Sei qui:
Cosa vedere a Milano
>
Palazzo Reale di Milano
Il
Palazzo Reale di Milano, ora famoso soprattutto
come sede museale, ha alle spalle una lunga storia
che comincia nel medioevo. Con i suoi ampi saloni,
gli arredi raffinati e la monumentale scalinata, è oggi un importante
spazio espositivo e centro culturale, 7.000 metri
quadrati di spazi espositivi, che ospitano
regolarmente mostre di arte moderna e contemporanea
tra cui molte famose collezioni provenienti da tutto
il mondo in collaborazione con rinomati musei e
istituzioni culturali.
|
|
Il
palazzo sorge dove in età comunale si trovava il Palatium Consulum.
Il complesso, chiamato anche "Broletto vecchio", dopo la costruzione nel
1228 del nuovo Palazzo del Broletto (Palazzo della Ragione)
in
Piazza dei Mercanti, divenne la sede dei
governatori della città già dal 1138. Nel 1162, a causa dell'entrata in
città delle truppe dell'imperatore Federico Barbarossa, l'edificio originario venne distrutto. La
costruzione successiva, ampliata sullo schema della fabbrica precedente,
divenne sede stabile del Podestà.
Venne
mantenuto l'uso di convocare le adunanze pubbliche nella piazza antistante
il palazzo, nel cosiddetto "Arengo". Matteo Visconti, nella nuova
veste di signore della città, si insediò nel palazzo che divenne, con
opportune modifiche, la sua residenza privata (1287). Nella lunga disputa
tra i Della Torre e i Visconti per il dominio di Milano, il palazzo
fu occupato da Guido Della Torre ( 1302-1309); ma la definitiva
istituzione della signoria ereditaria, nel 1313, fece sì che il palazzo
divenisse la sede stabile della corte viscontea. Le modifiche più
significative all'edificio si verificarono sotto il dominio di Azzone
Visconti (1329-1339). L'antica corte ducale, la cosiddetta "Manica
Lunga", venne abbattuta solo nel 1934: durante i lavori di demolizione si
rinvennero resti di affreschi trecenteschi, purtroppo andati perduti.
Già
al tempo degli ultimi Visconti, il palazzo era non più residenza ducale, ma
soltanto sede della corte. Francesco Sforza vi soggiornò per un breve
periodo, mentre si svolgevano i lavori di restauro nel Castello di Porta
Giovia. La corte venne definitivamente trasferita al Castello nel 1469
da Galeazzo Maria Sforza. Nel XVI secolo il palazzo divenne la sede
dei governatori spagnoli. Fra il 1574 e il 1594 furono eseguiti lavori di
restauro e portate delle modifiche al vecchio impianto. Nel 1598, in
occasione delle nozze tra Margherita d'Austria e Filippo III di
Spagna, il governatore Velasco fece costruire il primo teatro stabile
all'interno del palazzo, su progetto di Giovan Battista Clerici e di
Tolomeo Rinaldi. Nuovi interventi furono compiuti fra il 1662 e il
1668: nel grande cortile d'onore si sostituirono le vecchie finestre a sesto
acuto, e le arcate ogivali del pianterreno vennero ricoperte di stucchi e
affreschi.
