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AQUISGRANA - INFORMAZIONI E GUIDA.
In questa città antica di millenni i romani curavano le loro ferite di guerra e
le loro articolazioni rigide nelle acque fumanti delle sue sorgenti minerali. Ma
fu Carlo Magno che mise la città sulla mappa europea. Anche l'imperatore si
godeva un bagno ogni tanto, ma fu più per ragioni strategiche che ne fece la
capitale geografica e politica del suo vasto impero franco nel 774 -
probabilmente il primo impero di dimensioni europee.
Al
confine tra Germania, Olanda e Belgio Aquisgrana è una antica città di circa
250,000 (Aachen in tedesco,
Aix-la-Chapelle in francese), dalla storia leggendaria. Sta lì al centro delle stesse vie di
comunicazione europee che l'hanno resa punto di incontro di commerci e
culture. Di origine romana
(Aquae Granni, 150), occupata dai galli ripuari (V secolo), acquistò importanza
sotto
Carlo
Magno che la scelse come sede della propria corte nel 794.
Ad Aquisgrana
l'imperatore quello che sarebbe passato alla storia come il
Sacro Romano Impero, tenne le diete
imperiali, le assemblee tra imperatore e principi imperiali, e fondò la
Schola palatina, centro della rinascita
culturale carolingia ed europea dopo la caduta dell'impero
romano e le invasioni barbariche. Ancora oggi tutto nella
città sembra rimandare a questo fatto storico.
La
costruzione del
Dom, il Duomo, il luogo dell'incoronazione degli imperatori del Sacro
Romano Impero da allora in poi,
posto dall'UNESCO tra i beni inalienabili dell'umanità, fu voluta
proprio da Carlo Magno, che per l'occasione chiamò maestranze francesi da
Metz per replicare nella sua capitale le forme delle basiliche romaniche viste
durante i suoi soggiorni in Italia a
Ravenna
e a
Roma.
Cominciato poco prima dell'800, il gigantesco edificio fu
concluso in brevissimo tempo e già nell'805 veniva consacrato da papa Leone
III. L'attuale aspetto è dovuto alle aggiunte che seguirono all'incendio del
1224. Un nartece (nella basilica paleocristiana, vestibolo addossato alla
facciata riservato ai catecumeni e ai penitenti), il cui ingresso principale
conserva i battenti bronzei fusi in età carolingia, precede l'interno della
chiesa, del quale è ancora riconoscibile la struttura ottagonale originaria,
precedente al 1224. Dal soffitto pende il lampadario in rame (1160-70), simbolo
della Gerusalemme celeste, commissionato da Federico Barbarossa, mentre
nel matroneo viene conservato il Kaisersthul, il semplice trono di Carlo
Magno dove, dopo l'incoronazione, i
re
venivano omaggiati dai principi.
Il trono si raggiunge salendo sei scalini, come
il trono di Re Salomone. Fu utilizzato per l'incoronazione di 30 imperatori
tedeschi tra il 936 e il 1531. Sulla mensola carolingia antistante il coro
(1355-1414) si trova la Pala d'oro (Fulda, 1020 circa), donata
dall'imperatore Enrico il Santo insieme all'ambone posto sulla parete
destra del coro. Il terzo capolavoro di oreficeria renana del Dom è il
Karlsschrein, il reliquiario dorato di Carlo Magno (Aquisgrana 1200-1215),
che custodisce le spoglie dell'imperatore e che dal 1215 che si trova sempre nel coro.
Il Tesoro del Duomo è costituito da pezzi unici che lo hanno reso uno dei
più importanti al mondo: il busto-reliquiario, l'olifante (corno da
caccia ricavato dalla zanna di un elefante) e la Croce pettorale di Carlo
Magno, il Crocifisso di Lotario.
Il
Rathaus di Aquisgrana, il palazzo del municipio della città è stato
edificato sul palazzo dell'imperatore franco tra il 1334 e il 1376, di cui
rimane solo la torre sul lato orientale, ma l'interno è stato rivisitato in
chiave barocca nel '700. All'esterno l'edificio in stile gotico è adornato
da 50 statue, a dimensiane naturale, di governatori tedeschi fra cui quelle dei
30 imperatori incoronati ad Aquisgrana. Gli affreschi ottocenteschi della
Reichsaal ripercorrono la vita di Carlo Magno, il restauratore dell'Impero
d'Occidente con repliche delle insegne reali, la corona, il globo e la spada (i
cui originali sono conservati a
Vienna).
Tra
i musei della città, molto interessante è ilMuseo Couven, una tipica casa borghese dove sono stati ricostruiti
gli ambienti di fine '700 e inizi '800. Curiosa la farmacia settecentesca dove
si dice sia stato preparato per la prima volta il cioccolato. Nel
Suermondt Ludwig Museum invece si possono ammirare le collezioni di opere
figurative e di arte applicata esposte secondo un criterio originale, che mira a
ripercorrere l'evoluzione artistica partendo dalle espressioni contemporanee.
Acquisgrana è gemmelata con diverse città europee tra
cui:
Liegi
in Belgio, Reims e Montebourg,
Toledo in Spagna, Naumburg nella stessa Germania e Halifax in
Inghilterra.
Una particolarità di Aquisgrana sono le panchine letteralmente da collezione,
che con le loro forme e attraverso i materiali con cui sono state costruite
testimoniano l'evoluzione del gusto e le caratteristiche (anche climatiche) dei
paesi d'origine. Provengono infatti da ogni parte del mondo (Parigi,
Stoccolma, Halifax,
Sirmione ecc.) e accanto a riproduzioni si trovano esemplari che hanno più di 100 anni di
storia. Infine, non bisogna dimenticarsi di assaggiare i Printen (dal
verbo prenten, stampare), i dolci che gli abitanti della città non vogliono
assolutamente siano confusi con i tradizionali e diffusi dolci al miele
tedeschi.
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