Deliziosa
Verona! Con i suoi bei palazzi antichi e l'incantevole
campagna vista in distanza da sentieri praticabili e
da solide gallerie con balaustra..., scriveva così
nell'Ottocento
Charles
Dickens, il famoso autore
britannico di Oliver Twist, quando nella sua visita
a Verona credeva di udire le “antiche e quiete
strade nelle quali riecheggiavano le grida dei Montecchi
e dei Capuleti...?. Le chiese marmoree, le alte
torri, la ricca architettura ci ricordano che Verona
è una delle città italiane più belle e cariche di
storia.
|
|
Molti
di noi la conoscono per essere la città degli innamorati,
il luogo in cui
Shakespeare
ambientò il più famoso dramma romantico di tutti i tempi,
Romeo e Giulietta. Ma questa è anche una città
che si offre al visitatore per molte altre sfaccettature interessanti
e suggestive. Verona è una città laboriosa e vivace, un luogo
in cui passato e futuro costituiscono il pensiero costante di
un vivere quotidiano ricco di entusiasmi. Un luogo noto sin
dai tempi antichi, scelto dai Romani per la fertile pianura,
per il suo essere a metà strada tra i laghi e le Alpi, il nord
ed il centro Italia, crocevia di popoli e di viaggiatori.
Memorie gotiche e leggende medievali si perdono nel dedalo
delle stradine e dei palazzi seicenteschi del centro, affiancati
dai monumenti simbolo della città, l'Anfiteatro romano
e il Balcone di Giulietta.
Gli
antichi Romani scelsero come luogo di insediamento il fertile
sbocco del fiume Adige, e si stanziarono qui, in un luogo
che sorgeva sulla principale via di comunicazione dell'Europa
che andava formandosi con le loro conquiste. Era il I secolo
di una nuova Era e la città nasceva tra il Lago di Garda
da una parte e le Prealpi dall'altra. Dire che Verona
è nata con i Romani non è tuttavia del tutto corretto, in epoca
antecedente il territorio era infatti già abitato da
diverse
popolazioni indigene come gli Euganei, i Galli Cenomani
o gli antichi Veneti (detti anche Paleoveneti).
Fu tuttavia grazie alla Roma di Cesare che il piccolo nucleo
urbano che andava sviluppandosi attorno ad un 'castrum' (castello)
fortificato poté ottenere il rango di 'municipium' e
da lì svilupparsi rapidamente. La Verona odierna grazie
ai suoi antichi monumenti, romani e medievali, rinascimentali
e scaligeri, è oggi patrimonio dell'Umanità UNESCO.
"Verona, con le sue vecchie mura che l'attorniano, i suoi
ponti dai parapetti merlati, le sue lunghe e larghe vie, i suoi
ricordi del medioevo, ha una grande aria che incute rispetto".
(Paul Valéry)
Chiudiamo
gli occhi in una notte d'estate... immaginate le note nell'aria
che provengono dagli spettacoli dell'Arena di Verona,
uno dei luoghi della musica più importanti d'Italia e
monumento conosciuto in tutto il mondo. L'Arena romana si raggiunge
facilmente da Piazza Bra, punto di ritrovo molto animato
del centro cittadino e riconoscibile per l'alta Torre Civica
dei Lamberti e l'architettura seicentesca del Palazzo
della Gran Guardia (tenete d'occhio le mostre d'arte all'interno).
L'Arena di Verona è l'Anfiteatro romano meglio conservato
al mondo ed il più conosciuto insieme al
Colosseo di
Roma,
uno di quei luoghi che un turista straniero non può fare a meno
di visitare una volta giunto in Italia; uno di quei luoghi che
ogni italiano desidera vedere almeno una volta nella sua vita.
Nonostante i suoi 2000 anni, le incursioni barbariche, il terremoto
del XII secolo, guerre e battaglie più recenti, continua ancora
oggi a testimoniare la grandezza dei romani e il benessere dei
veronesi.
