Cosa vedere a Pietrasanta

Cosa vedere a Pietrasanta - 20 luoghi interessanti da visitare

di Massimo Serra

 

Pietrasanta è un'antica, elegante e tranquilla cittadina in provincia di Lucca, famosa per la bellezza della sua architettura e per la lavorazione artistica del marmo. Ha un centro storico ricco di monumenti e una favolosa piazza del Duomo, sulla quale si affacciano i più importanti edifici cittadini. È stata rifugio per scultori per sei secoli e continua ad essere scelta ancora oggi da artisti famosi e giovani talenti. È stato qui, che Michelangelo, Henry Moore, e più recentemente, Fernando Botero hanno scelto in parte di risiedere, vista la vicinanza della città alle cave di marmo di Carrara.

Opere di Boreo a PietrasantaPietrasanta, le cui strade strette seguono il tracciato a griglia romano (insolito per un borgo toscano), ha mantenuto il suo status di epicentro creativo, ospita più di 15 gallerie d'arte contemporanea. L'alta stagione per le gallerie d'arte va da giugno a settembre ed è in questo periodo che Piazza del Duomo si anima di eventi. Come abbiamo già visto nella guida di Pietrasanta, la città è più di una colonia di artisti internazionali, ha un centro storico molto ricco e pieno di architetture interessanti, a partire dalla già citata e bellissima piazza del Duomo. Qui potrete ammirare il Duomo di San Martino, realizzato tra il XIII e il XIV secolo in stile romanico-gotico, la Chiesa di Sant'Agostino di stampo romanico con il suo bel campanile barocco,  la Torre delle Ore, la Colonna del Marzocco e il Monumento di Leopoldo II.

Ebook di PietrasantaMeritano una visita la vicina Pieve di Valdicastello e la Chiesa di San Francesco.  Non mancano i musei interessanti, tra i quali il Museo Archeologico Bruno Antonucci, il Museo dei Bozzetti, che conserva opere di artisti della zona, il Museo Barsanti (dedicato al motore a scoppio, invenzione di Eugenio Barsanti), il museo-casa natale del poeta e premio Nobel Giosuè Carducci a Valdicastello. Tra gli edifici civili, da vedere il Palazzo Pretorio, il Palazzo dei Capitani di Giustizia, il Palazzo Panichi, oggi sede delle poste.

Eccovi una lista delle cose da vedere (dopo averle viste fatevi un giro anche a Marina di Pietrasanta, le sue spiagge, a pochi chilometri di distanza da Pietrasanta), tra quelle di Forte dei Marmi, Viareggio e Lido di Camaiore, attirano ogni anno folle di vacanzieri e troverete un gran numero di eleganti ristoranti, negozi e alberghi.

Piazza del Duomo

Piazza del DuomoPiazza del Duomo taglia in due la città, e si presenta in tutta la sua bellezza, con la presenza di sculture moderne in esposizione temporanea, ben armonizzate nel contesto storico. Su di essa si affacciano il Duomo di San Martino, il Palazzo Pretorio, il Teatro civico, la Chiesa di Sant'Agostino e altri palazzi nobiliari. La piazza è grande e oltre agli edifici storici, ospita alcune caffetterie. Sicuramente la vista di questa bella piazza rimane impressa nella mente, per la sua maestosità ma anche per il fatto che qui sono allestite a rotazione mostre con opere di grandi artisti (da Dalì a Gustavo Aceves, a Moore a Mirò). Ogni prima domenica del mese si tiene un bel mercato, durante il quale sono ospitati circa 70 espositori d'antiquariato che vendono mobili, sculture lignee e marmi, oggetti di modernariato ecc.

Torna su

Cattedrale di Pietrasanta

Cattedrale di PietrasantaLa chiesa madre di Pietrasanta, il suo Duomo, anche conosciuto come "Collegiata di San Martino di Pietrasanta", colpisce per la facciata bianca, divina nella purezza di quel materiale di cui la città è ricca: il marmo. La chiesa ebbe origine nel XIII secolo, ben prima del 1223, anno a cui risale la prima notizia della sua esistenza. La struttura esterna si presenta con tre navate, due laterali ed una centrale a sovrastare l'altezza delle prime, con il classico profilo spiovente e un rosone marmoreo centrale. Lo stile è romanico-rinascimentale... approfondisci leggendo il nostro articolo sulla Cattedrale di Pietrasanta.

