Cosa vedere a Napoli
- 15 luoghi imperdibili da visitare
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Parto... non dimenticherò né la via
Toledo né tutti gli altri quartieri di Napoli; ai miei occhi è, senza nessun
paragone, la città più bella dell'universo" (Stendhal)
Napoli non ha un solo cuore, ne ha mille.
Le sue strade sembrano restare ferme ad un tempo lontano millenni. Tutto
intorno si muove, in un vortice continuo di colori, vocii, odori, bagliori e
passi ombrosi, eppure l'anima di questa città è antica quanto le sue
fondamenta. Superstizioni e fantasie vanno di pari passo, così come le
realtà di una natura umana straordinaria ed unica. Ogni città del mondo ha
una propria anima e questo è vero soprattutto per un posto come Napoli:
indomita come poche, ricchissima di storia e cultura, con strette vie
che a guardarle dall'alto diventano
arterie pulsanti di un corpo dal richiamo
irresistibile.
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Un corpo che dal lungomare arriva fino ai piedi del
Vesuvio, circondato da una baia, quella del Golfo di Napoli,
di indiscussa bellezza. Iniziare la visita immersi all'interno del suo
centro storico, oltre la Mergellina ed i moli del porto,
potrebbe disorientare chiunque. Ma è così che si deve fare: prendere la
città di petto e lasciarsi inebriare dal suo spirito. Vediamoli allora i
monumenti più belli e facoltosi della città, tra gli sguardi fieri e
ammiccanti dei suoi abitanti; perché ad essere orgogliosi di questa città
non sono solo i napoletani ma l'Italia intera, e l'UNESCO, che ha
iscritto il suo centro storico nella lista del patrimonio dell'Umanità.
Quartiere
di Spaccanapoli
Area: centro storico
Napoli
Iniziare la visita dal quartiere di Spaccanapoli
significa apprezzare da subito non solo i monumenti storici della città, ma
anche la sua realtà più pittoresca. Perché Spaccanapoli? Il significato è
letterale: qui, il centro viene infatti spaccato in due da una strada a
linea retta, che parte da Via Benedetto Croce e continua con San
Biagio dei Librai e Viccaria Vecchia. Storicamente la zona
corrispondeva all'antico decumano romano (qui è quello inferiore), la
via principale della Napoli romana (Neapolis). Accanto, a poche centinaia di
metri di distanza, era invece situata la strada del decumano maggiore,
oggi corrispondente alla Via dei Tribunali. Il quartiere è
ricchissimo di monumenti, alcuni dei quali elencati di seguito.
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Duomo
di Napoli (Cattedrale di Santa Maria Assunta di Napoli)
Come visitare Napoli senza dare almeno un'occhiata
ai luoghi del così tanto celebrato miracolo di San Gennaro? Siamo nel
duomo della città, immersi in una delle tradizioni storiche e
architettoniche più belle di Napoli, tra credenze popolari ed eccellenze
artistiche. La struttura originaria, la Basilica di Santa Restituita,
del VI secolo, è collocata nella navata sinistra, ma è difficile
distinguerne lo stile di un tempo perché più volte rimaneggiata fino al
XVIII secolo. Nella navata opposta si ammira invece il Battistero di San
Giovanni, del IV secolo, in particolare per la serie di mosaici,
mentre in uno dei due transetti si consiglia di non perdere un dipinto del
Perugino (Assunta) e i
mosaici presenti nella Cappella Minutolo. Se lo scopo principale
della visita continua a rimanere San Gennaro, è necessario raggiungere
direttamente il Museo del Tesoro, che oltre a reliquie e oggetti
preziosi vari, si crede conservi il busto del Santo e le due ampolle
contenenti il suo sangue: secondo l'usanza popolare, il buon auspicio è dato
dal liquefarsi del sangue due volte all'anno (a maggio e a settembre), un
prodigio atteso da migliaia di credenti; ogni ritardo viene visto infatti
come annuncio di cattivo augurio per i napoletani. Le celebrazioni e i
festeggiamenti che ne seguono sono tra gli eventi più importanti d'Italia.
