Cosa vedere a Ferrara

Cosa vedere a Ferrara - 20 luoghi interessanti da visitare

 

Situata sulle rive del Po, la città di Ferrara è stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità nel 1995. Elegante e signorile, dominata dalla famiglia d'Este fin dal XIII , Ferrara divenne una delle più brillanti e culturalmente vivaci città del Rinascimento, con una propria raffinata scuola artistica. Oltre al celebrato Palazzo dei Diamanti, (il palazzo rinascimentale che ospita la Pinacoteca Nazionale), ci sono tanti luoghi da vedere e esplorare tra queste strade e tra questi bellissimi palazzi rinascimentali unici nel loro genere.

 

Castello Estense


CASTELLO ESTENSEIl Castello Estense, forse il simbolo più noto di Ferrara, è un imponente fortezza al centro della città di Ferrara che fu fatta innalzare nel 1385 da Nicolò II d'Este a protezione dagli attacchi esterni, ma soprattutto dalla popolazione locale che aveva manifestato il suo malcontento per le restrizioni del governo della città. Venne incaricato del progetto l'architetto di corte Bartolino da Novara. La nuova costruzione venne addossata alla vecchia Torre dei Leoni, inglobata nell'edificio, munito così di ben quattro torri angolari unite fra loro da cortine murarie...Continua a leggere sul Castello Estense.

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Palazzo dei Diamanti


Palazzo dei Diamanti
Il Palazzo dei Diamanti fu fatto costruire da Sigismondo d'Este intorno al 1493 e rappresenta sicuramente il capolavoro dell'architetto e urbanista di corte Biagio Rossetti. Prende il nome dagli 8.500 "diamanti" che compongono il bugnato marmoreo dell'originale rivestimento. Posto all'incrocio delle due arterie principali dell'addizione erculea, l'edificio simboleggia il prestigio e la gloria della Casa d'Este, ma è anche inteso a sottolineare l'importanza dell'incrocio stesso...Continua a leggere sul Palazzo dei Diamanti.

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Pinacoteca Nazionale


Pinacoteca Nazionale
Al piano nobile del Palazzo dei Diamanti si trova la Pinacoteca Nazionale, i cui ambienti conservano tracce anche notevoli delle antiche fastose decorazioni. Le collezioni pittoriche qui ospitate coprono un arco di tempo dal XIII al XVIII secolo. La prima stanza ospita la Collezione Vendeghini Baldi, con opere quali l’Adorazione dei magi di Jacopo e Giovanni Bellini, una Madonna e un San Petronio di Ercole de’ Roberti e un piccolo frammento del Mantegna...Continua a leggere sulla Pinacoteca Nazionale di Ferrara.

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Palazzo Schifanonia


Palazzo Schifanoia
Il nome del bellissimo Palazzo Schifanonia pone sempre nel visitare immediate domande. In effetti un nome così caratteristico aveva una ragione ben precisa: il duca Alberto V d’Este infatti lo fece costruire nel 1385 come luogo di ozio in cui schivar la noia ma fu Borso d'Este a partire dal 1471 a dare al palazzo il tocco che oggi lo rende famoso...Continua a leggere sul Palazzo Schifanoia di Ferrara.

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Casa di Ariosto

 

Casa di AriostoDimora nella quale il poeta trascorse gli ultimi anni della sua esistenza dedicandosi alla terza e definitiva edizione dell'Orlando Furioso, uscita nel 1532. Oggi, dopo il restauro, la casa e i suoi cortili sono restituiti al loro antico status. Le sale al piano nobile propongono una ricostruzione storico evocativa della casa abitata da Ariosto, realizzata in occasione delle Celebrazioni per i Centenari Ariosteschi del 1875 e del 1933, attraverso cimeli e pregevoli edizioni delle opere del poeta. Al piano terra è allestito un altro spazio espositivo.  L'edificio contiene alcune opere d’arte contemporanea (Claudio Parmiggiani, Augusto Murer, Diego Marani, Piero Guccione) ed è diventato un luogo di aggregazione di arte e cultura a Ferrara. Una curiosità,  il noto critico d'arte Vittorio Sgarbi, e sua sorella Elisabetta Sgarbi direttrice editoriale della casa editrice Bombiani, sono i proprietari dei tre appartamenti dell’antica dimora che fu dell'Ariosto: la residenza, infatti, apparteneva al professore ferrarese Bruno Cavallini fratello della madre di Vittorio e Elisabetta. Oggi l'edificio è chiamato le Case Cavallini – Sgarbi.

