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Linz,
situata sul Danubio, è una vivace città austriaca con un
centro storico di impronta barocca, un'animata vita
culturale e il moderno quartiere dei musei sulla riva del
fiume.
Votata a
Capitale della Cultura nel 2009, Linz
ha molto da offrire al turista in viaggio. Bella città
dal fascino discreto e cordiale, ricca di architettura
e cultura, la si inizia a conoscere per quel suo bel
rigore dei tempi passati, trasformato in armonie odierne
da un oggi orgoglioso.
I ricordi di Linz si portano a casa, indelebili: le
facciate barocche di palazzi aristocratici, le strade
acciottolate del centro e quel lento muoversi di un
Danubio sempre presente, storica traccia
di confine orientale del grande sacro impero.
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Lasciamo
alle spalle la storia industriale della prima metà del Novecento,
insieme alla storia di Hitler e al suo legame con la
città, perché Linz va ricordata per ben altro. La città
oggi si vanta di ben altri primati e ben altre storie: quello
culturale e artistico è un primato che vede la città alla guida
del turismo nazionale insieme a
Vienna
e
Salisburgo.
Beethoven,
Bruckner, Goethe e Mozart restano i nomi da
ricordare, più di tanti altri.
Il passo Linz lo segue al ritmo delle sue acque, quelle danubiane
appunto, alle quali oggi vogliamo ricondurci per cogliere la
regalità di questa antica città, lungo le piste ciclabili e
tra castelli e borghi. La settecentesca tranquillità
mantenuta da Linz ci permette di cogliere subito la sua anima
più caratteristica. Il cuore storico è situato lungo la riva
destra del Danubio, il nucleo più antico, la cosiddetta Altstadt
(città vecchia) ed è rappresentato da alcuni monumenti chiave.
Il primo spunto storico-turistico è la Hauptplatz, una
grande piazza cittadina circondata da edifici color pastello
e arricchita da caffetterie all'aperto e mercati settimanali.
Seduti ad un caffè lo scenario diventa piacevole tra architetture
barocche,
artisti da strada e il via vai animato di gente che entra ed
esce da caratteristici tram urbani. Lo sguardo fa presto a posarsi
nell'alta Colonna della Trinità di Linz, anch'essa di
stile Barocco, chiamata in austriaco Dreifaltigkeitssäule
(per l'appunto 'colonna della trinità'). I raggi del sole
ne evidenziano il valore architettonico e storico: era il 1723,
anno della sua provenienza dalla vicina Salisburgo, a ricordo
della liberazione della città dalla peste (e per questo chiamata
anche Pestsäule). Tra le facciate barocche spicca l'Altes
Rathaus (1513), che si distingue per la torre angolare e
l'orologio astronomico, mentre più in là lo sguardo si proietta
verso la seicentesca Feichtingerhaus, un edificio con
delizioso cortile porticato, e va oltre verso altri palazzi
d'epoca come il Palais Weissenwolf (1660) e la Bürgerhaus
(originaria del XV secolo). Due passi oltre e siamo nel
Danubio, in quel del Nibelungenbrücke, uno dei ponti
che collegano le due sponde del fiume.
L'antica
città celtica e poi romana, Lentos e quindi Lentia, conserva
le radici di un passato antico; le stesse che un tempo hanno
dato vita allo sviluppo della città e alla sua continua trasformazione.
Castelli, chiese, fortezze e ponti, tutti testimoni di una storia
importante. I Nibelunghi hanno lasciate tracce indelebili,
così come altri imperatori e corti reali. A catturare l'attenzione
è dapprima il Castello di Linz (Linzer Schloss),
che s'intravede sormontare questa parte della città. Si affaccia
sul Danubio sin dal XV secolo, possente e ampliato, abbellito
e rinato dopo un incendio del XIX secolo. Al suo interno è oggi
presente una importante museo, ricco di collezioni storico-artistiche,
e non solo, legate alla città e ai suoi immediati dintorni:
al suo interno si possono ammirare architettura e arte medievale,
barocca, rococò, così come una vasta collezione d'armi d'epoca,
arte popolare e del folclore locale, compresi interessanti pezzi
d'artigianato dell'Austria Superiore, e ancora pezzi di numismatica
e molto di più. Si visiti il castello anche per lo spettacolare
panorama della città e del fiume che si gode dalla terrazza
principale.
Rientrando
nella città bassa, si raggiunge la vicina piazzetta del Markthalle,
un incanto Barocco composto da palazzi color pastello. Dopo
circa 200 metri, percorrendo la caratteristica via della Altstadt
dalla piazza, si arriva ad uno degli edifici storici della città
e probabile scorcio più fotografato, il Landhaus: architettura
rinascimentale del Cinquecento, ex monastero e oggi sede del
governo regionale dell'Austria Superiore (Oberösterreich).
L'edificio si riconosce in particolare per l'alta torre,
visibile dalla lontananza e visitabile fino alla cima, e si
caratterizza non meno per lo splendido porticato del giardino
interno in stile
Rinascimento italiano, con al centro la bella
fontana 'Planetenbrunnen' (fontana dei pianeti). Il richiamo
è chiaro, diretto a Giovanni Keplero, che a Linz abitò
per 14 anni nella prima metà del Seicento e lavorò come insegnante
di matematica (fu qui che egli formulò alcune delle teorie più
celebri).