Torna su

Campanile del Duomo di Pietrasanta

Campanile del Duomo di PietrasantaDi sicuro interesse storico è l'adiacente campanile della Cattedrale di San Martino, alto 36 metri fatto in laterizio rosso a vista. La sua edificazione venne completata nel 1520, secondo un progetto originario del 1518, che prevedeva il rivestimento in marmo, come la chiesa madre, ma che mai fu ultimato. Il progetto viene attribuito all'architetto Donato Benti, anche se secondo alcune ricerche accademiche, la sua origine architettonica potrebbe essere opera nientemeno che di Michelangelo, che a Pietrasanta visse tra il 1516 ed il 1520. Il campanile in effetti ha un qualcosa di non comune, più lo si osserva e più ci si rende conto di quanto particolare sia questo edificio alto quasi quaranta metri e a base quadrata (8 metri di lato). Caratteristica che lo rende straordinariamente geniale è, al suo interno, la scala coclearia, molto più di una scala elicoidale e tanto "studiata" dai più grandi artisti rinascimentali (dal Bramante al Sangallo il Giovane, allo stesso Leonardo da Vinci) per il fatto che, sorprendentemente, la struttura interna, di forma cilindrica, ha le stesse misure della colonna Traiana, ai Fori Imperiali di Roma. La scala è autoportante, pensata come una gigantesca scultura inversamente scavata, che si avvolge su se stessa intorno al vuoto centrale senza alcun sostegno.

Torna su

Battistero, ovvero Oratorio di San Giacinto

Battistero di PietrasantaIl Battistero di Pietrasanta, anche noto come Oratorio di San Giacinto, è di grande eleganza artistica. Fu edificato nel XVII secolo su commissione della Compagnia del Santissimo Sacramento anche se di tale periodo resta oggi la sola pala d'altare. Al suo interno sono conservate alcune opere di un periodo storico antecedente, qui trasferite nella seconda metà del Settecento; una delle due fonti battesimali presenti risale al 1389 ed è opera di Bonuccio Pardini, che l'ha elaborata con preziosi bassorilievi. L'altra fonte battesimale è invece di qualche secolo più recente, opera degli scultori Donato Benti e Nicolò Civitali (XVI secolo) e Orazio Bergamini e Fabrizio Pelliccia, che la completarono nel 1612. All'interno si ammirano anche la grande pala d'altare (Eucaristia e angeli adoranti) opera di Filippo Martelli, del 1636, l'altare, la balaustra e le acquasantiere, tutte del XVIII secolo, opera di Giuseppe Maria Castepoggi. Bello tutto il complesso delle decorazioni interne, restaurate nel 1988 e nel 2011, tra cui affreschi, medaglioni e sculture varie.

Dove? Via Garibaldi (sul lato destro del Duomo). Quando? Orari di apertura al pubblico: tutti i giorni 8.00 - 12.30 e 15.30 ? 19.00 (spesso fino alla mezzanotte in estate), controllare per sicurezza gli orari che variano stagionalmente.

Torna su

Chiesa e Chiostro di Sant'Agostino

Chiesa e Chiostro di Sant'AgostinoSulla Piazza del Duomo, e al lato opposto della Cattedrale, troviamo la Chiesa e l'Ex Convento di Sant'Agostino, oggi non più dedicati al culto. La chiesa la si nota per la semplice facciata in marmo, con tre grandi arcate a tutto sesto, a cui fa da contrasto  il grande spazio interno indiviso. Un tempo alla chiesa si affiancava l'Ospedale dei Mercanti, poi chiuso e usato come istituto scolastico sotto la gestione della Confraternita del Santissimo Sacramento, in seguito al periodo napoleonico e alla soppressioni dell'ordine monastico.  La chiesa venne infatti costruita in origine dai padri agostiniani, grazie ai finanziamenti ricevuti dai mercanti lucchesi nel XIV secolo, e ancora oggi il suo aspetto architettonico, nel complesso, rispecchia l'austerità monastica un tempo vigente. Dopo un buon restauro nel XX secolo, oggi gli spazi sono utilizzati come suggestiva location di eventi e mostre.

