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I Milesi: Talete,
Anassimandro, Anassimene
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Mileto era una
città stato sulla costa del mare Egeo nell'odierna
Turchia che era servita come centro della ribellione
ionica che cercava la libertà dall'Impero Persiano.
I primi filosofi greci antichi, Talete,
Anassimandro e Anassimene, erano tutti di
Mileto, e per questo sono conosciuti come la
Scuola Milese. Si occupavano principalmente di
cosmologia, dell'ordine e dell'interazione
degli elementi e dell'osservazione della
natura.
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Nel mondo antico, la cosmologia e la scienza erano principalmente osservazione
passiva. Quando i cinesi, i musulmani e poi gli europei svilupparono la
meccanica e la matematica del mondo moderno, la scienza fu sempre più guidata
dalla sperimentazione attiva. La sperimentazione al tempo dei Milesi ancora
osservazione, ma inserita in una disposizione attiva.
Nelle prime pagine della Metafisica, Aristotele afferma che Talete e i
suoi discepoli di Mileto, Anassimandro e Anassimene, furono i primi filosofi,
perché affrontarono in termini razionali, senza quindi ricorrere a una
spiegazione mitica, il problema dell’arché, che per gli antichi greci era
la forza primigenia che domina il mondo, da cui tutto proviene e a cui tutto
tornerà. Si tratta di una convenzione, perché è evidente che un tale avanzamento
della spiritualità umana non poté avvenire in un colpo e repentinamente. Ma il
racconto di Aristotele è soprattutto una precisa definizione della filosofia,
perché individua l’essenza del nuovo stile di pensiero non nell’originalità dei
problemi ma nel metodo, nelle procedure utilizzate per arrivare a una risposta.
La filosofia, insomma, inizia quando il pensiero diventa razionale, sia nel
senso che cerca di seguire procedimenti logici sia nel senso di trovare nella
realtà prove a sostegno delle affermazioni prodotte. E per quanto oggi appaiano
povere, le risposte di Talete e dei Milesi, per il sistematico rifiuto del
probabile, del possibile, del fantastico, sono già del tutto razionali.
Le città-stato ioniche come Mileto si svilupparono intorno al 1000 a.C. Nel 600
a.C., subito dopo i tempi di Omero ed Esiodo, intorno ai tempi di
Archiloco e Saffo, Mileto era diventato un ricco centro di
commercio che scambiava beni e idee con le città d'Egitto, della Persia, della
Grecia occidentale e di altre zone come il nord Africa e l'Italia. La "Grecia"
non era ancora un'entità politica a quel tempo, ma condivideva una cultura
omerica con altre città-stato greche come Atene.
Mileto era governata da un'aristocrazia, famiglie potenti e agiate che avevano
il tempo libero per godere dell'istruzione e delle arti. La città si era
sviluppata economicamente grazie alla posizione favorevole agli
scambi commerciali, e conobbe un grande sviluppo civile e tecnologico (uso del
ferro e della moneta).
La città aveva legami con l'Egitto e la Persia, come dimostra l'influenza di
questi imperi sulla scienza e l'arte, ma l'indipendenza di sviluppare una nuova
cultura a partire da ciò che veniva importato. I Milesiani erano noti come
audaci marinai e commercianti. In particolare, il fatto che i primi filosofi
provenissero da Mileto suggerisce che la Persia abbia avuto un'influenza
particolarmente importante, che sarebbe stata corroborata dal cristianesimo
(influenzato dallo zoroastrismo persiano) che si diffuse attraverso la Siria e
la Ionia al resto della Grecia e all'Egitto secoli dopo. Non c'era molta
differenza tra Mileto e Atene, a parte il fatto che Mileto era stata sotto
soggetta l'impero persiano nei secoli precedenti alla nascita dei suoi più
grandi pensatori.
Monismo
Le dottrine della Scuola di Mileto costituiscono il primo rudimentale esempio
di monismo, termine attribuito a tutte le filosofie che ipotizzano la
derivazione della multiforme realtà da un principio unico. In metafisica il
monismo si contrappone al dualismo, sostenuto in modo diverso sia da
Platone sia da Cartesio, e al pluralismo, sostenuto da Aristotele.
Arché
Anassimandro usò per primo il termine, che in greco indica il principio,
il fondamento, ciò da cui tutto ha avuto origine e che mantiene vivo il mondo. I
Milesi indicarono l’arché in un elemento naturale (l’acqua, l’aria, l’apeiron,
ovvero senza limite), ma già i filosofi della generazione seguente elaborarono
risposte più raffinate al problema: Eraclito individuò l’arché nel divenire e
Pitagora nel numero. Il termine è poi rimasto nella tradizione e utilizzato da
Platone e Aristotele per intendere in senso generico sia la materia di cui le
cose sono fatte, sia la forza che dà vita alla natura, sia infine la legge che
la governa.
Talete di Mileto
Talete
fu il primo membro della Scuola di Mileto, che non era una scuola formale in un
edificio, ma un'etichetta applicata oggi ai tre pensatori interconnessi a quella
città (gli altri due sono Anassimandro e Anassime). Si ritiene che Talete sia
vissuto tra il 620 e il 550 a.C., soprattutto grazie alla sua previsione di
un'eclissi solare nel 585 a.C. Secondo Diogene Laerzio, uno storico che ha
raccontato la vita dei filosofi greci, Talete era un fenicio nato da genitori
nobili che emigrarono a Mileto. Divenne famoso per le sue realizzazioni, come
dimostra una battuta della commedia Gli uccelli di Aristofane: "Quell'uomo
è un Talete!". O non scrisse nulla, o nessuno dei suoi scritti è
sopravvissuto. Alcune fonti dicono che scrisse due trattati di astronomia, ma se
lo fece sono andati persi. Non si ha quindi su di lui alcune notizia certa, ma
tanti aneddoti, dove di vero ci deve essere ben poco...Continua a leggere su
Talete di Mileto.
Anassimandro
Alcune
fonti sostengono che Anassimandro (610 - 546 a.C.), figlio di
Prassiade, fosse un allievo di Talete. Questo è stato ipotizzato per
molto tempo, ma come spesso accade in tutte le culture, si pensa che i seguaci
siano studenti diretti ma poi si scopre che hanno semplicemente studiato il
maestro senza conoscerlo. Oggi si ritiene che questo sia stato vero
probabilmente anche per Socrate e Platone. Anassimandro aveva un famoso studente
di nome Pitagora. Si dice che Pitagora abbia visitato Talete su consiglio
di Anassimandro, e che Talete abbia detto a Pitagora di studiare in Egitto per
comprendere meglio la matematica e la fisica...Continua a leggere su
Anassimandro.
Anassimene
Come
Anassimandro seguì Talete, così anche Anassimene (585 - 528 a.C.) ,
figlio di Euristrato, seguì Anassimandro, anche se, proprio come nel rapporto
tra Talete e Anassimandro, Anassimene non seguì semplicemente Anassimandro, ma
lo corresse e ne se ne discosto. Qual è l’origine del mondo? L'arché di
Anassimene, la sua essenza primaria o elemento principale, era infinito come
Anassimandro, ma non era semplicemente senza qualità, bensì l'elemento aria.
Con questo termine è probabile che alludesse a ciò che in seguito i Greci
chiamarono pneuma, ossia quel vento caldo e rarefatto, di natura più spirituale
che materiale, che è presente in ogni essere vivente ed esala dal corpo con
l’ultimo respiro...Continua a leggere su
Anassimene.
Indice
Introduzione
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Obiettivi e informazioni sul famoso programma di
mobilità per studenti, studiare all'estero vuol dire crescere più in fretta
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