Piazza Duomo a Catania
La Piazza del Duomo con la sua zona pedonale è il cuore di Catania.
La coerente composizione cromatica, bianca e nera, è
caratteristica dell'architettura barocca della città un’opera
dell'architetto palermitano, Giovanni Battista Vaccarini.
Molte dei rifacimenti barocchi di Catania furono progetti del
Vaccarini, tra cui il Palazzo dell'Università (1730), la
Cattedrale di Sant'Agata (1739), la Chiesa della Badia
di Sant'Agata (1767), la Fontana dell'Elefante (1736)
ed il Palazzo del Municipio (1741). Questo insieme forma
un bellissimo quadro complessivo, soprattutto di notte quando
questi monumenti sono illuminati. |
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Piazza Duomo venne ricostruita in gran parte dopo il terremoto
che colpì la città nel 1693, uno dei più disastrosi eventi
naturali abbattutisi sulla Sicilia. In pochi secondi la Catania
antica e medievale venne rasa al suolo. La città ebbe 18 mila
morti su una popolazione complessiva di 25 mila abitanti. Poche
cose restarono in piedi, tra cui le absidi normanne della
Cattedrale, il Castello Ursino, parti del Teatro e
dell'Anfiteatro Romano. Del resto restavano solo macerie. Ma si
passò dalla cenere alla rinascita. In pochi decenni Catania
venne ricostruita secondo il nuovo assetto urbanistico tracciato
da Giuseppe Lanza, Duca di Camastra. Grazie alle
esperienze acquisite nel campo dell'urbanistica e alla
collaborazione dell'ingegnere militare Carlos de Grunenbergh,
a cui si deve la stesura di molti dei piani di ricostruzione,
del commissario generale Giuseppe Asmundo e
dell'architetto gesuita Angelo Italia, il duca di
Camastra, ebbe un ruolo determinante per lo sviluppo del barocco
siciliano della Val di Noto. Per la ricostruzione di Catania,
uno dei principali artefici, Giambattista Vaccarini, utilizzò
materiali provenienti dai monumenti antichi catanesi. Fu proprio
da Piazza Duomo che ebbe inizio la fervida attività di
ricostruzione.
Il punto centrale della Piazza del Duomo, cuore di Catania e
allo stesso tempo l’emblema della città è la Fontana
dell'Elefante del Vaccarini. Il nero elefante di lava,
chiamato dai catanesi anche "Liotru", risale all'epoca romana e
porta sulla schiena un obelisco egizio. Originariamente
integrati in altre costruzioni che si trovava a Catania, i due
elementi furono messi insieme dal Vaccarini come simbolo della
rinascita della città dopo il sisma. Secondo la leggenda,
l'elefante ricorda il mago Eliodoro (Diodoro) che visse a
Catania e forgiò il proprio animale dalla roccia lavica. Vedere
l'articolo dedicato alla
Fontana dell'Elefante.
La Piazza è circondata da edifici civili e religiosi ricostruiti
secondo lo stile "barocco" reinterpretato da architetti e
maestranze locali, con equilibrio delle forme ma anche con una
estrosa fantasia decorativa. Alla sinistra della Porta Uzeda,
si ammira l'edificio della Cattedrale di San'Agata, a
destra l’Ex Seminario dei Chierici, realizzato nel 1694
da Alonzo di Benedetto e completato nel 1757 da Antonino
Battaglia. Quest'ultimo è un edificio particolare, costruito sui
resti delle fortificazioni cinquecentesche, con pilastri in
pietra naturale, un fitto paramento a bugne ed un ricco
cornicione in pietra bianca. Le belle decorazioni sono del primo
stile barocco.
Di fronte all'Ex Seminario dei Chierici, si trova il Palazzo
del Municipio
Palazzo del Municipio di Catania, conosciuto anche come "Palazzo degli
Elefanti" per la presenza di elefantini scolpiti che
adornano i frontoni dei sei balconi del secondo ordine.
L'elefante è alternato dalla lettera A (l'iniziata della patrona
Agata) gli emblemi della città.
Sul lato occidentale di Piazza Duomo, si trova il settecentesco
Palazzo Zappalà, costituito da pianoterra (con botteghe),
piano nobile e piano della servitù; forse realizzato da
Francesco Battaglia. Anche in questo caso, si nota il
particolare cromatismo tra la pietra lavica e la pietra bianca
tipico della Catania ricostruita dopo il terremoto del 1693.
All'angolo sud-ovest della piazza, un altro palazzo bel palazzo
è quello della nobile famiglia Pardo,uno dei primi palazzi
costruiti dopo il terremoto del 1693, con ricche lesene (i
fusto, a pianta rettangolare, appena sporgenti dalla parete, con
i relativi capitelli e basi).
Il palazzo Pardo, con la sua aristocratica mole, ed il
piccolo e grazioso Palazzo Marletta (posto all'angolo
della via Marletta con la via Vittorio Emanuele), completano la
fusione architettonica di piazza Duomo.
Oltre alla Fontana dell'Elefante, di cui abbiamo già parlato,
nella Piazza del Duomo di Catania si trovano altre due fontane,
vedere a questo riguardo le pagine dedicate alla
Fontana dell'Amenano e la
Fontana dei Sette Canali.
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