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No
ai regali tecnologici ai bambini a Natale. Invece di tablet
o videogiochi, meglio regalare ai bambini giocattoli che
stimolano fantasia e creatività come costruzioni, matite
colorate, libri. Evitare un uso precoce della tecnologia. Di
seguito alcuni consigli.
Cosa
comprerete ai vostri figli, o nipoti, come regalo di
Natale? Molti si indirizzeranno verso la tecnologia
(ai bambini piace tanto) e se questa è anche la
vostra opzione, leggete questo articolo prima di
acquistare. Prendendo spunto dall'appello "
Cari genitori, per Natale
non regalate tecnologia", lanciato da
Paolo Crepet,
psichiatra e scrittore, vi mostreremo
alcuni utili dati statistici sull'uso della
tecnologia da parte dei bambini, mescolati
alle nostre riflessioni.
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Partiamo
da un dato scientifico, la tecnologia crea una vera e propria dipendenza,
e questo è ancora più vero quando si parla di
bambini. Il
90% dei bambini usa quotidianamente uno smartphone,
si è abbassata l'età a cui ricevono in regalo il primo
cellulare, e a seconda dell'età, sono in costante aumento le ore quotidiane
trascorse su Whatsapp, Instagram, Snapchat ecc. Facebook è
diventato un fenomeno in crescita tra gli over 50
(incredibile eh...) ma, nella
fascia di età 13-24 anni, è in atto una fuga da questo social, in
favore di altri social ovviamente (rilevazioni 2016).
Gli effetti sui bambini dell'uso di strumenti come smartphone, Ipad e
compagnia bella, non sono ancora stati sufficientemente
studiati, essendo questi strumenti relativamente nuovi,
qualche idea però ce la siamo fatta tutti, scienziati,
educatori, genitori e curiosi. La premessa è che comunque tecnologia non è né buona
né cattiva, i risultati dipendono solo dall’uso che se ne fa.
L'uso che se ne fa, e che si lascia fare ai bambini, non è
buono, è sotto gli occhi di tutti.
Meno capacità sociali
L'uso eccessivo della
tecnologia, a qualunque età, è risaputo, diminuisce la
sensibilità fisica ed
emotiva, limitando lo sviluppo delle capacità sociali
dell’individuo, soprattutto nel comunicare. Le dita sono più
abituate a toccare gli schermi del cellulare che le mani
degli altri. Oramai la penna che si usa è per lo più quella
che serve a scrivere sugli schermi. I suoni che si sentono
sono quelli che provengono dalle cuffie collegate al
cellulare e non più quelli della natura. I tramonti che si
ammirano non sono più reali, ma fatti esclusivamente da
pixel e modificati da filtri. Come comunicano questi ragazzi? Con messaggi...
il loro modo di comunicare è sempre mediato dallo schermo,
ed è molto più facile giudicare, arrabbiarsi, criticare ma
anche essere giudicati e criticati. Parlando poi di piccoli utenti, i
bambini sempre più sono chiusi nel loro mondo e preferiscono
spesso usare l’Ipad invece di uscire a giocare. Al
ristorante si vedono bambini seduti al
tavolo, ipnotizzati dal loro tablet, che certo non
disturbano, ma stanno muti tutto il tempo e non rivolgono la
parola a nessuno.
Da
0 a 2 anni niente tecnologia per favore!
I piccolissimi in particolare
modo, la fascia di età da 0 a 2 anni, quali effetti
potranno subire nello sviluppo del cervello? Tra 0 e 2 anni,
il cervello dei bambini triplica le sue dimensioni e
l'eccessiva esposizione alla tecnologia può essere associata
a deficit dell'attenzione, ritardi cognitivi e
dell'apprendimento, aumento dell'impulsività. I genitori
sono indotti a pensare che la tecnologia sia un modo
divertente per intrattenere i bambini. Invece i piccoli a
quest'età hanno bisogno di osservare il più possibile il
mondo reale e di interagire con le persone che si prendono
cura di loro. Un consiglio d'oro è quello di non usate mai tablet e
smartphone per calmare i capricci. Lasciate che imparino a
calmarsi da soli, gli farete un grande dono, rispettando i
loro tempi di adattamento e aumentando autostima e resilienza.
