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Cosa vedere a Vienna
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La
cattedrale di Santo Stefano è il principale luogo di culto cattolico di
Vienna, eretta in forme gotiche nel XIII secolo. Conserva il famoso Altare
di Wiener Neustadt, capolavoro gotico.
La
Cattedrale di
Stanto Stefano (in tedesco: Stephansdom), costruita nel 1147
è la Cattedrale di
Vienna, il simbolo più famoso della città . La cattedrale ha due
caratteristiche di grande effetto: il tetto gigantesco decorato con più di
200.000 piastrelle smaltate, e l'alto, snello, campanile gotico (136,7 m
di altezza), soprannominato 'Steffl'. La chiesa venne costruita
sopra una precedente basilica, a sua volta edificata sopra
le fondamenta di un santuario romanico del V secolo. Molto
di quello che si può ammirare oggi deriva dall'ampliamento
avviato nel 1304 dal re Alberto I.
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La facciata ovest
della cattedrale è l'unica parte superstite della chiesa romanica XIII
secolo, mentre le due torri sono conosciute come le Heidentürme
(torri Pagane). Tra le torri è situato l'ingresso principale della chiesa,
la Riesentor (Porta del gigante). Il campanile ospita l'orologio
Pummerin (uno dei più grandi d'Europa), che si dice essere stato
costruito con il metallo dei cannoni catturati dagli austriaci ai turchi
durante il tentato assedio alla città .
La Cattedrale di Santo Stefano non è solo la principale chiesa e la
sede dell'arcivescovo della città , ma è anche una delle attrazioni più
popolari dell'Austria, accogliendo ogni anno più di un milione di
visitatori. Il più importante edificio gotico della città che rappresenta
otto secoli di storia architettonica, politica e sociale della città . Tutto
ciò che resta dell'originaria struttura del XIII secolo è il cancello
massiccio della Heidentürme. Successivamente venne ricostruita in stile
gotico nel XIV secolo con il completamento del coro e delle cappelle di
Sant'Eligio, Santa Tirna e Santa Caterina, mentre la Torre Sud, la navata e
la Cappella di Santa Barbara furono aggiunti nel XV secolo. Durante la
Seconda Guerra Mondiale, l'edificio della cattedrale subì una distruzione
quasi totale. La sua ricostruzione, dal 1948 al 1962, si è rivelata uno
straordinario sforzo comune che coinvolse tutta l'Austria, dimostrando
l'impazienza della nazione di ripristinare questo suo importante simbolo.
L'interno è ad una navata, lunga 108
metri e caratterizzata da impressive volte in stile gotico, alte circa 27
metri. Si ammirino in particolare il fastoso pulpito gotico di Anton
Pilgrim (1510), l'altare maggiore in stile Barocco (1641), la tomba di
Federico III, l'altare proveniente da Wiener Neustadt,
decorato dal circa una settantina tra dipinti e panelli scultorei. La chiesa
è caratterizzata da numerose statue e icone sparse ovunque all'interno, tra
queste quella curiosa del Cristo del mal di denti così chiamato in
quanto solito punire i peccatori procurando appunto un gran mal di denti, e
la leggendaria Madonna di Pécs, la quale secondo la tradizione
assistette il principe Eugenio di Savoia nella vittoria sui turchi,
uno dei più grandi condottieri italiani di tutti i tempi. Se
i vostri piedi si prestano, potete salire i 343 gradini
della torre sud, il panorama vale sicuramente la fatica, ma
potete anche prendere un veloce ascensore (il biglietto al
momento costa € 4,50 dalle 9 alle 17).
Entrati
nella cattedrale vi troverete davanti all'immenso interno a tre navate con colonne ornate
da grandi statue, ci sono diverse cose molte particolari
(e belle) che colpiscono l'attenzione del visitatore. Personalmente
mi sono diretto subito a vedere la cappella Trina
con il sepolcro del principe Eugenio di Savoia, uno dei
più grandi condottieri della storia, insieme a un altro italiano,
Raimondo Montecuccoli, sepolto sempre in Austria
(lavorò anch'egli al servizio degli Asburgo) a
Linz.
