VISITARE
LINZ
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INFORMAZIONI E GUIDA.
Città barocca sul Danubio, di grande piacevolezza, Linz
si reinventa
costantemente come città della tecnologia e
dell'innovazione, in particolare con un paio di musei
all'avanguardia, con audaci installazioni d'arte pubblica e
con una
fiorente scena culturale.
Linz è una città affascinante, con una
lunga storia alle spalle fatta di avvenimenti lieti
(come le composizioni artistiche che qui avvennero
con Mozart, Bruckner,
Beethoven,
Stifter e altri) e funesti (le tante guerre, il
legame con Hitler, l'avvento del
nazismo e le distruzioni e le tragedie della Seconda
Guerra Mondiale). Quella che era l'antica
Lentia dei romani, oggi è il capoluogo dell'Alta
Austria
ed è anche la terza maggiore città del paese dopo
Vienna e Graz.
Passato
e presente convivono bene da queste parti e Linz è allo
stesso tempo una città moderna e cosmopolita, elegante e
piena di sorprese, scoperta da molti visitatori nel 2009
quando la città è stata
Capitale Europea della Cultura. Negli
ultimi decenni Linz è forse la città austriaca che di più ha
saputo rinnovarsi, sia praticamente, sia nell'immaginario di
chi la vedeva dall'estero: da città industriale, il centro
siderurgico del Paese, a centro culturale che attira ogni
anno centinaia di migliaia di visitatori che ne restano
piacevolmente sorpresi, divenendo a loro volta sponsor della
sua particolarità. La città è facilmente raggiungibile,
trovandosi nella parte settentrionale dell'Austria, a metà
strada tra
Vienna
e Salisburgo,
per cui potrebbe essere anche un'ottima base per visitare
altri luoghi a massimo un paio d'ore di distanza.
Linz
è una città dalla storia importante, tutta da scoprire,
insieme alle tante attrazioni culturali, con monumenti e
musei di prim'ordine, affollate vie dello shopping,
ristorarti e locali di tutti i generi. Irrinunciabile una
gita in battello, sul Danubio, il fiume blu
che tanto ha dato e reso possibile in questi luoghi. Se
siete dei buoni camminatori, non rinunciate a scoprire la
città a piedi, attraversando a piedi le sue belle strade,
passando dall'Altes Rathaus, il vecchio municipio,
costruito alla fine del XIII secolo, passeggiando con calma
nella Hauptplatz, la piazza centrale, cuore di Linz;
percorrendo il centro storico (Barocco e neoclassico) per
poi arrampicarsi fino al Castello, il Linzer Schloss,
e vedere tutto dall'alto, allungando lo sguardo fino alle
cime delle Alpi che si perdono in lontananza. A differenza
di Vienna, che può avere un lato malinconico, Linz è una
città vivace, allegra. Per le strade si vedono tanti giovani
e la gente sembra avere una cera migliore (ma forse è solo
un'impressione!). La cosa deriva, probabilmente, dal fatto
che a Linz non arriva, come a Vienna, il vento siberiano,
che riesce, a volte, a smorzare più di un entusiasmo.
Ponte
dei Nibelunghi,
Albergo dei Nibelunghi, Via Hagen, Castello
Hagen: qui la fantasia di chi ha letto la cupa saga nordica, galoppa. Ad
accenderla, la fantasia, c'è anche la nebbia, perché la parola "Nibelunghi"
significa appunto "gente della nebbia". Pare quasi di vederli, questi
nebbiosi mentre vanno incontro al loro atroce destino. Il Ponte dei
Nibelunghi scavalca il
Danubio, qui largo più di 200 metri, testimone di più di 2000
anni di storia. E se la memoria si perde nel passato, gli occhi contemplano
estasiati il maestoso corso d'acqua, sulle cui rive svolazzano stormi di
gabbiani e cornacchie in cerca di cibo.
