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Cosa vedere a Londra
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Nel
cuore della City svetta il futuristico edificio che ospita il Lloyd's di Londra,
marketplace globale leader nel settore assicurativo. L'avveniristica
architettura firmata da Richard Rogers attira curiosi e appassionati.
Chi non ha sentito parlare dei Lloyd's di
Londra.
La grande avventura dei Lloyd's, che è anche la storia delle assicurazioni,
ebbe inizio in un piccolo caffè sulle rive del Tamigi, frequentato da
mercanti e uomini di mare. Era l'anno 1668. Un orologiaio, certo Edward Bransby, raccontò di essere stato derubato di cinque orologi. Dopo una
rapida consultazione con alcuni avventori decise di fare pubblicare
un'inserzione sulla London Gazette, offrendo una ghinea di ricompensa a chi
gli facesse ritrovare la refurtiva. Come indirizzo diede quello di
Edward Lloyd, proprietario del caffè. Ad alcuni avventori venne l'idea
di un aiuto reciproco per evitare disavventure come quella del signor
Bransby.
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Assicurati che Dio e forse la regina, ti aiutano.
Chi
voleva garantirsi da un possibile danno presentava un foglio con le sue
richieste: coloro che erano disposti ad addossarsi per un deterniinato premio le
conseguenze di un furto o di un naufragio apponevano il nome in fondo al foglio.
Per questo si chiamarono underwriters, sottoscrittori, e il nome è
rimasto a designare gli assicuratori dei Lloyd's ancora oggi. L'affascinante
storia dei Lloyd's nasce così, tra alti e i bassi, uomini e avvenimenti,
attraverso guerre e atti di pirateria, geniali intuizioni e rovesci della sorte.
Tempi lontani
in cui Edward Lloyd forniva carta, inchiostro e penna agli avventori della sua
coffee-house, o quelli legati al nome di Thomas Fielding, un cameriere
che aprì un altro locale quando, nel 1769, il caffè fu infiltrato da biscazzieri
e avventurieri di basso rango. Nel 1771 un gruppo di 79 mercanti, assicuratori e
mediatori istituirono il
Comitato: con l'aiuto di John Julius Angerstein,
passato alla storia come "il padre dei Lloyd's", fu aperto nel 1774 il
primo ufficio vero e proprio, alcune stanzette del Royal Exchange dove
gli underwriters sarebbero rimasti per più di cento anni. Dopo avere superato le
crisi delle guerre napoleoniche, e dopo avere rafforzato la loro posizione
grazie all'incremento del traffico marittimo fra l'Inghilterra e le sue colonie,
i Lloyd's ebbero il loro primo riconoscimento ufficiale con un atto del
Parlamento che porta la data del 1871. I Lloyd's per se stessi non assicurano,
come non assicurava il vecchio Edward Lloyd, né sono responsabili delle
transazioni effettuate La campana che suona ad ogni nave assicurata che affonda
dai loro membri. La loro attività si riduce a fornire uffici, a dettare e fare
rispettare regolamenti, ad amministrare le varie attività . Per diventare membro
occorreva dimostrare integrità e solvibilità , "congelare" un forte deposito,
versare tutti i premi in un fondo da cui venivano riscosse le spese e i
pagamenti ai clienti. Non si potevano ritirare utili finché tutte le eccedenze
passive non erano state bilanciate: in caso di improvvisa insolvenza di un underwriter, i Lloyd's proteggevano l'assicurato servendosi di un fondo centrale
costituito col contributo di tutti. Gli underwriters, per poter ampliare la loro
attività , erano in genere riuniti in sindacati: i più piccoli ne contavano tre o
quattro, i più grandi superavano i cento. Ogni sindacato aveva una sua
specializzazione di settore: prima marittimo, non marittimo, poi anche
aviazione, auto, vita; l'attività si svolgevano in un grande salone al centro di
un edificio in Lime Street, inaugurato nel 1958, che si affiancò all'edificio
principale di Leadenhal Street in cui i Lloyd's si erano trasferiti nel 1928.
Qui
c'era la Lutine Bell, la campana recuperata dalla nave affondata nel 1799
con un carico d'oro interamente assicurato dai Lloyd's, e che venica suonata per
le "comunicazioni importanti" (non, come si credeva generalmente, quando affonda
una nave). Fino al 1969 soltanto cittadini inglesi di sesso maschile potevano
diventare membri Lloyd's; dal 1970 i tempi cambiarono e furono ammessi anche gli
stranieri e le donne. Nel 1976, su 10.662 membri, c'erano 1231 donne e 729
stranieri (di cui 70 donne). Questi i Lloyd's di oggi, che assicurano qualsiasi
cosa. Oggi come allora sono due le categorie di persone e imprese che operano
presso i Lloyd's, i soci o fornitori di capitale, la seconda, formata da
agenti, broker e altri professionisti che sostengono i soci, sottoscrivono i
rischi, e rappresentano i clienti all'esterno.
Per la
maggior parte della storia dei Lloyd's, ricchi e facoltosi individui (i
cosiddetti "Names") hanno sostenuto le politiche dei Lloyd's, garantendo con
tutto il loro patrimonio personale (responsabilità illimitata). Dal 1994,
il Lloyd's ha permesso l'ingresso alle imprese nel mercato, con relativa
responsabilità limitata. Le perdite registrate nei primi anni 1990 con vari
disastri sanitari e cause miliardarie perse in America avevano devastato le
finanze di molti soci facoltosi (più di 1.500 su 34.000 furono dichiarati
falliti) e messo in fuga gli altri. Oggi i Lloyd's, dopo quel periodo nero si
sono risollevati, hanno meno soci, membri, agenti e broker e sono più cauti, ma
sono sempre lì.
Tutto
sta, come sempre a stabilire i rischi, le possibilità di un determinato evento,
e fissarne i premi. Così, dopo le geniali innovazioni di Cuthbert Heath, che
"inventò" le polizze per furto, rapina, crediti non riscossi e così via, oggi si
assicurano anche le gambe delle attrici o di un calciatore, la voce di un
cantante e tante, forse troppe cose.
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