Il
teatro, più volte devastato dagli incendi, fu definitivamente distrutto nel
1776. Quest'ultimo episodio diede il via al processo di ricostruzione che
poi avrebbe visto la nascita del
Teatro alla Scala. su progetto di
Giuseppe Piermarini. La veste in cui ci appare oggi il Palazzo Reale è il
frutto delle soluzioni adottate sempre dal Piermarini tra il 1773 e il 1778,
per la sistemazione dell'allora residenza ducale. Giuseppe Piermarini curò
non solo l'adattamento delle strutture architettoniche, ma tenne conto
dell'assetto urbanistico dell'area circostante l'edificio. I muri esterni,
non essendo stati demoliti dalle fondamenta, risultavano obliqui: questa
irregolarità si rispecchiava nell'andamento della fronte principale che
veniva a creare uno spazio trapezoidale. La piazzetta antistante la fronte
venne così sfruttata dall'architetto per stabilire un equilibrio tra il
palazzo e l'incombente mole del Duomo. La facciata venne rivestita dalle
lineari e razionali forme neoclassiche; il ritmo era scandito da una teoria
di lesene ioniche, sostituite da semicolonne e dal
bugnato
liscio in corrispondenza dell'ingresso principale. Il ruolo di
rappresentanza del palazzo, allora residenza dell'arciduca austriaco, era
sottolineato piuttosto che dall'aspetto esterno, dalle sontuose decorazioni
degli interni e dagli arredi. All'impresa parteciparono i più bei nomi della
cultura artistica milanese: Giocondo Albertolli eseguì le decorazioni
tra le quali sono particolarmente notevoli quelle realizzate con il parmense
Gaetano Callani per la Sala delle Cariatidi, (1774-78);
Giuseppe Maggiolini realizzò mobili e pavimenti a intarsi lignei;
Giuliano Traballesi affrescò l'Auroro fuga la notte (1778-80) per lo
scalone del palazzo; Martin Knoller dipinse alcune volte con soggetti
mitologici (1775-78); Giuseppe Franchi realizzò le Divinità
per la Sala delle Cariatidi (1778); Andrea Appiani eseguì nella
stessa celebre serie dei Fasti Napoleonici (1803-1807) e, nella Sala del
Trono dipinse l'Apoteosi di Napoleone come Giove Olimpico (1808).
Purtroppo, gran parte di queste decorazioni è andata perduta a seguito dei
fatti bellici del 1943.
Nel
1920 Palazzo Reale divenne proprietà dello Stato italiano e fu aperto alle
visite dei cittadini. I bombardamenti del 1943 distrussero in parte
l’edificio e solo oggi, dopo i faticosi progetti ventennali di recupero e
restauro, si intravede la completa restituzione della reggia alla città di
Milano. Dopo anni di restauri l’intero del palazzo è tornato al suo antico
splendore. Il Museo della Reggia, è concepito come un itinerario
attraverso le quattro grandi stagioni del Palazzo: l’epoca Teresiana e
Neoclassica, il periodo napoleonico, la Restaurazione e infine l’Età sabauda
dopo l’Unità d’Italia. Si tratta di un attento e complesso lavoro di
composizione dei magnifici arredi originali e del loro restauro, per
suggerire una lettura, storica e stilistica, più ampia e articolata della
vita di corte. Le prime sale appartenenti al periodo neoclassico, che va
dalla ricostruzione del Piermarini al periodo napoleonico, sono quelle che
meglio restituiscono lo splendore di un’epoca in cui Milano ebbe un ruolo di
grande rilievo in Europa.
Nel 1929, la decisione di creare una nuova piazza, alle spalle del Palazzo
Reale, con il relativo snaturamento di tutto il tessuto urbano, determinò la
decisione di abbattere la "Manica Lunga", l'antica corte ducale viscontea.
L'amputazione di questa parte venne eseguita fino all'altezza della Sala
delle Cariatidi del Piermarini e lasciò un vasto spazio sul lato meridionale
di piazza Duomo, poi occupato dalla costruzione dell'Arengario (1937).
Palazzo Reale di
Milano
Piazza del Duomo, 12, Milano
Orari: aperto tutti i giorni tranne lunedì dalle 09:30?
19:30
Lunedì: 14:30-19.30
Tel: 02 8846 5230
Copyright © Informagiovani-italia.com. La riproduzione totale o parziale, in qualunque forma, su qualsiasi supporto e con qualunque mezzo è proibita senza autorizzazione scritta.
Se questa guida vi è piaciuta e volete dare una
mano a Informagiovani-italia.com aiutateci a diffonderla.
Dove si trova?
Ostelli Milano
Ostelli Italia
Carte Milan
Karte von Mailand
Mapa Milano
Map of Milan
Carte de la Lombardie
Karte von Lombardei
Mapa Lombardía
Map of Lombardy
Carte d'Italie
Karte von Italien
Mapa Italia
Map of Italy
|