Nella
Kapuzinerkirche, la Chiesa dei Cappuccini, si trova la
tomba di Raimondo di Montecuccoli, morto qui nel
1680. Vi chiederete, ma chi è questo Montecuccoli, cosa avrà
mai fatto? si tratta di un condottiero modenese (ma anche
politico ed eccellente scrittore) al servizio degli Asburgo,
famoso per essere sempre uscito vittorioso da tutte le campagne
che condusse come comandante in capo e celebre per aver
sconfitto l'altrettanto famoso antagonista francese, il
maresciallo Turenne. Non è un caso quindi che Linz
sia gemellata con la città di Modena,
città natale di Montecuccoli per l'appunto. Nel centro della
città, e precisamente nella Hauptplatz, troneggia,
come in quasi tutte le città austriache, una
colonna alla divinità, anzi alla Trinità, in ricordo
dello scampato pericolo della pestilenza. Questa colonna è
forse la più bella nel suo genere dell'Austria,
probabilmente progettata da Antonio Beduzzi, uno dei
tanti artisti italiani che operarono in Austria. La piazza,
a forma di rettangolo, è molto spaziosa: è come se le brume
del
Danubio, che scorre un pochino più in là,
non la lambissero. Le targhe, sulle facciate delle case,
dicono subito che qui ci si trova nel centro storico.
Una di queste targhe ricorda che in questa piazza,
in un edificio rinascimentale della seconda metà del
XVI secolo, abitò Wolfgang
Amadeus Mozart
che, da genio qual'era, riuscì in soli tre giorni a
terminare la splendida composizione della Sinfonia
N.36
K.425
in do Maggiore, "Sinfonia Linz" o "Sonata
di Linz" K.425... una di quelle musiche che i
musico-terapeuti dicono possa guarire molte
malattie.
Mozart stesso che scrisse ad un amico durante il suo
soggiorno il città: "Martedì 4 Novembre darò un gran
concerto in teatro e, non avendo portato con me nessuna
Sinfonia, ne sto scrivendo una a gran velocità, poiché devo
terminarla per quella dataa". Mi concedo qualche
minuto, chiudendo gli occhi, su una panchina di questa
piazza stupenda, simbolo stesso della mitteleuropa.
Ecco, a destra, la casa in cui morì Montecuccoli
e in cui abitò, per coincidenza,
Beethoven negli anni 1812, 1814 e 1815. Dietro, e
precisamente al n. 5 della Rothausgasse, c'è la
Casa di Keplero, dove il grande astronomo, a cui è
anche dedicata l'università di Linz, soggiornò per molto tempo.
Fu proprio in questa casa che lo scienziato portò a
termine il suo famoso catalogo astronomico le
Tabulae Rudolphinae, le Tavole Rudolfine. La
casa è piuttosto povera e buia. Le scale sono di legno e
abbastanza ripide. Sembra di salire su una torre... ma
lui, astronomo, era abituato a ben altre altezze e alla
luce delle stelle. Sempre nel centro, alla Ursulinen
Hof, il 9, 10 e 17 dicembre si festeggia l'Avvento, con
grandi e stracolmi bazar natalizi, mostre e mercatini di
caratteristici oggetti fatti a mano.
Anche Anton Bruckner, l'ultimo grande
sinfonista, abitò per un certo tempo in questa zona
della città, ma la sua casa, rifatta nel corso del
tempo, è poco evocativa. Meglio immaginarselo alla
tastiera del bellissimo organo, rimasto per fortuna
intatto, del vicino e gigantesco Duomo. Una lapide
ricorda che lo suonò, sicuramente da par suo, dal
1856 al 1858.
Una
vera sorpresa, per chi conosce le case in cui di solito sono
costretti a vivere i figli delle Muse (quei
talentuosi uomini, di solito votati alla povertà...), è
l'abitazione di Adalbert Stifter ("Per sempre
rimane ciò che il cuore dà al cuore"), che
Nietzschee, non senza qualche ragione, annovera tra i
cinque autori della letteratura degni di essere letti e
riletti. La casa di Stifter, a tre piani, si trova poco
distante da quella di Keplero, al n. 6 di Untere
Donaulande. Lo scrittore stesso, che qui visse per una
ventina d'anni, soleva dire di essere riuscito ad avere "la
più bella casa di Linz". Bello anche l'arredamento, tra
cui si annoverano alcuni mobili di gran pregio. Purtroppo,
né la bella casa, né la vista sul Danubio, poterono alla
fine impedire che l'infelice Stifter, nel gennaio del 1860,
si togliesse la vita. Nella casa, ora si trova l'Adalbert
Stifter Institut per gli studi letterari.
