Guarire l'intolleranza alimentare

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Guarire l'intolleranza alimentare

 

La nostra alimentazione non è così varia come sembra, spesso zucchero, latticini, frumento, lieviti e grassi sono onnipresenti. Chi non pensa di consumare molto latte o formaggio non tiene in considerazione anche il latte contenuto nei biscotti, i conservanti, il fatto che prosciutto cotto e mortadella sono cotti utilizzando siero di latte...  Una volta alla settimana astenersi da tutti questi alimenti (dieta di pulizia), in modo da dare tempo al proprio corpo di recuperare e al proprio apparato immunitario di riprendere forze, è buona abitudine.


Cosa sono le intolleranze alimentariPrima del pasto mangiare qualcosa di crudo come un pezzo di frutta, della verdura rappresenta una misura banalissima che stimola l'assorbimento delle sostanze e la protezione dalle sostanze nocive.

Ovviamente sempre consigliato movimento fisico e l'eventuale uso di minerali e vitamine che aumentano i meccanismi di difesa. Consigliabile eseguire un mineralogramma per verificare eventuali carenze di minerali utili all'organismo o eventuali intossicazioni di minerali tossici.

Spesso nel caso di un semplice sovraccarico alimentare è sufficiente una minima dieta di pulizia per riequilibrare l'organismo e quindi astenersi una volta alla settimana dal digerire certi cibi è sufficiente per riportare l'organismo in uno stato di salute. Se i sintomi invece persistono si dovrà procedere ad approfondire la situazione con test specifici e con una dieta alimentare adeguata da seguire per un periodo di tempo lungo. Solitamente si prevedono dalle 2 settimane ai 2-3 mesi di tempo da rispettare per ogni fase, partendo dall'eliminazione degli alimenti incriminati alla loro reintroduzione prima una sola volta alla settimana, poi due volte, poi tre volte, e via via fino a rispettare solo un giorno di dieta assoluta alla settimana.

 

I gruppi alimentari che sono spesso responsabili delle intolleranze sono: il latte e i derivati bovini, lievito e prodotti fermentati, sale e prodotti ad alto contenuto salino come gli insaccati, nichel e prodotti legati ai grassi vegetali idrogenati, frumento e prodotti correlati.

 

Un esempio: per quanto riguarda il latte, tenete conto che è necessario eliminare non solo il latte ma anche panna, yogurt, burro, qualunque tipo di formaggio, biscotti, cioccolato, merendine, gelati, budini, prosciutto cotto, salame, mortadella, inoltre molti prodotti o integratori contengono proteine del latte, diversi farmaci hanno dentro tracce di lattosio, stessa cosa dicasi per il lattosio dei prodotti della cosmesi, dei prodotti conservati come dadi da brodo, ragù, patate... insomma non è facile ed è arduo fare da soli.

 

Da segnalare anche la possibilità di una terapia ipo-sensibilizzante, ovvero una terapia che si basa sull'ingestione dell'alimento/degli alimenti incriminati a piccolissime dosi in modo da stimolare una giusta reazione difensiva dell'organismo e abituarlo alla tolleranza. Esistono anche dei vaccini, differenti ovviamente da quelli per gli allergici, che dovrebbero essere personalizzati a seconda delle diverse individualità.

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