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Chiesa di San Nazaro Maggiore a Milano
  
La
Basilica di San Nazaro Maggiore o San
Nazaro in Brolo è una delle quattro basiliche
extramurali fondata da Sant’Ambrogio nel IV secolo
(la seconda in ordine di tempo) ed è la più antica
chiesa dell’Occidente ad avere una pianta a croce
latina, inaugurando così una nuova tipologia
architettonica che avrà larghissimo successo. Lungo
la "via Porticata" la "Basilica Apostolurum",
Basilica degli Apostoli, che cioè accoglieva le
reliquie degli apostoli, nonché sepolcro del martire
Nazaro, oltre a quelle degli apostoli
Andrea, Giovanni e Tommaso. Il
corpo di Nazaro venne ritrovato, da Ambrogio nel
395, insieme a quello dell'altro martire cristiano
Celso.
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Le
spoglie di san Nazaro sono oggi ospitate sotto l'altare maggiore. L'antico
luogo di sepoltura è indicato da una lapide in marmo che si trova sul
presbiterio.
L'impianto dell'antica Basilica di San Nazaro Maggiore fu costruito nel tira
386 d C. all'epoca del vescovo Aurelio Ambrogio in area suburbana, fuori
della cinta di mura fatta edificare durante il periodo dell'imperatore
Massimiano, ma sul principale asse viario per Roma è ancora rintracciabile
sotto le strutture architettoniche romaniche, nonostante i pesanti
interventi attuati nel corso del XVIII e XIX secolo.
La basilica paleocristiana è a pianta cruciforme, con una sola navata chiusa
da abside semicircolare e con i bracci laterali, a pianta rettangolare,
comunicanti con il capo croce. Distrutta nel 539 dal barbari di Uraia e poi
nel 1075 durante l'incendio che costò a Milano buona parte del suo centro
storico, assunse la struttura che ancora oggi vediamo nel 1571 per volontà
di san Carlo Borromeo. Gli interventi innovativi voluti da
Carlo Borromeo per le chiese milanesi sono qui documentati dallo
spostamento dell'altar maggiore, eseguito da Pellegrino Tibaldi sul
finire del XVI secolo; l'altare attuale è opera di Giovanni Ruggeri
(1700).
I più pesanti interventi di ristrutturazione dell'antico edificio si devono
all'architetto Pietro Pestagalli (1828-1830), che ha sostituito
il pavimento, alzandolo, cosa che ha variato le proporzioni dell'edificio e
dandogli dei caratteri di sapore neoclassico. Le
decorazioni dell'interno sono costituite da tracce di affreschi dei secoli XIII, XIV e XV, sopravvissute alla totale ridipintura
voluta dal
Pestagalli. Gravemente danneggiata dai bombardamenti della Seconda
Guerra Mondiale, fu nuovamente modificata tra il 1946 e il 1963 ad opera
dell'architetto Enrico Villa.
Nella parte antistante l'edificio sorge la Cappella Trivulzio, voluta
da Gian Giacomo Trivulzio, luogotenente di Luigi XII di Francia,
ed eretta nel 1512 su progetto di Bartolomeo Suardi, detto il
Bramantino. Questo versatile pittore che occupa una singolare posizione
nella vicenda della pittura lombarda del XVI secolo, scelse per la Cappella
Trivulzio una struttura a base quadrata, che si innalza a mo' di torre ed è
coperta da un'alta cupola. L'interno, molto luminoso grazie all'occhio
ottagono posto al centro della cupola e alle bifore che si aprono nel
tamburo, è ritmato negli spigoli da paraste che reggono la cornice e che
racchiudono le grandi nicchie a due ordini sovrapposti. Nell'ordine
superiore sono posti i sarcofagi della famiglia Trivulzio, opera di Marco
d'Agrate e Benedetto Briosco.
L'interno, giocato interamente sui contrasti cromatici creati dal bianco
delle pareti, il grigio delle parti di mura paleocristiane lasciate a vista
e il rosso dei decori in cotto fatti eseguire dal Villa, presenta ancora
molte similitudini con l'antica basilica paleocristiana, grazie al sapiente
lavoro di recupero dell'ultimo restauro. Nella chiesa sono conservate alcune
ottime opere di Bemardino Luini con Gesù nella Passione,
Bonino da Campione (Crocifissione), Bernardino Lanino (Ultima
Cena), Daniele Crespi (Annunciazione), Camillo
Procaccini (Presentazione di Gesù al Tempio) e Panfilo
Nuvolone (San Gemiamo). Da notare i resti di pavimento
paleocristiano dell'emiciclo e la pietra con il monogramma greco di Cristo
(Chi Ro), resti dell'originaria basilica voluta da Sant'Ambrogio.
Basilica di San
Nazaro Maggiore
Piazza San Nazaro in Brolo, 5, 20122 Milano
Tel: 02 5830 7719
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