Via del Duomo 149
Area: Spaccanapoli
Tel: + 30 081 29 49 80
Napoli
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Monastero
e chiesa di Santa Chiara di Napoli
L'esterno in pietra di tuffo gialla dona armonia
allo stile gotico-provenzale di una facciata piuttosto semplice e spoglia.
L'interno è stato ricostruito nel dopoguerra e si apprezza in particolare
per lo stile Barocco e per le nove cappelle presenti. Ad un lato si
osservano le tombe degli Angiò, tra cui il sepolcro di Maria di
Valois, Roberto il Saggio e Carlo d'Angiò, riccamente
elaborate. Il coro è del XIV secolo e si ammira in particolare per ospitare
alle proprie spalle degli affreschi giotteschi. Non si manchi una visita al
chiostro settecentesco, che tra viali e pergolati decorati in
maiolica, rimane uno delle parti più belle di tutto il complesso.
Tra via Santa Chiara e via B. Croce
Area: Spaccanapoli
Tel: + 39 081 195 75 915
Napoli
Orari apertura al pubblico: 7.30-12-30 e
16.30-20.30 (chiesa); 9.30-17.30 (museo, la domenica fino alle 14.00)
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Cappella
di San Severo
Nella cavea della chiesa è conservata l'essenza di
questa costruzione religiosa ancora oggi avvolta dal mistero: sono due
scheletri, che la credenza popolare ritiene avere ancora intatto l'apparato
circolatorio, pietrificato. Il loro stato si crede dovuto alle pozioni
magiche create dal principe Raimondo di Sangro (1710-1771) che fu
appassionato alchimista, esoterico, inventore e letterato, a cui si deve
anche l'architettura dell'attuale versione della struttura. Tra misteri e
leggende, si apprezzano in particolare le statue posizionate ai lati e
al centro della navata: una donna velata che rappresenta il 'pudore', un
uomo impegnato a togliersi di dosso una rete (il disinganno) e soprattutto
uno splendido 'Cristo velato', opera di Giuseppe Sanmartino.
Tra via dei Tribunali e via San Biagio dei Librai
Area: Spaccanapoli
Tel: + 39 081 55 18 470
Napoli
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Via
San Gregorio Armeno
Siamo in una delle vie più caratteristiche del
Natale napoletano. La sua celebrità varca il confine urbano e quello
italiano, arrivando in tutto il mondo. Abbiamo dedicato una sezione speciale
al Natale a Napoli, raccontando quanto questa via raccolga le
tradizioni più vere di questa città: quella dei presepi napoletani, arte e
artigianato che si tramanda da generazioni per secoli. Rimandiamo la lettura
alla sezione apposita. Nella via è situata la chiesa di San Gregorio
Armeno, da visitare per l'elaborato interno Barocco.
Area: Spaccanapoli
Napoli
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Chiesa
di San Lorenzo Maggiore
Le chiese di Napoli sono immerse in uno
stile Barocco di primo ordine, quella di San Lorenzo Maggiore non fa
eccezione. A renderla unica è anche tuttavia il suo originale aspetto
paleocristiano, in particolare il transetto e l'arcata a tutto sesto.
L'interno è un'esplosione di stili architettonici, che accoglie anche il
gotico francese (abside poligonale e cappelle limitrofe, decorate in stile
giottesco), oltre ad un predominante sfarzoso Barocco. Sono inoltre da non
perdere il monumento funebre a Caterina d'Austria, la sala capitolare
e gli scavi sotterranei al chiostro.