Il "Principe" Eugenio combatté fino a 72 anni, senza venire
quasi mai battuto e perì di morte
naturale,
ricchissimo e patrono delle arti (suo era il
Castello del Belvedere
degno di un re - per vederlo recatevi in Prinz Eugen-Straße
27); alla morte il suo corpo venne tumulato qui nella cattedrale,
il suo cuore, in onore della sua casata, nella
Basilica di Superga
a
Torino.
Nella navata centrale della cattedrale si trovano il pulpito
di una bellezza emozionante, del 1515 e la Madonna della
servitù. In fondo a destra risalta l'imponenza della tomba
in marmo rosso dell’imperatore Federico III del 1493
(l'ultimo imperatore del
Sacro Romano Impero ad essere
incoronato
a
Roma).
Se si scende giù nella catacombe, potrete vedere un ossario
che raccoglie le spoglie delle innumerevoli vittime della peste
che colpì la città . Se volete vedere oltre alle ossa di
persone comuni quelle imperiali ci sono le urne di rame, con
dentro le viscere degli imperatori; i
corpi imbalsamati riposano
invece nella Cripta dei Cappuccini (vedere
Cripta imperiale)
che si trova sotto la Chiesa di Santa Maria degli Angeli
(detta anche Kapuzinerkirche, indirizzo Tegetthoffstraße
2), ed i cuori nella cripta della Chiesa degli Agostiniani
(Augustinerkirche
- indirizzo Augustinerstraße 3), luogo di grandi matrimoni
imperiali, sempre che siate interessati
a questo genere di cose. Nella Cripta Imperiale si trovano
anche le tombe di Francesco Giuseppe e della sua consorte,
la famosissima principessa Sissi.
Sorprendentemente
pochi visitatori optano per entrare nella cripta
della Cattedrale di Santo Stefano. L'ingresso della tomba
sotterranea è nascosto alla normale visita, da una scala
innocua sul lato sinistro del piano principale. La cripta
della Stephansdom è suddivisa in una serie cripte più
piccole e catacombe, ed è ancora un luogo di sepoltura
attivo ancora oggi. L'ultimo "inquilino" a trasferirsi qui è
stato il cardinale Franz König, arcivescovo di
Vienna, sepolto qui nel 2004. La maggior parte dei corpi
della famiglia Asburgo si trovano nelle vicinanze della
Cripta Imperiale.
In un'altra sezione, conosciuta come cripta ducale,
vengono conservati gli "organi" di quelli che furono i
principi, le regine e gli imperatori austriaci. Insieme a
alcuni corpi e ai cuori, oltre 60 vasi di "intestini"
imperiali riposano nella cripta ducale, tra cui uno
contenente addirittura lo stomaco sovrano dell'Imperatrice
Maria Teresa. Non molto tempo fa, una delle
guarnizioni sul vaso si è rotto, perdendo 200 anni di
liquido viscerale sul pavimento. La puzza era apparentemente
così terribile che ci vollero un giorno o due prima che
qualcuno fosse disposto a scendere e affrontare la
"situazione".
Nel 1735 Vienna sperimentò sfortunatamente uno scoppio di
peste bubbonica. Nel tentativo di tenere a bada la Morte
Nera, i numerosi cimiteri che circondavano lo Stephansdom e
l'ossario cittadino furono svuotati e migliaia di ossa e
cadaveri vennero gettati nei pozzi scavati nel pavimento
della cripta della cattedrale. L'inconveniente di questa
decisione fu che l'odore che dalle catacombe occasionalmente
veniva su in alcune occasioni rendeva impossibili i servizi
religiosi.
Per combattere l'odore sgradevole, oltre a fare spazio a più
corpi, alcuni prigionieri provenienti dalle galere viennesi
furono costretti a spezzare i corpi in decomposizione
accalcati e disordinati per impilarli in file regolari
ordinate, con i teschi in cima. Sembra che questi sfortunati
non abbiano mai finito il lavoro e ancora oggi si possono
trovare delle sezioni della cripta sparse con pali di ossa
disorganizzate e bare deteriorate.
Cattedrale di
Stanto Stefano (Stephansdom)
Stephansplatz 1
Area: distretto 1 / Centro storico Innere
Stadt
Metro: Stephansplatz
Vienna
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