Basilica di San Marco a Venezia

Basilica di San Marco a Venezia

La Basilica di San Marco, situata nell'omonima Piazza, è uno dei punti salienti della visita a Venezia, il cuore turistico e sociale della città, impossibile non visitarla. Anche se la sua storia poggia su due furti eclatanti (quello delle spoglie di San Marco da Alessandria d'Egitto e il Sacco di Costantinopoli durante la IV Crociata) è un capolavoro architettonico unico, lunga quasi 76,5 metri e largo quasi 62,6.

Basilica di San MarcoCon la sua area esotica e intrisa di mistero, la Chiesa d'Oro (come veniva un tempo chiamata) è diversa da qualsiasi altra Chiesa cattolica. La si vede e subito si rimane emozionati, talmente è grande il senso storico che essa impone. Tutto racconta di Venezia qui, della potente Serenissima Repubblica. Quella che è considerata uno dei più importanti e simbolici templi della cristianità è una miscela incredibile di stili che trasmette le tradizioni dell'antichità attraverso una forte influenza bizantina meglio di qualsiasi altro edificio europeo.

Nell'828 Venezia entrò in possesso della preziosa reliquia del corpo di San Marco, ma non aveva nessuna chiesa degna di riceverla. Per questo motivo la prima chiesa di San Marco fu costruita a distanza di pochi anni da questo importante avvenimento, nell'832. La prima basilica fu distrutta nel 976 nell'incendio che distrusse anche il vicino Palazzo Ducale. Una seconda, costruita sulle sue ceneri, fu consacrata nel 978. La basilica che ammiriamo oggi ha fondamenta dell'XI secolo.

Esterno della Basilica

Cupole della Basilica di San MarcoLa basilica è costruita sul modello della Chiesa dei Santi Apostoli di Costantinopoli, ora scomparsa, secondo una pianta a croce greca. Nei secoli successivi, con l'aumentare del potere e della ricchezza di Venezia, l'edificio fu notevolmente modificato. Il suo aspetto attuale risale alla fine del XV e all'inizio del XVI secolo. Il sacco di Costantinopoli nel 1204, durante la cosiddetta IV Crociata, sarà all'origine della prima nuova decorazione di San Marco. Per dare un'idea di cosa fu il Sacco di Costantinopoli da parte dei crociati guidati dal novantenne doge veneziano Enrico Dandolo, basti pensare che vennero razziati, oltre alle chiese e ai centri del potere, quasi cinquemila palazzi della città oggi conosciuta come Istanbul che, secondo fonti dell'epoca, custodivano i due terzi di tutte le proprietà mondiali accumulate fino ad allora.

Quadriglia della Basilica di San MarcoIl contratto tra veneziani e crociati prevedeva la spartizione dei beni saccheggiati a costantinopoli: tre ottavi ai primi, tre ottavi ai secondi; il restante quarto era destinato al futuro imperatore. Fra l'altro i veneziani portarono a casa la quadriga, i quattro cavalli di bronzo che ornano (attualmente in copia visto che gli originali sono esposti nel museo interno) proprio Basilica di San Marco, l'icona della Madonna Nicopeia (un'icona ingioiellata presa sempre da Costantinopoli ed esposta nella cappella a sinistra dell'altare maggiore) e molte preziose reliquie che ancora sono conservate nel tesoro di San Marco.  La quadriga si trova sulla cosiddetta Loggia dei Cavalli, sopra la porta centrale. Il portale si affaccia sul nartece (atrio d'ingresso) decorato con marmi e mosaici rari.

Cupole della Basilica di San MarcoAll'esterno, si rimane quasi abbagliati dal senso di potenza emanato  Quadriglia di cavalli. I magnifici bronzi in oro e rame, che pesano 835 ciascuno, sono del IV secolo, e un tempo si trovavano nell'Ippodromo di Costantinopoli (lo stesso fatto erigere da Costantino nella fondazione della nuova Roma). Napoleone ne fece razzia portandoli via dalla città, come già fece con la quadriga di Berlino, posta sopra la Porta di Brandeburgo, ma vennero restituiti poi dal governo francese nel 1815 dopo la definitiva sconfitta del generale corso.

Gran parte del bottino depredato da Costantinopoli durante la IV Crociata venne incorporato all'interno e all'esterno della Basilica, sotto forma di marmo, colonne, capitelli e statue. Insomma, tesori inestimabili caddero nelle mani dei veneziani in quell'occasione e la Serenissima divenne una potenza su scala mondiale. Poiché era necessario mostrare questa prosperità, la basilica fu dotata di nuove cupole (ciascuna delle cupole inferiori era coperta da una seconda cupola di legno plumbeo molto più alta, sormontata da una lanterna e da una croce d'oro).

