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HELVA - INFORMAZIONI E GUIDA.
Città
di confine tra
Andalusia e Portogallo, Huelva accoglie a
cuore aperto chiunque si appresti a visitarla. Lo fa sin dai tempi passati,
da quando Colombo diede inizio alla sua nota spedizione dalla Costa de la
Luz, che qui sporge verso l’Atlantico. Le sue sorti industriali non le hanno
impedito di emergere come città eclettica, ricca di tradizioni ed eventi di
folclore, accanto alle più famose località andaluse della costa
mediterranea.
Huelva è una piccola
città dell'Andalusia,
situata tra
Cadice e il
Portogallo, poco lontano da
Siviglia e con un tratto di costa tra i più
belli e lunghi della
Spagna, la Costa de la Luz (Costa
della luce), che si sporge verso l'Atlantico.
Dall'oceano Huelva dista solo 9 km, cinque volte tanto è
invece la sua distanza dal confine portoghese; una
moderna cittadina di quasi 150 mila abitanti,
apprezzabile per la sua economia industriale ma
anche per l'interessante storia e cultura. |
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Un
centro piacevole e con graziose piazzette, assortite di monumenti storici, bar e
ristoranti (principalmente a base di pesce) e una miriade di negozi per lo
shopping più ambizioso. Arriviamo nel territorio di Huelva passando per
El Rocio, seguendo il tratto di costa che porta qui da Siviglia. Il 'durante'
del viaggio è stato alquanto sorprendente, considerato il milione di
pellegrini su cui ci siamo imbattutti. Non è in effetti esperienza di tutti
i giorni capitare nel mezzo di una delle più belle feste paesane della
Spagna: il giorno della Nostra Signora di El Rocío - Pentecoste di maggio.
Luce intensa, canti, colori, carri e cavalli. E
poi quella moltitudine di gente e rumori così carichi di energia. Certo, non
sono molti i posti così piacevolmente inconsueti come El Rocío,
soprattutto se li visiti a metà pomeriggio, con la luce giusta, e in una
scenografia perfetta per un film d'altri tempi. L'area è situata nelle
vicinanze delle paludi di Doñana, una zona caratterizzate da dune,
fenicotteri e antichi 'passi' di flamenco.
Il fulcro del
pellegrinaggio è proprio in località El Rocio, che si trova a 17 km da
Almonte (provincia di Huelva) e a metà strada (costiera) tra
Siviglia,
Jerez de la
Frontera
e la stessa Huelva. Il camino di Moguer,
una strada sterrata, prepara a quella che tra tutte le feste andaluse è
probabilmente quella che incarna di più l’antico spirito della regione. Le
donne le vedi con abiti sgargianti e messa in piega, mentre gli uomini a
cavallo si distinguono per i grandi sombreros. Dall'altra parte, i
caminos sono diversi: quello chiamato camino di Sanlúcar,
vede centinaia di cavalieri percorrere i sentieri del parco di Coto
Doñana, mentre quello conosciuto come camino di Matalascañas,
sulla strada del mare, avanza tra il polverone di cavalli, motociclette e
vecchi trattori. Il fiume interminabile di persone, uomini e donne, in
camino da giorni, si arrichirrà poi di altri camini, che uniti porteranno
omaggio alla loro Madonna andalusa, la Paloma Blanca.
Un'esperienza spirituale unica che ci ripromettiamo di approfondire.
Quella andalusa è una terra ricca di
tradizioni, indistintamente capaci di impermearsi nello spirito di tutti,
siano essi gitani o contadini, artisti o intellettuali, pellegrini o
semplici viaggiatori come noi, affamati di mondo. Qui, il fervore religioso
si esprime nella convivialità delle genti che abitano questa terra, situata
alla foce dell'estuario di Odiel e rioTinto, che fu importante porto
dato in mano ai fenici e che vide nel secolo di Cristoforo Colombo
l'origine dei viaggi verso l'America (i primi marinai furono scelti proprio
tra gli abitanti di Huelva).
Sono stati i dintorni di Huelva ad
averci attirato qui, anche detti Belen de America (culla
dell'America), e importanti quanto per la storia e tanto per l'arte. Qui
Colombo per circa due anni visse in un monastero (la cui visita consigliamo
di non perdere) conosciuto con il nome Convento de Santa María de la
Rábida, presso la località di Palos de la Frontera (sud del
fiume). La storia racconta ancora oggi quei giorni lontani, quando egli
chiese ai frati di convincere Re Ferdinando a sostenere la sua
avventura oltre i mari conosciuti, da qualche parte nell'Oceano. Così fu,
allorché nei pressi della chiesa di San Jorge fu resa pubblica
l'autorizzazione reale data ad un certo "Colón" di navigare con tre
caravalle - la Niña, la Pinta e la Santa María verso terre lontane.