 

Indicazioni

via Ludovico Ariosto 67 - 44121 Ferrara

Orari: feriali 10.00 - 12.30 | 16.00 - 18.00
Chiuso lunedì - Aperto Lunedì dell'Angelo
Giorni di chiusura annuali: 1 e 6 Gennaio, Pasqua, 1 Novembre, 25 e 26 Dicembre

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Ingresso gratuito

 

Cattedrale di Ferrara


Cattedrale di Ferrara
La Cattedrale di Ferrara, eretta nel 1135 e decorata con motivi marmorei verso la fine del XIII secolo, rappresenta una fusione perfetta fra stile romanico e gotico. Nella facciata spicca il portale mediano preceduto da un protiro del XII secolo di eccezionale bellezza: nella lunetta si trova la figura di San Giorgio, opera dello scultore Nicolò (Nicholaus). uno degli artisti più rappresentativi della scultura romanica in Italia; nel timpano si possono ammirare scene del Giudizio Universale ispirate iconograficamente e stilisticamente all'arte gotica francese. Lungo il fianco destro della Cattedrale corrono due ordini di gallerie, ornate da colonnine di diversa forma; la parte inferiore è occupata da un portico continuo con botteghe, detto Loggia dei Merciai, del XV secolo. Qui si apriva la Porta dei Mesi, così chiamata dalle magnifiche formelle scolpite con la rappresentazione dei mesi, oggi conservate nel Museo del Duomo. Il campanile, incompiuto, è un progetto di Leon Battista Alberti. L'abside semicircolare con decorazioni in cotto è opera di Biagio Rossetti.  L'interno, le cui decorazioni e struttura risalgono ai secoli XVIII-XIX, ospita importanti opere di pittori ferraresi del XVI-XVII secolo: da Bastianino a Garofalo, ma anche di un un altro grande pittore della vicina Cento come Guercino. Particolarmente interessante è l'affresco che copre tutta la volta dell'abside, il Giudizio Universale, capolavoro del Bastianino...Continua a leggere sulla Cattedrale di Ferrara.

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Palazzo Municipale

Palazzo Municipale, ex Palazzo ducale a Ferrara
La costruzione del Palazzo Municipale di Ferrara, l'antico Palazzo Ducale,  che si trova nella omonima Piazza del Municipio, iniziò nel 1245 e venne poi progressivamente ingrandito verso nord, fino a raggiungere le attuali dimensioni alla fine del Quattrocento. Questo bellissimo edificio è un'altra delle icone della città di Ferrara, fu residenza della famiglia Este fino al XVI secolo, esattamente fino al 1598, anno in cui Ferrara passò sotto il diretto dominio dello Stato Pontificio...Continua a leggere sul Palazzo del Municipio di Ferrara.

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Palazzo di Ludovico il Moro/Costabili

Via XX Settembre 122, Ferrara

 

Museo archeologico nazionale di FerraraIl grandioso edificio, sede del Museo Archeologico di Spina, fu costruito, secondo una antica tradizione, dal conte Antonio Costabili per affidamento di Ludovico Sforza detto il Moro. Tale committenza è stata poi rigettata per ragioni cronologiche. Anche l'attribuzione prima oscillante fra Biagio Rossetti e il Bramante, è stata ricondotta al maestro ferrarese e con lui a Gerolamo da Pasino e a Cristoforo da Milano, impegnati operativamente nell'impresa. I Costabili conservarono il palazzo fino al 1595, che in seguito passò a diversi proprietari e infine allo Stato nel 1920.

L’architettura dell’edificio è incompiuta per quanto riguarda la facciata: peraltro il paramento murario esterno fa supporre un progetto di rivestimento analogo a quello di altri edifici dello stesso periodo, quali il Palazzo dei Diamanti. Il restauro del loggiato del cortile ha in parte falsato la consistenza strutturale, troppo alleggerita e lineare. Tra i vari soffitti attribuiti al ferrarese Garofalo, spicca quello affrescato nella cosiddetta "Stanza del Tesoro" al pianoterra, cubicolo del giudice dei Savi, Antonio Costabili. Vi è raffigurato, nei diciotto emicicli su cui campeggiano figure affacciate su di un poggiolo balconato, il Mito dei due amori, suggerito nella trattazione iconografica dall'umanista Celio Caleagnini.

