Cosa vedere a Trento -
10 luoghi interessanti da visitare
  
Circondata
com'è dalle montagne, la piccola
Trento cattura l'attenzione per quel suo tipico fascino alpino.
Il panorama naturale abbraccia la città quasi a voler conservare
intatti i suoi preziosi tesori storici, ben custoditi da secoli
di lunga storia. Basta un'occhiata per innamorarsene. Città pacata,
vivace, ricca di cultura e di influenze, incantevole e tanto italiana,
come si percepisce dalle forme urbane del centro storico che si
contrappongono in qualche modo alla più settentrionale,
Bolzano.
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Si osservi la statua
di Dante Alighieri, chiaro esempio di
‘monumento all'italianità', come si legge anche dalla citazione
scolpita: "
Pietra fondamentale del Monumento dei Tridentini a
Dante Alighieri. Mostrò ciò che potea la lingua nostra", eretto
alla fine del XIX secolo ed opera dello scultore fiorentino Cesare
Zocchi. Altrettanto, colpisce l'iscrizione al lato "
Inchiniamoci
Italiani / Inchinatevi Stranieri / Deh! Rialziamoci / Affratellati
nella giustizia".
I
monumenti di Trento sono tutti piuttosto interessanti, raccontano
di avvenimenti storici e dello spirito dei cittadini che l'hanno
abitata e governata nei secoli. Gli antichi palazzi rinascimentali
conservano gli originali colori pastello ed i tipici balconi in
legno, chiari segni di un'architettura unica,
Rinascimento italiano e architettura del periodo degli
Asburgo. Il centro città è piccolo e un tempo era circondato
da una fitta cerchia di alte mura merlate e fornite di torricelle,
collegate direttamente al Castello del Buonconsiglio
ed estese fino all'Adige, baluardo naturale del territorio (prima
del 1858, il fiume scorreva fino alle odierne via Brennero-via Manzoni-via
Torre Verde-via Torre Vanga). Una parte di esse è tutt'oggi
visibile in Piazza Fiera.
Passeggiare per le strade
di Trento è il modo migliore per apprezzare i monumenti storici
ed architettonici della città. Si è circondati di cose da vedere
e visitare! Di seguito alcune delle attrazioni più significative...
buona passeggiata:
Cattedrale
di San Vigilio
Piazza del Duomo
Tel: +39 0461 234 419
Trento
Il duomo di Trento venne
costruito intorno al XII secolo in stile gotico-romanico e si presenta
al visitatore con tutta la sua maestosa presenza storica. Nelle
fondamenta è situata un'antica basilica paleocristiana i cui resti
sono visibili nella cripta sotterranea. La storia lo ricorda per
avere ospitato le tre riunioni più importanti del
Concilio di Trento, creato nel 1545 per fronteggiare
la diffusione del Protestantesimo e per instaurare misure a favore
della Controriforma Luterana. In città ancora oggi si racconta
di quando, durante il periodo più importante delle famose riunioni,
l'alto clero ecclesiastico decise di trasferire temporaneamente
tutti i poveri della città oltre l'Adige. All'interno, la navata
centrale presenta importanti affreschi, mentre le splendide balconate
in marmo, al di sopra dell'altare, ricordano quelle della Basilica
di San Pietro in Roma.
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Piazza
del Duomo di Trento
Area: centro storico
Trento
Non si può parlare del
Duomo di Trento senza citare la sua Piazza, situata nel lato nord-occidentale
dello stesso edificio, e spesso indicata dai turisti come una delle
più belle piazze d'Italia. Sin dai tempi medievali è stata il salotto
pubblico della città, uno spiazzo circondato dai più bei palazzi
rinascimentali e con al centro la grande e nota Fontana di Nettuno.
La piazza si apprezza per i bei portici ad arco e in particolare
per gli edifici del Cinquecento, come i Palazzi di Via Belanziani,
che ospitano negozi, ristoranti e caffetterie, le facciate delle
Case Cazuffi Rella, affrescate intorno al 1530, e le varie
Casa de Negri, Casa Crivelli-Bellesini, Casa Balduini.