Nei
dintorni di Linz ci sono almeno due luoghi assolutamente da
visitare: l'Abbazia di Sankt Florian e quella di
Kremsmunster. A Sankt Florian, nell'abbazia si respira
un'aria, se non proprio mistica, certo di grande pace. La
biblioteca comprende oltre centomila volumi, tra incunaboli
(documenti e libri stampati con la tecnologia dei caratteri
mobili, realizzati tra la metà del XV secolo e il 1500) e
manoscritti di grande valore. Cupa, fin quasi a far paura,
la cripta, dove ci sono molte tombe del
Cinquecento.
Qui volle essere sepolto il musicista Anton Bruckner,
sotto la verticale dell'organo che aveva tante volte
suonato. Vienna, soprattutto per opera dell'acido critico
musicale, Eduard Hanslik, lo aveva troppo amareggiato
per desiderare di rimanervi anche da morto. L'imperatore
Francesco Giuseppe
gli aveva messo a disposizione un piccolo appartamento nella
casa dei custodi del palazzo del Belvedere a Vienna
(edificio costruito per Eugenio di Savoia, altro famoso e
vincente condottiero italiano al servizio degli Asburgo)
dove il musicista morì il 10 ottobre 1896. Non solo Mozart e
Schubert, dunque, furono costretti a vivere tra la servitù
(con tutto il rispetto per quest'ultima). Si direbbe che le
Muse tengano a stecchetto i loro figli per timore che
ingrassinoo
e che la loro ispirazione si prosciughi.
Se
Bruckner si formò musicalmente a Markt Sankt Florian, nei
cui pressi era nato, Adalbert Stifter, lo scrittore,
che studiò a Kremsmunster, l'altro luogo nei dintorni
che bisogna assolutamente visitare. Si tratta della più
grande abbazia dell'Austria e fu fondata nel 777. In
seguito, però, come quasi tutti gli edifici religiosi
austriaci, il suo stile fu "barocchizzato". Anche se ha
perso l'aria mistica di un tempo, la sua mole impone
rispetto e riverenza e merita la fama che ha.
Durante la permanenza di Beethoven a Linz dove suo fratello
Nikolaus Johann mandava avanti una farmacia (ancora
esistente nellaHauptplatz, la Beethoven-Aphoteke),
il compositore completò la sua Ottava Sinfonia e gli
venne commissionato dal cappellano della Cattedrale di nome
Glöggl
il suo Drei Equale per 4 tromboni (gli Equale o
Aequale erano composti di solito per i funerali e quello di
Beethoven è davvero bellissimo).
Non
correva buon sangue tra i fratelli Beethoven. Nel 1812
Johann annunciò la sua intenzione di sposare la sua
governante a Linz,
Therese Obermeyer. Ludwig quando lo venne a sapere
affrontò il fratello per convincerlo della inadeguatezza
della sua governante come moglie, una donna che avrebbe
portato il nome di 'Beethoven'. Il compositore cercò
addirittura di fare espellere Therese dalla città attraverso
l'intercessione del vescovo. I due fratelli si presero
addirittura a pugni per la questione, dopo di che Ludwig
lasciato Linz per Vienna. L'8 novembre Johann sposò Teresa.
Anni dopo Nikolaus Johann si trasferì nella Bassa Austria e
divenne proprietario di un castello/tenuta nel villaggio di
Gneixendorf (dal libro A.Thayer "Life of
Beethoven" Princeton University Press, 1964). In una
lettera indirizzata a Ludwig, Nikolaus Johann scrisse una
lettera dove terminava con "Da tuo fratello Johann,
proprietario dei terreni" al quale il compositore
rispose firmandosi nella sua missiva: "Da tuo fratello
Ludwig, proprietario di un cervello". Il Drei Equale
per 4 tromboni
che potete ascoltare nel video venne suonata al funerale del
grande compositore nel 1827. Il pianoforte su cui lavorò, e
che suonò in numerose cene per la famiglia del cappellano
della Cattedrale (dalle testimonianze di quest'ultimo), fa
parte della ricca collezione di strumenti musicali dello
Schlossmuseum.