La statua di Colombo si ammira oggi nella
principale Plaza de las Monjas di Huelva, mentre il convento e la
chiesa ad essa associata si mettono in mostra per gli elementi di
architettura gotica e moresca ancora ben conservati, per gli affreschi di
Daniel Vázquez Diaz (1882-1969) e il museo che raccoglie numerose
reliquie della scoperta dell'America.
Anche i Mori trovarono posto a Huelva e
le loro testimonianze si poterono già vedere ai tempi di Colombo (il
convento fu costruito su un piccolo edificio preesistente, che serviva da
torre di controllo della dinastia berbera degli Almohadi). Ad Huelva
poi si possono seguire anche le tracce lasciate dagli inglesi,
arrivati sul posto per i ricchi depositi di rame. Quando il terremoto
del 1755 colpì la città di
Lisbona,
anche la fragile Huelva, ancorata com'era sopra le fondamenta di una palude,
crollò sotto i suoi fanghi perdendo i ricordi dello storico porto
commerciale sull'Atlantico.
Oltre un secolo fu la volta degli inglesi, che
qui ci vennero per fondare la 'Rio Tinto Mining Company', nel 1873.
Vi costruirono poi i sobborghi, i club privati, i bagni vittoriani, i locali
per biliardo, le aree per il golf, le biblioteche e, immancabile, la
ferrovia a vapore. Qualche decennio dopo sorse la squadra di calcio del
Recre, nel 1889, il più antico club di calcio in Spagna (e per
questo soprannominata El Decano). Gli inglesi a Huelva ci restarono
fino al 1954, per lasciarla poi al destino del Franchismo. Del
periodo vittoriano si ammirano oggi diversi grandi edifici come la Casa
Colón, il Gran Teatro e la Clínica Sanz de Frutos.
Huelva non sarà maestosa come la vicina
Siviglia, ma dispone certo di preziose testimonianze architettoniche
comunque notevoli. Si concentri la visita alla Iglesia de San Pedro
(la più antica della città ) oppure alla Catedral de la Merced,
riconoscibile per l'elaborata facciata barocca dai colori luminosi. Da qui,
a circa 10 minuti a piedi, si arriva alla Plaza de las Monjas,
attraversando Calle Rafael López e incrociando Calle Plus Ultra.
La piazza si riconosce per i negozi e ristoranti ai lati, gli edifici
eleganti decorati in stile e le alte palme.
Il piccolo vicolo chiamato
Calle Esponceda, diventa preludio della via dello shopping di Huelva,
Calle a Concepción, una strada stretta, pavimentata e pedonale,
abbellita da graziosi edifici bassi. Il quartiere è tutto pedonale, si
caratterizza per altri numerosi vicoli ricchi di negozi e localini alla
moda. Ci piace in particolare la boutique Sara Merino y Celso
Prieto, ospitata in una villa un tempo abitata da famosi toreri (si
noteranno le vetrate e un patio con alberi di limoni a circondare una
piscina decorata). Il centro storico è relativamente compatto e permette
agli amanti dello shopping di sbizzarrirsi in negozi vari (tra cui le note
Zara e Mango) e attrazioni storiche, senza dover salire su un autobus, che
invece risulta essere necessario per la visita al Sanctuario de la Cinta,
situato a 3 km dalla città.
Siamo in una città dalle mille e più curiosità.
Già dopo pochi giorni di soggiorno e qualche cena al in più non sorprende
sapere che Huelva è stata proclamata capitale della gastronomia spagnola
del 2017. In effetti in poche altre città abbiamo assaporato piatti di
pesce così buoni come a Huelva (specialità: risotti ai funghi e seppie
fritte). Come si dice da queste parti? "De la Costa a la Sierra, del
Andévalo al Condado, la provincia de Huelva es un auténtico crisol culinario".
E allora, viene proprio voglia di scoprirlo di
più questo magnifico territorio. Da dove iniziamo? Forse dalle spiagge di
Huelva? Le raccontiamo più avanti...
Dintorni di Huelva
Siviglia
(95 km),
Faro
(112 km),
Alcala de Guadaira
(153 km),
Jerez de la
Frantera
(182 km),
Arcos de la Frontera (202 km),
Cadice
(208 km),
Ronda
(216 km),
Cordova
(232 km),
Gibilterra
(291 km),
Malaga
(299 km),
Marbella (344 km),
Granada
(339 km),
Almeria
(496 km)
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