ROMA ROMANTICA


ROMA ROMANTICA

 

Vogliamo raccontare qui la storia di un viaggio di una nostra amica in una delle più belle città del mondo, la nostra capitale, la leggendaria Roma. Eccovi allora la sua esperienza e i suoi commenti su Roma in versione romantica. Ci sono migliaia di guide e di informazioni che si possono trovare su questa bella città, ma io intendo raccontarvi la mia storia, il mio viaggio, per farvi innamorare di Roma, così come me ne sono innamorata io.

Ogni viaggio che noi facciamo racconta qualcosa di noi, ogni cosa che vediamo rimane in noi, per sempre, io credo che un racconto aiuti, in un modo o nell’altro a comprendere le emozioni che un luogo può suscitare, emozioni che saranno diverse in ognuno di noi, ma che avranno un’origine comune.

 

Roma romanticaVivo in Calabria e solo sei ore mi separano dalla capitale ma non avevo mai avuto occasione di visitarla, l’ho fatto a fine marzo, perché il mio ragazzo abita lì e l’ho raggiunto per un week-end. Io credo che Roma sia una meraviglia, ogni angolo di quella città è un pezzo di storia, un pezzo della nostra storia, un frammento di cultura del quale dovremmo essere tutti orgogliosi. La prima cosa che ho visto è stata Piazza di Spagna, la celeberrima piazza vista tante volte sui libri e in tv era proprio lì davanti a me, in tutto il suo splendore, tra centinaia di turisti che si accalcavano per fare delle foto alla fontana e alla scalinata di fronte. Proprio da quella scalinata è iniziato per me un susseguirsi di emozioni che mi hanno accompagnato durante tutta la mia vacanza romana. Salire gli scalini di Trinità dei Monti di corsa, mano nella mano, con una delle persone più importanti della tua vita, è un emozione che non si può descrivere, perché non trova eguali, la bellezza di Roma era in quel momento paragonabile alla bellezza della mia anima e del mio cuore. Passeggiare abbracciati per Via Condotti o via del Corso, fino a raggiungereVideo di Roma l’immensa Piazza del popolo è un itinerario che consiglio a tutti voi. La grandezza di quella piazza, la sua enormità mi ha colpito, mi hanno colpito le due chiese identiche, poste proprio all’entrata, l’obelisco gigante, al centro della piazza, vedere tutte queste meraviglie, al tramonto del giorno ha provocato in me una serie di sensazioni uniche, in quel momento mi sono sentita bene, mi sentivo felice, perché non avevo mai visto niente di simile.

Il giorno dopo è stato il turno del simbolo di Roma, il Colosseo, vedere quel monumento che sta lì da più di 1900 anni, (basti pensare che la sua costruzione iniziò nel 72 d.C. e terminò nell’80 d.C.) ha suscitato in me profonde riflessioni. Vedere il Colosseo, quel monumento che ha resistito a tante vicende, mi ha fatto pensare alla caducità umana, alla fragilità dell’uomo. Quante vite sono passate davanti a quel monumento, quante persone, quante ragazze come me, con le  Foro Romano oggiloro aspirazioni e le loro delusioni, quanti avvenimenti storici e politici, il Colosseo siamo noi, siamo tutti noi, il Colosseo simboleggia il mondo intero. Proseguendo su via dei Fori Imperiali, arrivando poi a Piazza Venezia sono rimasta colpita dai tanti giocolieri e artisti di strada che popolano e rallegrano l’intera città. Il Pantheon è stata la tappa successiva, qui sono rimasta folgorata non tanto dalla cupola particolarissima, ma dalla religiosità del mio ragazzo, che ha fatto il segno della croce prima di entrare, perché il Pantheon è un luogo sacro, io neanche lo sapevo. Sono questi piccoli gesti che ti fanno apprezzare una persona e il luogo che ti circonda in quel momento, così come la foto scattata di fronte all’Istituto Sturzo, mi ricorderà sempre gli ideali ai quali Antonio è legato. Ogni persona ha una sua cultura, una sua preparazione, un suo credo, non solo religioso; grazie a questo mio viaggio a Roma io sono riuscita a comprendere meglio la vita, le emozioni e gli ideali della persona che ho al mio fianco, e questo l’ho capito guardandolo negli occhi, mentre parlava, mentre si atteggiava a guida perfetta, mentre guardava un giocoliere tra i dipinti e i colori di Piazza Navona. Tra una passeggiata e un’altra, tra un mio capriccio e tanti sorrisi siamo arrivati sul Tevere. Giunti sul ponte mi è venuta in mente la canzone di Claudio Baglioni "Tutto l’amore che posso", canzone che può raccontare molto meglio di me i miei sentimenti d'amore per la città e amore per la persona che ti è a fianco.

