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Consigli
utili per il rientro a scuola. Pratiche indicazioni sotto il
profilo medico, psicologico ed organizzativo per studenti e
genitori alle prese con l'inizio di un nuovo impegnativo
anno scolastico.
Al suono
della campanella, il pensiero comune di alunni, genitori
e professori è solo uno: è ricominciata
la scuola, orari, impegni, compiti… aiuto!
Il rientro a scuola , ogni anno, è
sempre un’esperienza nuova, a tratti
problematica. Il primo giorno di scuola
è preceduto da preparativi ed aspettative,
che sia il primo giorno di elementari, medie o
superiori, l’emozione non cambia. Sappiamo che ogni
nuovo percorso scolastico rappresenta un viaggio,
del quale si conosce solo la località di partenza,
ma non il percorso. Spesso la partenza vera e
propria è dura.
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In effetti, dopo tre mesi di vacanze estive,
riprendere il tran tran quotidiano non è facile, se da una
parte si è entusiasti di rivedere i propri compagni e di
conoscerne nuovi, dall’altro la malinconia per la fine
dell’estate e l’ansia per nuovi inizi,
si fanno sentire.
Anche per le mamme e i papà vari sono i timori, le ansie,
le aspettative; bisogna però stare ben attenti a non
trasmettere questo senso di smarrimento ai propri figli,
soprattutto a quelli più piccoli. Non dobbiamo dimenticare che
i veri protagonisti di questa avventura sono proprio loro. Avete
mai visto un eroe che si fa influenzare delle preoccupazioni
della propria mamma? Per i vostri bambini dovrà funzionare allo
stesso modo. L’esperienza dell’inizio o del ritorno a scuola,
è bene inquadrarla come "normalità", senza enfatizzare troppo
nessun aspetto. Qualcosa cambia e lo si affronta, normalmente,
senza eccessi, senza sminuire né esaltare. Bisogna saper sostenere
i piccoli ma anche i grandi, in ogni loro difficoltà, in ogni
loro paura, in particolare quelle legate all’ambiente scolastico,
al rapporto con gli altri, al timore di non essere preparati
o adeguati.
I primi giorni di scuola sono sempre "tragici".
Per tutta l’estate nessuno ha avuto "doveri
scolastici", ma solo "diritti": il diritto
di rientrare più dormire più tardi del solito, quello di stare
al mare tutto il giorno, quello di avere libertà di organizzazione
dei propri tempi. Proviamo ora a pensare, invece, all’improvviso
cambiamento che avviene appena si mette piede in aula, appena
gli insegnanti/i professori dettano gli orari, lasciano i compiti
da svolgere a casa…. Molti insegnanti, consapevoli del cambiamento
repentino, nello stile di vita degli studenti (ma anche del
loro), rendono il rientro più morbido, concedono tempi di recupero,
chiedono feedback ai bambini/ragazzi.
Ed è proprio qui, che spesso, entrano in gioco i genitori,
ad ascoltare l’ansia o lo stress, dei primi giorni di scuola,
aspettando che questa svanisca, dando spazio solo alle aspettative
positive, all’amicizia che si può consolidare, a quella che
può sbocciare e alle numerose cose da imparare.
Talvolta in questo delicato momento, si riescono meglio a
cogliere, alcuni segnali di malessere. Possibile che si tratti
di normale stress da rientro, come quello che ci assale al rientro
al lavoro, in alcuni casi possono emergere segnali di rifiuto
verso la scuola. Quando questi segnali sono evidenti, con malessere
anche fisico, meglio accertarsi che non siano in atto fenomeni
di bullismo (non necessariamente deve trattarsi di atti gravi,
il bullismo si configura anche in casi talvolta sottovalutati).
È importante, parlare, sconfiggere il silenzio che spesso soffoca
i pensieri e le emozioni, iniziare un percorso di “liberazione?,
di apertura, di condivisione del problema con i genitori e gli
insegnanti.