La Chiesa di Sant'Agostino, è uno tra i più importanti esempi di architettura gotica della zona di Lucca, questo nonostante alla fine del Settecento sia stato aggiunto un campanile. L'interno è come dicevamo, indiviso, ad una navata, e vi si ammira un bell'altare dell'Annunciazione (attribuito a Stagio Stagi), diverse lapidi tombali a pavimento, alcuni cicli di affreschi del XIV secolo e del XV secolo (tra cui una decorazione murale del Settecento, recentemente recuperata). Gli attuali altari in marmo sono una sostituzione di quelli di più antica origine, tranne quello originario del Cinquecento, su cui un tempo era presente una opera di Zacchia il Vecchio, poi trafugata nel 1921 e di cui ora resta solo qualche traccia. Tra dipinti, affreschi e murali, si nota anche il coro ligneo, nell'abside, di recente restauro. L'atmosfera nel chiostro, affiancato alla chiesa, è quella tipica dei luoghi dedicati al silenzio: pace e tranquillità.

La chiesa e il convento sono legati alla figura di Eugenio Barsanti, che a Pietrasanta nacque nel 1821 e fu ordinato sacerdote: egli non solo fu presbitero, ma anche ingegnere e inventore, ideatore e anche inventore del primo motore a combustione interna, realizzato collaborando con Felice Matteucci.

Dove? Via Sant'Agostino 1

Torna su

Palazzo Moroni

Palazzo Moroni In Piazza Duomo e nelle immediate vicinanze della Cattedrale, troviamo Palazzo Moroni, edificio dal carattere architettonico classico sulla cui facciata principale spicca la doppia scala esterna. Da sempre destinato alle funzioni pubbliche della città, ebbe ha origine da due edifici più antichi e già esistenti nel XVII secolo, la Casa dei Padri Agostiniani e la casa di un notaio, un certo Morrone Morroni. Lo scopo del palazzo era allora ospitare la Cancelleria. L'interno offre una gradevole visita, con i caratteristici soffitti e i pavimenti finemente decorati. Si apprezza in particolare la sala al piano superiore. Oggi si visita il palazzo per il Museo Archeologico Bruno Antonucci, qui ospitato e nel quale si trovano numerosi oggetti risalenti all'epoca degli etruschi, e per la presenza dell'Archivio Storico Comunale.

Torna su

Palazzo Pretorio

Palazzo Pretorio Edificio sede del Banco dei Vicari e dei Capitani di Giustizia, passò per le mani di Perotto degli Streghi (cittadino lucchese) quando nel XIV secolo fu acquisito. Nel vestibolo e in facciata, come d'usanza, presenta numerosi stemmi delle famiglie che governarono Pietrasanta. Ha subito diversi interventi di ristrutturazione nel tempo, per poi esser acquistato dalla Pretura nel XIX secolo. Oggi ospita uffici comunali.

Torna su


Torre civica

Torre Civica PietrasantaIl Palazzo comunale di Pietrasanta è in Piazza Matteotti 29, poco fuori dal nucleo storico della cittadina, piazza Duomo, la stessa piazza che invece ospita la Torre civica, risultando quindi disgiunta dal primo. Anche conosciuta come Torre delle Ore, per via del suo orologio, fu eretta intorno al 1530 e consolidata nel 1706, assumendo l'aspetto attuale nel 1860. La torre la troviamo in mezzo a due edifici, con annesso bar- caffetteria quasi sotto.