A
Verona le lotte di potere nel Medioevo portarono ad una
serie di rivalità che si conclusero, alla fine del 1200, con
l'ascesa della famiglia della Scala (noti anche come
Scaligeri). La famiglia divenne signora di Verona nel
1262, con Mastino della Scala, di tradizione ghibellina.
Costui con il suo strano nome "Mastino", non fu il solo a testimoniare
una certa simpatia con il tema 'canino' della facoltosa famiglia;
tra i suoi successori vi fu anche Cangrande, con il quale
la città visse il suo periodo più fiorente, e a cui Dante
dedicò un intero cantico della sua Divina Commedia, ed
anche Cansignorio, a cui si deve la costruzione di importanti
monumenti cittadini. Il potere degli Scaligeri fu tale
che la loro signoria si estese a città vicine come Belluno,
Padova, Treviso e Vincenza.
Al penultimo
dei signori della città (Cansignorio, come accennavamo prima)
si devono strutture monumentali come la Torre del Gardello
(la prima torre orologio in Italia), il ponte sull'Adige, e
la commissione delle cosiddette "Arche Scaligere", le
famose tombe monumentali della famiglia della Scala,
situate nella piazza esterna alla chiesa di Santa Maria Antica.
Le tombe, come diceva lo scrittore francese Paul de Musset,
sono "un'opera rara, che segna il passaggio dal Medioevo
al Rinascimento", un'architettura ed un'arte scultorea unica
in Italia. La più elaborata delle tombe è quella di Cangrande
I: un sarcofago sostenuto da dei cani (il tema 'canino'
continua), accompagnato da una Pietà, dall'Annunciata e dall'Angelo
Annunciante e riccamente decorato da bassorilievi. Il tutto
custodito all'interno di un baldacchino ad arco, con in cima
la statua del valoroso condottiero a cavallo in battaglia. Le
tombe scaligere sono in totale cinque e ancora oggi rappresentano
uno degli esempi più belli d'arte gotica in Europa; accanto
a quella di Cangrande I troviamo anche quelle, più semplici,
di Mastino II, Cansignorio, Alberto II della Scala
e Giovanni della Scala.
Gli
Scaligeri appartenevano alla Verona delle Signorie, ma
non c'è dubbio che la Verona storica più nota sia quella del
periodo dei Comuni e cioè del periodo delle lotte
per le investiture tra Guelfi e Ghibellini, questi ultimi
ben rappresentati dalla famiglia dei Montecchi, probabilmente
una delle famiglie medievali più conosciute al mondo. Pensate
che il turismo a Verona riguarda ancora oggi la famiglia
dei Montecchi, con quelli che possiamo definire i pellegrini
'shakespeariani', coloro che arrivano in città esplorando
le strade un tempo testimoni delle lotte tra la famiglia dei
Capuleti e la famiglia dei Montecchi, famiglie
di appartenenza di Romeo e Giulietta. Malgrado la storia verosimile,
i personaggi della tragedia di Shakespeare in realtà non sono
mai esistiti, e allora che dire della Casa di
Giulietta
in via Capello a Verona? E quel balcone romantico da cui
la bella Giulietta si affacciava?
Il balcone è un bel
falso, aggiunto all'edificio originario nel 1935, ma la suggestione
resta ed è difficile andare a Verona e non immaginarsi i due
innamorati che lottano per il loro amore. Ad essere vera è solo
la storia delle due potenti famiglie della città, due famiglie
nobiliari rivali nell'Italia dei Comuni. Come è noto, la
storia di Romeo e Giulietta a Verona si basa su un'antica
leggenda che ispirò il grande romanziere inglese Shakespeare
raccontata in due novelle, una novella senese del
1476 ed una veneta di Luigi da Porto, del 1524, intitolata
'Historia novellamente ritrovata di due nobili amanti'.
