Frequentò il Colegio San
José nella città di Barranquilla. Dopo aver terminato il liceo,
cominciò a scrivere un romanzo che inizialmente si chiamava "La casa"
(in questo periodo leggeva Franz Kafka e James Joyce). Si recò
poi a Cartagena, dove cominciò a studiare giurisprudenza e Scienze
Politiche presso l'Universidad Nacional de Bogotá.
Pubblicò per il giornale El Espectador la sua prima storia,"La
terza dimissionaria". Laciò quindi la facoltà di legge e ha iniziò a
fare il giornalista. Nel 1946 lavora come redattore per il giornale El
Universal di Cartagena de Indias. Pubblica alcuni racconti come "Eva
está dentro de su gato","Tubal-Caín forgia una stella","La
otra costilla de la muerte" per El Espectador. Successivamente lavora
anche per il giornale El Heraldo a Barranquilla tra il 1948 e il
1952, e per El Espectador a Bogotá dal 1952. Tra il 1959 e il 1961, scrisse
per l agenzia di stampa cubana La Prensa in Colombia, Avana e New
York. Nel 1958, sposò Mercedes Barcha, dalla quale ebbe due figli
Rodrigo e Gonzalo.
I suoi ideali di sinistra gli
fecero affrontare il dittatore colombiano Laureano Gómez e il suo
successore, il generale Gustavo Rojas Pinilla. Problemi che tra il
1960 e il 1970 portarono García Márquez all'esilio volontario
in Messico e Spagna. Fu proprio in Messico che Gabriel cominciò a scrivere
il suo capolavoro, il romanzo "Cento anni di solitudine", in uno
stile che dimostra l'influenza del famoso scrittore americano William
Faulkner. Lo scrittore colombiano portò sua moglie a vivere con la
famiglia e rimase per 18 mesi senza lasciare una stanza chiamata "la
Cueva de la Mafia"nel suo appartamento. Rimase lì consumando sei
pacchetti di sigarette al giorno. I debiti si accumulavano e per far
quadrare i conti, vendette la sua auto e quasi tutti i suoi averi, compresi
elettrodomestici e articoli per la casa, per questo lungo periodo di tempo.
Per cento anni di solitudine ricevette un anticipo di soli 500 dollari e la
prima tiratura fu di 8.000 copie.
Il romanzo racconta la storia
epica della famiglia Buendía, tra varie generazioni nella comunità
immaginaria di Macondo. "Cien Años de Soledad" è diventato presto
un'opera letteraria classica del mondo e della letteratura moderna
dell'America Latina. ?stato tradotto nella maggior parte delle lingue del
pianeta, e allo stesso tempo ha venduto più copie di qualsiasi altro autore
latinoamericano contemporaneo. In seguito ha dato alle stampe "L'autunno
del Patriarca", "El otoño del patriarca" (1975), che si occupa di
potere politico e corruzione. Nel 1981 esce "Cronaca di una morte
annunciata", "Crónica de una muerte anunciada", un romanzo che
racconta la storia di un omicidio in una piccola città latinoamericana.
Bellissimo è anche lo struggente "L'amore ai tempi del colera", "El
amor en los tiempos del cólera" del 1985 con il celeberrimo personaggio
dei Florentino Ariza. Quindi escono "Il General nel suo labirinto"
(General en su laberinto - 1989), narrazione fittizia degli ultimi
giorni di Simón Bolívar, e "Notizia di un sequestro" (1996), un
romanzo sul narcoterrorismo colombiano.
Ha anche scritto
durante i suoi sette anni trascorsi a
Barcellona
storie come "L'incredibile
e triste storia di Eréndira e della sua nonna senz'anima" (1972) o "Dodici
storie di pellegrini" (1992). Per approfondire la conoscenza del
suo periodo nella capitale catalana vedere anche:
Barcellona 1966/1967, città rifugio
degli scrittori latino americani.
Nel 2002, García Márquez pubblica il libro
di memorie "Vivir para contarla", "Vivere per raccontarla" il
primo dei tre volumi delle sue memorie. Nell'ottobre 2004 esce "Memorie
delle mie tristi puttane", la storia di un anziano che fa l'amore per l'
ultima volta a 90 anni e ricorda tutte le donne con cui era legato.
Nel 1982 riceve il Premio Nobel per la letteratura e viene invitato
formalmente dal governo colombiano a tornare nel suo paese. La vita e
l'opera del Premio Nobel García Márquez è stata pubblicamente riconosciuta:
nel 1961 riceve il Premio Esso, nel 1977 viene insignito del XIII Congresso
Internazionale di Letteratura ibero-americana; nel 1971 è stato dichiarato
"Dottore Honoris Causa" dalla Columbia University di New York; nel 1972 ha
vinto il Premio Rómulo Gallegos per la sua opera "La Cá". Nel 1981, il
governo francese gli conferì la "Legion d'onore" nel rango di Gran
Comandante. Nel 1992 è stato nominato membro della giuria del Festival di
Cannes.
Nel 1999, gli è stato
diagnosticato un tumore linfatico. Gabriel García Márquez
è morto il 17 aprile 2014, all'età di 87 anni, a Città del Messico.
Otto giorni prima, aveva lasciato l'ospedale dove era stato ricoverato per
una settimana a causa di un infezione polmonare. Poco dopo, si è saputo che
non si trattava di un vero e proprio problema polmonare, ma di un
aggravamento del cancro che lo affliggeva e che si era diffuso da polmoni,
tra i linfonodi e fegato e che stava ricevendo cure palliative a casa. La
sua morte è stata la notizia di apertura di tutti i giornali e telegiornali
del mondo.
Vedere il riassunto de
L'Amore ai tempi del Colera
e
101 aforismi
di García Márquez
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