 

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Museo Archeologico Nazionale di Ferrara

Via XX Settembre 122, Ferrara

 

Museo archeologico nazionale di FerraraCome abbiamo visto, il Palazzo di Ludovico il Moro o Palazzo Costabili a prescindere è un bellissimo palazzo rinascimentale del XV secolo con un cortile e gli affreschi che sono i primi esempi di pittura trompe-l'oeil. Oggi ospita il Museo Nazionale Archeologico di Ferrara, le cui splendide collezioni sono state rinvenuto per lo più da scavi nella necropoli presso la vicino città greco-etrusca di Spina. Un importante e ricco centro commerciale, Spina fiorì dal VI e il III secolo a.C e fu poi sommersa dalle acque del delta del Po, per perdersi nella memoria fino al XX secolo, quando gli scavi riportarono alla luce di migliaia di tombe. Vasi etruschi perfettamente conservati mostrano scene di vita quotidiana, e orci che prendono la forma di animali. Nella Sala degli Ori si trova una straordinaria raccolta di oro, argento, ambra e vetro, ornamenti personali di artisti greci ed etruschi. Nell'affresco decorato nella Sala del Tesoro ci sono due barche di Spina del tardo periodo romano.

 

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Piazza del Municipio

Piazza del Municipio a FerraraEx cortile d'onore del Palazzo Ducale, la Piazza del Municipio di Ferrara è dominata dal grandioso scalone costruito su disegno - del 1481 - di Pietro Benvenuti degli Ordini, che fuse elementi gotici medievali, come la balaustra marmorea in stile veneziano, con altri di impronta già chiaramente rinascimentale: la cupola e gli archi che richiamano quelli del loggiato ovest. Dallo Scalone si ha un ottima vista sulla piazza Municipale. Qui ebbero luogo alcune tra le prime rappresentazioni sceniche del Rinascimento: molte le commedie classiche apprestate dagli Estensi, come i Menaechmi di Plauto, recitata nel 1486 nella traduzione volgare, a cui assistette anche l’adolescente Ludovico Ariosto.

 

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Ghetto di Ferrara


Getto di Ferrara
L'origine della comunità ebraica ferrarese è molto antica e la città vanta una tradizione di convivenza fra le religioni. Molti gruppi di ebrei, cacciati dai paesi d'origine, furono benevolmente accolti dagli Estensi: spagnoli (1492), portoghesi (1498), tedeschi (1530), si stabilirono a Ferrara e crearono una comunità forte ed organizzata. Il ghetto fu istituito nel 1627 dal governo pontificio che, dopo la devoluzione del 1598, pose fine alla precedente politica liberale. La zona prescelta comprendeva le attuali vie Mazzini, Vignatagliata e Vittoria. Sulla via Mazzini, al n° 95, è ancora esistente l'edificio delle Sinagoghe: fu donato alla comunità ebraica nel 1485 da Ser Samuel Melli ed è riconoscibile dalle lapidi che ricordano le stragi della seconda guerra mondiale. Attraverso via Terranuova e via Montebello si può raggiungere il suggestivo cimitero di via delle Vigne, l'antico "Orto degli Ebrei".

 

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Museo del Ghetto di Ferrara
Via Mazzini, 95 - Tel. 0532 247004/210228


Museo del Getto di Ferrara
L'edificio del Museo del Getto di Ferrara, con le sue tre sinagoghe, la Scola Tedesca, Fanese e Italiana, è ora arricchito di quattro nuovi spazi destinati a museo stabile. Attraverso oggetti e documenti raccolti nelle prime due sale, sono illustrati gli aspetti più importanti della vita di ogni ebreo: la nascita, la circoncisione e il riscatto del primogenito, l'ingresso nel mondo adulto, il matrimonio, la morte. Nella terza e quarta sala documenti e oggetti, in gran parte originali, ricostruiscono la storia della Comunità Ebraica di Ferrara e della zona dal ’300 circa ai giorni nostri.
Le sinagoghe e il museo ebraico di via Mazzini sono nel cuore della città medievale, a poca distanza da Duomo e dal Castello Estense. Questa strada faceva parte del ghetto, nel quale, dal 1627 al 1859, furono segregati gli ebrei dal resto della popolazione di Ferrara.