Torna su


La Rocca di Sala

La Rocca di SalaPietrasanta vista dall'alto delle sue mura merlate e dalla Rocca che domina la collina, offre un panorama unico. Da quello che rimane di un'antica fortezza, si vede piazza Duomo, il campanile rosso e la torre civica, elementi che già esistevano secoli fa. Si intravede tutta la piana versiliese da Viareggio a Forte dei Marmi e, nelle giornate di cielo limpido, si vede oltre, l'Arcipelago Toscano. Poco sembra essere cambiato da quassù, facendo viaggiare lo sguardo da questo possente complesso fortificato dalla forma quadrata, con torri angolari e mastio centrale. La gente da queste parte chiama la rocca, Rocca Ghibellina, una vera testimone dei principali avvenimenti e delle vicissitudini di tutta la Versilia. Pensate, la rocca era già presente in periodo longobardo e fu maggiormente fortificata da Castruccio Castracani nel XIV secolo. Tale fu all'epoca l'importanza della rocca, costruita in contemporanea insieme alla Rocca Arrighina, che proprio da esse ebbe modo di svilupparsi Pietrasanta, pian piano un centro sempre più attraente per i signori di Lucca. Lo stesso Paolo Guinigi, celebre e potentissimo signore di Lucca nel XV secolo, ebbe modo di farsi costruire qui una residenza, che fu luogo di passaggio obbligato per imperatori e pontefici, come Carlo V e papa Paolo III. La difesa della rocca era bene organizzata, come testimonia la rete di cunicoli sotterranei e quel che rimane delle mura di cinta, ancora ben visibili dalla piazza e raggiungibili per via di un sentiero che termina direttamente alla Rocca. Nel 1700 la rocca fu venduta da Leopoldo I, Granduca di Toscana.

Torna su

Rocca Arrighina

Rocca ArrighinaLa fondazione di Pietrasanta avvenuta nel 1255, fu conseguenza di una serie di eventi bellici iniziati con i primi tentativi espansionistici di Lucca. In quel periodo storico l'intera Versilia si presentava con una serie di fortificazioni e castelli sparsi in alcuni punti strategici, dai quali sembra aver avuto vita un primo nucleo cittadino.  All'epoca il Podestà Guiscardo da Pietrasanta, dalla fortezza di Sala, fondò il nucleo urbano che oggi porta il suo nome. Tempo dopo Castruccio Castracani per potenziarne le difese, fece edificare una piccola rocca detta “Arringhina" in onore di suo figlio Arrigo, in seguito ristrutturata e ampliata nel XV secolo. La struttura ha subito nel tempo drastici rimaneggiamenti ed è attualmente privata. Trovate la rocca accanto alla porta rivolta verso Pisa, detta anche Porta Pisana.

Torna su

Museo dei Bozzetti

Museo dei BozzettiIl Museo dei Bozzetti di Pietrasanta, (dedicato dal 2007 a "Pierluigi Gherardi"), unico nel suo genere al mondo, si trova nell'ex-convento di Sant'Agostino. Nato nel 1984 grazie all'iniziativa della critica d'arte danese Jette Muhlendorf, il museo ha lo scopo di documentare l'attività dei laboratori artistici versiliesi. Da sempre il marmo è stata la lavorazione principale delle botteghe di Pietrasanta, fin dal lontano XIV secolo. La Muhlendorf ebbe l'idea di costituire una raccolta di gessi e opere preparatorie in genere, che documentasse l'attività dei laboratori artistici di Pietrasanta, oggi sono esposte oltre 700 sculture, di varie dimensioni e materiali, opere prime di artisti internazionali famosi in tutto il mondo... Continua a leggere sul Museo dei Bozzetti.

 

MuSa - Museo virtuale scultura e architettura

MuSa - Museo virtuale scultura e architetturaIl MuSA, inaugurato nel 2012, è un interessante museo virtuale di scultura e architettura, situato nel centro di Pietrasanta, inserito nel circuito museale della città e della Versilia. Il museo comprende uno spazio espositivo reale e diverse videoproiezioni che, grazie ai maxi-schermi, alle casse audio e ad un sistema di regia avanzato, risultano molto interessanti. Sul web e sui social pubblica diversi contenuti aggiornati.

La presenza di touch screen permette di scoprire in modo interattivo luoghi e attori dell’affascinante mondo della lavorazione del marmo.

Permanenti sono le opere “La voce del marmo?, “Michelangelo – Il dono della creazione? e “Capitani coraggiosi – scultura a Pietrasanta fra Ottocento e Novecento?.

Il primo è un documentario e racconto emozionale che permette al visitatore di viaggiare alla scoperta della storia e delle suggestioni legate alla lavorazione del marmo, nella Versilia dei grandi scrittori, scultori e pittori.

