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Basilica di Santa Maria
in Aracoeli
A Roma ci sono chiese di una
bellezza incredibile, da togliere il fiato. Se vi
capita di passeggiare vicino alla collina del
Campidoglio, non mancate di visitare la Basilica
di Santa Maria in Aracoeli. Io ci sono andato
l'ultima volta lo scorso dicembre, insieme
alla mia famiglia, una domenica pomeriggio. Da sotto
stupisce l'ampia scalinata tra la mole del monumento
a Vittorio Emanuele II (il Vittoriano) e gli ampi
gradini che conducono a Piazza del Campidoglio. |
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Salendo
i numerosi e ( un po' faticosi) gradini ci si accorge che ognuno di essi
permette di avere una visione più completa e affascinante di un pezzo del
centro di Roma. A poco a poco si raggiunge il punto più alto della collina
capitolina e vengono in mente la storia di tutto questo, i palazzi, quello
che ci circonda, i semplici gradini della scalinata....
Il marmo che si calpesta sotto i miei piedi è lo stesso che fu usato per
costruire il Tempio di Serapide nel Quirinale. Fu portato qui per
costruire una scala che sarebbe stata un voto alla Vergine. Un'offerta
per porre fine al lungo periodo di pestilenza che devastò devastato tutta
l'Europa nel XIII secolo. Il significato della scalinata, tuttavia, è
cambiato nel corso del tempo. E 'diventato un luogo superstizioso dove le
persone hanno trascorso le loro notti sognando i numeri della lotteria. Oggi
la vediamo piena di turisti che scattano foto o riposano un po' prima di
entrare nella meravigliosa chiesa in stile gotico romano.
Curiosità di Santa
Maria in Aracoeli
La Basilica di Santa Maria in Aracoeli è stata fondata nel VI secolo sul
sito dell'ex tempio di Giunone Moneta: l'Arce. Questo è il nome dell'altra
altura che forma la collina capitolina. La Mirabilia Urbis Romae
(antica guida medievale della città) illustra l'origine leggendaria della
prima costruzione di un altare in questo luogo. Ci racconta che la
Sibilla Tiburtina, chiamata dall'imperatore Ottaviano Augusto, gli
annunciò che un re umano sarebbe venuto dal cielo e avrebbe governato a
lungo e giudicato il mondo. Inoltre, Ottaviano Augusto avrebbe avuto la
visione di una donna accanto a un altare con un bambino in braccio,
un'immagine associata in epoca medievale alla Vergine con Gesù. L'imperatore
si inginocchiò in adorazione e fece costruire un altare vicino alla sua
stanza per quel "signore del cielo". Da qui il nome Ara Coeli: "altare
del cielo". È una rilettura della storia che fa passare Santa Maria in
Capitolio a Santa Maria in Aracoeli. Sarebbe, curiosamente, il primo
edificio "cristiano" prima di Cristo.
La Basilica è stata famosa anche nella storia di Roma per un altro motivo.
All'interno della chiesa si trova una delle immagini più venerate del popolo
romano: il Santo Bambino. È una scultura del Bambin Gesù in legno
d'ulivo proveniente dal giardino del Getsemani di Gerusalemme. Ma il
suo prestigio non dipendeva solo dal materiale da costruzione, ma anche dal
prezioso ex-voto che ricopriva la statua. Si diceva che l'immagine avesse
poteri miracolosi. E parlo purtroppo al passato, visto che nel 1994 la
scultura è stata rubata e finora non è stata ancora recuperata. Quelle che
vedete oggi è una riproduzione.
La varietà e la meraviglia della basilica è nella sua variegata quantità di
di dettagli. Gli elementi architettonici, le leggende e le rappresentazioni
ne costituiscono la storia. Una storia così ricca che diventa arte. Così, ad
esempio, è immortalata negli affreschi dedicati a San Bernardino da Siena
o nella Tomba di Sant'Elena. Entrare nella Cappella Bufalini è
un trionfo di colori e forme grazie al Pinturicchio. Parole che
creano storie, storie che creano arte. Dalla parola 'Arx' ad Acero - Arceli
e poi ad immaginarlo in forma latina di Ara Coeli. Il potere della parola e
dell'immaginazione capace di creare una storia basata su fondamenta di
pietra risalenti ad Augusto.
Un piccolo
riassunto della lunga storia di questa chiesa
In epoca medievale Santa Maria in Aracoeli fu al centro di decenni di lotte
tra guelfi e ghibellini. La collina del Campidoglio era un emblema, in
quanto il divenne il luogo fisico dell'esperienza comunale della città. Era
una chiesa che, all'inizio, si affacciava sul Palazzo del Senato.
Più tardi, con il pontefice Innocenzo VI, la chiesa passò ai
Francescani e fu ristrutturata. Fu infatti in questo periodo che acquisì
l'attuale stile gotico romano. Inoltre, venne modificato il suo
orientamento. L'edificio passò ad affacciarsi poi sul Campo Marzio e sul
Vaticano. Un segno di dove era ora il potere della Roma Pontificia.
Con questa ristrutturazione la basilica divenne una delle chiese più
importanti per il popolo romano. Per la sua posizione, vicino al Municipio,
divenne uno dei centri politici e spirituali della società romana. Un luogo
privilegiato per ospitare numerosi eventi storici che testimoniano il potere
in città. In essa, ad esempio, l'ammiraglio e viceré di Sicilia Marco
Antonio Colonna celebrò il grande trionfo nella battaglia Lepanto. Era
come se tutto il Mediterraneo dipendesse ancora una volta dalla Città
Eterna.
Con l'unità d'Italia la proprietà del convento passò allo Stato. Non fu un
momento facile per l'edificio. Quando fu il momento di costruire il
Vittoriano (monumento a Vittorio Emanuele II), il chiostro e gli altri
edifici che lo accompagnavano, come la torre di Papa Paolo III, furono
abbatuti. La chiesa, quindi, è stata nascosta alla vista di pellegrini e
viaggiatori. Soprattutto per chientrava a Roma da Piazza del Popolo e
percorreva Via del Corso, l'antica Via Lata.
Testimonianze di questa lunga e variegata storia sono le rappresentazioni di
alcuni personaggi. L'arte nella sua architettura, le statue, i dipinti e
l'atmosfera che circonda questo luogo continuano a renderlo un sacro e
mistico. Uno dei gioielli del colle capitolino e simbolo di quella Roma che
da sempre attraversa la storia da protagonista.
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