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Incentivi, sgravi fiscali, contributi: negli ultimi anni
sono state introdotte diverse misure per favorire lo
sviluppo delle energie rinnovabili e promuovere il risparmio
energetico. Facciamo il punto della situazione.
Anche il
Governo Italiano si è attivato per incentivare il
risparmio energetico, prevedendo dei contributi,
delle detrazioni e degli incentivi nelle
varie Finanziarie. Ogni anno la Finanziaria rinnova
queste agevolazioni, ma le procedure da seguire e l'entità
degli incentivi variano purtroppo ogni anno. Per
questo anno i cittadini che fino al 31 dicembre 2017
sostengono spese per interventi finalizzati all'efficientemento
energetico "eco-bonus".
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Vi rientra l'installazione di impianti solari termici, pompe
di calore, caldaie a biomassa ecc.) e all'adeguamento antisismico
degli edifici, possono usufruire di una particolare agevolazione
fiscale, consistente in una detrazione d’imposta del 65%,
e del 50% per le ristrutturazioni edilizie (vi
rientra anche l'installazione di impianti fotovoltaici, sistemi
d'accumulo, stufe e altri prodotti per l'autoproduzione energetica).
È stato prorogato fino al 31 dicembre 2017 anche il Bonus
Mobili, cioè la detrazione del 50% su una spesa massima
di 10.000 euro per l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.
Per questi acquisti sono detraibili le spese documentate e sostenute
dal 6 giugno
2013 al 31 dicembre 2017. Dal 2017, tuttavia, la detrazione
è consentita solo se l’intervento di ristrutturazione edilizia
è iniziato dopo 1° gennaio 2016.
La detrazione ordinaria è pari al 36% delle spese sostenute,
fino a un massimo di 48.000 euro per nità immobiliare. Per le
spese effettuate dal 26/06/2012 al 31/12/2016 il decreto legge
n. 83/2012 ha elevato al 50% la misura della detrazione e
a 96.000 euro l’importo massimo di spesa. Dal 1 gennaio
2018 è possibile che la detrazione tornerà alla misura ordinaria
del 36% e con il limite di 48.000 euro per unità immobiliare.
Cosa significa detrazione d'imposta?
Significa che la somma che io cittadino ho speso per "migliorare
in senso energetico" la mia casa posso toglierla dall'imponibile
su cui pago le tasse. La detrazione è attualmente del 65% e
deve essere detratta in 10 anni.
IVA
Ricordate che per le prestazioni di servizi relative agli interventi
di recupero edilizio, di manutenzione ordinaria e straordinaria,
realizzati sugli immobili abitativi, si applica l’aliquota
Iva agevolata del 10%.
Quali sono gli interventi
che attuano un risparmio energetico e prevedono gli incentivi?
Rientrano negli incentivi gli interventi finalizzati alla riduzione
del fabbisogno energetico per il riscaldamento; il miglioramento
termico dell’edificio (finestre, comprensive di infissi, coibentazioni,
pavimenti); l’installazione di pannelli solari; la sostituzione
degli impianti di climatizzazione invernale, ma anche intereventi
per motivi di sicurezza, riduzione barriere architettoniche,
diminuzione inquinamento acustico e ancora interventi condominiali
per posti auto ecc...
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da notare che per negli interventi "di riqualificazione
energetica" rientrano tutti i tipi di interventi che permettano
di raggiungere una maggior efficienza energetica. L'intervento,
infatti, è definito in funzione del risultato da conseguire
in termini di riduzione del fabbisogno annuo di energia
primaria per la climatizzazione invernale;
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riqualificazione energetica di edifici già esistenti.
Non sono agevolabili, quindi, le spese effettuate in corso
di costruzione dell’immobile. L'intervento deve riguardare
un edificio esistente e permettere di ottenere un fabbisogno
di energia per il riscaldamento invernale inferiore di almeno
il 20% rispetto ai parametri definiti con Decreto del Ministro
dello Sviluppo economico. Guardate la tabelle previste dalla
normativa. Massimo 100 mila euro.