Adolescenti
Gli adolescenti sono sempre più
social e hanno sempre meno rapporti diretti, reali, di
persona. Anche per noi adulti è ormai pratica diffusa
mandare un messaggio su facebook piuttosto che telefonare o
incontrare un amico. Inoltre passare tanto tempo con
videogiochi o a messaggiarsi sottrae spazio allo studio,
alla lettura, allo sport, alla socializzazione, attività
fondamentali per una sana crescita. Inoltre in famiglia si fanno
numerose litigate a causa di smartphone e ipad, i ragazzi
perdono ore di sonno preziose e non riescono a essere
concentrati a scuola la mattina, ci si alza con difficoltà e
si trascurano i compiti. Meno tecnologia e più
amicizie reali per sviluppare l'intelligenza emotiva, il
rispetto reciproco e sapere che non si è soli ma si
condivide tutti un medesimo percorso di crescita e
cambiamento.
Anche
gli adulti sono complici di questa immersione nella realtà virtuale,
perché si lamentano del fatto che i ragazzi sono perennemente
connessi e inabissati in un mondo tutto loro, ma poi fanno
come loro, non hanno voglia di cercare di coinvolgerli in altre attività,
oppure ci provano ma si arrendono subito....
Resilienza
L'uso eccessivo della
tecnologia ostacola lo sviluppo della resilienza, della
capacità di reagire nella vita agli eventi avversi. I
bambini molto tecnologici sono cognitivamente molto grandi,
ma emotivamente piccoli, immaturi. La capacità di adattarsi,
di reagire in modo positivo alle situazioni difficili della
vita senza esserne distrutti la si costruisce lentamente
nell’infanzia.
Aumento dell'aggressività
Provate a sottrarre al bambino
cinquenne l'Ipad o a minacciare come punizione il sequestro
del cellulare a un decenne, vedrete davanti ai vostri
occhi la loro aggressività esplodere. Oltre a questo, tanti
videogiochi e app sdoganano la violenza, facendola sembrare
normale. Alcuni studi sostengono che sfogarsi nel virtuale
limita la violenza reale, questo può essere in parte vero
per gli adolescenti, ma per i bambini piccoli? Come possono
delle menti tanto immature "gestire" la violenza che vedono?
E poi, dovremo forse evitare la violenza ai piccoli? Un
conto sono le storie, le fiabe dove ci sono si i cattivi, ma
c'è sempre una voce adulta, una presenza rassicurante, con
cui affrontare la lettura e il "male". Le fiabe son come
spazi protetti in cui metabolizzare, ma da soli di fronte a
uno schermo, la violenza non è mai mediata.
Problemi di salute
Problemi di salute alla vista (molto affaticata). Non
fare pause in particolare è molto dannoso;
obesità, in quanto viene stimolata la sedentarietà a
scapito del gioco all’aperto o dello sport; difficoltà ad
addormentarsi e sonno agitato, specialmente se si usa la
tecnologia la notte prima di dormire; disturbi
nell'apprendimento, è si vero che s'impara molto e
velocemente grazie alla tecnologia, ma è vero anche che
troppe al cellulare o all'ipad significano ore tolte alla
vita reale, allo studio, al confronto, tutti elementi che
permettono di apprendere in modo più "solido" e duraturo;
disturbi dell'attenzione, poiché pare che i bambini con
l’uso dell’Ipad migliorino nella capacità di concentrarsi a
breve termine, ma peggiorino in quella a lungo termine,
nella capacità di raggiungere un obiettivo più difficile di
medico termine.
Dipendenza
Tra tutti i problemi appena citati, il peggiore certo è la
dipendenza. Durante l'uso dei un videogioco, il cervello
produce dopamina, un neurotrasmettitore che trasmette
la sensazione del piacere, lo stesso coinvolto nel processo
di dipendenza dalle sostanze stupefacenti. Avete presenti le
esplosioni di rabbia quando si toglie lo smartphone a
un bambino che gioca da tanto tempo? Più si gioca e più
si vorrebbe giocare.
Segnali a cui prestare attenzione
1. Il bambino piange, diventa aggressivo, manifesta rabbia
quando gli viene detto di smettere;
2. il bambino è irritabile, scontroso, irascibile, ma tutto
finisce quando arriva il momento di giocare;
2. il bambino s'incaponisce, o si frustra, nel momento in
cui perde a un gioco;
3. il bambino chiede insistentemente di giocare ai
videogiochi;
4. un'attività che prima lo coinvolgeva non gli interessa
più perché è assorbito a giocare/navigare.