Scuola infanzia
e primaria
Vediamo ora di fornire qualche utile suggerimento
per i più piccoli, per coloro che dovranno
affrontare la scuola materna o la scuola
primaria. In entrambi i casi, il problema maggiore
è quello del "distacco"; non è facile allontanarsi
dalla propria mamma o dalla propria casa, così come non sarà
facile lasciare la scuola materna, per diventare ufficialmente
alunni di Prima. La cosa migliore da fare, in questo caso, è
svolgere una sorta di percorso preparatorio,
che attraverso i discorsi di mamma e papà, riesca a trasmettere
ai bambini l’entusiasmo di questa nuova avventura. Potrete parlare
della nuova scuola, di ciò che si farà, dei traguardi che si
raggiungeranno, ponendosi sempre al fianco del bambino/a per
ogni passo da compiere, senza paura di sbagliare. Bisogna spronare
i più grandi a parlare, farli esprimere, portarli a condividere
le proprie sensazioni ed il proprio stato d’animo. Uno stato
di agitazione, nel bambino, potrebbe portarlo a non dormire,
oppure ad avere il sonno agitato, la cosa migliore è cercare
sempre di stargli vicino, tranquillizzandolo in ogni modo, affrontando
tutto con normalità trasmetteremo normalità. Evitate quadretti
idilliaci, non insistete “ora sei grande?. Andate ad acquistare
insieme tutto il materiale che serve per la nuova scuola con
anticipo.
Scuola media
I genitori che, invece, si ritrovano ad affrontare l’inserimento
nella Scuola Media, dovranno fare i conti con
un altro genere di problematiche, legate alla delicata
fase di sviluppo del bambino. A quell’età ancora non
si è del tutto ragazzi, anche se molti credono già di esserlo,
però non si è neanche bambini, anche se si ha bisogno ancora
dei genitori. Per tale ragione, bisogna riuscire ad accettare
questa normale fase di transizione, accettando i silenzi, senza
insistere, avendo la pazienza di aspettare un’apertura. Sta
a voi scoprire la tecnica giusta, per fargli sentire la presenza
al suo fianco, senza essere ingombranti. In questa fascia d’età,
aumenta la possibilità di andare incontro, o comunque assistere
a episodi di bullismo o derisione.
Attenzione anche ai possibili disturbi dell’apprendimento, quali
dislessia o discalculia, soprattutto
se questi sono stati, come talvolta accade, sottovalutati durante
il percorso delle elementari.
Scuole superiori
E poi, quando dalle Scuole Medie, si passa alle Superiori,
lì si fa uno dei passi più importanti della vita, lì per la
prima volta, la scuola non è vista semplicemente come qualcosa
di imposto da altri, ma come una scelta personale. Chi inizia
il primo anno delle scuole secondarie di secondo grado, può
scegliere da solo quale sarà il proprio futuro,
che cosa ama fare e quali materie intende studiare. Una scelta
simile non è facile a 14 anni, quando il carattere si sta forgiando,
quando si inizia a sentire addosso il peso della responsabilità
e dell’indipendenza, quando ancora non si è adulti, ma non si
è più neanche bambini. In questo caso, i genitori dovranno costruire
un rapporto in parte amichevole ma
sempre autorevole. La scelta spesso viene condizionata
dalle pressioni e dalle aspettative dei genitori. Sappiate che
la scuola superiore non limita il futuro dei vostri figli. Oramai
se si è capaci si può fare lettere anche se si è studiato ragioneria
o economia e commercio anche se si è fatto l’istituto tecnico.
E anche per chi non andrà all’università, tutte le strade sono
aperte se si ha capacità, il percorso delle superiori non vincola
il futuro lavoro.
Suggerimenti
per iniziare bene
I vostri figli dovranno parlare con voi, comunicarvi cosa
non va, anche se questo non sarà facile. L’ansia, la nausea,
il mal di testa, sono fattori derivanti dallo stress, da quello
stress che genera la paura di non farcela. Torniamo a noi, la
campanella è suonata, cosa bisogna fare per far si che questa
vita scolastica diventi più leggera?
Ecco alcuni piccoli suggerimenti che potranno migliorare
l’inserimento a scuola.
