e Enrique Egas, già impegnati nella
costruzione della Cappella Reale (il mausoleo dei re), idearono il
progetto per la cattedrale, inizialmente prevista in stile gotico.
Questo
primo progetto venne abbandonato nel 1523, poco dopo l'inizio dei lavori,
nel 1518, in favore del progetto, in stile rinascimentale, dell'architetto
Diego De Siloe. Dopo il 1563, anno della sua morte, il progetto di De
Siloe fu portato avanti dagli architetti che si susseguirono alla guida
della fabbrica dela cattedrale. L'architetto Alonso Cano nel 1665
modificò
il progetto, con l'introduzione di elementi in stile
Barocco. I
lavori vennero completati nel XVIII secolo, esattamente nel 1704, quasi 200
anni dopo, ma fu costruita solo una delle due torri del progetto di Siloe e
in modo parziale. Secondo il disegno originale la torre doveva essere alta
81 metri, invece dei 57 attuali. Entrando ci trova subito dietro l'altare
maggiore, sotto l'imponente Capilla Major con il suo magnifico soffitto a
Cupola. La Capilla Major è circondata da cappelle più piccole con magnifiche
opere d'arte e la sagrestia che ospita una collezione di dipinti, specchi e
arredi. All'esterno la facciata del duomo è spettacolare, un capolavoro
dell'arte barocca ad opera di Alonso Cano.
Per la Spagna, la Cattedrale di Granada aveva uno stile nuovo, che ebbe ripercussioni
a
Malaga,
Jaèn e Guadix. Cinque navate e percorrono l'edificio dall'entrata
alla testata; cinque navate sostenute da grossi capitelli che terminano con
superbi archi e volte. La larghezza massima è di 115,40 per 67,25 metri e la
cupola più alta arriva a 45 metri. Le due grandi innovazioni di Siloe sono
cosiddette "soluzioni silosche" che crearono una vera e propria scuola sono: la
sovrapposizione di piani o stili per ottenere una maggiore altezza e
luminosità senza rompere le proporzioni, e la contrapposizione del grande
arco trionfale, con il quale termina la navata principale, con la cupola
della cappella maggiore perfettamente circolare, appoggiata a sua volta su
volte a croce.
La cappella reale riassume tutta
la grandezza di Cattedrale, con la cupola con vetrate artistiche di grande
bellezza e sculture e dipinti di Alonso Cano. Le porte sono così belle che
sono opere d'arte a se stanti, quella dell'Ecce Homo, di San
Girolamo e del Perdono. Quest'ultima possiede eccellenti
raffigurazioni della fede e della giustizia. Le cappelle adiacenti
conservano anch'esse pale d'altare e dipinti eccezionali. L'ex sala
capitolare è usata attualmente per esporre il tesoro della cattedrale, in
mostra anche nella sagrestia e nel Museo della Cattedrale. Tra i
pezzi presenti c'è la scultura dell'Immacolata Concezione sempre di
Alonso Cano.
La cappella principale contiene due effigi ginocchio del Re
Cattolici, Isabella e Ferdinando di Pedro de Mena y Medrano. I
busti di Adamo ed Eva furono eseguiti da Alonso Cano. La
Cappella della Trinità ha un meraviglioso retablo con dipinti di
El Greco,
Jusepe de Ribera e Alonso Cano .
Numerosi altari di gran
valore, decorati sia con insiemi che con dipinti e sculture, sono
disseminati ai lati del monumento, perfino intorno alla navata dell'abside,
che fu disegnata fin dalla fondazione ponendo il coro intorno all'altare
maggiore, disposizione che da un'ampia visibilità dall'entrata fino, alla
fine dell'edificio, non essendo ostacolata dal coro come normale nella
maggior parte delle cattedrali. Due immensi organi barocchi del 1748
innalzano i loro toni dorati e le loro canne , ai lati della navata
centrale, verso altare maggiore, La cui parte alta è investita da giochi di
luce e di splendide vetrate realizzate nei Paesi Bassi durante il regno
dell'imperatore Carlo V.
Proprio sotto le vetrate
ed intorno all'altare maggiore possiamo notare un eccellente collezione di
dipinti di Alonso Cano, il granadino nato nel 1601, pittore, scultore ed
architetto. Rappresentano passaggi della vita della vergine. Il centro di
questo complesso di vetrate, dipinti, sculture dell'altare maggiore, è un
grande tabernacolo d' argento sostenuto da una base di pietra serpentina. La
doratura con cui si voleva liberare molti altri luoghi della chiesa, Dovette
risultare così costosa che fu limitata solamente all'altare maggiore, che
illuminato, spicca e brilla, contrastando con il bianco di tutti i suoi
muri, e la sua vista è una delle più originali e sorprendenti.
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