Fu
qui a Linz che l'Ingegner Simon Wiesenthal il
"cacciatore di nazisti" nel 1947 aprì, in piccole e
insufficienti stanzette, con altri trenta volontari, il
Centro di documentazione storica ebraica, investigando
con dedizione e precisione estrema allo scopo di continuare
a raccogliere materiale per processare i nazisti. Quando,
assorbiti nel combattere la Guerra Fredda, Stati Uniti
d'America ed Unione Sovietica persero interesse nel
perseguire ulteriormente i crimini di guerra nazisti (oggi
si direbbe cinicamente real politik), il gruppo
Wiesenthal fu messo da parte. Ciò nonostante Wiesenthal
continuò con la raccolta di informazioni nel suo tempo
libero, mentre lavorava a tempo pieno per aiutare le vittime
della Seconda guerra mondiale. Durante questo periodo
Wiesenthal fu essenziale per la cattura, tra gli altri, di
Adolf Eichmann, uno degli ideatori e pianificatori a
livello logistico dello sterminio degli ebrei nei campi di
concentramento nazisti, lo Endlösung
(Soluzione finale). La "Banalità del Male", come la
chiamò la scrittrice Hannah Arendt nel suo famoso
libro dedicato al processo a Eichmann in Israele, epiteto
che ben rappresenta la pochezza di quest'uomo, ottimo
organizzatore, eccellente pianificatore dello sterminio.
Pochi giorni dopo la cattura di Eichmann, nel maggio 1960,
in un'intervista al quotidiano Express, Wiesenthal dichiarò
dalla sua casa di Linz "In quindici anni di lavoro ho
raccolto una documentazione imponente (del peso di 500 kg)
sul conto di questo criminale."
Non
lontano da Linz, Alkoven, si trova il Castello di
Hartheim (Schloss Hartheim), che è stato uno dei sei
campi di sterminio dove si praticava il programma di
"eutanasia" nazionalsocialista. Lo Schloss Hartheim, fu
costruito da Jakob von Aspen nel 1600. Divenne
tristemente famoso come sede, durante il periodo di apertura
dei campi di concentramento nazisti, di esecuzioni di massa,
in applicazione della disposizione sulla eutanasia voluta da
Hitler. Inoltre qui esisteva una vera è propria "scuola di
formazione" per il personale dei campi di concentramento
tedeschi. Hitler era così tanto soddisfatto di questi
"allievi" che ne decorò più di 100 con la "croce di ferro".
Il castello era in posizione isolata, vicino alla linea
ferroviaria e vicino anche al lager di Mauthausen.
Nel castello venne costruita una camera a gas che funzionò
non solo per i campi di concentramento di Mauthausen
anche per Dachau. Da Dachau venivano organizzati
viaggi della morte, diretti al castello, ma anche da altri
campi che non avevano camere a gas. Oggi l'edificio è un
sito commemorativo dedicato alle migliaia di persone
fisicamente e mentalmente handicappate che furono
assassinate in questo luogo dai nazisti.
Camminando
per il centro vi capiterà di incontrare la Fadinger
Strasse, c'è ne sono diverse altre 8strade) in Austria
che si chiamano così. Ricordano
Stefan Fadinger, che fu capo dei rivoltosi
nella cosiddetta Guerra dei Contadini, un'appendice
della
Guerra dei Trent'Anni, durante la quale tutta l'Alta
Austria venne, forzatamente, ri-cattolizzata dopo una
parentesi protestante, fin troppo pericolosa per l'ordine
costituito asburgico. Fadinger riuscì a mettere insieme un
esercito di 40 mila contadini, su una popolazione
complessiva di 150 mila abitanti, e riuscì, grazie ad un
innato talento oratorio e ad un certo carisma, insieme al
fratello Christoph Zeller,
a tenere testa, e spesso a sconfiggere, le truppe asburgiche.