 

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Museo della Cattedrale di Ferrara

Via San Romano, Ferrara

 

Museo della Cattrdrale di FerraraNel corso dei secoli, la cattedrale ha subito una serie di lavori di ristrutturazione, alcuni per proteggere i suoi tesori artistici (soprattutto sculture in pietra esterne che avevano cominciato a mostrare segni di danno ambientale) e altri per aggiornarlo ai gusti attuali di ogni epoca. Alcune delle opere preziose che sono state sostituite sono alloggiate nella vicina ex chiesa di San Romano, insieme ad altre opere di proprietà della chiesa, alcuni risalenti. Il Museo della Cattedrale venne istituito nel 1929. La sua inaugurazione anticipò di pochi anni le manifestazioni per l'ottavo centenario del duomo e fu strettamente legata alla fondazione dell'ente Opera del Duomo.

 

La collezione espone: interessanti codici miniati tre-quattrocenteschi, materiali lapidei vari, tra i quali i resti di un ambone longobardo dell'VIII secolo; un ritratto di Giovanni Bessarione a bassorilievo, realizzato dopo la sua presenza in città durante il Concilio di Ferrara (1437); una ricostruzione di come avrebbe dovuto apparire il campanile, con la cella superiore a base circolare mai realizzata; pregevoli reliquiari del XIV e XV secolo e paramenti sacri.  I maggiori capolavori del museo sono conservati nella terza sala e contengono tra le altre: una delle opere più famose della scuola ferrarese, le due ante dell'organo della cattedrale di Cosmè Tura, (San Giorgio e la principessa e Annunciazione) del 1469; Il ciclo dei Mesi, proveniente dalla Porta dei Mesi della cattedrale (distrutta nel Settecento);  altorilievi del cosiddetto anonimo Maestro dei Mesi (attivo tra il 1220 e il 1230 circa); la Madonna della Melagrana (Madonna Silvestri) di Jacopo della Quercia (1403 - 1408).

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Teatro Comunale di Ferrara
C.so Martiri della Libertà, 5 44121 Ferrara Tel. 0532 202675 Fax 0532 206007

Teatro comunale di Ferrara
Il teatro comunale è situato a pochi metri dal Castello Estense e si caratterizza per il contrasto fra le sobrie facciate e gli interni raffinati, inserito con discrezione in un complesso contesto architettonico. L'edificio fu costruito in circa un quarto di secolo, e la storia della sua costruzione ebbe le caratteristiche di un dramma che vide contrapporsi, fino al ricorso alle vie legali e giudiziarie, cardinali e architetti. Ad ogni modo dall’inaugurazione del 1798 fino al ‘900, il teatro comunale è il riferimento della città come sede di spettacoli e luogo di incontri mondani. Dopo l’interruzione delle attività nella seconda guerra mondiale, alla fine degli anni ‘50 è stato ristrutturato dal Comune, e riaperto il 31 ottobre 1964. Da allora si sono succeduti cartelloni di altissima qualità con un mix di repertorio classico e contemporaneo. Ogni anno, da ottobre a giugno, vengono programmati in media 100 spettacoli di prosa, danza, lirica, concerti, teatro sperimentale e spettacoli per ragazzi, per un totale di oltre 300 rappresentazioni.

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Mura di Ferrara

 

Mura di Ferrara

Le Mura di Ferrara sono uno dei simboli forse più sottovalutati tra chi visita Ferrara. Sono costituite da 9 chilometri di fortificazioni, costruite con una pianta quasi triangolare, che circondano la città estense. Furano costruite nel Medioevo e rimaneggiate fra il XV e il XVI secolo ed erano originariamente lunghe 13 chilometri. I novi chilometri di muri di mattoni che circondano il centro storico di Ferrara, sono tra i più antichi e tra i più completi sistemi difensivi medioevali/rinascimentali in Italia. Si Mura di Ferrarapossono vedere qui tutti gli elementi che la città ha utilizzato nel corso del tempo per difendersi in quei tempi incerti tra cui: lavori di sterro, fossati, porte della città, bastioni, torri e le feritoie per gli arcieri. Oggi, come in tante altre bellissime città italiane ed europee, l'uso delle mura cittadine è stato invertito; invece di respingere persone, le mura attirano visitatori. Le zone delle mura sono tra i luoghi preferiti dai ferraresi per camminare, pedalare, e incontrare gli amici. Per i turisti, le mura forniscono un ottimo punto di osservazione per una vista sulla città e sulla campagna circostante. Diversi i parchi adiacenti alle mura e al fossato.

