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Informa Bambini
Luoghi ideali per viaggiare con i bambini
sono parchi divertimento, fattorie didattiche, città con
centri pedonali, villaggi vacanza con kids club e
animazione. Fondamentale organizzarsi con attenzione. Di
seguito qualche consiglio pratico.
Chi
non ha mai sognato o addirittura intrapreso un viaggio particolare,
senza prenotare né alberghi né alloggi, ma solo il volo e poche
altre minuzie? In genere chi ama viaggiare all’estero non vuole
spendere molto, e se viaggia con pochi compagni e pochi bagagli
di certo la vacanza economica è assicurata. Una buona notizia
è che all’estero i bambini sono benaccetti! I bimbi e le famiglie
ricevono dal popolo ospitante un’accoglienza adeguata, non solo
carezze, coccole e sorrisi per i più piccini. Un motivo per
cui l’italiano medio và all’estero è che ha già avuto modo di
visitare l’Italia, e, bene o male, anche durante i fine settimana
o nei lunghi ponti delle feste può approfittare del bel tempo
per spostarsi in penisola. Il secondo motivo è che è più semplice,
dal punto di vista logistico, finanziario ed emotivo, spostarsi
con i bambini all’estero, piuttosto che in Italia.
Punto di vista
logistico
L’Italia
è considerato un Paese sviluppato e all’avanguardia. Eppure
ha molto da imparare dai Paesi Nord Europei o dagli Stati Uniti
e Canada relativamente al trattamento di benvenuto che riserva
ai bambini. Non solo nel bagno delle donne, ma anche in quello
degli uomini, in qualsiasi luogo pubblico, dall’aeroporto, ai
musei, ai centri commerciali, ci sono i fasciatoi e le mini
nursery per cambiare i pannolini ai bambini. In Italia si trovano
solo nei bagni delle donne e spesso capita, infatti, di osservare
uomini che, con imbarazzo, entrano nel bagno delle signore per
rinfrescare i loro piccoli. D’altronde cambiare i pannolini
non è prerogativa solo delle mamme! Ma il fasciatoio nei bagni,
all’estero, è il minimo che si possa trovare: spesso ci sono
servizi igienici ad altezza e alla portata dei più piccini,
il microonde per riscaldare il biberon e il cibo omogeneizzato,
sono messi a disposizione pannolini e asciugamani gratuiti,
come anche saponi e disinfettanti, e una sala dotata di confortevoli
poltrone per far accomodare le mamme nell’allattamento. Tutti
questi servizi sono offerti gratuitamente.
Un altro servizio gratuito è legato all’uso del passeggino:
sia nei musei che negli aeroporti, se non si porta il proprio
passeggino, è possibile utilizzarne uno in prestito, da riconsegnare
all’uscita. Nei ristoranti i bambini vengono accolti con
tanti piccoli regalini e accorgimenti: innanzitutto si può reperire
un numero enorme di seggioloni, mentre nella maggior parte dei
ristoranti italiani spesso ce ne sono massimo tre o quattro,
e spesso qualche famiglia è costretta a cambiare locale per
mancanza di attrezzature per i propri figli. Nei ristoranti
esteri si trovano nella stessa quantità dei seggioloni, anche
i rialzi per le sedie destinati ai bambini un po’ più grandi.
Inoltre gli stessi menù dedicati ai più piccoli, oltre a proporre
porzioni ridotte, anche per ovviare agli sprechi, presentano
una riduzione anche del prezzo e allegato un regalino o un giocattolino.
Nella maggior parte dei luoghi di ristoro c’è un’area dedicata
ai giochi dei bambini, con sediette, tavolini e giochini di
ogni genere, e nei ristoranti più attrezzati vengono portati
in tavola, insieme all’acqua e al pane, dei set di colori e
cartoncini per far svagare i piccoli clienti. Ovviamente il
tutto gratis.
Negli alberghi non si manifesta nessun problema ad annettere
alla stanza un altro o altri due letti, all’occorrenza; oppure
una culla, una brandina o perfino acconsentire a far dormire
due persone per letto, se le sue condizioni di larghezza, lunghezza
e robustezza lo permettono oppure a poggiare, in extremis, dei
materassi spessi per terra e adibirli a letti. In parecchi ostelli
e alberghetti è anche possibile prenotare le "
family room",
ovvero delle stanze in cui ci sono quattro- sei letti, fornite
di bagno a costi pari alle normali camere da letto degli alberghi,
senza rialzi.