Fadinger venne ucciso nel 1626 durante l'assedio di Linz da
parte dei contadini, dove parte della popolazione
parteggiava per lui. Nella Fadingerplatz, nel
sobborgo di Ebelsberg, una targa ricorda il luogo
dove il capo rivolta morì in seguito alle ferite riportate
pochi giorni prima, quando, nel tentativo di trovare un
punto debole nelle mura della città venne colpito da dei
cecchini. La sua figura era tanto temuta dalle autorità, che
per spregio il suo corpo e quello del fratello, morto nello
stesso anno, vennero dissotterrati e i loro cadaveri
impiccati.
Purtroppo
qualche "visitatore" arriva a Linz, per il fatto che nella
stessa provincia, nella vicina città di Braunau am Inn,
nell'aprile del 1889, nacque Adolf Hitler, che passò
parte della sua infanzia a Linz. Sempre a Linz vissero e
sono sepolti molti dei parenti del dittatore, tra cui il
padre Alois Hitler e la madre
Klara Pölzl. Quest'ultima morì in seguito a un tumore
al seno nel 1907 lasciando il futuro fondatore del nazismo
affranto per molto tempo. Molte volte mi sono chiesto come
singoli avvenimenti del genere abbiamo influito sul corso
imperscrutabile della storia. Ce ne sono tanti di questi
"singoli" episodi nelle vite di chi ha avuto in mano i
timoni del mondo. Uno di questi episodi cruciali, ad
esempio, fu il fatto che Hitler venne bocciato per due volte
agli esami per ottenere l'ammissione all'educazione
superiore a Linz. Un altro "episodio cruciale" era
rappresentato dalla durissima e violenta avversione del
padre di Hitler, Alois, per qualsiasi tentativo del figlio
di diventare un'artista. Se fosse riuscito a diventare un
pittore, anche mediocre, probabilmente il destino del mondo
sarebbe stato diverso. Durante l'adolescenza, Hitler
trascorse due anni da nullafacente, girovagando per Linz
assieme ad un amico, che poi sarebbe diventato direttore
d'orchestra a Maribor,
August Kubizek. In questo periodo Hitler confidò
all'amico d'essersi infatuato di una ragazza bionda di nome
Stefanie Rabatsch. Alla fine della guerra Kubizek fu
arrestato dall'esercito americano e tenuto in prigione per
più di un anno. Nel 1953 pubblicò il libro di memorie Il
giovane Hitler che ho conosciuto (stranamente mai uscito
in versione italiana), in cui rivelò particolari inediti
sulla sua amicizia con il futuro dittatore. Eduard Bloch,
un medico di Linz, di religione ebraica, che ebbe in cura
sia il padre, che in seguito la madre morente di Hitler
(chiamato per questo da quest'ultimo "Edeljude", l'ebreo
buono), nel 1938 scrisse una lettera al "Führer" dove
chiedeva aiuto. Aiuto che fu concesso. Bloch venne messo
sotto protezione speciale dalla Gestapo. Fu l'unico
ebreo a Linz con tale "privilegio". Nel 1940 emigrò negli
Stati Uniti andando a vivere nel Bronx, a New York, senza
esercitare più la professione medica, dato che la sua laurea
non era riconosciuta negli Stati Uniti. Nel 1941 e nel 1943
fu contattato dall'ufficio dei servizi strategici americani
(antesignani della CIA) per ottenere possibili informazioni
sull'infanzia di Hitler da usare a fini bellici. Bloch in
seguito pubblicò le sue memorie sui rapporti con il giovane
Hitler in un settimanale chiamato Collier's Weekly,
in cui sottolineava come il futuro capo del nazismo fosse "l'uomo
più triste che avesse mai visto quando fu informato della
morte della madre". In un libro del 1976, Hitler
Among the Germans, lo storico americano
Rudolph Binion sostenne che nonostante Hitler avesse
trattato con benevolenza Bloch, il rapporto con il medico
(inconsciamente incolpato della morte della madre) fosse
stato un fattore determinante dell'antisemitismo di Hitler
che successivamente provocò l'olocausto.
