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Panoramica
di alcuni sorprendenti e talvolta scioccanti usi natalizi considerati
usuali in determinate zone del pianeta ma insoliti per la sensibilità
occidentale.
Le
tradizioni del luoghi racchiudono distillati di esperienze, di
storia vissuta, di leggende, di speranze e di nostalgia di una
comunità. Le tradizioni di Natale tra tutte le tradizioni sono
qualcosa di ancora più particolare. Sono il momento in cui una
comunità di stringe al proprio passato, si tirano somme
nostalgiche soppesando le cose positive, come a una coperta
calda in cui scaldarsi e prendere forza, uniti per il futuro.
In molti luoghi queste tradizioni natalizie hanno preso strade
diverse, a volte bizzarre e curiose.
Natale a lume di candela in
cimitero (Finlandia)
Per tradizione, in Finlandia,
alla vigilia di Natale si usa visitare le tombe dei
defunti accendendo candele in loro memoria. L'usanza vuole che
le famiglie lascino le candele nei cimiteri vicini nel caso in
cui i loro amati siano sepolti altrove, lontani. Visitare il
cimitero diventa così parte dei riti natalizi dei finlandesi
e se per qualcuno può sembrare strano, la vista di centinaia di
candele che brillano nelle lapidi coperte dalla neve è
emozionante e per i finlandesi diventa un vero e proprio momento
di raccoglimento. Circa tre quarti delle famiglie finlandesi
visitano un cimitero a Natale, per lo più alla vigilia,
siano esse di fede ortodossa o luterana. Molte persone
passeggiano nei cimiteri semplicemente per riflettere e stare
con se stessi in un'atmosfera intima, che diventa magica per via
di tutte le candele accese. Ci sono poi diverse persone che
creano pittoresche lanterne naturali attorno alle loro candele,
lavorate in modo artigianale o meglio, in un vero e proprio 'fai
da te'. La tradizione pare si sia diffusa in Finlandia negli
anni '20, tuttavia, la consuetudine di recarsi in cimitero in
questo periodo dell'anno probabilmente risale a un tempo più
lontano, e forse ha le sue radici in epoca pre-cristiana (come è
anche il caso di altre tradizioni finlandesi, quella dei falò di
mezza estate per esempio, che è oggi associata alla festa
cristiana di San Giovanni). Per saperne di più continua a
leggere...
Natale a Helsinki.
Se state cercando un
luogo speciale e di
atmosfera dove passare
il Natale date
un'occhiata alle decine
di guide sulle città
europee più
caratteristiche e di
atmosfera:
Natale in Europa
La strana storia del caprone
svedese (Svezia)
Lo sapevate? Nei paesi
scandinavi Babbo Natale è rappresentato da un uomo-capra,
chiamato Julbocken, il caprone dalle corna ritorte
della mitologia nordica. Non è affatto raro, se siete in visita
in Svezia, vedere quindi dei piccoli ornamenti di paglia a forma
di capra appesi sugli alberi di Natale. L'origine del mito di
Julbocken è pagana, germanica, ed è esistita in molte
varianti durante tutta la storia scandinava: deriva
probabilmente da una credenza legata al dio del tuono Thor,
che infatti si spostava su un carro trainato da due capre dai
poteri sopranaturali (Tanngnjóstr e Tanngrisnir).
Per centinaia di anni nei paesi del nord Europa a
dicembre si sono festeggiati dei grandi festival chiamati
Yule e queste tradizioni sono diventate parte delle
celebrazioni natalizie in luoghi come la Svezia. Sono le
caprette ad aiutare Babbo Natale nella consegna dei
regali, sostituendosi sia alla slitta che alle renne. Le moderne
caprete sono di solito fatte di paglia e fu così che nel 1966
venne creato un grande 'caprone' nella piazza principale della
città di Gävle, in paglia per l'appunto, il quale
tuttavia 'puntualmente' ogni anno non arrivava mai al termine
dei festeggiamenti perché ripetutamente incendiato da alcuni
balordi del posto. E così è sempre stato, ogni anno, tanto che
oggi creazione e incendio vanno di pari passo nella tradizione
del caprone svedese. Il rogo della capra di Gavle accade
così spesso, ano si anno no, che i bookmaker hanno iniziato a
scommettere sulla sopravvivenza della creatura sin dal 1988.
