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Cosa vedere a Milano
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Casa Verdi a
Milano
  
Ci teneva davvero
Giuseppe Verdi alla sua 'Casa
Verdi' a Milano (città che aveva adottato il Maestro), che poco amava definire
"di riposo". Emoziona, ancora oggi, il suo desiderio assoluto e vero
di poter aiutare i suoi 'compagni di vita' che avevano dedicato la
loro vita alla musica, per dare loro semplicemente una
accoglienza meritata e dignitosa e restituire un po' della fortuna che
pensava di avere ricevuto. La casa venne da lui fondata a Milano nel 1899 ed
inaugurata nel 1902, per suo volere non prima della sua morte (avvenuta il
27 gennaio del 1901). |
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"Delle mie opere, quella che mi piace di più è la Casa che
ho fatto costruire a Milano
per accogliervi i vecchi artisti di canto non favoriti
dalla fortuna, o che non possedettero
da giovani la virtù del risparmio. Poveri e cari compagni
della mia vita!
Credimi, amico, quella Casa è veramente l’opera mia più
bella."
L'edificio è situato in in piazza Buonarroti 29 (a pochi
minuti a piedi dalla omonima stazione della metropolitana) a Milano, e dal
giorno della sua inaugurazione ha accolto oltre mille ospiti, persone che a
vario titolo hanno passato la propria vita dedicandosi alla musica in tutte
le sue forme.
Lo stile neogotico della struttura colpisce per forme e
colori. Venne realizzata da Camillo Boito, fratello di un altro nome
importante del campo musica (Arrigo Boito), appositamente allo scopo
per la quale era stata commissionata dal Verdi. Sono qui custodite, nella
cripta annessa all'edificio, anche le spoglie di Verdi e della moglie
Giuseppina Strepponi, traslate dopo la provvisoria permanenza al
cimitero monumentale. L'interno dell'edificio è un tutt'uno di ammirazione e
orgoglio artistico: una dimora che celebra la vita di Verdi e una sorta di
museo della musica. Possiamo conoscere non solo la vita di Verdi e della
moglie, ma anche di tutti coloro che in questa casa risiedettero, e cioè
musicisti, cantanti, coristi, coreuti, direttori, orchestrali, insomma un
vero e proprio omaggio alla musica, come in pochi altri luoghi in Italia.
Casa Verdi è inebriata di musica. Entrarci per una visita
significa udire suoni musicali (pianoforte, violino, a volte d’organo),
misti al rumore di passi e chiacchiericcio di antiche nostalgie e anche di
giovani entusiasmi. Perché gli ospiti di Casa Verdi non sono solo anziani,
se è vero che sono ammessi i cittadini italiani o stranieri equiparati
“addetti all'arte musicale? che abbiano compiuto i 65 anni, è anche vero
che, qualora vi siano i posti disponibili, possono anche essere ospitati “giovani
studenti di musica, maggiorenni, meritevoli e bisognosi, iscritti al
Conservatorio di Musica Giuseppe Verdi di Milano, alla Civica Scuola di
Musica di Milano, a corsi ed accademie promosse dalla Fondazione Teatro alla
Scala o ad altre scuole musicali riconosciute site in Milano?, così come
indicato dallo stesso regolamento dell'istituto (anche le consorti degli
artisti sono ammesse all'ospitalità).
La visita alla Casa Verdi si concentra in particolare
sulla collezione d'arte del maestro e sui cimeli che fino alla sua morte
erano conservati a Villa Sant'Agata, sua residenza principale. Si possono
quindi ammirare, la ricostruzione della sala da pranzo del maestro (tale
come era all'epoca della sua dimora a Genova a Palazzo Doria), ma
anche gli stessi mobili che l'arredavano (arrivati probabilmente da
Parigi).
Viene qui rappresentato un tipico arredo alto-borghese dell'epoca,
con vari quadri che ritraggono il Verdi (celebre quello di Giovanni
Boldini), più altri dipinti, tutti parte della collezione verdiana
(inclusa una Venere di Urbino, copia della più celebre di Tiziano
Vecellio). Colpiscono in particolare gli oggetti personali appartenuti al
maestro, i vestiti di Giuseppe Verdi (sono quelli pervenuti dalla
camera d'albergo che ospitava abitualmente il Verdi a Milano), inclusi i
celebri cappelli a cilindro di Giuseppe Verdi, che così tanto
contraddistinguono l'immagine verdiana. Sono inoltre presenti, la spineta
del Cinquecento di Verdi, la stessa su cui usava esercitarsi da giovane,
e poi orologi, bracciali, onorificenze varie e altri omaggi ricevuti da
Verdi durante la carriera (molto bella la cetra in metallo dorato,
donata dall'Opera di Parigi nel 1880 in occasione dell'Aida, così come la
bacchetta in avorio, donata al Verdi dal Teatro di Colonia nel 1877).
Casa Verdi ospita anche diversi laboratori di attività
creative (pittura, maglieria, redazione di un giornale, e altro) a
disposizione degli ospiti, i cui prodotti vengono anche esposti in mostra in
una fiera-mercato annuale. All'interno è anche presente una biblioteca con
circa otto mila volumi.
Casa di Riposo per Musicisti Giuseppe Verdi
Piazza Buonarroti, 29
Milano
Tel. 39 02 4996009
Metropolitana: linea 1 (rossa), fermate Buonarroti, Wagner;
Tram 16, fermata di via Ravizza
L'ingresso a Casa Verdi è gratuito, ma è gradita una piccola
offerta d'entrata, e anche la prenotazione per le Sale museali e il Salone
d'Onore in gruppi di visitatori. La cripta Verdi è invece visitabile dalle
8.30 alle 18.00. Anche su visite guidate private.
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