Questi segnali ci dicono che il bambino sta usando in modo
non corretto la tecnologia che gli abbiamo messo a
disposizione, non è detto che sia dipendente, ma qualcosa
non va...
Cosa fare?
1. Dare il buon esempio;
2. Prevedere delle regole nell'uso dei dispositivi e non
sgarrare;
3. Non usare la tecnologia come un chupa chups o come una
babysitter per intrattenere i bambini al posto nostro per
poter svolgere le nostre attività;
4. Non usare l'uso di cellulare/videogiochi/social come
ricompensa o come ricatto;
5. Tenete i dispositivi lontano dalla camera da letto e non
in bella mostra in generale (la presenza del
computer/cellulare è totalmente pervasiva, non è come una
droga che comunque è vietata dalla legge).
Un po' in tutto il mondo gli esperti consigliano un uso
limitato, mai per più di un’ora al giorno. Bisogna offrire
alternative per divertirsi e cercare di essere presenti
quando giocano.
Regalo tecnologico?
Pensiamoci bene, vogliamo continuare a dare questi bimbi in
pasto alla tecnologia, o vogliamo regalare loro qualcosa in
più, qualcosa di più vivo, qualcosa di reale? Tutti noi usiamo i tablet, gli smartphone, i computer, anche
per diverse ore al giorno, tutti abbiamo bisogno di controllare,
in maniera spasmodica la chat di whatsapp o i like dell’ultimo
post su facebook. Non è
dipendenza da cellulare questa? Proprio per
tale ragione dovremmo cercare di diminuire l’uso di questi
strumenti, dandoci regole e rispettandole, dando l'esempio
per far diminuire ai più piccoli l'uso della tecnologia.
Quali potrebbero essere dei piccoli accorgimenti per "
controllare"
l'uso della tecnologia?
Limitare l’uso
di smartphone a tavola ad esempio o nei momenti di convivialità,
cercando di educarci a parlare tra di noi, a raccontare quello
che ci è successo durante il giorno, facendo domande. Pur usando il cellulare,
proviamo ad usare meno messaggi e più telefonate?
Un tempo per le vacanze di
Natale si giocava tutti insieme a tombola, a monopoli, a
scarabeo o a altri giochi da tavolo. Molti dei bambini, nati nell’epoca digitale, non
hanno mai conosciuto questa condivisione, queste sensazioni, non sanno cosa siano
questi giochi, non sanno come si gioca, non li hanno mai neppure
visti. ?bello insegnare/imparare come si gioca, come si può giocare stando
seduti attorno ad un tavolo, riuscendo a capire le mosse del
nostro alleato solo grazie ad uno sguardo di intesa.
Non per tutti... un bambino che cresce con un animale
al suo fianco, sviluppa molte più competenze rispetto ad un
suo coetaneo che non lo fa, non solo, sviluppa anche un sistema
immunitario più forte. Per prendersi cura di un animale c’è
bisogno di senso di responsabilità, di cura, perché bisogna
pensare ad un altro essere. Regalando un animale, si può regalare
la gioia di avere un amico per sempre, un amico fedele, col
quale crescere insieme e divertirsi anche solo con un abbraccio.
Un regalo
immateriale.... un viaggio, un bagno in piscina, qualche ora
di relax
Una piccola gita o un weekend fuori città, ecco
un’idea per i vostri regali di Natale. Cosa c’è
di meglio che passare qualche ora spensierata con la propria famiglia?
Non necessariamente deve essere un regalo costoso, basta poco, qualche ora di relax da dedicarsi
reciprocamente camminando in mezzo alla natura, in una
piscina termale anche gratuita, pattinando sul ghiaccio,
visitando un castello... A Natale è possibile
regalare ai figli la gioia di trascorrere qualche
assaporando una bellezza diversa.
Il
Natale dovrebbe essere legna che arde nel caminetto,
profumo
di pino e di vino, buone chiacchiere, bei ricordi e amicizie
rinnovate.
Ma...se
questo manca basterà l'amore.
(Jesse O'Neill)
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