La video installazione dedicata a Michelangelo vede protagoniste alcune delle più belle opere di Michelangelo, fotografate in alta definizione da Sergio Garbari, ex fotografo ufficiale del Gabinetto degli Uffizi. La durata del video è di 25 minuti. In esso si mostrano dettagli difficilmente individuabili ad occhio nudo che si alternano con citazioni tratte dalla letteratura su Michelangelo.

 

Indirizzo

Via Sant' Agostino, 61 angolo via Garibaldi

Orari

aperto la sera dal martedì alla domenica. Vedere il sito del museo per gli eventi in calendario.

Tel. 0583 9765 (dal lunedì al venerdì 9:00-13:00)

 

Parco Internazionale della Scultura

Parco Internazionale della SculturaIl Parco della Scultura di Pietrasanta è l'ideale prosecuzione all''aperto del Museo dei Bozzetti e testimonia l'impronta artistica locale legata fortemente alle creazioni scultoree (da qui il nome di "Piccola Atene"). Costituito da oltre 60 opere di scultura monumentale contemporanea, questo ampio percorso museale all'aperto si snoda per strade, piazze, giardini del centro e delle frazioni vicine (raggiungibili in auto). La collocazione delle opere inserite nel paesaggio urbano è di forte impatto, evidenziando il connubio tra i maestri della scultura che qui hanno lavorato o lavorano e i loro preziosi e indispensabili collaboratori che realizzano nei laboratori le loro idee. Artigiani e maestri abili nella lavorazione del marmo ma anche nella fusione del bronzo, nell'arte del mosaico e dell'intarsio. Il Parco Internazionale di Scultura ha un patrimonio di oltre 30 opere di artisti affermati tra i quali spiccano Fernando Botero, Igor Mitoraj, Kan Yasuda, Marcello Tommasi, Pietro Cascella, Jean Michel Folon e Novello Finotti.

Torna su

Museo Barsanti

Museo dei BozzettiIl Museo Barsanti si trova in Piazza Duomo,  al secondo piano di Palazzo Panichi, di fronte alla nuova sezione del Museo dei Bozzetti ed è dedicato all'inventore del motore a scoppio.  Per giungere a un'invenzione straordinaria bisogna a lungo sperimentare. Questo fu il percorso del sacerdote di Pietrasanta padre Eugenio Barsanti (1821-1864) inventore, con Felice Matteucci, del motore a scoppio. Una geniale creazione che aprì la strada ad un'inarrestabile evoluzione: il motore "accelerò" i tempi e conquistò ogni aspetto della vita quotidiana. Il Museo espone cimeli della vita di Barsanti, curiosità, ricostruzioni storiche, documenti e motori. Il "Premio Internazionale Barsanti e Matteucci" promuove la conoscenza di questo grande inventore attraverso il contributo dei più autorevoli interpreti del progresso tecnologico. Oltre alla vita di Barsanti, la mostra offre la lettura di breve racconti dedicati al tema dei motori e permette di fare un tuffo nella storia col primo motore a scoppio Fiat montato sulla prima auto nel 1899.

 

Aperto nei fine settimana di luglio e agosto con orario 18.30-20.00/21.00-24.00 o in particolari ricorrenze. Controllare gli orari di apertura perché sono molto variabili.

via Marzocco 1, tel: 0584795369

Torna su

Museo Archeologico di Pietrasanta

Museo Archeologico di PietrasantaNel Museo Archeologico di Pietrasanta è dedicato a  "Bruno Antonucci", il professore che era a capo negli anni '60 del 1900 del gruppo di ricerca archeologica nel territorio  (Gruppo Speleologico e Archeologico versiliese). Nel museo sono raccolti reperti rinvenuti nei siti del comprensorio della Versilia che documentano le diverse culture che si sono succedute dalla preistoria fino all'età medievale, con l'aggiunta di un'interessante collezione di ceramiche rinascimentali. La sezione di maggior rilievo è quella etrusca e ligure che comprende una nutrita serie di cippi funerari etruschi in marmo, la ricostruzione di alcune tombe a cassetta e altre notevoli testimonianze degli insediamenti di queste popolazioni nella zona. Il Museo, fin dalla sua istituzione nel 1968, ha avuto sede presso il Palazzo Moroni in Piazza del Duomo a Pietrasanta, prima come deposito e poi come esposizione aperta al pubblico. L'edificio, caratterizzato da una doppia scala esterna, è uno dei più interessanti della città, sia dal punto di vista storico e architettonico, sia per le funzioni pubbliche cui è sempre stato destinato. Esso fu infatti realizzato nel XVII secolo unendo due preesistenti fabbricati, per accogliere in un unico complesso il Monte Pio, la Cancelleria e la sala delle adunanze. Ristrutturato alla metà dell'Ottocento, rimase sede municipale fino alla seconda guerra mondiale, accogliendo poi la Biblioteca Civica e in seguito l'Archivio Storico Comunale e il Museo Archeologico.