Nonostante il rischio di un nuovo incendio, la città non ha
comunque mai smesso di costruire la grande capra anno dopo anno.
D'altronde, nella mitologia, durante i suoi viaggi Thor aveva
l’abitudine di mangiare le proprie capre conservandone pelli e
ossa, per constatare poi con sorpresa il mattino dopo che le
stesse erano infatti rinate. La funzione del grande caprone è
cambiata nel corso dei secoli: in Svezia, la gente considera la
capretta uno spirito invisibile che appare poco prima di
Natale per assicurarsi che tutto proceda con ordine per i
festeggiamenti dello Yule, mentre nella cultura più
tradizionale, non manca chi si organizza a mettere la stessa in
casa di un vicino senza che nessuno se ne possa accorgere.
Per saperne di più continua a leggere...
Natale a Stoccolma.
Scarpe volanti e carpa per
Natale (Repubblica Ceca e Slovacchia)
Avete presente il lancio del
bouquet in un matrimonio? Ebbene, nelle Repubblica Ceca e
Slovacchia, quando le ragazze sono in cerca di marito, il
lancio avviene nel giorno di Natale, ma al posto dei fiori si
usano le scarpe. Le donne da marito (le single per
intenderci) si posizionano spalle alla porta e lanciano una
scarpa sopra le loro teste; una volta lanciata, se la scarpa
atterra con la punta rivolta verso la porta, allora si è
prossimi al matrimonio. Sapete poi cosa si mangia a Natale
nella Repubblica Ceca e in Slovacchia? Zuppa di cavolo e
carpa fritta, di solito con insalata di olive. Oltretutto, come
la tradizione vuole, la carpa di Natale deve prima
nuotare nella vasca da bagno della famiglia per almeno un giorno
o due prima di essere cucinata.La cena inizia con un dolce fatto
di uno strato sottile di ostia, servito con del miele, e quando
la cena giunge al termine e si sente il suono di una
campanellina, vuol dire che è arrivata l'ora dello Ježíšek
o Ježíško (il piccolo Gesù) che porta i doni. E tutti si
augurano il 'Veselé Vánoce' (il Buon Natale). Per
saperne di più continua a leggere
Natale a Praga e
Natale a Bratislava.
Natale tra ragni e ragnatele
(Ucraina)
Capita che al posto dei soliti
ornamenti e orpelli luccicanti, gli alberi di Natale in
Ucraina siano invece ricoperti di ragni artificiali e
ragnatele. Non è Halloween, ma Natale. Si avete ben
capito. Intanto, c'è da ricordare che il Natale in Ucraina viene
celebrato il 7 gennaio perché la Chiesa ortodossa usa il vecchio
calendario "giuliano", e poi viene da chiedersi del perché di un
tale gusto eccentrico, proprio i ragni? Secondo il folclore
locale, l'origine della tradizione risale ad un po' di
tempo fa, e ad una mamma così povera da non potersi permettere
un albero di Natale, ne tanto meno di decorarlo. Ma il cuore di
mamma si sa... Si racconta che la mattina dopo la vigilia, i
suoi bambini si svegliarono prestissimo e rimasero sorpresi nel
vedere un albero di Natale in casa; l'albero in effetti era un
po' strano, era infatti ricoperto di ragnatele. Certo i bimbi
rimasero un po' dubbiosi, ma quando la prima luce del sole
inondò tutta la casa, le ragnatele dell'albero diventarono d'oro
e d'argento. Da allora si crede che vedere una ragnatela la
mattina di Natale porti fortuna. Certo, avere l'occasione di
passare il Natale in Ucraina è un'esperienza unica di
condivisione e buona cucina: il pasto natalizio
principale è chiamato "Sviata Vecheria" (Santa Cena) e
viene consumato alla vigilia di Natale (il 6 gennaio in questo
caso): il pasto è normalmente composto da 12 pietanze, che
rappresentano i 12 discepoli di Gesù e con il piatto principale
chiamato 'kutia', un tipo di porridge dolce fatto di grano. Gli
altri piatti possono includere funghi, crauti, i classici "varenyky"
(Pierogi), "bigos" (uno stufato di carne e cavoli), torta di
formaggio e pane e tanto altro. Per saperne di più
sull'Ucraina, leggi …
Kiev,
Leopoli/Lviv,
Odessa.