Sedetevi sui gradini che circondano la fontana o al tavolo di una
delle caffetterie e ammirate il grande spazio visivo davanti a voi,
lo sguardo si ferma là dove la
storia di Trento ha avuto i suoi anni di maggiore fervore,
tra il medioevo ed il Rinascimento. Si noti anche la linea di calcaree
che distingue quello che un tempo era il potere religioso dal potere
laico. Ogni giovedì, la piazza e le vie limitrofe del centro ospitano
il mercato settimanale all'aperto (da non perdere se volete fare
incetta di prodotti locali). A due passi, si riconosce la distinta
figura merlata del Palazzo Pretorio, con all'interno il
Museo Diocesano Tridentino, che a sua volta ospita importanti
dipinti raffiguranti il Concilio (si ammiri in particolare il dipinto
attribuito a Niccolò Dorigatti, sulla sessione conclusiva
del Concilio di Trento tenutasi nella Cattedrale), alcuni frammenti
dell'altare della chiesa di San Zeno della Val di Non, antiche
reliquie e splendidi arazzi di origine fiamminga del XV secolo.
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Case
Cazuffi Rella
Piazza del Duomo 10
Trento
Impossibile non notarle,
con la loro caratteristica facciata i due palazzi attigui di Cazuffi
e di Rella abbelliscono il centro di Trento con un sapore storico
ed architettonico di grande pregio. Ci piace ricordare le parole
di Fréderic Mercey, che durante la moda del Grand Tour
europeo, nel 1833 apprezzò in particolar modo i colori urbani
della città: "
il bistro venato di grigio e di giallo
[delle possenti mura],
il bianco [delle case]
che il tempo ha sfumato con venature di rosa e di arancio
e la massa rossa di qualche palazzo costruito con i marmi delle
vicine montagne". Le due case che qui ammiriamo sono posizionate
all'angolo con la via Belenzani, altro concentrato di case signorili,
di fronte alla torre civica, e si distinguono per essere affrescate
con figure floreali e mitologiche, opera del Fogolino (pittore
di
Vicenza, allievo di Bartolomeo Montagna), le cui
opere si distinguono anche in diversi altri edifici di Trento, tra
cui lo stesso Duomo ed il Castello del Buonconsiglio.
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Chiesa
di Santa Maria Maggiore
Piazza Santa Maria Maggiore
(via Rosimini e via Cavour)
Tel: +39 0461 239 888
Trento
La piccola graziosa chiesa
di Piazza Santa Maria Maggiore si apprezza per l'insieme armonioso
di stili lombardo e rinascimentale, il cosiddetto
stile clesiano (il
nome deriva dal principe-vescovo Bernardo Clesio, uomo di
grande cultura, che commissionò la costruzione della chiesa nel
1520 e servì una generale ristrutturazione della città di Trento,
modernizzandone l'urbanistica e sviluppandone commercio e produzione
economica). L'architetto fu Antonio Medaglia che la costruì
in pietra bianca e rossa. Si ammiri in particolare il portale fatto
costruire da Cristoforo Madruzzo, che fu principe-vescovo
di Trento nel corso del XVI secolo. La struttura è servita da un'unica
navata, con ai lati una serie di cappelle in stile Barocco. Si notino
gli affreschi della volta (significative testimonianze storiche
del Concilio trentino), il cinquecentesco organo, il bel campanile
con cupola poligonale (il più alto della città).
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Castello
del Buonconsiglio
Via Bernardo Clesio 3
Tel: + 39 0461 233 770
Trento
Se si guarda dal basso
il famoso castello di Trento è talmente grande che lo sguardo
non riesce a catturarne la cima. L'imponente massa di pietra rosata
racchiude al suo interno tutta la
storia di Trento e gran parte di quella italiana ed europea.
Nato come fortezza difensiva nel XIII secolo nel dosso collinare
noto come Malconsey, venne nel tempo conosciuto come castello
di Buoncosilii...Continua a leggere sul
Castello del
Buonconsiglio.