Torna su

Teatro comunale di Pietrasanta

Teatro comunale di PietrasantaQuesto edificio del XVII secolo, sviluppatosi da un'area occupata dai magazzini del sale, venne  ricostruito sopra l'antica struttura nel 1779 per dare una sede più adatta alle commedie e al carnevale (si recitavano commedie, si tenevano balli e manifestazioni legate infatti al carnevale). Il nuovo teatro fu inaugurato nel 1784 e mantenne la sua forma, con una pianta a ferro di cavallo e tre ordini di palchi, fino al 1937. Nel corso del '800 venivano rappresentate opere di Goldoni, Alfieri e Shakespeare, così come opere liriche e operette. Dal 1937 un nuovo teatro restaurato prese il posto del precedente, con loggione su due livelli sorretto da colonne. Solo alcuni decenni dopo si realizzò la galleria. La stagione teatrale di Pietrasanta vanta nomi di primo piano del panorama artistico nazionale.

Torna su


Statue nel laboratorio dello scultore Palla

Statue nel laboratorio dello scultore PallaSituato nel centro storico di Pietrasanta e conosciuto in tutto il mondo, troviamo un antico laboratorio artistico della lavorazione del marmo. In queste stanze quasi per magia nascevano forme sinuose ed eleganti, grazie a Ferdinando Palla, artista e direttore della Scuola di Belle Arti di Pietrasanta. Nel 1868 Palla fondò il suo laboratorio del marmo, una vera e propria bottega con reparto scultori, scalpellini, ornatisti, lucidatori e così via; Questo laboratorio è passato nel corso del tempo dalla realizzazione prevalente di scultura classica e sacra, a sculture monumentali ed ecclesiastiche, fino alle più moderne forme dell'architettura. Il laboratorio si trova nel centro storico di Pietrasanta, all'interno troverete un esercito di statue, giovani belli e forti, mani, piedi e teste. Da quattro generazioni la famiglia Palla continua l'opera del fondatore (che fu rinomato in tutto il mondo per la riproduzione di opere antiche e statue religiose), benché in seguito alla scissione della società la proprietà fu divisa tra fratelli, con il conseguente spostamento delle botteghe di produzione.

Tra le gallerie di arte moderna presenti a Pietrasanta (oltre 15) citiamo la Galleria La Subbia (11 Via Padre Eugenio Barsanti) e la Galleria Tega (Via Provinciale Vallecchia 56) dove si possono vedere opere di un famoso artista toscano, Sandro Chia e  del duo d'avanguardia Christo e Jeanne-Claude.

Torna su

Colonna del Marzocco

Fonte del Marzocco e Colonna della LibertàCome in molti altri borghi importanti della Toscana, anche a Pietrasanta, il Leone del Marzocco, che simboleggiava la dominazione fiorentina, veniva esposto nelle piazze. Pietrasanta passò sotto il dominio di Firenze nel 1485 e la Colonna della Libertà sormontata dal Marzocco eretta dallo scultore fiorentino Donato Benti (che fu uomo di fiducia di Michelangelo), venne eretta in quegli anni. Troviamo il nome dello scultore Benti citato in diversi pagamenti per piccoli lavori compiuti per l'Opera del Duomo di Pietrasanta come "Maestro di Porta", forse perché era impegnato a rafforzare le mura e la porta della città. Nel XIX secolo la fontana a tre vaschette, con fastigio marmoreo del 1545, presente accanto al Marzocco, venne spostata qui, nei pressi della salita per la Rocca, dalla piazza vicino. Il nome "Marzocco" deriva dal fatto di recare sulla sommità una rappresentazione, detta per l'appunto "Marzocco", costituita da un leone seduto con la zampa destra che regge lo scudo con il Giglio di Firenze. Questo tipo di rappresentazione è tra gli emblemi più antichi di Firenze.