Basilica di San MarcoLe arcate superiori subirono un significativo cambiamento tra la fine del XIV secolo e la metà del XV secolo: furono coronate da sculture gotiche che formano un fregio seghettato. La facciata principale è divisa in 5 portali con 5 grandi archi soprastanti. Il portale del centro è chiuso da porte di bronzo riportate sempre da Costantinopoli nell'XI secolo. Qui, un diamante di porfido segna il punto esatto in cui l'imperatore Federico Barbarossa dovette inginocchiarsi davanti a Papa Alessandro III nel 1177.

Il mosaico del primo portale destro (1260) racconta appunto la storia di due mercanti, Rustico da Torcello e Bruno da Malamocco, che nel 828 rubarono segretamente le reliquie di San Marco da Alessandria d'Egitto per portarle a Venezia. Il santo rimpiazzò il greco San Teodoro come santo protettore della città. Venezia per secoli è stata la porta principale d'Europa tra Oriente e Occidente, non deve quindi sorprendere lo stile architettonico della chiesa, dotata di cinque cupole simili ad una moschea, preso in prestito da Costantinopoli.

L'interno è squisitamente dotato di mosaici bizantini dorati aggiunti in circa 7 secoli di storia e che coprono ogni centimetro del soffitto e del pavimento. Il pezzo più prezioso qui presente è la Pala d'altare nota come Pala d'Oro, un capolavoro gotico incrostato di 2.000 pietre preziose e 255 pannelli smaltati. Da non perdere è anche la collezione del saccheggio di Costantinopoli e di altre icone e delle reliquie accumulate nel corso degli anni dai crociati.

L'interno della Basilica di San Marco

Interno della Basilica di San MarcoAll'interno, su una superficie di circa 4.000 m2, mosaici unici ricoprono l'intero complesso. Questa esplosione di oro e colori inizia con il nartece (atrio d'ingresso), decorato con marmi e mosaici rari che rappresentano, in ordine cronologico, le scene dei primi due libri dell'Antico Testamento, la Genesi e l'Esodo. Sulla prima cupola del nartece, a destra dell'ingresso principale, si può vedere la Creazione. Sulla volta centrale, il diluvio, l'Arca di Noè e la Torre di Babele. La storia di Abramo è rappresentata sulla cupola a sinistra dell'ingresso principale e, infine, l'ultima cupola racconta la storia di Mosè. Superato il vestibolo, si rimane colpiti dalla bellezza delle due cupole centrali i cui mosaici rappresentano la Pentecoste (XII secolo) e l'Ascensione (XIII secolo).

L'opera principale è senza dubbio quella conservata dietro l'altare maggiore, la Pala d'Oro. Da notare anche la porta della sacrestia, decorata con pannelli in bronzo di Jacopo Sansovino, su cui sono visibili il suo ritratto e quelli di Tiziano e Aretino. Nell'ala sud è conservato il tesoro di San Marco, costituito da capolavori dell'arte orafa bizantina, provenienti, come detto, anche dal sacco di Costantinopoli del 1204. Diversi pezzi furono persi, rubati o fusi nel 1797 quando Napoleone si impadronì di Venezia. Infine, notevole è anche il pavimento in marmo e mosaico del XII secolo, dove si alternano figure animali e motivi geometrici.

Pala d'Oro (dietro l'altare maggiore).

Oro e più oro! Potrete vedere con vostri occhi quanto fosse ricca e pia la Repubblica Serenissima. Il tesoro di San Marco è costituito da oggetti liturgici, coppe e calici, reliquiari di Costantinopoli e testi sacri. Di particolare interesse è la Pala d'Oro, una pala d'oro di 1,40 m per 3,48 m, un capolavoro di gioielleria bizantina e veneziana. Si compone di 250 placchette d'oro intarsiate con perle, a loro volta suddivise con 80 smalti e incastonate con circa 3.000 pietre preziose e semipreziose. La Pala d'Oro fu costruita nel 978 dagli orafi di Costantinopoli per il doge Pietro Orseolo, poi ampliata nel XII e XIII secolo e completata in stile gotico da un orafo senese nel 1345. Per vedere la Pala d'Oro si paga un ingresso di 2 €, ma ne vale la pena.