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Palazzo
Pretorio
Cavalcavia San Lorenzo,
18
Tel: +39 0461 234419
Trento
Il Palazzo che fu residenza
vescovile prima della costruzione del castello del Buonconsiglio
conserva ancora oggi, dopo secoli di storia, tutta la sua austera
imponenza medievale: un blocco merlato di quattro lati posizionato
nel centro della città e costruito interamente di conci di pietra
calcarea. Nel periodo medievale era simbolo del potere pubblico,
unito fisicamente alla vicina Cattedrale e al Castelleto dei
Vescovi (l'edificio centrale). A dominarlo è la Torre Civica,
orlata da una merlatura e decorata con bifore. Si apprezzi in particolare
lo scenario architettonico del porticato, abbellito dal tiglio secolare,
posizionato tra la via Garibaldi. Nel lato settentrionale si nota
invece un antico rilievo di origine romana, situato nel fornice
d'ingresso al Museo diocesano. Nel balcone del lato nord,
il 10 ottobre 1920 venne proclamata l'annessione del Trentino
all'Italia. La vicina Torre di San Romedio, di sembianza
quadrangolare, si affianca anch'essa al Castelletto dei Vescovi
e all'abside di San Giovanni. Incuriosisce la leggenda della
torre campanaria di Trento, legata a San Vigilio e all'anacoreta
della Valle di Non, San Romedio: secondo la tradizione popolare
San Vigilio accorse al capezzale dell'ormai morente Romedio al richiamo
della campana della torre; da allora ogni 15 gennaio, la campana
della torre viene suonata a ricordo dell'anniversario della morte
di San Romedio.
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Palazzo
Roccabruna
Via SS. Trinità 24
Tel: +39 0461 887 101
Trento
L'attuale sede della
Camera di Commercio di Trento risale al XVI secolo ed è così
chiamata per essere appartenuto alla famiglia Roccabruna. Il palazzo
si apprezza, oltre che per la facciata esterna abbellita da un bel
portale bugnato, soprattutto per le decorazioni interne: la camera
del Conte Luna, in particolare, è arricchita da un prezioso
soffitto voluto da uno degli ospiti più noti del palazzo, Claudio
Fernandez de Quiñones, oratore di Filippo II di Spagna,
conosciuto come conte di Luna.
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Palazzo
delle Albere
Lungaggine Monte Grappa,
45
Tel: +39 0461 234 860
Trento
La cinquecentesca villa
suburbana appartata sul lungaggine a sud ospita una parte della
collezione d'arte del MART, il Museo d'arte moderna e
contemporanea di Trento e Rovereto, uno dei più apprezzati
musei d'arte contemporanea in Italia. L'aspetto della struttura
è palesemente rinascimentale – venne infatti costruita nel XVI secolo
per volere della famiglia del principe-vescovo Madruzzo – un tipico
castello-fortezza a pianta quadrata, con tanto di fossato e quattro
torri angolari. Si ammirino all'interno le sale decorate da importanti
testimonianze storiche: sono particolarmente interessanti quelle
della Sala Grande, con alcuni dipinti raffiguranti le imprese
dell'imperatore del
Sacro Romano Impero Carlo V, e tutti
i dipinti rappresentanti le sette Arti liberali (il curriculum
di studi seguito dai chierici prima di accedere agli studi universitari,
e cioè grammatica, logica, retorica, aritmetica, musica, geometria,
astronomia), le quattro Virtù cardinali (prudenza, giustizia,
fortitudo e temperanza), e le tre Virtù teologali (fede,
speranza e carità).
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Palazzo Tabarelli
Il
Palazzo Tabarelli, frutto della radicale ristrutturazione
di alcune case contigue, acquistate dalla nobile famiglia
Tabarelli fra la fine del secolo XV e l'inizio del XVI in
contrada di San Benedetto (oggi via Oss Mazzurana), fu costruito
in forme rinascimentali a partire dal 1512 ed è una delle
espressioni più alte dell’architettura cinquecentesca
trentina.La costruzione durò una decina d'anni e rimase comunque
incompiuta, fermandosi al primo piano e al secondo nella sola
parte meridionale dell'attuale palazzo. Il secondo piano e il
coronamento furono poi completati soltanto nel tardo Settecento,
con assoluta omogeneità stilistica. Le linee compositive
principali, in particolare la bella facciata a bugnato, sono
comunque da attribuire primariamente ad Alessio Longhi,
architetto veronese chiamato a Trento dal cardinale Bernardo
Clesio per i lavori al Palazzo del Buonconsiglio.
La facciata, pur con evidenti asimmetrie derivate dai vincoli
posti dalle strutture murarie preesistenti, si presenta unitaria
grazie all’alto continuo basamento in bugnato rustico
(interrotto solo dai due bei portali ad arco) e alla
tripartizione orizzontale — segnata da lunghi fregi marcapiano —
che assumono un netto risalto rispetto alle linee verticali
delle lesene laterali, smorzate dall’estensione su di esse del
bugnato.