Angolo tra via San G. Armeno e via dei Tribunali
Area: Spaccanapoli
Tel: + 39 081 21 10 860
Napoli
Orario di visita: 9.30-17-30 (festivi fino alle
13.30)
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Museo
archeologico Nazionale
Tra via Santa Teresa degli Scalzi e Piazza Cavour
Area: Centro storico
Tel: 848 800 288
Napoli
Orario: 9.00-19.45 (chiuso il martedì ed i
festivi)
Siamo in uno dei musei archeologici più importanti
del mondo. Il grande edificio ha ospitato nel tempo la cavalleria reale e
l'università cittadina ed è noto soprattutto per l'importanza delle
collezioni esposte, che vanno dal periodo delle antiche città di Pompei
ed Ercolano alla ricchissima collezione appartenuta alla famiglia
dei Farnese. Il museo si struttura in più piani. Si parte dalla sezione
greco-romana: qui si ammirino in particolare una replica in bronzo dell'Afrodite
Sosandra, V secolo a.C., la Pallade Farnese di Atena
(nella Galleria dei Grandi Maestri) e, tra gli altri, la Afrodite
Callipige, cosiddetta 'dalle belle natiche', una scultura del I
secolo d.C.
Non si manchi, in questa stessa sezione la celebre Tazza
Farnese, un cammeo così grande da avere la forma di una coppa (venne
realizzato ben oltre 2000 anni fa nella storica città di Alessandria
d'Egitto). I livelli superiori sono di uguale importanza, storica ed
artistica: prima di arrivare al primo piano si ammirino i mosaici
provenienti dalla vicina Pompei, tra cui uno splendido fregio raffigurante
la Battaglia di Alessandro e Dario. Salendo, si accede alle sale di
Villa dei Papiri di Ercolano, una delle più importanti del museo; tra
gli oggetti esposti si apprezzano in particolare le diverse statue bronzee
un tempo presenti nella villa, tra cui le famose 'Danzatrici
di Ercolano' e l'Hermes in
riposo. Tra le altre sale non si manchi una visita a quelle del
Tempio di Iside di Pompei e alle sale degli Affreschi,
provenienti oltre che da Pompei, anche da Ercolano e Stabbia.
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Palazzo
Reale di Napoli
Piazza del Plebiscito
Area: centro storico-lungomare
Tel: + 39 081 58 08 11
Napoli
Insieme al Maschio Angioino e al Quartiere di
Spaccanapoli, il Palazzo Reale è il monumento storico più conosciuto della
città, sede dei più importanti sovrani del Regno delle Due Sicilie e,
dopo l'Unità d'Italia, sede napoletana dei Savoia. Il Palazzo
ha origine nel Seicento e si apprezza in particolare per lo stile elaborato
del grande scalone, per lo sfarzo degli appartamenti, in stile
settecentesco, e per la cappella reale. Non si può non ammirare la delicata
mano che ha rifinito le porte delle stanze, decorate con uno stile floreale
di rara bellezza artistica. Si noteranno di sicuro anche le nicchie esterne,
ospitanti le statue dei sovrani di Napoli: Vittorio Emanuele II,
Gioacchino Murat, Carlo III di Spagna,
Carlo V d'Asburgo,
Alfonso V d'Aragona, Carlo I d'Angiò, Federico II di Svevia,
Ruggero il Normanno.
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Castel
Nuovo (Maschio Angioino)
Affiancato al Palazzo Reale
Tra piazza Municipio e il lungomare
Area: centro storico
Tel: + 39 081 42 01 241
Napoli
L'edificio simbolo della Napoli storica
svela la sua imponenza di un tempo, dominando l'intera visuale della baia.
Venne iniziato nel 1282 e lo stile architettonico racconta il lungo periodo
necessario al suo completamento, e cioè sia quello medievale che
rinascimentale. Il nome per il quale è meglio conosciuto, Maschio Angioino,
deriva proprio dagli Angiò, Carlo I fu infatti colui che ne
commissionò la costruzione. Il complesso venne quindi ampliato nel XV secolo
da Alfonso I d'Aragona, il primo re della dinastia degli Aragona.
