Storia di Liegi

Liegi ha origini romane, divenne un vescovato nel VI secolo e poi una contea indipendente nel Mille. Tra '500 e '700 conobbe un periodo di splendore sotto i principi vescovi, per poi svilupparsi come polo industriale. 

 

Sebbene ci fossero nella zona dell'attuale Liegi insediamenti umani già nel periodo romano, le prime notizie della città si hanno nel 558 quando veniva chiamata Vicus Leudicus. Intorno al 705 d.C San Lamberto di Maastricht completò la conversione delle popolazioni pagane della regione. Lamberto, venne tuttavia ucciso proprio a Liegi e da allora considerato un martire della chiesa.

Per conservare i resti di Lamberto, il suo successore, Sant'Uberto di Tongeren, costruì una basilica poco distante da quella che era stata la residenza di Lamberto. Questo fu il primo vero nucleo della futura Liegi. Un paio di secoli dopo, la città diventò la capitale di un principato vescovile che durò in tutto 8 secoli, dal 985 al 1794. Il primo principe-vescovo fu il mitico Notger, che trasformò la città in uno dei centri ecclesiastici e intellettuali più importanti del medio evo in Europa. Il Papa Clemente VI reclutò diversi musicisti da Liegi per suonare alla corte papale di Avignone. Liegi era conosciuta per le sue belle chiese, la più antica delle quali, la chiesa di San Martino costruita nel 682. La città era parte, formalmente del Sacro Romano Impero, ma in pratica possedeva un notevolissima autonomia, che la faceva essere indipendente per quasi tutte le questioni politico religiose.

La posizione strategica di Liegi ne fece nel corso dei secoli, un obbiettivo di eserciti e insurrezioni. Anche per questo venne fortificata molto presto con un castello sulla collina che domina la città. Nel 1345, i cittadini di Liegi si ribellarono al principe vescovo Engelbert III de la Marck è lo sconfissero in una battaglia poco distante dalla città. Dopo la ribellione contro la Borgogna, il re di Francia Luigi XI e il duca di Borgogna Carlo il Temerario catturarono e distrussero gran parte della città nel 1468 dopo un terribile assedio. Anche dopo questo avvenimento Liegi era ancora formalmente parte del Sacro Romano Impero. Nel 1477, la città passò sotto il dominio degli Asburgo e nel 1555 sotto quello della Spagna sebbene il potere rimanesse nelle mani dei principi vescovi.

Il periodo del vescovo Erard de la Marck (1506-1538) coincide con periodo del Rinascimento di Liegi. Durante la contro-riforma, la diocesi di Liegi era divisa e progressivamente perse il suo ruolo come potenza regionale. Nel XVII secolo il principi-vescovi vennero dalla famiglia bavarese dei Wittelsbach. Questi ultimi governavano Colonia e altri vescovati nel nord ovest del Sacro Romano Impero.

Il Duca di Marlborough catturò la città, durante la Guerra di Successione Spagnola nel 1704. Nella metà nel XVIII secolo le idee degli enciclopedisti francesi arrivarono anche a Liegi e il vescovo de Velbruck le incoraggiò, ponendo così le basi per la Rivoluzione di Liegi, che scoppiò il 18 Agosto 1789. Nel corso del 1794, durante le compagnie di espansione della Rivoluzione Francese, l'esercito francese conquistò la città, imponendo un duro regime anti clericale, distruggendo la grande Cattedrale di Sant Lambert. La fine del principato-vescovato fu confermato nel 1801 alla firma del concordato tra Napoleone e il Papa Pio VII. La Francia perse la città nel 1815 quando il Congresso di Vienna la assegnò al nuovo Regno Unito dei Paesi Bassi. La dominazione olandese non durò in ogni caso molto. Già nel 1830, con lo scoppio della Rivoluzione Belga, si arrivò alla nascita di uno stato indipendente, cattolico e neutrale, il Belgio appunto, di cui Liegi entrò a far parte. Da questo punto in poi la città si sviluppò diventando uno dei maggiori centri industriali del paese, in particolare l'industria siderurgica locale divenne una delle più grandi in Europa.

Le fortificazioni di Liegi vennero ridisegnate da Henry Alexis Brialmont negli anni 80 dell'800 con una rete di 12 fortezze costruite attorno alla città per un sistema di difesa più profondo e moderno. In effetti quest'ultimo si dimostrò un osso molto duro per l'esercito tedesco nella Prima Guerra Mondiale che con il suo Piano Schlieffen progettava di passare attraverso la valle della Mosa e quindi attraverso le Ardenne per penetrare in Francia. L'invasione tedesca cominciata il 5 agosto del 1914, raggiunse presto Liegi, che era difesa da 30,000 soldati agli ordini del generale Gerard Leman. I forti sono citati inizialmente ressero l'attacco di 100,000 soldati tedeschi, ma successivamente dopo cinque giorni di pesanti bombardamenti di artiglieria pesante furono costretti a capitolare. La città venne conseguentemente occupata dai tedeschi sino al termine della guerra.

L'esercito tedesco ritornò nel 1940. Questa volta ci impiegò solo tre giorni. La maggior parte degli ebrei della città furono salvati con l'aiuto della popolazione locale, e molti bambini ebrei vennero nascosto nei monasteri della città. L'esercito nazista venne espulso dalla città nel settembre del 1944, ma Liegi da quel momento subì un bombardamento di più di 1500 missili V1 e V2 tedeschi.

La guerra non lasciò solo distruzioni alla città. Anche l'industria siderurgica collassò e questo produsse un conseguente grosso aumento della disoccupazione e grandi tensioni sociali. Solo negli ultimi anni Liegi è uscita dal suo torpore e con l'industria turistica e i servizi ha intrapreso un nuovo periodo di sviluppo che dura tutt'ora.

 

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