La sauna di Natale (Estonia)
Come è noto nei paesi del Nord
Europa, come Scandinavia e Paesi Baltici in particolare, è molto
in uso la sauna e se non lo sapevate, la sauna Estone è
un bene UNESCO, Patrimonio Culturale Immateriale
dell'Umanità. La maggior parte delle famiglie estoni usa
la cosiddetta 'smoked sauna', solitamente un capanno nei pressi
delle abitazioni (spesso, utilizzata da più famiglie) al cui
interno si trova tutto l'occorrente per creare il vapore (legna,
fornello, pietre - che, una volta calde, verranno bagnate per
produrre il vapore). Non esiste cammino dentro questo capanno,
tanto che il fumo restando all'interno produce una sorta di
esperienza un po' 'affumicata', per l'appunto (ogni capanno è
munito comunque di un condotto di ventilazione). In effetti,
secondo la tradizione lunga secoli e secoli, si dice che dentro
il capanno-sauna viva un "elfo", e sia lì per proteggere e
assicurare il benessere delle famiglie. La tradizione vuole che
ad ogni vigilia di Natale, tutti si godano un bel bagno
caldo, tutti nudi, insieme anche con zii, nipoti e nonni. Al
posto di brindisi, abbuffate e giochi di società, il popolo
estone da sempre opta per questa alternativa 'salutare'. In
generale, per gli estoni il Natale è un misto tra tradizionale,
moderno, laico e religioso: ecco che allora, la parola
precristiana jõulud (il giorno del solstizio invernale)
nella tradizione popolare del paese ha un duplice significato:
da un lato, segna la nascita di Cristo, dall'altro segna la data
della mezza stagione invernale (talvistepüha). Nel
calendario folkloristico tradizionale estone, il Natale
inizia il 21 dicembre (giorno di San Tommaso) e dura fino
all'Epifania, il 6 gennaio. Sulle isole e sulla costa, la
festa prosegue per un altro giorno, fino al 7 gennaio, per le
celebrazioni di San Canuto. L'abitudine di andare in sauna
alla vigilia di Natale, dopo aver preparato la casa per le
celebrazioni serali festive, è antica. Rilassarsi in un bagno di
vapore è sempre stato molto diffuso in tutto il paese, come
anche avviene in estate ( d'altronde, ai bambini come prima
sorpresa di Natale venivano offerti abiti e scarpe nuovi subito
dopo la sauna, per poi assistere al servizio serale in chiesa).
E cosa mangiano gli estoni per Natale? Il tradizionale cibo
natalizio estone, il maiale con crauti e sanguinaccio.
Per saperne di più continua a leggere...
Natale a Tallinn.
Natale a forma di Pudding e
Pies (Gran Bretagna)
Il pudding & Wishes dei
britannici è una delle tradizioni di Natale più sentite. Il
Christmas Pudding, il famoso dolce natalizio, è servito il
giorno di Natale, quando ogni membro della famiglia
(specialmente i bambini) si scambiano gli auguri (i whishes)
esprimendo un desiderio. Si usa anche mettere una moneta
nell'impasto, in preparazione del dolce, oppure un anello porta
fortuna (per chi aspira a sposarsi) o addirittura un ditale
come portafortuna in generale. I bambini usano lasciare dei
tortini (le pies), e magari anche del brandy, per Babbo
Natale quando in visita.
Quelle del Natale si chiamano
Mince Pies e sono delle tortine originariamente nate come
ripiene di carne (per questo si chiamano 'mince', trito
di macinato, e di solito si usava l'agnello), piuttosto che
frutta secca e spezie come avviene oggi. Durante il periodo
Stuart e Georgiano, nel Regno Unito, le mince pies erano uno
status symbol e alle persone ricche piaceva farsi vedere alle
feste natalizie con torte di forma diversa; avere torte così
significava potersi permettere i più costosi pasticcieri. Una
tradizione del Medioevo vuole che se si mangia una torta ogni
giorno, da Natale alla dodicesima notte (la sera del 5 gennaio),
si guadagnerà la felicità per i prossimi 12 mesi. Proviamo?
D'altronde, il Christmas Pudding è la tradizionale conclusione
della cena di Natale britannica, come un porridge del XIV secolo
chiamato "frumenty" fatto di manzo e montone con uvetta, ribes,
prugne, vini e spezie. Questo era più simile alla zuppa e veniva
mangiato come pasto in preparazione delle festività natalizie.
Per saperne di più leggi
Natale a Londra.
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