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A Gubbio il
periodo natalizio è denso di tradizioni, con l'Albero di Natale più grande
del mondo che illumina la collina, i presepi artigianali e i mercatini con
prodotti tipici locali.
Arrivare la mattina presto a
Gubbio
in un giorno di foschia invernale sembra dare risalto alle atmosfere
natalizie di questa parte d'Italia. Il paesaggio è tipico umbro, docili
pendii e importanti orizzonti. A tenere il passo è
un misto di emozioni curiose, che un po' ricordano i
giorni passati, quando bambini madri e maestre
raccontavano di un piccolo villaggio medievale ai
piedi del monte, di un santo (Francesco) e di un
lupo. |
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Leggende e ricordi che oggi passano veloci nella mente e che
in qualche modo preparano alla visita. Il Natale a Gubbio è
effettivamente speciale, e lo è per diverse ragioni.
La
città il ritmo è leggero, sereno. Come serene sono le piccole realtà
casalinghe che ogni anno, da settembre e fino ai primi di gennaio, lavorano
per far si che la tradizione non si perda nei meandri del tempo. Alla
storia Gubbio unisce i decori, le illuminazioni, le scenografie più
originali.
Se state cercando un
luogo speciale e di
atmosfera dove passare
il Natale date
un'occhiata alle decine
di guide sulle città
europee più
caratteristiche e di
atmosfera:
Natale in Europa
Siamo nell'antico quartiere di San Martino ed è qui che
ogni 7 dicembre si assiste alla creazione di qualcosa di speciale:
statue a dimensione umana prendono posto lungo le vie, accanto agli usci
delle case, nelle piazze; a vederle sembrano vivere in una dimensione
vicina, come se si siano fermate di colpo in attesa dell'annunciazione
divina. Il presepe qui considerato ha però una storia abbastanza recente.
Nasce poco più di dieci anni fa grazie alla volontà e determinazione degli
abitanti della città, riunitisi per creare un unico grande presepe
cittadino. 'Riflettete o voi passanti, mentre passeggiate nella 'Via
del presepe di Gubbio' (alias Largo Lando), sembrano voler dire i
volti delle statue, considerando che al loro lato vengono riportate le frasi
più significative del Vangelo.
Angoli
segreti, autentici, dove anche la nuda pietra delle case sembra animarsi e
prendere vita. La maestria scenografica è indiscutibile, i
dettagli artigianali diventano arte nelle mani nobili di colui che li ha
creati. Vengono rappresentate scene di vita quotidiana proveniente dal
passato, ma poi non tanto diversa da quella presente. La Natività è
ambientata nel largo Lando, comunemente noto come la 'piazzetta' di
Gubbio, mentre nelle vie accanto prendono posto i Re Magi (in via
Capitani del Popolo) e man mano gli antichi mestieri della Gubbio
medievale, lo speziale, il fabbro, il falegname, il fornaio e poi
l'ortolano (nella zona del mercato), la merciaia e il cordaro (in via del
Loggione), le materassaie (in via Ondedei) e a seguire le
lavandaie e tingitrici. Tutti animati al limite del vero in questo che è il
più antico quartiere di Gubbio, ai piedi dei palazzi patrizi di un tempo (palazzo
Consoli per esempio, che ancora oggi con la torretta e i suoi archi
merlati sovrasta le case dai mattoni ambrati della pittoresca via
Piccardi). Incuriosiscono le lanaiole, che con i loro costumi d'epoca
raccontano di altri tempi, altre realtà, altre radici. Nel Seicento la
lavorazione dell'arte della lana a Gubbio era una delle attività
artigiane più importanti nell'economia eugubina, così come lo fu (e ancora
lo è) quella della lavorazione della ceramica, tra le più antiche
della città. A Gubbio la notizia più antica sulla lavorazione della ceramica
e l'arte della maiolica risale al 1326, in un documento che elenca i
vasai al lavoro nel Trecento e nel Quattrocento.