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interventi riguardanti gli involucri (coperture e pavimenti,
finestre comprensive di infissi) fino a un valore massimo
della detrazione di 60.000 euro;
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installazione di pannelli solari per la produzione
di acqua calda per usi domestici o industriali e per la
copertura del fabbisogno di acqua calda in piscine, strutture
sportive, case di ricovero e cura, istituti scolastici e
università, fino a una massimo di 60.000 euro;
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interventi per la sostituzione di impianti di climatizzazione
invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione
e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione,
o con pompe di calore ad alta efficienza e con impianti
geotermici a bassa entalpia, fino a un massimo di 30.000
euro;
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per mobili e grandi elettrodomestici di classe non
inferiore alla A+ (A per i forni), finalizzati all’arredo
di immobili oggetto di ristrutturazione, il bonus è del
50%;
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Gli interventi di manutenzione ordinaria sono ammessi
all’agevolazione solo se riguardano parti comuni di edifici
residenziali. La detrazione spetta ad ogni condomino in
base alla quota millesimale;
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Gli interventi relativi alla realizzazione di autorimesse
o posti auto sono agevolabili anche a proprietà comune;
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Sono agevolabili gli interventi volti all’eliminazione delle
barriere architettoniche, quelli fatti per agevolare
la mobilità interna di persone disabili;
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interventi per fini di sicurezza: grate sulle finestre,
saracinesche, porte blindate, vetri antisfondamento, telecamere....
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interventi finalizzati alla cablatura degli edifici
e al contenimento dell’inquinamento acustico;
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interventi di bonifica dall’amianto e di esecuzione
di opere volte a evitare gli infortuni domestici;
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ristrutturazione straordinaria, beneficiano del contributo:
installazione di ascensori e scale di sicurezza, rifacimento
di scale e rampe,interventi finalizzati al risparmio energetico,
recinzione dell’area privata, costruzione di scale interne;
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risanamento e restauro, beneficiano delle agevolazioni:
eliminazione e prevenzione di situazioni di degrado, adeguamento
delle altezze dei solai nel rispetto delle volumetrie esistenti,
apertura di finestre per esigenze di aerazione dei locali.
Quali spese sono detraibili?
Le spese per le quali è possibile fruire della detrazione
comprendono sia i costi per i lavori edili connessi
con l’intervento di risparmio energetico, sia quelli
per le prestazioni professionali necessarie per
realizzare gli interventi e acquisire la certificazione
energetica richiesta. Sono detraibili le spese di lavoro
per opere eseguite tra il 1° gennaio 2008 e il 31 dicembre
2017. La detrazione d’imposta non è cumulabile
con altre agevolazioni fiscali previste per i medesimi
interventi da altre disposizioni di legge nazionali
(quale, ad esempio, la detrazione per il recupero del
patrimonio edilizio).
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Quali sono i documenti necessari per avere
le agevolazioni?
I documenti necessari, salvo esclusioni (che preciseremo in
seguito), sono l’asseverazione e l'attestato di certificazione.
L’asseverazione (fatta da un tecnico abilitato) dimostra
che l'intervento fatto è conforme ai requisiti tecnici richiesti
dalla normativa. L'attestato di certificazione energetica
fornisce le informazioni necessarie sull’efficienza energetica
dell’edificio (si devono consultare i Comuni che hanno procedure
diverse tra di loro su questo attestato, si veda il regolamento
comunale). Questo documento, se riguarda gli interventi
di sostituzione di finestre e infissi, e nel caso di caldaie
a condensazione con potenza inferiore a 100 kW, può essere sostituito
da una certificazione dei produttori. Inoltre l’asseverazione
del tecnico abilitato può essere sostituita dalla dichiarazione
resa dal direttore dei lavori. Inoltre, nel caso di pannelli
solari auto-costruiti, è sufficiente l’attestato di partecipazione
ad un apposito corso di formazione. Per le spese effettuate
dal 1° gennaio 2008 per la sostituzione di finestre in singole
unità immobiliari e per l’installazione di pannelli solari,
non occorre più presentare l’attestato di certificazione energetica.
Tale certificazione non è più richiesta per gli interventi,
realizzati a partire dal 15 agosto 2009, riguardanti la sostituzione
degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione.
Come fare per usufruire della detrazione?
Per usufruire della detrazione è sufficiente indicare nella
dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi
dell'immobile e, se i lavori sono effettuati dal detentore,
gli estremi di registrazione dell'atto che ne costituisce titolo
e gli altri dati richiesti per il controllo della detrazione.
Si deve inviare, quando prevista, all'Azienda sanitaria locale
competente per territorio, prima di iniziare i lavori, una comunicazione
con raccomandata A.R., tranne nei casi in cui le norme sulle
condizioni di sicurezza nei cantieri non prevedono l’obbligo
della notifica preliminare alla Asl. Si devono pagare le spese
detraibili tramite bonifico bancario o postale, da cui
devono risultare la causale del versamento, il codice fiscale
del soggetto beneficiario della detrazione e il codice fiscale
o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento. Si devono
conservare, ed esibire se richiesto in sede di controlli, i
seguenti documenti
A cura della redazione di Informagiovani Italia
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