Torna su

Borgo di Valdicastello

Borgo di ValdicastelloA poche centinaia di metri da Pietrasanta, si trova il piccolo borgo di Valdicastello (circa 1000 abitanti) caratterizzato dalla interessante Pieve di San Giovanni e Santa Felicita. Citato nel IX secolo, deve forse il suo nome ad antiche fortificazioni oggi scomparse. Curiosa la presenza delle cosiddette marginette (colonnine votive dedicate a Gesù e alla Madonna), numerose nel borgo, segno della grande religiosità di un tempo. Oltre alla pieve da segnalare la Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta e San Giuseppe e la Chiesetta di Santa Maria. Il borgo è famoso soprattutto perché vi si trova la casa natale di Giosuè Carducci di cui parleremo tra poco. Appena fuori, a un quarto d'ora di cammino da Valdicastello, sorge la Madonna del Pizzetto. Tra antiche chiese, una natura ancora in parte incontaminata, miniere abbandonate, Valdicastello è di sicuro una tappa suggestiva per chi decide di visitare Pietrasanta.

Torna su

Casa natale Giosuè Carducci

Casa natale Giusuè CarducciNella frazione di Valdicastello di cui abbiamo appena parlato, si trova la casa natale del grande poeta e premio Nobel Giosuè Carducci (Valdicastello di Pietrasanta, 27 luglio 1835 - Bologna, 16 febbraio 1907). Dichiarata "Monumento nazionale" dal 1907, la casa museo offre la possibilità di visitare quattro stanze del fabbricato arredate con mobili appartenuti al Carducci, che qui nacque nel febbraio del 1835. Il padre del poeta, Michele Carducci, era medico assunto da una ditta del posto che gestiva le miniere. Dopo il fallimento di tale ditta nel 1836, i Carducci lasciarono il borgo. Il poeta tornò al paese natale solo nel 1890, a 55 anni ma vi rimase legato sempre, compiendo diverse visite nel corso della sua vita.

Fin dal 1907, anno della morte del Poeta, il Comune di Pietrasanta ha organizzato manifestazioni e commemorazioni a ricordo di questa importante figura della letteratura italiana. Nel 1950 è stato istituito in sua memoria il Premio Nazionale di Poesia "Giosuè Carducci". Gli orari di apertura dipendono dalla stagione. Gli orari invernali prevedono l'apertura da martedì alla domenica dalle 17 alle 20; quelli invernali l'aperta il martedì dalle 9 alle 12 e il sabato e la domenica dalle 15 alle 18. Controllare gli orari per sicurezza.

Per informazioni e prenotazioni: Ufficio Istituti Culturali Comune di Pietrasanta tel 0584 795500

Torna su

Marina di Pietrasanta

Marina di PietrasantaMarina di Pietrasanta è una località di mare, in Toscana. Frazione di Pietrasanta e parte della rinomata riviera della Versilia, in provincia di Lucca, si affianca ad altre ben note località balneari, come Forte dei Marmi, Viareggio e Lido di Camaiore. Mare azzurro da una parte e montagne dall'altra, vaste spiagge e lidi super organizzati, e poi ancora rigogliose pinete, vivace vita notturna (qui hanno sede diverse rinomate discoteche), e alta concentrazione di bar e ristoranti, negozi alla moda e  belle case a fare da cornice... Continua a leggere su Marina di Pietrasanta.

Torna su

 

 

Ostelli Pietrasanta  Ostelli Italia   Auberges de Jeunesse Italie  Hotel Pietrasanta

Carte de Pietrasanta   Karte von Pietrasanta Mapa Pietrasanta Map of Pietrasanta

 Carte de la Toscane   Karte von Toskana   Mapa Toscana   Map of Tuscany

Carte d'Italie Karte von Italien Mapa Italia   Map of Italy

   
FacebookTwitterYoutubeScrivi a Informagiovani Italia