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Cohousing
Il
cohousing è un modello abitativo basato sulla condivisione di spazi e attività
che offre numerosi vantaggi, dal risparmio economico al supporto reciproco tra
residenti. Scopriamo meglio questa forma di abitare collaborativo.
Abbiamo già parlato in passato di
cos’è il cohousing, chi sono i cohousers,
come e dove nasce il cohousing, delle questioni problematiche che pone la coabitazione,
delle regole base del cohousing e del ruolo del
facilitatore per supportare chi vuole coabitare, approfondiamo adesso i
vantaggi di fare cohousing.
Di fronte al peggioramento dei sistemi di welfare
e con la crisi economica, tornano alla ribalta tanti temi legati all'economia
solidale, tra i quali spicca proprio l'abitare in comunità. Il cohousing
permette di ripensare il ruolo femminile, quello della famiglia nella
società, permette di riflettere in modo costruttivo sui diritti dei bambini
e dei nostri anziani.
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In particolare "la cura dell'altro", tante
volte affidata agli asili nido, per i più piccoli, o alle badanti, nel caso
degli anziani, può assumere un significato diverso grazie allo sviluppo di
forme di collaborazione che si spingono ben oltre le tradizionali “relazioni
di buon vicinato? verso un micro modello di società più a misura d'uomo e in
quanto tale più avanzata. Coabitare consente di trovare quella rete di
relazioni, aiuti, solidarietà necessari per il proprio benessere.
Il
co-housing, ovvero la co-abitazione, come sappiamo è un progetto di
residenza elettiva, che permette di scegliere i propri vicini e di
condividere con loro alcuni spazi in comune, sia all’aperto che all’interno.
Facciamo un esempio pratico: dobbiamo decidere dove andare ad abitare,
certo, la città ha i suoi vantaggi, ma se avessimo l’opportunità di abitare
in un vicinato nel quale ci conosciamo quasi tutti, e con gli stessi vicini,
potremo condividere tante cose? Noi diremmo che la seconda opzione è la
migliore.
Vivere in cohousing, può avere numerosi
aspetti positivi ora vediamo il perché. Coabitando è possibile avere
un asilo nido in comune, una stanza dei giochi per i bambini,
un giardino e un orto in condivisione, una lavanderia,
uno spazio dove poter accogliere gli anziani, una sala per le
riunioni o per le feste, e volendo, pure una cucina in
comune o una piscina o una palestra. Già in accordo con i
nostri condomini potremo avere tutto questo, e in soprattutto ci si può
organizzare per avere sempre qualcuno che si occupa dei nostri bambini ed è
disponibile per gli anziani.
Il cohousing infatti nasce soprattutto
per un bisogno sociale e nasce, per l’esattezza in Scandinavia e si
diffonde presto in quasi tutti i paesi nordici. In Italia, ultimamente
stanno nascendo dei veri e propri villaggi cohousing, che permettono a tutti
di poter avere molti servizi a costo zero.
L’idea, di vivere in una comunità del
genere, al primo impatto può sembrar strana, ma proviamo a ripercorrere un
po’ la storia a ritroso, fino ad arrivare ad un villaggio italiano,
all’epoca delle nostre nonne, cosa succedeva allora? Le donne dovevano
lavorare, dovevano andare alle sorgenti di acqua per lavare i panni,
dovevano preparare il pane, dovevano lavorare in campagna, e ai loro figli
chi ci pensava? Le vicine di casa, già quello che noi, oggi, chiamiamo
cohousing, altro non è che un buon vicinato, nel quale ognuno dava
una mano all’altro. Le vicine di casa spesso facevano i turni per svolgere
tutti i lavori, in modo che almeno una donna rimaneva a casa per occuparsi
dei bambini, o degli anziani. Da ciò, comprendiamo che questa idea, non è
poi così strana.
Ma perché si sceglie di vivere in
cohousing?
I vantaggi di una vita del genere sono
molteplici, ma tra tutti c’è quello della riscoperta di uno stile di vita
sano, ricco di contatti umani, di rapporti aperti con le persone, dove è
comune lo scambio reciproco di favori, dove si lavora per un’armonia che è
impossibile trovare altrove.