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Villa di Marfisa d'Este

 

Villa Marfisa d'EsteCostruita entro i grandiosi palazzi d'Este, la Villa di Marfisa d'Este è un bell'esempio di una casa patrizia XVI secolo. Gli splendidi giardini che una volta la circondavano sono ormai chiusi da una loggia dipinta per imitare un pergolato.  La villa fu edificata a partire dal 1559 per volere del marchese Francesco, figlio di Alfonso I e di Lucrezia Borgia. Nel fu 1578 l'edificio fu ereditato dalla figlia Marfisa, amante delle arti, nonché protettrice del poeta Torquato Tasso, che abitò la palazzina fino al 1608, anno della sua morte. Da quel momento in poi, purtroppo, la villa cominciò lentamente a degradarsi...Continua a leggere sulla Palazzina Marfisa d'Este.

 

La palazzina, faceva par

 

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Museo del Risorgimento e della Resistenza

 

Museo del Risorgimento e della ResistenzaIl Museo del Risorgimento e della Resistenza si trova in corso Ercole I d'Este 19,  a cinque minuti a piedi dal Castello Estense. Dapprima conservati presso la Pinacoteca civica, furono poi trasferiti nell'Ateneo ferrarese presso Palazzo dei Diamanti. Il nucleo originale, dedicato al Risorgimento, risale al 1903; la sezione sulla Resistenza documenta il periodo 1919-1945.  Il 1903 era il 50° anniversario della morte dei patrioti ferraresi Domenico Malagutti, Giacomo Succi e Luigi Parmeggiani, fucilati dagli Austriaci durante la restaurazione austro-papalina del 1853...Continua a leggere sul Museo del Risorgimento e della Resistenza a Ferrara.

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Chiesa di San Cristoforo alla Certosa
Via Borso 1


Chiesa di San Cristoforo alla Certosa
La Certosa, edificata da Borso d'Este nel 1461, venne trasformata all'inizio dell'800 in cimitero monumentale da F. Canonici. Vi si conservano, tra le altre, le tombe del duca Borso e dei pittori Giovanni Boldini, Gaetano Previati e Filippo De Pisis.
La costruzione della chiesa attuale, attribuita a Biagio Rossetti, edificata a partire dal 1498, fu portata a termine nel 1551. Diversi gli interventi di restauro resisi necessari soprattutto dopo il terremoto del 1570 e i bombardamenti della seconda guerra mondiale. La facciata, rimasta incompiuta, è decorata da un portale marmoreo settecentesco. L'interno è a navata unica, ampia e luminosa, con sei cappelle per lato, transetto ed una profonda zona presbiteriale absidata. Attualmente è priva della maggior parte delle opere d'arte e degli arredi liturgici.

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Monastero di Sant'Antonio in Polesine


Monastero di Sant'Antonio in PolesineFondato dalla Beata Beatrice II d'Este su di un isola al centro del Po, questo complesso architettonico riveste una grande importanza e conserva tuttora una particolare atmosfera di pace ed isolamento.

L’attuale sede del Monastero di Sant'Antonio in Polesine, dell’Ordine delle Monache Benedettine, è un ampliamento quattrocentesco della fabbrica originaria fondata nel 1249 dalla principessa e beata Beatrice d'Este, figlia del marchese Azzo. Quest’ultimo aveva infatti comperato dai padri eremiti di Sant'Agostino la piccola chiesa costruita sull’isoletta di Santo Stefano, alla confluenza fra il ramo del Po di Argenta e quello di Volano...Continua a leggere sul Monastero di Sant'Antonio in Polesine.

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Via delle Volte

 