"E lungo il Tevere che andava lento lento, noi ci perdemmo dentro il rosso di un tramonto fino a gridare i nostri nomi contro il vento, tu fai sul serio o no...
Tra un valzer pazzo, cominciato un po' per caso tra le tue smorfie e le mie dita dentro il naso,
noi due inciampammo contro un bacio all'improvviso, è troppo bello per essere vero
per essere vero ,per essere vero, amore mio, ma che gli hai fatto tu a quest'aria che respiro
e come fai a starmi dentro ogni pensiero, giuralo ancora che tu esisti per davvero…
Amore mio, ma che cos'hai tu di diverso dalla gente, di fronte a te che sei per me così importante
tutto l'amore che io posso è proprio niente..."

Dove mangiare a RomaAmmirando il Tevere siamo giunti sul Gianicolo, uno dei punti più alti della città, dal quale si può ammirare tutta Roma. C’è un panorama fantastico da lì, perché hai sotto di te l’intera città, la città eterna. Sono arrivata, quindi, al Vaticano, a Piazza San Pietro, piazza che ti lascia davvero senza parole, un’opera d’arte, di ingegno e di cultura che non ha eguali in tutto il mondo. Il Vaticano è il simbolo del potere della chiesa, potere che doveva apparire grande, enorme, di fronte a tutti i fedeli, intento pienamente riuscito. Dal Vaticano siamo giunti di fronte alla Lumsa, una delle più prestigiose università italiane, e immerso tra i vicoli abbiamo raggiunto un caratteristico ristorante tipico.
La serata è terminata con la visione della bellissima fontana di Trevi. Non avevo mai visto qualcosa di simile, quella fontana incastonata in un angolo, illuminata, piena di decori, credo che la fontana di Trevi sia il più bel monumento di Roma, la fontana di Trevi è Roma. Da tradizione ho gettato anch’io la monetina nella fontana, per esprimere un desiderio, desiderare qualcosa proprio in un momento di massima felicità, è il colmo. In quel momento io non avevo bisogno di nulla, perché avevo tutto, possedevo tutto ciò che si può avere per essere felice.
Questo è il mio racconto di viaggio a Roma, le mie sensazioni, le mie emozioni snodate tra le vie della nostra capitale, tra le foto scattate ai monumenti famosi, tra gli sguardi della gente.

Questa per me è stata Roma, un viaggio di amore, di emozioni uniche e indescrivibili, ogni angolo di Roma ha qualcosa da regalare ai turisti, ogni piccola parte di quella città e un dono, un regalo per tutti noi. Roma è cultura, storia, festosità, lusso, colori, allegria, Roma è una città che rimarrà sempre nel cuore e negli occhi di chi c’è stato, di chi l’ha visitata. La nostra capitale è proprio questo, è un intreccio di storie di vita, storie di chi ci abita, di chi la visita, di chi ci andrà, storie che parlano di amore, amore per la città, amore per i suoi monumenti, per le sue chiese, per le sue fontane, amore per questi luoghi eterni e sempre pieni di fascino, che riescono a farci innamorare, farci innamorare di Roma, farci innamorare di chi è al nostro fianco e farci innamorare della vita.

 

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