Le cinque torri della fortezza portano tutto un nome: quella affacciata sul
porto è la Torre del Beverello (con all'interno la scala catalana),
seguono la Torre di San Giorgio, la Torre di Mezzo, la
Torre di Guardia e la Torre dell'Oro. Si ammiri in particolare
anche l'Arco trionfale del Maschio Angioino, posto nel mezzo delle
due torri (del Mezzo e della Guardia), superbamente distinto nel suo effetto
marmoreo e riccamente decorato da sculture, nicchie, rilievi e illustrazioni
di grande finezza artistica. All'interno della fortezza è ospitato il
Museo Civico di Napoli, con importanti collezioni d'arte. Parte della
collezione del museo è ospitata nella Cappella Palatina (del XIV
secolo).
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Palazzo
e Galleria Nazionale di Capodimonte
Il Palazzo di Capodimonte è una delle
maggiori attrazioni di Napoli ed è situata sulle alture della città. Dal
1743, oggi come Museo Nazionale, ospita per espresso volere di
Carlo III di Borbone la collezione d'arte di Elisabetta Farnese
(sua madre). Il re non si fermò al museo, ma per suo volere furono anche
creati i laboratori di Capodimonte, officine di ceramiche artistiche.
La visita al complesso si concentra negli appartamenti reali, in particolare
il celebre Gabinetto, con le pareti in porcellana, e la
Pinacoteca di Capodimonte, tra cui la famosa Galleria Farnese.
Tra le opere d'arte presenti si ammirano in particolare i dipinti Paolo
III con nipoti del
Tiziano, una Crocefissione del
Masaccio, proveniente dal
Polittico di Pisa (che stava nella Chiesa di Santa Maria
del Carmine nella città toscana), una Trasfigurazione
di
Giovanni Bellini, un Ritratto
di Clemente VII di Sebastiano del Piombo, alcuni lavori di
El
Greco e poi ancora del Parmigianino, di Pieter Brueghel e
diversi altri artisti famosi. Nella Galleria Napoletana sono invece
presenti, tra le altre, opere di Simone Martini, Colantonio,
Caravaggio, Ribeira,
Luca Giordano...Continua a leggere sul
Museo di Capodimonte.
Via Milano 1/via di Capodimonte
Area: nord della città
Tel: 848 800 288
Napoli
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Certosa
e Museo di San Martino
Situato su uno sperone della collina del Vomero,
il Convento dei certosini di San Martino è di sicuro uno dei luoghi
più interessanti di Napoli. Venne fondato nel XIV e più volte rimaneggiata
nei secoli. Al suo interno sono compresi diversi elementi: si entri dal
cortile per arrivare alla chiesa, capolavoro dell'arte barocca, dove si
apprezzano in particolare la pavimentazione in marmo e le opere d'arte del
de Ribeira, di Simon Vouvet, Guido Reni, del
Sanmartino e del Caracciolo. Vanno inclusi gli affreschi di
Luca Giordano, in particolare quelli del soffitto, 'Trionfo di
Giuditta', ed i cosiddetti Appartamenti del Quarto Priore, dove
sono presenti alcuni capolavori di Pietro Bernini. Il Museo
Nazionale di San Martino di Napoli è noto soprattutto per la sua
collezione di Presepi, eccezionale collezione di figure napoletane
del XVIII e XIX secolo.
Largo San Martino 8
Area: Vomero
Tel: 848 800 288
Napoli
Orari di apertura: 8.30-18.30 (chiuso il
mercoledì)
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Campi
Flegrei
Area: Dintorni di Napoli
Napoli
Il nome deriva dal latino antico e la zona fu
chiamata così per via della natura del territorio: vulcanica. Il paesaggio è
particolare ed è ricco di sorgenti termali, con crateri antichissimi
oggi diventati dei piccoli laghi. Nel territorio sono compresi diversi
centri urbani e luoghi di interesse, tra cui Posillipo, nel
promontorio, che separa il Golfo da Pozzuoli; Parco Virgiliano;
Bagnoli; Sofatara; Baia e il Parco Archeologico
sommerso; Bacoli; Miseno.
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