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È tempo di fare il cambio dell’armadio, il periodo ideale per
la lotta alle tarme, tempo di pulizie e strategie! Le tarme
sono responsabili dei fastidiosi buchini che troviamo nei vestiti,
soprattutto quelli di qualità (sigh!) in fibra naturale come
lana o puro cotone. In primavera anche le tarme si risvegliano,
escono dagli angolini e si attivano, quindi corriamo ai ripari,
legno di cedro, olio di cedro, lavanda
  
È
tempo
di fare il cambio dell’armadio, il periodo ideale per la lotta
alle tarme, tempo di pulizie e strategie! Le tarme sono responsabili
dei fastidiosi buchini che troviamo nei vestiti, soprattutto
quelli di qualità (sigh!) in fibra naturale come lana o puro
cotone. In primavera anche le tarme si risvegliano, escono dagli
angolini e si attivano, quindi corriamo ai ripari, legno di
cedro, olio di cedro, lavanda.
Come antitarme
si possono trovare soluzioni naturali ed efficaci per proteggere
i vestiti, guardando anche indietro... in passato difatti
si usavano sostanze naturali per contrastare le
tarme, repellenti come il cedro, la canfora,
la lavanda. Poi sono arrivati i prodotti chimici, tossici
(lievemente), veri e propri insetticidi che uccidono tarme e
larve. Sono principalmente a base di transflutrina, un
insetticida piretroide di sintesi. La tossicità per le persone
è molto bassa, ma possono essere irritanti per la pelle e le
vie respiratorie, pericolosi per gli ambienti acquatici e molto
irritanti per le persone sensibili.
Se avete avuto l’esperienza di aprire uno
scatolone con i vestiti dell’inverno, dove avevate messo un
antitarme chimico, conoscete la sensazione e l’espressione “mi
si stringe la gola?… a me è accaduto così. L’odore emanato dai
vestiti conservati nella scatola mi è apparso pungente, la gola
si è irritata e chiusa e i miei vestiti sono passati prima all’aria
aperta, e poi restando l’odore, tutti direttamente nella lavatrice.
Sarà che io sono una persona che soffre di allergie ma a me
l’odore che qualcuno definisce “gradevole? di certi antitarme
chimici è risultato penetrante e irritante.
Preferisco quindi parlare di antitarme
naturali, repellenti non insetticidi. Per liberarsi dalle tarme,
ci vorrà un po’ più di cura dell’armadio, più attenzione alla
pulizia ma i risultati saranno ottimi e le nostre vie respiratorie
vi ringrazieranno, e l’ambiente pure. Ma andiamo con ordine,
vediamo una possibile strategia per liberarsi dalle tarme
nell’armadio.
1. Pulizia
Alle tarme piacciono solo le fibre naturali
e non amano il pulito. Quindi riponiamo nell’armadio i nostri
capi facendo attenzione che siano puliti. I capi non indossati
vanno comunque spazzolati vigorosamente e lasciati ad arieggiare
al sole prima di riporli nell’armadio. Le tarme non sopportano
l’aria fresca e la luce, in più la luce solare contribuisce
a eliminare le uova già depositate.
È sempre utile tirare tutto fuori dall’armadio
al cambio di stagione, svuotare cassetti, spolverare, pulire
le superfici. È una buona idea lasciare un batuffolo di cotone
(un dischetto struccante ad esempio) imbevuto di qualche goccia
di olio essenziale di cedro nell’armadio, vuoto e chiuso, per
qualche ora. Qualcuno suggerisce di usare un brucia essenze,
mischiando a mezzo bicchiere di acqua 2 o 3 gocce di olio di
cedro. In tal caso arieggiare l’armadio prima di riporre i capi
dentro.
Altro consiglio è quello di eliminare eventuali
capi già tarmati, non mischiandoli ai capi "sani". Se non volete
disfarvene, teneteli separati dagli altri. Ho letto che qualcuno
mette i capi in freezer per 20 giorni per stecchire le tarme
"insediate" nel capo danneggiato...
Tenete conto che questo sistema di pulizia/profumazione
dell'armadio è valido sia quando si appendono/ripongono i nuovi
capi per la stagione in corso, che per i vecchi capi che saranno
riposti in un altro armadio o in scatole.
2. Legno di cedro
Il legno di cedro è un antitarme naturale,
un repellente, grazie al suo profumo caldo, legnoso di
corteccia, persistente e balsamico, sgradevole per le tarme.
In passato il cedro era molto apprezzato dai mobilieri (lo è
ancora dai più anziani ed esperti) per la produzione di mobili
e armadi. Lo si usvaa appunto per le basi dei cassetti da biancheria
o per il rivestimento interno degli armadi. Grazie al caratteristico
profumo era perfetto per chi desiderava cassetti e armadi profumati,
e state pur certi che non avevano problemi con le tarme!
Oggi, questa pratica è caduta in disuso presso i falegnami più
giovani, ma siamo sicuri che ritornerà. Ovviamente è anche un
problema di costi. Quindi se non possiamo permetterci cassetti
in legno di cedro, sappiate che in commercio esistono dei
cubetti, dei cerchietti e delle palline di
legno di cedro che sono utilissimi per allontanare le tarme.
