Galleria Nazionale di Parma

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Galleria Nazionale di Parma

Di fronte all'ingresso della Biblioteca Palatina si trova la Galleria Nazionale di Parma, una delle più importanti pinacoteche presenti in Italia, negli scorsi decenni ampliata e risistemata in uno spazio creato con interventi di restauro e di recupero dall’architetto Guido Canali. Le origini delle collezioni risalgono alla Ducale Accademia di Belle Arti, istituita a metà Settecento da Filippo di Borbone.

Galleria Nazionale di ParmaTra le opere conservate nella galleria, particolarmente degne di nota il disegno di Leonardo da Vinci raffigurante una Testa di fanciulla, ed alcuni dipinti del Correggio (tra cui la Madonna di San Girolamo, la Madonna della Scodella, Deposizione) e del Parmigianino (la Schiava Turca, Autoritratto). Ben rappresentata anche la pittura dal Medioevo ai nostri giorni. Vi sono inoltre custoditi resti scultorei preantelamici e antelamici e affreschi strappati. Importante anche la collezione di disegni e di mobili, visibili solo su richiesta.

Galleria Nazionale di ParmaOggi le sale ospitano dipinti e opere che coprono il periodo dall'XI al XIX secolo, a costituire una raccolta d'arte  tra le maggiori in Italia, assolutamente da non perdere; particolarmente numerose e interessanti sono soprattutto le opere di scuola emiliana dal Quattrocento al Settecento, con grande rilievo per quelle dovute al grande mastro Antonio Allegri conosciuto universalmente come Correggio.

Il percorso museale segue un ordine cronologico e comincia dalla sezione medievale, con frammenti architettonici romanici e una Majestas Dòmini (Un tipo di iconografia in voga nel medioevo, nella quale Gesù veniva rappresentato in trono) dello scultore e architetto Benedetto Antelami. Le sale successive, sono dedicate allo stile gotico internazionale. Vi sono esposti, fra le altre opere, il Annibale Carraccitrittico Madonna con Bambino e i Santi Giovanni Battista e Paolo (1327 circa) del bolognese Simone di Filippo Benvenuti, detto Simone dei Crocifissi e una Madonna dell'Umiltà di Beato Angelico, Francesco Francia (Madonna col Bambino e i santi Benedetto, Giustina, Placido e Scolastica). Della sezione rinascimentale si segnalano invece in particolare la Testa di Fanciulla di Leonardo da Vinci e i dipinti di Cima da Conegliano, mentre tra le opere della scuola emiliana del Cinquecento spiccano quelle di Annibale Carracci (tra cui il suo celebre autoritratto) e di suo fratello Agostino Carracci, e di suo cugino Ludovico Carracci, di Filippo Mazzola (il padre del Parmigianino) di Dosso Dossi e di Benvenuto Tisi, detto il Garofalo, di Giulio Romano.

Annibale CarracciRealizzati tra il XVI e XVII secolo, pertinenti a scuole diverse, sono, fra gli altri, quadri dell'emiliano (da Cento in provincia di Ferrara) Guercino (Susanna e i Vecchioni), di Sebastiano del Piombo, Palma il Giovane, El Greco (Guarigione del Nato Cieco) Bartolomé Esteban Murillo (Giobbe), Van Dyck (Madonna con Bambino, 1621-5 circa), Hans Holbein (Erasmo da Rotterdam), Pompeo Batoni (Teti affida Achille al centauro Chirone); ben rappresentata anche la pittura veneta del Settecento, presente con Tiepolo, il Piazzetta (Madonna della Concezione), Canaletto (Capriccio con edifici palladiani), Pittoni e Sebastiano Ricci.

Guarigione del Cieco - El GrecoLa maggiore attrattiva della galleria, le cui raccolte proseguono con altri quadri dei secoli XVIII e XIX, italiani (tra cui un bellissimo Guttuso, La spiaggia 1955-1956, donato alla galleria parmense dallo stesso autore oltre a notevoli opere di Amedeo Bocchi) e non, è però costituita dalla sezione dedicata al Correggio e del suo contemporaneo e in parte allievo, Girolamo Francesco Maria Mazzola, detto il Parmigianino. Le loro opere non sono disposte lungo il percorso di visita cronologico, ma sono raccolte in alcune sale a loro espressamente dedicate, dove del primo si ammirano tele e affreschi, fra cui una Incoronata, la Madonna della Scodella, la Madonna della Scala la Madonna di San Girolamo e una Deposizione, e del secondo si trovano la famosa Schiava Turca (1530 circa), l'Autoritratto entro uno specchio convesso e alcuni disegni.

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