-
Abituarsi alla sveglia . Già qualche
giorno prima dell’inizio delle lezioni, bisogna riabituarsi
ad andare a letto e svegliarsi un po’ prima del solito,
evitando così il trauma della sveglia che suona troppo presto.
-
Mangiare sano . Per consentire al nostro
cervello e di conseguenza alla nostra attenzione, di funzionare
al meglio, abbiamo bisogno di un’alimentazione corretta.
Per iniziare una buona colazione, che ci fornisca l’energia
giusta per iniziare la giornata. A metà mattinata merenda
e al ritorno da scuola un bel pranzo, che ci consenta di
studiare durante il pomeriggio.
-
Controllo dal medico . Controllare la
vista, per individuare eventuali problemi di attenzione
e di apprendimento.
-
Conoscere la scuola . Prima dell’inizio
delle lezioni sarebbe opportuno andare a scuola e visitare
il sito web della scuola. Informatevi prima, quando possibile
sui libri di testo e sugli orari.
-
Partecipare alla vita scolastica . Dopo
l’inizio delle lezioni bisogna cercare di partecipare alle
riunioni, per stare attenti ad eventuali comunicazioni da
parte della scuola e monitorare l’inserimento del ragazzo.
-
Interessarsi dei rapporti extrascolastici
. Affinché un bambino/ragazzo sia sereno, dovrà avere dei
buoni amici, è importante quindi svolgere attività fuori
dalla scuola, essere attivi fisicamente e socialmente.
-
Trasmettere positività . Questo consiglio
è rivolto soprattutto ai genitori. Il ritorno a scuola è
difficile, quindi voi dovrete fare il possibile per renderlo
sereno e “invitante?. Fate colazione con calma, approfittate
per parlare un po’ di più al mattino; una buona merenda
e qualche bella cosa da fare nella settimana rendono l’inizio
più gradevole.
-
Autonomia . La cosa fondamentale per
la vita di ogni alunno è quella di rendersi autonomo, con
le proprie scelte, anche le più banali, la scelta dell’abbigliamento,
l’acquisto del materiale ecc.
-
Preparare tutto la sera . La mattina
c’è sempre una gran fretta, quindi, la cosa fondamentale
da fare è preparare lo zaino e l’abbigliamento già dalla
sera, in modo da non arrivare a scuola con l’affanno.
-
Accompagnare il bambino il primo giorno di scuola
. Questo suggerimento è adatto per i più piccoli, che preferiscono
essere incoraggiati, in particolare il primo giorno. Per
i liceali, invece, sarebbe più opportuno lasciarli dietro
l’angolo della scuola, in modo da consentire loro di varcare
il cancello da soli.
-
Parlare . La cura migliore, per tutto,
è parlare. Quindi lasciate i vostri figli liberi di esprimere
le loro emozioni e voi condividete tutti i vostri pensieri
con loro, solo così si creerà un legame davvero speciale.
Invece di chiedere sempre “come è andata?? iniziate voi
a raccontare come è andata la vostra mattina/giornata, il
resto verrà da sé (non chiedete subito all’uscita di raccontarvi
tutto, pazientate, aspettate il momento migliore per chiedere,
dopo la scuola i ragazzi sono stanchi e non vogliono parlare
troppo).
-
Staccare nei weekend . È vero, le vacanze
sono finite, però ogni tanto, una fuga dalla quotidianità
non fa male, anzi, ricarica e rende più ricettivi. Una piccola
gita è sufficiente per rilassarsi e ricaricarsi. Se il posto
che ci siamo scelti è all’aria aperta, ancora meglio, così
godiamo del legame con la natura e dell’energia che la natura
trasmette.
-
Buoni propositi . Per ricominciare al
meglio questo nuovo anno scolastico provate a schiarirvi
le idee, magari con una lista dei buoni propositi. Con un
po’ di impegno tutto è possibile.
"Una buona testa e un buon cuore sono una combinazione
formidabile. Ma quando ci aggiungi una lingua o una penna colta,
allora hai davvero qualcosa di speciale ."
Nelson Mandela
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