In città ci dobbiamo dividere tra lavoro,
famiglia, hobbies, e impegni vari, vivendo in cohousing, invece tutto questo
stress si riduce drasticamente, anzi, vivremo in un ambiente molto più
rilassante. Certo è difficile pensare ad un modo di abitare del genere al
centro di una città, però ci dovremo muovere solo per andare a lavoro. Per
il tempo libero saremo più liberi e una parte la potremo proprio spendere
qui: avremo tutto a casa, dallo sport, al divertimento, alle varie lezioni
pomeridiane, e se c’è anche la cucina in comune, anche la spesa si può fare
a rotazione.
Risparmio economico e di tempo (e il
tempo vale eccome!)
Insomma, un vantaggio per lo spirito, ma
anche per il portafogli: quanto ci costano ogni mese le varie lezioni per
noi e per i bambini? Quanta benzina e quanto tempo ci costa portarli da una
parte all’altra della città, quanto spendiamo al mese per le riparazioni
varie? Con il cohousing, tutte queste spese si ridurranno in funzione delle
famiglie che compongono il nostro villaggio. Tutte le riparazioni, così come
le spese per la costruzione dell’abitazione verranno divise tra noi e i
nostri vicini.
Rilancio dell’edilizia
Il cohousing è un ottimo metodo, anche
per il rilancio dell’edilizia, soprattutto in periferia. Infatti, chi decide
di intraprendere un’avventura del genere va alla ricerca di un vecchio
immobile, abbastanza spazioso, da ristrutturare, oppure di un terreno sul
quale poter costruire delle abitazioni, con i vari spazi in comune. Un
villaggio del genere prevede diversi appartamenti che fanno parte tutti di
una stessa costruzione, con alcune stanze in comune ed anche abitazioni
singole, come ad esempio delle villette, che prevedono tra una e l’altra,
alcuni spazi esterni comuni, e in ogni abitazione delle stanze messe a
disposizione per la collettività.
Ecologico
Il cohousing rispetta tutti i criteri di
energia sostenibile e rinnovabile, quindi tutte le abitazioni, rispetteranno
i criteri dell’edilizia sostenibile, senza gravare creando altro
inquinamento di quella zona. Pannelli solari, pozzi per raccogliere l’acqua
piovana, geotermia, pannelli termodinamici, lampade al led, coibentazioni in
sughero o paglia... questi sono solo alcuni degli esempi di buone pratiche
che potremo trovare in un villaggio cohousing. Un rilancio dell’economia di
un’intera zona a seguito della costruzione o ristrutturazione di immobili è
possibile.
Ripopolamento delle zone
L’idea di abitare tutti insieme può
essere anche un modo per ottenere il ripopolamento di alcuni paesi in
deficit demografico. In casi come questo, visto che nei piccoli centri il
mercato immobiliare è in crisi, il costo delle costruzioni potrebbe essere
anche inferiore, e noi continueremmo ad avere gli stessi vantaggi, vivendo a
diretto contatto con delle persone che noi stessi scegliamo. Chi decide di
andare a vivere in cohousing, può conoscere da prima i futuri vicini, anche
attraverso alcuni gruppi, che si riuniscono per parlare dell’idea.
www.cohousing.it è il sito italiano ufficiale di cohousing, qui
troverete tutte le informazioni su come andare a vivere in condivisione. Sul
web, inoltre, sono presenti anche altri siti web, che potrebbero darvi una
mano a cercare un villaggio del genere nella vostra zona o a promuoverne la
realizzazione.
Vivere in una comunità può fare solo del
bene, a voi e alla vostra famiglia. In primis, i vostri bambini, potranno
crescere con delle persone che col tempo, sentiranno come familiari,
potranno andare in un asilo che si trova praticamente a casa, potranno
frequentare tutte le attività che il villaggio offre, il tutto a costo zero.
Pensate agli anziani che vivono con voi, anche loro potranno passare parte
della loro giornata in compagnia dei loro coetanei, in una sala studiata
appositamente per loro, con una persona a turno che farà loro compagnia e li
sosterrà. Potranno partecipare alla vita comune, insegnare ai piccoli,
tramandare i loro saperi, aiutare nelle piccole cose. Voi potrete uscire di
casa stando sicuri di averli lasciati in un ambiente tranquillo, così come
loro, la sera, avranno la sicurezza di rimanere a casa in compagnia di figli
e nipoti, di dormire attorniati dagli affetti più cari.
Un ritorno ai valori autentici, ai
valori semplici, a quelli fatti da un semplice sorriso o da un abbraccio
sincero, una riscoperta di una convivenza che non è forzata, una vita
fatta di spazi ampi e non ristretti, un modo sano per crescere i propri
figli, tutto questo è in una parola sola, cohousing.
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