L'antico
quartiere si rinnova ogni anno, ancora oggi. In una scenografia di mestieri
di un tempo sfila l'odierno via vai fatto di gente comune, bambini e madri,
casalinghe e impiegati, e giovani agli ultimi giorni di scuola prima delle
grandi feste. Tradizioni che si tramandano di padre in figlio e che a Gubbio
hanno trovato nuovi modi di espressione, autentici e originali. Ed è
proprio questa la vita reale nel quartiere di San Martino, un presepe
vivente che unisce passato e presente, teatro di protagonisti veri.
Il
7 e 8 dicembre è giorno di grande festa a Gubbio, sbandieratori, musicanti e
cortei accendono l'inizio del Natale in città: le statue (preparate
sin da settembre) ricevono la benedizione del parroco della chiesa di San
Domenico, la più antica del quartiere di San Martino e probabilmente di
costruzione antecedente al XII secolo. Un ulteriore premio per gli abitanti,
che ricordiamolo sono tutti volontari, sarà poi quello di vedere la città e
il quartiere arricchirsi ogni anno che avanza di un numero sempre maggiore
di visitatori. Anziché costruire ognuno un proprio, piccolo, presepe (come
accade in tante altre città italiane), a Gubbio si è così deciso di
realizzarne uno, unico e grandioso.
Non
solo, il 7 dicembre è anche il giorno dell'accensione di 750 luci molto
caratteristiche. Perché ad essere grandioso non è solo il presepe, ma anche
l'Albero di Natale di Gubbio. Grande e anche famoso, visto che più
volte è stato premiato come l'albero di Natale più grande del mondo.
Lo vediamo da lontano, dalle pendici del monte
Ingino,
quasi a proteggere e benedire la città. 750 luci colorate disseminate lungo
la parete del monte in 750 metri di lunghezza e circa 450 di larghezza e
disposte in modo tale da formare la sagoma di un tradizionale albero di
Natale. Lo vediamo distendersi così in circa 130 mila metri quadri, dai
piedi della Basilica di Sant'Ubaldo, in cima, e fino in giù, alle
mura della città. Non manca la stella cometa, alla sommità
dell'albero e quindi alla sommità del monte. Ci sono poi altri numeri da
contare, niente meno che 8500 metri di cavi, 1350 tra spine e prese e 1900
ore di lavoro per l'allestimento
Nell'edizione del 2013, il 10 dicembre,
Gubbio ha voluto rendere omaggio a Nelson Mandela spegnendo le luci del
grande albero di Natale, 'listato a lutto', per – come si
legge nella nota ufficiale del comitato – aver perso una delle ultimi
grandi "
stelle" che si sono battute per i diritti e l'uguaglianza tra gli
essere umani.
Il Natale a Gubbio è speciale, lo è
da sempre per i suoi cittadini, gente sincera, gentile, spontanea, e lo è
stato per noi che abbiamo visto accese queste mille luci d'orgoglio e
spontanea condivisione. Grazie Gubbio e buon Natale a voi.
Date e direzioni del Natale a Gubbio:
Dal 7 dicembre al 6 gennaio (qualche giorno
in più di consueto per l'albero di Natale)
Gubbio presepe (Le Vie del Presepe:
via Capitano del Popolo, via Ondedei, Largo Lando, Vicolo Lazzarelli, via
del Loggione)
Gubbio Albero di Natale (dalla città
o dai suoi dintorni, oppure con la funivia per visitare la Basilica di
Sant'Ubaldo). La cerimonia ufficiale di accensione è in genere tenuta presso
l'oratorio della Madonna del Prato, in un apposito spazio all'aperto.
Gubbio è una delle città più
caratteristiche dell'Umbria, a breve distanza dalla sua città di provincia
(Perugia) e raggiungibile in auto con la A14 (uscita Cesena) e con la E45
(direzione Perugia, uscita Gubbio); in treno fino alla stazione di Fossato
di Vico-Gubbio e in pullman per una ventina di chilometri. L'aeroporto di
Ancona-Falconara è il più vicino a Gubbio e dista circa 90 km dalla città.
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