Mura di Urbino

Mura di Urbino 

 

Le Mura di Urbino sono considerate tra i principali esempi di fortezza militare e definiscono quello che oggi è il limite dello spazio urbano della città. La prima cinta muraria fu costruita dai romani sulla cima del Colle del Poggio tra il III e il II secolo a.C. in opus quadratum (opera quadrata, una tecnica di sovrapposizione dei mattoni usata nell’ antica Roma), prendendo la sua forma ovale.

La dominazione romana nel territorio di Urbino viene collocata in relazione alla colonizzazione delle zone transappenniniche e altoadriatiche (battaglia del Sentino – Sassoferrato 295 a.C.- in cui i Piceni alleati con i Romani sconfissero i Galli Senoni).

Mura di UrbinoDopo la prima edificazione dell'epoca romana, mentre la città si espandeva, iniziò il rafforzamento che interessò nuove aree come quella dove oggi troviamo via Raffaello (nel tratto che da Porta Maja andava verso il Monte) e l’inizio di Valbona e Lavagine. Nella parte nord iniziava a prendere forma anche la zona di Porta Santa Lucia, che faceva da spartiacque ed era più facile da percorrere, in quanto alternativa alla salita al monte. Gli accessi di Porta Nuova e l’antica Posterula erano in parte stati sostituiti, in termini di importanza, con i nuovi accessi di Porta Valbona e Porta Lavagine.  Il crocevia stradale della biforcazione nel Pian di Mercato, diventò il nuovo ritrovo cittadino, il quale prima era situato nell'antica città romana.

Mura di UrbinoLe nuove Mura racchiudevano tutte le zone urbanizzate, il che lasciava poco spazio a nuove estensioni. Nella prima metà del XII secolo ci furono dei cambiamenti rispetto alla fase precedente: le costruzioni non si concentravano nella sola direzione nord, ma si distribuivano omogenee percorrendo le strade principali collegate al territorio.  Una volta che erano state costruite le Mura, e quindi erano state risolte le problematiche riguardanti la difesa della città, questa poté espandersi con semplicità in qualsiasi direzione. Con l’aumento dell’attività edilizia, anche gli ordini religiosi iniziarono a costruire i loro conventi subito fuori dalle porte medievali, integrando così anche i nuovi borghi. Nella parte meridionale venne costruito il Convento di Sant’Agostino, invece i monasteri di Santa Lucia e di San Francesco vennero costruiti nella parte settentrionale, mentre ad ovest venne costruito il monastero della Torre, il quale influenzò la realizzazione di quello che poi diventerà il borgo Lavagine, borgo di Sant’Angelo.

Dopo che i Montefeltro si impossessarono della città (dalla seconda metà del XII e primi anni del XVI secolo), iniziò la costruzione della seconda parte circonferenziale delle Mura. Questi lavori si estendevano fino al luogo in cui, più tardi nella metà del XIV secolo, sorgerà la fortezza dell'Albornoz (eretta dal cardinale Anglico Grimoard, sul luogo in cui sorgeva una delle residenze dei Montefeltro) toccando la parte di Porta Santa Lucia, costeggiando poi la parte d Porta Lavagine, Borgo San Bartolo e fino ad arrivare sull’ampia valle di Valbona e il Torrione Mercatale. A sud le nuove mura includevano il Borgo San Paolo fino al convento di Sant'Agostino.

Questo ampliamento fu di vitale importanza per la difesa dei borghi che si svilupparono all’esterno della prima cerchia di mura, e per far si che si potessero formare nuove aree all’interno del confine cittadino. Fu così che la forma di Urbino fu definita e che si stabilizzò nei secoli successivi. In seguito alla costruzione del Palazzo Ducale e del Duomo, fu realizzata dal Duca Federico da Montefeltro nella seconda metà del XV secolo, la terza cerchia muraria.

La quarta cerchia infine, che al giorno d’oggi è la meglio conservata, è quella voluta nel XVI da Francesco Maria I della Rovere, e fu eretta per difendere l’artiglieria, con bastioni (come quello di Belisario) e un terrapieno. I Della Rovere spesso preferivano vivere a Pesaro o a Gubbio, nonostante ciò, la loro residenza ufficiale rimase ad Urbino. Fu nel 1621, in occasione del matrimonio tra il duca Federico Ubaldo della Rovere e Claudia de’ Medici, che venne eretta la Porta Valbona, la più importante di Urbino, sia per la sua imponenza che per la sua ubicazione, che all’epoca portava i viaggiatori provenienti da Roma e Firenze, e che oggi conduce sulla principale via Mazzini per poi aprirsi sul Mercatale, l'odierna piazza di "approdo" per turisti e visitatori della città.  Durante la metà del XIX secolo fu demolito un tratto della cinta muraria per poter costruire una barriera daziaria, la quale fu dedicata, all’allora principessa Margherita di Savoia. La sua costruzione prese una parte del bastione di Belisario comportando il ripristino del tratto murario che includeva il Bastione di San Polo e il piccolo Bastione di San Girolamo, il quale poi venne abbattuto durante i lavori; il che servì alla realizzazione di una nuova strada che potesse collegare la Barriera Margherita a quella che oggi è Piazza della Repubblica. Con questo mutamento urbanistico la Porta di San Polo fu chiusa al transito pubblico. Ad oggi le porte che acconsentono l’accesso all’interno delle mura sono: Porta di Santa Maria, Porta Valbona, Porta del Pian del Monte, Porta di Santa Lucia, Porta di Lavagine, Porta di San Bartolo e Porta di San Polo.

 

 

 

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