Fondaco dei Tedeschi a Venezia

Fondaco dei Tedeschi a Venezia

 

Il Fondaco dei Tedeschi (o Fondego in veneziano), uno degli edifici più grandi e riconoscibili di Venezia, costruito per la prima volta nel 1228, è stato per lungo tempo un luogo destinato all'approdo e allo stoccaggio di merci che venivano dal nord Europa, in particolare dai paesi di lingua tedesca, da cui il nome. Rappresentato dal Canaletto e da altri maestri, e fotografato innumerevoli volte come l'imponente ma anonimo sfondo del Ponte di Rialto, il Fondaco si pone come muto testimone dell'epoca mercantile veneziana.

 

In seguito, dopo essere stato usati come dogano nel periodo napoleonico, è stato il palazzo delle Poste e, dopo un lungo restauro e dopo essere passato in mano privato, è stato trasformato, non senza parecchie polemiche,  in un lussuoso centro commerciale.


Fondaco dei TedeschiL'edificio originario fu distrutto da incendio nella notte tra il 27 e il 28 gennaio 1505, ma il Senato veneziano lo fece ricostruire in pochi mesi tra il 1505 e il 1508. A differenza di altri palazzi sul Canal Grande, si decise di non ricorrere a decorazioni marmoree né elementi decorati a traforo, abbellendo piuttosto le campiture libere tra le finestre con affreschi, per i quali vennero chiamati, il maggiore pittore veneziano dell'epoca, Giorgione e il giovane Tiziano. Questa commessa, avrebbe creato un conflitto tra i due pittori, dove l'allievo Tiziano fece intravedere il suo grande talento nei confronti del già affermato maestro. Gli affreschi andarono con tempo deteriorandosi quasi del tutto e oggi non ne restano che pochi frammenti (la Giustizia di Tiziano) conservati a Ca' d'Oro.

Così come gli altri "fonteghi" della città, anche questo fu soppresso con la caduta della Repubblica nel 1797, seguita all'occupazione francese e alla successiva occupazione austriaca dopo la Pace di Campoformio. Per circa due secoli il palazzo ha ospitato le Poste Italiane e nel 2008 è stato ceduto al gruppo Benetton per 53 milioni di euro, per essere trasformato in un lussuoso centro commerciale, dotato anche di un polo culturale aperto ufficialmente al pubblico 1 ottobre 2016.

 

Oggi il centro commerciale del XVI secolo che si affaccia sul Ponte di Rialto, con dettagli d'epoca, mostre d'arte e una terrazza sul tetto che offre una vista impareggiabile sul Canal Grande. Una nuova attrazione a Venezia? Sì, ma non nel modo di pensare. Questo non è un nuovo museo o galleria per La Serenissima, è un grande magazzino. Ma il T Fondaco dei Tedeschi, inaugurato da poco, è un grande magazzino come nessun altro.


Fondaco dei TedeschiLo storico Fondaco dei Tedeschi risale al 1228, quando fu costruito come centro commerciale per i mercanti tedeschi nel cuore dell'area del mercato di Rialto. Distrutta due volte da un incendio, la sua attuale incarnazione fu costruita nel 1506, anche se successivamente rielaborata da Napoleone - che la utilizzava come dogana - e poi da Mussolini. Infatti, fino al 2009, quando la famiglia Benetton lo acquistò con l'obiettivo di trasformarlo in un grande magazzino, fu l'ufficio postale principale della città.

Il negozio - che ha un ingresso direttamente sul Canal Grande, per chi vuole arrivare co un taxi acqueo, ma anche per i pedoni - è centrato intorno a un vasto atrio, fiancheggiato da colonnati, con un caffè progettato da Philippe Starck al centro, che serve cibo di Alajmo, la famiglia locale dietro l'iconico Quadri, il ristorante e caffè Quadri di Piazza San Marco.


Intorno, il negozio si sviluppa su tre piani di "gallerie", tutte affacciate sull'atrio, con gagliardetti in stile rinascimentale che delimitano i diversi reparti, dove sono presenti oltre 300 marchi per lo più di lusso. Nel corso dei secoli sono stati preservati dettagli originali, da un camino cinquecentesco nella sezione donna e travi dipinte nei portici intorno all'atrio, ai pavimenti di epoca napoleonica al piano terra e al soffitto con travi di cemento degli anni Trenta.

Gli architetti hanno lasciato la propria impronta del XXI secolo sotto forma di un "padiglione per eventi" sul tetto e di uno spazio espositivo. Anche se il negozio è chiaramente rivolto ai turisti - gli operatori DFS, con sede a Hong Kong specializzati nello shopping duty free in tutto il mondo - stanno facendo uno sforzo concertato per attirare i locali. C'è anche un focus sui prodotti di produzione locale: accanto a marchi come Gucci, Bottega Veneta e Brioni, c'è un mini food-hall che offre un'ottima cucina italiana e una selezione di opere di artigiani locali, dal pizzo di Burano alle "furlane", le tradizionali pantofole da gondoliere. La gente del posto, tradizionalmente resistente alle aziende esterne che si insediano in città, prende un caffè e passeggia per l'edificio.


Ma nonostante l'architettura, gli eventi, i marchi e gli arredi di lusso (questo è un luogo dove le scale mobili sono scarlatte e gli ascensori d'oro), la carta vincente del Fondaco è il suo balcone sul tetto, un prolungamento della tradizionale altana veneziana in legno. Situato in una posizione privilegiata sul Canal Grande, alla curva di Rialto, i panorami del sesto piano sono forse i migliori della città. Proprio sotto di esso, vaporetti e taxi d'acqua filano sotto il ponte di Rialto; a destra, un traghetto trasporta veneziani e visitatori, con i loro carrelli della spesa pieni di pesce e verdure fresche, dal mercato di Rialto, vecchio di 700 anni, alla trafficata Strada Nova; tra i favolosi edifici a vista, Ca' Pesaro, la galleria d'arte moderna della città, le colonne gotiche scanalate di Ca' d'Oro, e Ca' Foscari, il sontuoso edificio universitario alla prossima curva del canale.


E poi c'è l'orizzonte unico di Venezia. La città della laguna è notoriamente una città vista dal basso, ma la vista a volo d'uccello, in un certo senso, è ancora più sorprendente. Il panorama spazia a 360 gradi intorno, dalle cupole della basilica di San Marco al campanile di San Francesco della Vigna, per poi spingersi oltre le lontane isole di Murano e Burano fino alle Alpi che brillano in lontananza.

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