Durante il periodo nazista la città fu al centro
della campagna di rafforzamento industriale e
culturale del Terzo Reich in Austria, attraverso
l'annessione alla Germania nazista (Anschluss)
nel 1938. In questo periodo nacquero diverse
industrie metallurgiche, le cosiddette
Hermann-Göring-Werke.
Linz era anche tristemente conosciuta per i campi di
concentramento presenti nei suoi dintorni, di cui quello di
Mauthausen-Gusen, era il più grande.
Il lager raccoglieva un gruppo di 49 campi situati a circa
20 km da Linz; qui furono fatte prigioniere migliaia di
persone, tra cui diversi personaggi di spicco italiani come
il pittore Aldo Carpi autore del Diario di Gusen,
testimonianza della sua terribile esperienza. Da qui uscì
anche Simon Wiesenthal: pesava appena 41 kg quando il
campo venne liberato dagli americani nel 1945.
Hitler,
nonostante il fatto che fosse uno scarso pittore di
acquarelli, rifiutato due volte dall'Accademia delle
Belle Arti di Vienna (nel 1907 e 1908) e odiasse l'arte
moderna considerata come "degenerata", detestandola
senza capirla, ebbe il desiderio fino all'ultimo di fondare
un prestigioso museo a Linz, la città che lo aveva visto
crescere. Nel 2004 uscì uno studio di Birgit Schwarz
dal titolo emblematico, il Museo di Hitler. La storia
delle numerose opere d'arte acquisite a prezzi di svendita
o, il più delle volte, sottratte con la forza dai nazisti
(nella maggior parte dei casi a persone di religiose
ebraica), a inermi collezionisti, non è mai stata del tutto
chiarita. Continua a leggere: Il Museo che Hitler
voleva e sognava di aprire a Linz
Anni
fa uscì una teoria, secondo la quale Ludwig Wittgenstein, il
celebre filosofo viennese approdato all'Università di
Cambridge, fosse stato l'elemento scatenante
dell'antisemitismo di Hitler. Una tesi che fece discutere
molto in un libro di Kimberley Cornish, dal titolo
The Jew of Linz (L'ebreo di Linz)...Continua a leggere
Hitler a Wittgenstein a Linz
Oltre
a tutte le vicende legate alla storia e alle
vicissitudine di questa città, Linz è una città che vale
veramente la pena di essere visitata. Non rimarrete delusi.
Questo è un luogo dove gli stucchi delle facciate dei
palazzi barocchi convivono senza stonare con edifici
futuristici. Il gran numero di nuovi edifici che sono stati
costruiti offrono un ampio spettro di punti salienti in
fatto di moderna progettazione urbana. Ne è un esempio l'Ars
Electronica Center - il Museo del Futuro - che
sembra una raffinata e gigantesca lampadina al led, che
riflette fasci multicolori sulla riva sinistra del Danubio.
Altro esempio è la nuova ala sud del Linzer Schloss,
che oltre ad offrire una bella vista sulla città, ospita
oggi il più grande museo universale dell'Austria. Come
centro culturale poi, Linz è una di quelle città dove c'è
sempre
qualcosa da fare, da vedere o da ascoltare, durante tutto
l'anno: teatro, cinema, storia e arte, dagli antichi
classici alla media art. Senza contare le varie
manifestazioni civili, gli eventi religiose, con le loro
peculiari caratteristiche locali. Ogni estate, l'ambiente
contemporaneo del
Rosengarten am Pöstlingberg diventa sede di concerti
all'aperto, spettacoli di cabaret e teatro. Durante l'Avvento,
Linz si trasforma in una scintillante città natalizia,
con lo slogan di "Stille, Stahl und Sterne" ("Silent Night,
l'acciaio e le stelle"). Vi immaginate uno slogan così in
qualcuna delle nostre città italiane dove ci sono o ci sono
stati stabilimenti siderurgici?. Altre manifestazioni
importanti includono, solo per citare le più famose, il
festival cinematografico Crossing Europe Festival, la
Biennale Cuvée in primavera, dedicata all'arte moderna,
a metà maggio di ogni anno il LinzFest
dedicato alla musica e alla letteratura, il
Pflasterspektakel, il festival internazionale di arte di
strada nel mese di luglio, l'Ars Electronica Festival,
il Brucknerfest e la Linzer Klangwolken a
settembre.