Via delle VolteLa via della Volte a Ferrara è considerata una delle via, se non la via più suggestiva della città, tutta arcate (le volte appunto) e ciottoli. Questa via lunga due chilometri, si dirama verso altre romantiche e silenziose strade come la Via Crocebianca, la Via Sacca e la Via Colomba. ?una delle mete  preferite dagli appassionati di fotografia autoctoni o in visita alla città, dove uno scatto meraviglioso è sempre in agguato. La via delle Volte, antichissima, segna l'asse lungo il quale si sviluppò la Ferrara, cosiddetta lineare, dal VII al XI secolo, influenzando in modo determinante lo sviluppo successivo di tutta la città. In questa via lo sviluppo in profondità venne risolto architettonicamente con la creazione di passaggi aerei, le attuali volte che punteggiano la strada, utilizzati per collegare i magazzini sulla riva del fiume alle botteghe-abitazioni verso il centro. Anticamente, prima che il fiume Po e il suo corso venissero deviati, questa strada aveva una funzione tipicamente commerciale. Nel medioevo qui si trovavano le case dei mercanti che utilizzavano il fiume come i loro commerci con il resto del nord Italia e da lì con il resto d'Europa. Le volte, per cui la strada fu nominata, visibili allora come oggi, erano i passaggi ad arco che permettevano di arrivare rapidamente ai magazzini sul fiume senza dover percorrere tutta la strada e senza essere attaccati da qualche ladro. Oggi la via è in gran parte silenziosa, se ci eccettua la presenza di qualche ristorante/trattoria ma una volta questa strada era piena di "vita, in tutti i sensi.  Fu ritrovo di varia umanità che stava sempre dietro a chi aveva un po' di soldi da spendere, come prostitute, ladruncoli e malintenzionati.

 

 

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Chiesa di San Paolo

Chiesa di San Paolo a FerraraLa Chiesa di San Paolo venne costruita nelle suo forme attuali dopo il 1570 su progetto di Alberto Schiatti, che andava a ricostruire la chiesa distrutta dal terremoto di quell'anno ad eccezione del muro destro adiacente al chiostro, che ancora oggi conserva gli affreschi dell'edificio primitivo. A fianco della chiesa esiste ancora l’ex convento originale dell'Ordine della Beata Vergine del Monte Carmelo (carmelitani) a cui la chiesa era stata affidata, con due eleganti chiostri. Per via della posizione centrale all'interno della città divenne parrocchia della corte estense. Dal 1301, grazie a lasciti cospicui, i Carmelitani finanziarono opere di ampliamento ed abbellimento dell'edificio tra cui la costruzione dei due citati chiostri nei secoli XIV e XV. Questi, distrutti da un incendio, furono ristrutturati, come appaiono ancora oggi, in epoca rinascimentale...Continua a leggere sulla Chiesa di San Paolo a Ferrara.

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Casa Romei

 

Casa RomeiSede museale prestigiosa, ospitante affreschi ferraresi del Trecento staccati da luoghi di culto cittadini, è una delle più significative abitazioni civili del Quattrocento. Giovanni Romei la commissionò all’architetto Pietrobono Brasavola, marito di Polissena d’Este e fattore generale del duca Borso d'Este. È databile intorno al 1445. All'interno si trova un monumentale cortile porticato con un loggiato superiore, ornati di preziosi cotti secondo l’uso padano delle decorazioni architettoniche esterne. Al pianoterra si trova la Sala delle Sibille, affrescata sulle pareti da figure femminili a grandezza naturale; al piano nobile, fregi e grottesche cinquecentesche della scuola dei Filippi. La casa è anche sede di un lapidario arricchito da statue e bassorilievi; fra le varie opere, un prezioso pulpito del Cinquecento proveniente dal refettorio dei Certosini e il marmoreo San Nicola da Tolentino, ritenuto opera di Alfonso Lombardi.

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Palazzo Bentivoglio

 

Palazzo BentivoglioIl Palazzo Bentivoglio di Ferrara, già esistente nel 1512, quando la potente famiglia dei Bentivoglio fuorno cacciati da Bologna e si rifugiarono a Ferrara (vedere Palazzo Bentivoglio a Bologna), venne ristrutturato intorno al 1580 a cura del marchese Leonello. Dello splendido palazzo, di enormi proporzioni, quasi tutto ormai è andato perduto perduto molto a causa della manomissioni e degli usi impropri che si sono succeduti. Rimane tuttavia la bella facciata, elemento singolare per la città di Ferrara. Di gusto tipicamente romano-manierista soprattutto nell’apparato decorativo, è ornato da un grande portale ed altri elementi figurati in pietra. Già attribuito, senza alcun fondamento, all’Aleotti l’opera è invece da ascriversi con ogni probabilità a quel Pietro Ligorio architetto napoletano che a Roma lavorò con Girolamo da Carpi al servizio del cardinale Ippolito II d’Este e che operò anche a Palazzo Spada, da cui questa facciata sembra direttamente derivare. La presenza del Ligorio a Ferrara è peraltro testimoniata proprio tra il 1568 ed il 1583.

 

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