Nei supermarket si può
scegliere se prendere i classici carrelli oppure optare per
quelli con i gusci porta neonato, far guidare dei carrellini
piccini ai figli che vogliono contribuire attivamente alla spesa
con i genitori, carrelli con le pedane in cui i bambini più
grandi posso stare in piedi, e con il solito porta bambino classico
davanti alla mamma, tipico dei carrelli classici, oppure quelli
con la parte di davanti coperta e a forma di macchina, in cui
il bambino si siede e fa finta di guidare al volante. Anche
questo servizio è offerto gratuitamente e i carrelli di ogni
genere sono disponibili in un numero sicuramente maggiore alla
richiesta media, in modo che ce ne siano sempre disponibili
e che i genitori non debbano lottare per far usufruire i figli.
Se una famiglia, anche
se con bambini, decide di fare una vacanza all’estero, sicuramente
vorrà anche visitare luoghi di interesse culturale o naturalistico:
per questo motivo nei luoghi in cui ci sono monumenti, musei,
chiese, ma anche parchi naturali e altri siti di interesse culturale
e turistico, si può usufruire di tragitti differenziati per
carrozzine, di bambini e anche dei disabili, ma anche percorsi
guidati per tutta la famiglia, luoghi e attività ludiche per
i più piccini, che non consistono solo nel classico parco divertimento
con altalene e scivoli, ma anche in altre iniziative, come quelle
perpetrate negli Stati Uniti o in Canada, che consistono nel
far provare ai bambini la vita dei ranger, con conseguente rilascio
dell’attestato, in cui i piccini imparano anche storie sugli
animali, raccontate loro dai ranger prima di andare a dormire.
Nei Paesi del Nord Europa i piccoli possono fabbricare e vestire
abiti, accarezzare e dare cibo agli animali. Nei musei, in generale,
si trovano sempre calchi e imitazioni di utensili che i bambini
possono toccare: infatti per i bambini è importante anche il
tatto, oltre che la vista; si trovano anche pulsanti da schiacciare
e esperimenti da portare a termine.
Punto di vista finanziario
Viaggiare all’estero con la famiglia significa risparmiare,
ma non come si intende in Italia, cioè usufruire dello sconto
del 50% riservato ai soli bambini, ma avvalersi dei prezzi famiglia.
Infatti ci sono biglietti per le famiglie a bassissimo costo
che danno la possibilità di entrare nei musei, anche i circuiti
dei musei affiliati, e nelle chiese e che permettono di ottenere
menù per i più piccoli alla metà del prezzo di quelli per adulti,
con porzioni ridotte. In Italia a volte capita che se, per esempio,
si hanno due figli, il più piccolo paga la metà, ma il più grande
paga prezzo pieno, come se fosse considerato adulto, come se
potesse usufruire dello sconto bambini solo il più piccolo,
anche se hanno un anno di differenza, e non superano i 10 anni.
All’estero invece capita che nessuno dei due paghi, o che per
entrambi ci sia la riduzione, a diversi gradi a seconda dell’età.
Se i bambini dormono nella stessa stanza dei genitori, la maggior
parte delle volte non pagano e sovente il prezzo corrisponde
alla stanza e alle sue caratteristiche e non al numero di persone
che la prenotano, con il conseguente risparmio per la famiglia.
Il punto di vista
emotivo
In Italia
se viaggi con i figli piccoli ti senti sempre fuori luogo, sempre
con la paura di arrecare disturbo, di non riuscire a controllare
l’esuberanza dei figli nei luoghi pubblici, come musei o chiese,
in cui se anche ci si ferma con la carrozzina accostata al muro
per spiegare ai bambini interessati una determinata opera, si
viene rimbeccati di intralciare le file o il passaggio, oppure
si viene rimproverati perché i piccoli non possono toccare neppure
i calchi delle statue o i plastici, mentre all’estero essi sono
realizzati apposta per il pubblico più giovane. Infine se nei
musei italiani vengono indette mostre dedicate ai bambini, con
laboratori istruttivi e stimolanti, non sarà possibile parteciparvi
perché si scopre all’ultimo momento che non ci sono più posti
liberi fino al termine della mostra.
In Italia capita che
la gente vicina al tavolo in cui è seduta una famiglia con bambini
chieda di spostarsi altrove per il troppo baccano; in Italia
negli alberghi non danno la possibilità di avere una stanza
con più di tre letti se non si paga un’aggiunta, e questo rende
il viaggio più difficile e pieno di rinunce perché viaggiare
in quattro o in più è costoso. All’estero si possono cambiare
pannolini nelle stazioni nursery di emergenza in qualsiasi luogo
pubblico, senza essere costretti a recarsi al parco, o in macchina,
o nel passeggino o in piedi perché nessun luogo pubblico è dotato
di fasciatoio.
L’Italia pretende di
essere un Paese avanzato. Per certi versi lo è. Ma non è un
Paese a prova di bimbo.
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