L'area
più antica di Linz è un concentrato di stradine ben tenute e
caratteristici scorci. É un piacere attraversarle e camminare
fino al successivo importante monumento. Passeggiando con tranquilla
armonia, dalla piazza principale e ad est della colonna della
trinità, ci si imbatte nel Duomo di Sant Ignazio (Alter
Dom St Ignatius), la chiesa barocca più grande di Linz,
eretta per i gesuiti (da qui il nome, dedicato a Ignazio
di Loyola, fondatore dell'ordine) secondo
il progetto di Pietro Francesco Carlone (originario della
Stiria austriaca) nel XVII secolo. Non ci si lasci tradire dalla
semplicità della facciata esterna, perché l'interno è un incredibile
alternanza di ricchi stucchi, marmi, stalli e raffinati intarsi.
Un interno che si impreziosisce ancor di più per le importanti
testimonianze storico-culturali, come quelle legate al compositore
Anton Bruckner, che qui fu organista tra il 1856 ed il
1868, o quelle che ricordano una delle rappresentazioni di
Beethoven (la 'Drei Equales') suonata nella chiesa nel
1812.
Sono
diverse le chiese di Linz, una delle più caratteristiche è anche
una delle sue più recenti, la Neuer Dom (Nuovo Duomo di Linz),
presente nella Baumbachstrasse, a sud del centro storico di
Linz. Lo si ammira per l'imponenza della struttura neo-gotica
di metà Ottocento, voluta dall'arcivescovo di Linz (Franz
Joseph Rudiger) e costruita da Vinzenz Statz, anche
noto per aver disegnato il più famoso
Duomo di Colonia.
La chiesa è nota per ospitare a Natale uno dei più grandi
presepi dell'Austria e si distingue oltre che per l'alta
torre, che misura 134 metri (lo sapevate? All'epoca non era
permesso superare l'altezza della chiesa madre, la
Cattedrale di Santo
Stefano a Vienna)
anche per le belle vetrate, tra cui una in particolare che racconta
la storia di Linz.
Altre
chiese di sicuro interesse sono la gotica chiesa dei frati
minori di Linz (Minoritenkirche) del XIII secolo
e poi rimaneggiate in stile rococò, nota anche per uno splendido
dipinto di Bartolomeo Altomonte conservato all'interno
(si veda l'altare maggiore) e altri opera di Kremser Schmidt,
e la Martinskirche (chiesa di San Martino), la più antica
della città e sorprendentemente legata ad una delle più antiche
città italiane,
Lucca. La struttura è probabilmente stata costruita
durante il periodo carolingio e datata VIII secolo, quindi ricostruita
qualche secolo dopo; in un angolo più antico dell'edifico appare
raffigurato proprio il famoso
Volto Santo di Lucca(a cui rimandiamo per
un'interessante lettura). Non ultima, è la chiesa del Grande
Seminario (Priesterseminarkirche), riccamente decorata
e costruita per l'ordine dei Cavalieri Teutonici (si
ammiri all'interno un altro dipinto del Altomonte).
Molto
importante è il ruolo culturale di Linz: il Lentos
Kunstmuseum (museo d'arte moderna) è il primo luogo da suggerire
agli amanti dell'arte, dell'architettura e non solo: la collezione
interna è ricchissima e spazia dalla pittura alla fotografia
alla grafica, ma a colpire sono anche le forme quasi effimere
dell'edifico, progettato dagli architetti svizzeri Weber
& Hofer, con il quale si è dato notevole contributo all'internazionalità
di questa città, oggi espressione di grande tendenza culturale.
Tra gli altri musei di Linz si apprezzano il Museo
Nordico di Linz (Nordico Museum), che racconta della storia
di Linz e così chiamato perché ospitato nell'ex monastero
di Kremsmünster, originariamente adibito a collegio per
studenti dei Paesi nordici. Si visitino anche lo Ars Electronica
Center (Museo della comunicazione e arte elettronica di
Linz) e la Brucknerhaus, il centro congressi e concerti
di Linz.
Consideriamo
inoltre importante una visita al quartiere di solarCity di
Linz ad energia solare, nato secondo i criteri base della
sostenibilità ambientale: crescita economica, equilibrio
ecologico e progresso sociale. Il distretto di Linz-Pichling
ospita circa 4.000 persone, le quali vivono in case a basso
impatto energetico: almeno un terzo dell'acqua calda utilizzata
nel distretto è generato da energia solare, mentre il restante
è prodotto attraverso il teleriscaldamento (una apposita centrale
in grado di fornire maggiore efficienza e controllo dell'inquinamento
rispetto alle caldaie localizzate).
I
dintorni di Linz valgono ugualmente una visita (avrete
compreso che una giornata non è sufficiente per ammirare le
ricchezze di questa parte d'Austria). Non si perda in particolare
la gita alla collina di Pöstlingberg di Linz, a circa
5 km a nord-ovest della città, raggiungibile con la ferrovia
a cremagliera, antica di oltre un secolo, dalla quale si gode
una splendida vista della città e della campagna circostante.
Si apprezzi anche la visita al Monastero cistercense di Wilhering
(Stiftskirche Wilhering), a circa 8 km da Linz, originario
del XII secolo e rimaneggiato nel XVIII dopo che un incendio
(probabilmente appiccato da una giovane del posto) ne distrusse
la struttura più antica. Del complesso monastico si ammirano
in particolare la chiesa abbaziale riccamente decorata anche
da dipinti pregiati, il cortile di grande sfarzo Barocco e il
chiostro del XII secolo. Nelle vicinanze si possono raggiungere
facilmente località come Bad Leonfelden, nota per le
sorgenti termali e acque terapeutiche, le colline del
Mühlviertel e i boschi di conifere, la località di
Kefermarkt e alcune chiese dislocate nella vasta campagna:
la Reichnthal, la Waldburg, la St Michael ob
Rauchenödt, la chiesa di St Wolfgang, famosa per
l'altare in legno intagliato del Quattrocento, opera di uno
sconosciuto.
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