Nel fregio del primo piano lo stesso Alessio bonghi scolpì una
serie di medaglioni con ritratti dei vescovi trentini e degli
imperatori asburgici, Nel fregio del secondo piano, i medaglioni
della parte destra sono opera settecentesca di Francesco
Antonio Giongo e completano f cinque ritratti dei Re di Roma
del Longhi, sulla parte sinistra. Le monofore e le bifore del
primo piano sono molto armoniche, inquadrate da paraste con
capitelli compositi e sormontate da un’alta cimasa racchiusa da
una doppia cornice e decorata a tarsie marmoree bianche e rosa.
La dicromia è una nota importante nell’effetto conclusivo, che
alleggerisce — insieme con i fregi marcapiano — il robusto
impianto della fronte bugnata. Nelle finestre dell’ultimo piano,
i troviamo capitelli ionici, mentre le cimase sono a riccioli
contrapposti.
Palazzo Thun
In
via Belenzani, di fronte a Palazzo Geremia, sorge Palazzo
Thun, fatto costruire nel secolo XVI da Sigismondo dei conti
di Thun. Il palazzo, costruito in forme rinascimentali, venne
ammodernato intorno al 1835 per mano dell’architetto bresciano
Rodolfo Vantini. Nell’interno sono custodite importanti
testimonianze della vita artistica della città: alle pareti
dello scalone è collocato il ciclo di affreschi che Domenico
Ricci, detto il Brusasorci, dipinse nel 1551 sulla
facciata della Casa Cloz- Salvetti di via San Marco, e
raffiguranti una Scena silvestre con ninfa e satiro,
Scipione che libera una prigioniera e la restituisce al
promesso sposo e una Battaglia di Scipione. In una
nicchia del cortile è collocata la statua originale del Nettuno,
proveniente dalla fontana di piazza del Duomo. Nel cortile
interno, infine, è murato il portale settecentesco rimosso da
Palazzo Pretorio nel corso dei restauri novecenteschi.
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Torre Vanga
Su
via Prepositura, l’antica contrada di Santa Maria dei Battuti,
domina la Torre Vanga costruita con l’annesso castelletto da
Federico Vanga, vescovo tra il 1207 e il 1218. La torre,
realizzata da maestranze lombarde in mattoni su di un basamento
in pietra e coronata di merli ghibellini, costituiva il baluardo
occidentale delle mura della città, e, fino al 1858, proteggeva
la Porta Bresciana e il ponte sull’Adige.
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Torre Verde
Nell’acquerello
che
Albrecht Durer
eseguì durante il suo viaggio in Italia del 1494-5, la città di
Trento è ritratta come un borgo, seminascosto dalla vegetazione,
da cui emergono numerose torri medioevali. Una di queste è la
Torre Verde, così chiamata per la caratteristica copertura di
embrici in maiolica verde. Appartenente alla cinta muraria
duecentesca, è una possente costruzione in pietra bugnata, posta
anticamente a difesa della Porta di San Martino e dell'approdo
sull'Adige. Nel secolo XV, durante i lavori di restauro del
sistema di fortificazioni ad opera del vescovo Giorgio Hack,
venne realizzata la ripida copertura semiconica, ricoperta di
embrici, venne aggiunto il balconcino appoggiato a tre mensole
scalari e si aprirono alcune finestrelle.
Le attrazioni della città non finiscono qui, si scoprano le
restanti esplorando i pittoreschi vicoli e strade del centro
storico, come per esempio il vicolo Benassuti, sul
quale troneggia la casa Balduini, un tempo noto per ospitare il
macello dei porci (poi divenuto macello pubblico), o il
vicolo dei Birri, che fu anche sede della polizia
medievale dei principi. Ai
dintorni di Trento
abbiamo dedicato una sezione apposita, non mancatela! Per
visitare meglio Trento vi consigliamo vivamente di fare una
bella visita guidata con la nostra guida amica, un piccolo
investimento per godersi appieno la città in tutti i suoi
aspetti, se interessati scrivete nel form che trovate in questa
pagina:
Visita guidata di Trento.
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