Tesoro di San Marco

Il tesoro della Basilica di San Marco è sorprendente. Vederlo prevede un ticket d'ingresso di 3 €. Sebbene stretta, la sala contiene moltissime opere e appunto "tesori "del cristianesimo e bottini di guerra, in parte quelli provenienti dalla famigerata Quarta Crociata: calici, oggetti religiosi, porta incensi, reliquiari e reliquie straordinarie tra cui, un filo di capelli della Vergine Maria, un vero pezzo del legno della croce di Cristo e una fiala del sangue di Cristo, una lampada in cristallo di rocca del IV secolo, una brocca in cristallo di rocca del X secolo con piedi alati fatta per il califfo fatimide al-'Aziz-bi-llah, e uno squisito calice bizantino smaltato del X secolo. Da non perdere l'icona dell'Arcangelo Michele del XII secolo, con piccoli santi smaltati. In una stanza separata, scatole imbottite di velluto conservano i resti di dogi accanto al solito assortimento di reliquie: il femore di San Rocco, il braccio con cui San Giorgio uccise il drago oltre alla già citata ciocca di capelli della Madonna.

Museo Marciano (accesso dalla scala a destra del cancello d'ingresso alla basilica).

Una visita al Museo Marciano o Museo di San Marco è una tappa obbligata per ammirare da vicino i famosi cavalli di San Marco, la cui storia ha attraversato i secoli. Dalla loggia si gode anche di una vista privilegiata sulla Piazza San Marco e sulla laguna di Venezia per scattare la foto dell'anno.

Come accennato, queste quattro antiche statue in rame fuso ornavano l'ippodromo di Costantinopoli dal IV secolo d.C, prima di essere rimosse nel 1204 dai veneziani durante la Quarta Crociata (anche detta Assedio di Costantinopoli) per essere collocate sopra la porta principale della Basilica di San Marco. Nel 1797, Napoleone Bonaparte li portò in Francia. Come imperatore, li collocò sull'Arco di Trionfo del Carrousel a Parigi, monumento alla gloria dei suoi eserciti. Quando vennero restituiti a Venezia nel 1815, tornarono sulla facciata della basilica. Dal 1980 sono stati sostituti con delle copie, e gli originali si possono ammirare in questo museo per essere protetti dall'inquinamento.

Il museo è accessibile da una stretta scala che sale dall'atrio della basilica, sul lato destro del portale principale. Trasporta i visitatori al livello dei mosaici posteriori della chiesa e fuori sulla Loggia dei Cavalli, la terrazza sopra la facciata principale dove si trovano le copie dei quattro magnifici cavalli di bronzo, esposti all'interno. Anche qui bisogna pagare l´ingresso, ma ne vale la pena. Gli appassionati di architettura si divertiranno con i disegni splendidamente resi e i modelli in scala della basilica. Nelle esposizioni di frammenti di mosaici dal XIII al XVI secolo. Un corridoio conduce in una sezione del Palazzo Ducale che contiene la sala dei banchetti del doge, dove i dignitari cenavano tra le figure in stucco di Musica, Poesia e Pace. Il museo custodisce anche numerosi arazzi, sculture ed abiti liturgici, oltre all'originale della Pala d´Oro di Paolo Veneziano.
 

La visita alla Basilica, come in tutte le chiese, deve essere fatta osservano le regole della modestia nell'abbigliamento e nel rispetto delle strutture religiose (nessuna gonna corte, pantaloni corti e spalle nude). Non è consentito portare borse o zaini di grandi dimensioni all'interno. Sono disponibili delle aree depositi all'ingresso principale. Le riprese e la fotografia sono vietate. La visita all'interno dura circa dieci minuti. Si tenga inoltre presente che l'attesa per l'ingresso può durare anche fino a cinque (ma è possibile la prenotazione della visita).

Orari

Dal lunedì al sabato dalle 9.45 alle 17.00, la domenica e i giorni festivi dalle 14.00 alle 17.00 (16.00 tra marzo e Pasqua). Chiuso durante le funzioni religiose. Ingresso libero. Visita guidata gratuita tutti i giorni alle 11:00 ma con l'obbligo di acquistare online l'accesso. Attenzione, gli zaini non sono ammessi nella basilica, devono essere lasciati nello spogliatoio. Pala d'Oro e Museo di Marciano: 9.45 alle 17.00. Ingresso Pala d'Oro: 2 €, visita al Tesoro: 3 €, ingresso al Museo di Marciano: 5 €.

Direzioni:

Basilica di San Marco

Piazza San Marco

Come arrivare: Linee d'acqua n 1, 52 e 82 direzione Santa Lucia (stazione ferroviaria) o da Piazzale Roma fino a Piazza San Lucia.

 

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