Molti
dicono che la Basilica di Postlingberg, valga da sola
la visita alla città di Linz. Situata in una collinetta
punteggiata dalle ville residenziali più belle della città,
la chiesa è posta su una terrazza panoramica che regala una
vista sorprendente. Conosciuta anche come Chiesa dei
Sette dolori della Madonna, fu edificata intorno alla
metà del XIX secolo ed è nota per essere uno storico luogo
di pellegrinaggio. Il suo stile Barocco è impreziosito da
due torri laterali a cuspide. Se avete tempo, sulla stessa
collina si trovano
le grotte, un parco
a
tema, adatto alle famiglie, dove sono riprodotte coreografie
e personaggi del mondo delle favole. La collina è
accessibile in particolare attraverso un caratteristico
mezzo di trasporto, il Postlingbergbahn o Grottenbahn,
una treno a binario unico in funzione fin dal 1898, che
percorre un tragitto di circa 3 km impiegando 16 minuti. A
metà strada, sulla collina, è situato lo zoo di Linz. Per
gli amanti e gli appassionati, si consiglia inoltre la
visita all'Orto Botanico di Bauernberg
(Botanischer Garten) esteso su un'area di circa 4 ettari.
Da
oltre vent' anni Linz è sede permanente del più grande
festival d'arte di strada al mondo, il Pflasterspektakel
Festival che si svolge nella seconda metà di luglio. Per
tre giorni questa pittoresca città diventa un'immensa scena
teatrale e annega in un'atmosfera di euforia e divertimento.
Il programma di questo colorato festival è molto vario:
artisti di strada, musicisti, ballerini, poeti, acrobati,
clown e artisti mostrano il loro talento ad un pubblico. La
principale caratteristica distintiva dell'evento è che tutti
gli spettacoli coinvolgono direttamente un pubblico. Gli
artisti sono sicuri di coinvolgere gli spettatori, in modo
che chiunque possa brillare sul palco durante le
performance.
Le scene teatrali sono generalmente collocate nel cuore
della città e negli ultimi anni ne sono state allestite
almeno dieci. Pertanto, i partecipanti possono vedere più
esibizioni. A Linz ci sono una quarantina di luoghi dove
vedere gli spettacoli e il programma è pianificato in modo
tale che il pubblico abbia l' opportunità di visitare il
maggior numero possibile di eventi interessanti.
Secondo la tradizione, acrobati, clown e giocolieri
intrattengono i visitatori nelle ore del mattino accanto a
emozionanti attività ricreative per bambini, fiere colorate
e corsi di cucina. Dopo le 14.00 iniziano gli spettacoli
teatrali e musicali. Concerti e spettacoli di solito non
finiscono prima di mezzanotte. Per tre giorni, a Linz si
tengono quasi cinquecento eventi e spettacoli diversi con un
ritmo di esibizioni molto intenso.
Un' altra festa interessante apprezzata dagli appassionati
di musica è Cloud of Sounds che va in scena a
settembre e ospita musicisti provenienti da tutto il mondo.
Ci sono poi anche eventi più insoliti a Linz come
Festival Ars Electronica. Come si può immaginare, questo
festival è dedicato alle arti elettroniche.
Sorprendentemente, la visione non-standard della bellezza si
materializza in molte forme diverse, tra cui la musica
elettronica, giochi per computer e persino tipi speciali di
pittura e arte grafica.
Insomma, come avete intuito la Linz di oggi è una città
proiettata nel futuro ma con uno sguardo aperto agli
avvenimenti del suo passato. Una città ricca di attrazioni
culturali, di splendidi monumenti e di un paesaggio
emozionante. Spero di avervi dato qualche utile spunto di
riflessione per una vostra possibile visita a questa
affascinante città austriaca.
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