Fu Luigi da Porto il primo ad ambientare la storia nella
Verona degli Scaligeri, narrando le vicende dei due protagonisti,
Romeus e Giulietta, una giovane coppia. Qualche anno dopo, Shakespeare
rielaborò la novella originale trasformandola nell'opera d'arte
che tutti conoscono.
"Il
sarcofago di Giulietta, semplice, aperto, con foglie appassite
intorno, nel vasto e desolato giardino di un convento, è triste
come fu triste il suo amore. Ho portato via alcuni pezzetti
per darli a mia figlia e alle mie nipoti". Così scrisse
Byron visitando Verona. In questo caso è chiaro che la
potenza del mito letterario si è imposta su quanto desunto dalla
reale documentazione storica. Ma Verona è una città per sognatori,
si sa, e tutt'oggi i turisti che arrivano a farsi fotografare
sotto il leggendario balcone sono ben oltre il milione ogni
anno. Il piccolo, semplice cortile di via Cappello si
riempie di giovani e meno giovani, molti si lasciano dietro
una foto, un ricordo di un giorno di amore perduto. Qualcuno
si lascia coinvolgere dalla tradizione di sfiorare il seno destro
della bella statua di bronzo presente nel cortile (la Giulietta
di Nero Costantini). Da qui, se avete voglia di arrivare
vicino alla riva del fiume, in via delle Pontiere, pochi minuti
a piedi, troverete anche la tomba di Giulietta per poi
vedere il grazioso chiostro del convento dei Cappuccini di
San Francesco al Corso, il luogo dove si tracciò il tragico
destino dei due amanti.
"Durante
la sera si prova gioia di vivere e l'aristocrazia esce per la
passeggiata. Chi va in chiesa a recitare l'Ave Maria, chi si
ferma in Piazza Bei Cavalleri si accosta alle carrozze per intrattenersi
con le belle signore. La popolazione qui va e viene tra la più
grande animazione e specialmente in alcune vie. Nei giorni di
mercato le piazze sono zeppe di gente, si ride, si scherza per
tutta la giornata. Il popolo è tutto bello e buono e bada con
occhio acuto ai fatti altrui, i ricchi e i nobili stanno rinchiusi
nelle loro case."
Johann Wolfgang von Goethe. Grazie
a questo passo di Goethe si può facilmente farsi trasportare
con la fantasia nei luoghi descritti e nell'atmosfera gioiosa
e rumorosa del
mercato. Immaginate la piazza delle Erbe come era allora,
ammirate i palazzi patrizi che la circondano. Le erbe, le spezie,
i chicchi di caffè e le leggere sete che un tempo arrivavano
in città, attraverso Venezia, dal lontano Catai visitato
e raccontato da
Marco Polo, sembrano ancora oggi riecheggiare
con i loro profumi e sapori nella cornice di questa piccola
piazza. Il Palazzo Maffei, la Casa dei Mercanti,
le Case Mazzanti, tutte ricordano le epoche storiche
vissute dalla città nel tempo. Ad interessare in particolare,
poco più avanti, è la Loggia del Consiglio, costruita
durante il dominio veneziano a Verona. Da qui si raggiunge
facilmente la bella chiesa di Santa Maria Antica e le
sue Arche Scaligere.
Poco
distante, troviamo la Chiesa di Sant'Anastasia di Verona
che si apprezza per l'architettura gotica di stampo domenicano
di fine XIII secolo (si noti in particolare l'affresco di
San Giorgio del Pisanello). Le chiese di Verona
trovano uno spazio particolare nel contesto artistico -architettonico
della città. Prima fra tutte il Duomo di Verona (Cattedrale
di Santa Maria Matricolare), con il portale principale impreziosito
di bassorilievi in stile romanico lombardo e i marmi bianchi
e rosati attribuiti al Maestro Niccolò (XII secolo),
i cui lavori possono anche essere visti anche presso la Basilica
di San Zeno Maggiore. Proprio quest'ultima chiesa è indicata
dai critici d'arte come un capolavoro del romanico in Italia,
un edificio costruito in origine nel VIII secolo sopra le fondamenta della
tomba di Santo Zeno, patrono di Verona.