Hanno forme facili da appendere nell’armadio (ad esempio i cerchietti
da mettere al collo delle grucce) oppure si possono usare direttamente
delle stecche di legno di cedro, carteggiate per esaltarne
l'aroma, oppure gli oli essenziali...
Prima dell’uso, il legno di cedro dovrà
essere leggermente carteggiato per "risvegliarne", accentuarne
la profumazione. Ricordate inoltre che l’aroma naturale del
legno si esaurisce entro qualche mese e, per rinnovarlo, bisogna
carteggiare un po' la superficie con della carta vetrata a grana
fine. In caso di stecche di legno, devono essere scartate con
la carta vetrata (carteggiate) ogni due mesi. Se la forma rende
il carteggio difficile (in caso di palline o cubetti ad esempio),
è senz’altro più facile “ri-alimentare? la profumazione, mettendo
sopra la superficie del legno dell’olio essenziale di legno
di cedro (imbevendo in pratica il legno con qualche goccia di
olio essenziale di cedro.
Una curiosità
Pare che gli antichi Egizi usassero l’olio
di cedro per proteggere i papiri dai parassiti.
3. Olio essenziale di
cedro come antitarme
L’olio essenziale di cedro è ottenuto dalla
distillazione del legno o della segatura del cedro (Cedro atlantico,
Cedro Rosso, Cedro del libano, più pregiato e costoso e Cedro
cinese di qualità inferiore). Non è molto costoso e la sua fragranza
perdura nel tempo. Potete mettere qualche goccia di olio e produrre
un antitarme fai da te usando legnetti, cartoncini, mollette
da bucato di legno, dischetti struccanti... vediamo...
Legnetti e cartoncini
Potete usare piccoli pezzi di legno
grezzi (possibilmente porosi, che assorbano bene l’olio)
o addirittura cartoncini (grezzi, tipo pezzetti delle scatole
da spedizione), imbevuti di olio essenziale di cedro. Qualche
goccia è sufficiente e sono perfetti da mettere dentro ai contenitori
di plastica in cui si ripongono maglie e maglioni. Ogni 2 mesi
rinfrescate il pezzettino di cartone o di legno, aggiungendo
un paio di gocce di olio essenziale.
Quando riaprirete la scatola, nella nuova
stagione, sentirete un buon profumo e nessun fastidio alla gola
(cosa che accade con gli antitarme chimici). Non dovrete lavare
tutti i capi nuovamente prima di metterli!
Mollette da bucato
Si prestano molto bene come antitarme le
mollette da bucato di legno grezzo, "bagnate"
di olio essenziale di cedro; sono perfette perché si possono
posizionare ad altezze diverse ed
attaccare ai capi che sono preferiti dalle tarme (capotti di
pura lana ad esempio.
Dischetti struccanti
Sono ottimi sono anche i dischetti struccanti,
ma state attenti a non mettere troppo olio o ungeranno i vestiti.
Super potenza
Si può usare il legno di cedro in accoppiata con l'olio
essenziale di cedro, in modo da amplificare e far durare più
a lungo l'effetto repellente. Oltre all'aroma del cedro potete
aggiungere sacchetti di lavanda, difatti la lavanda,
oltre a profumare di buono e pulito, è anch’essa un antitarme.
Quando la profumazione diminuisce, basta strofinare i sacchetti
(di stoffa o di garza) contenenti la lavanda, e il profumo tornerà
di nuovo “acceso?.
Spray antitarme fai da te
Con 100 ml di acqua distillata, 10 ml di
alcol e 50 gocce di olio essenziale antitarme (cedro, canfora,
lavanda, alloro, eucalipto) puoi fare un preparato liquido antitarme
da inserire in uno spruzzino. Puoi spruzzarlo direttamente sui
vestiti, o su quadrati di scottex che riporrai insieme ai vestiti.
4. Attenzione…
Infine se proprio non vuoi rinunciare all'antitarme
insetticida chimico, devi sapere prima di tutto che
non deve essere usato come prevenzione ma solo se sei
sicura/o che le tarme siano presenti. Gli antitarme chimici,
bisogna evitare che entrino in contatto diretto con la pelle,
gli occhi e con i vestiti, perché sono prodotti potenzialmente
pericolosi. La tossicità per le persone è molto bassa, ma possono
essere irritanti per la pelle e le vie respiratorie e pericolosi
per gli ambienti acquatici. Per questo meglio evitarli negli
armadi e nei cassetti che si trovano nelle camere, ed
è sempre bene arieggiare i capi con cui sono entrati
in contatto queste sostanze. Prima di indossare il capo che
è stato conservato con un antitarme, lavarlo in
lavatrice.
Una particolare attenzione deve essere
prestata se si hanno bambini oppure animali domestici
in casa, ad esempio la permetrina (sostanza chimica contenuta
in alcuni antitarme) è altamente tossica per gli animali (meglio
prodotti a base di transflutrina) e fate attenzione alle palline,
sono pericolose per i piccoli perché è più facile che i bambini
siano tentati da maneggiarle e metterle in bocca.
Articolo di Chiara Toccafondi
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