La chiesa, pur
situata un po' fuori dall'usuale percorso turistico, per la
sua bellezza e armonia, è comunque la più visitata della città.
Sulla sobria facciata esterna ammirate il grande rosone del XII secolo, chiamato la ruota della fortuna, che
porta su scritto: "Ecco, solo io Fortuna, governo i mortali;
elevo, depongo, dono a tutti i beni ed i mali; vesto chi è nudo,
spoglio chi è vestito. Se qualcuno confida in me, se ne andrà
deriso". Si noti anche il portale principale, sormontato
da due pilastri con leoni in marmo. All'interno dell'edifico
religioso è custodito un importante dipinto di Andrea Mantegna.
Risalendo
l'Adige, verso il centro della città, si raggiunge Castelvecchio,
il Castello di San Martino in Aquaro, una fortezza da
fiaba, merlata di torri e torrette di mattoni. Fu commissionato
nel 1354 da Cangrande II per servire da palazzo residenziale
e fortezza militare; è sopravvissuto a secoli di occupazione
della famiglia Visconti, della Serenissima Repubblica di Venezia
e di Napoleone, per poi venir distrutto nella seconda
guerra mondiale. Dopo un lungo restauro negli anni '50, ad opera
di Carlo Scarpa, fu aperto al pubblico nel 1964. All'interno
della struttura oggi trova posto il Museo Civico di Castelvecchio,
uno dei più importanti musei di Verona.
Verona
è una città piacevole e ricca di occasioni di divertimento e
appuntamenti culturali. Sono soprattutto da non perdere importanti
eventi e manifestazioni durante l'anno, come il Festival
Lirico Areniano, che dal 1913 allieta le serate degli appassionati
della lirica, l'Estate Teatrale Veronese e le varie rappresentazioni
del Festival Shakespeariano.
Per i curiosi, dovete sapere che, tra i numerosi personaggi
celebri che sono nati a Verona, ci sono:
Il poeta Valerio Catullo, nato nel 84 a.C.
Il pittore Paolo Caliari (detto il Veronese), nato nel
1528
L'architetto Michele Sammicheli, nato nel 1484
L'erudito Scipione Maffei, nato nel 1675
Il musicista Antonio Salieri, nato nel 1750
Il letterato Ippolito Pindemonte, nato nel 1753
Il poeta Aleardo Aleardi, nato nel 1812
Lo statista Angelo Messedaglia, nato nel 1820
Il criminologo Cesare Lombroso nato nel 1835
L'inventore Enrico Bernardi, nato nel 1841
Lo scrittore
Emilio Salgari, nato nel 1863
Copyright ©
Informagiovani-italia.com. La riproduzione totale o parziale, in qualunque
forma, su qualsiasi supporto e con qualunque mezzo è proibita senza
autorizzazione scritta.
Se questa pagina ti è piaciuta e ti è stata utile, per favore prenota con noi un hotel o un ostello ai link che trovi in questa pagina, è un servizio di Booking, non spenderai un euro in più, ma ci aiuterai ad andare avanti, per quanto possiamo e a scrivere e offrire la prossima guida gratuitamente. Oppure se vuoi puoi offrirci un caffè (ma non ci offendiamo se ci offri una pizza :) ) con una piccola donazione:.:
Paypal
☕
Dove si trova?
Torna su
OSTELLI Verona
OSTELLI Italia
Auberges de Jeunesse Italie
Hotel Verona
Carte
de Verone
Karte von Verona
Mapa
Verona
Map
of Verona
Carte
de Venetie
Karte von Venetien
Mapa
Veneto
Map
of Veneto
Carte
d'Italie
Karte von Italien
Mapa
Italia
Map
of Italy