Palmeto di Elche
  
Non esiste nessun'altra foresta di palme in
Europa oltre al Palmeto di Elche, uno spettacolo incredibile. Di
origini incerte (forse arabe o addirittura cartaginesi) il Palmeral de
Elche, dichiarato nel 2000 sito Unesco patrimonio dell'Umanità si trova
nei pressi della cittadina di Elche (Elx in valenciano), a
poca distanza da
Alicante e da
Valencia. Se vi trovate in questa zona non mancate di visitare
questa meraviglia unica al mondo estensione e bellezza.
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Oggi
ben oltre 500.000 piante custodiscono questo grande patrimonio naturale e
culturale. Le sue origini sono antiche: le prime palme vennero piantate
negli horts (frutteti) probabilmente dagli stessi arabi arrivati nel
territorio, o addirittura secoli addietro dai Cartaginesi, che tramandarono
la coltivazione e la manutenzione nel tempo. I 3,5 km2 includono un'area di
1,5 km2 all'interno della stessa città di Elche, con 11.000 palme
(maggiormente palme da dattero del tipo Phoenix dactylifera). Come riferisce
la stessa UNESCO, "il palmeto è un esempio unico di trasferimento di un
paesaggio caratteristico da una cultura all'altra e da un continente
all'altro", dal nord-Africa all'Europa.
Sin dalle origini, nel territorio di Elche
è stato sviluppato un sistema di irrigazione che esiste ancora oggi e che fa
arrivare le acque agli odierni frutteti della città. C'erano più di un
milione di palme all'inizio del secolo, progressivamente diminuite di numero
perché, prima che venissero protette dalla legge, la gente le utilizzava ad
uso personale e spesso venivano vendute illegalmente.
Elche
ospita 91 frutteti di palme, che possiamo anche chiamare 'orti', in
spagnolo. Alcuni hanno un nome, altri sono senza nome, ma tutti hanno una
storia da raccontare. Sono i vari Hort del Real, oppure Hord de la
Mare de Deu, o anche Huerto de la Coronela (che si traduce
letteralmente in 'frutteto della moglie del colonnello'); il loro nome porta
la mente a viaggiare nella storia di questo caratteristico territorio. Si
visiti per esempio l'Huerto del Cura (l'orto del prete), aperto dal
mattino e fino ad oltre il tramonto: è situato proprio al centro del palmeto
ed ospita una delle palme più note, la Palma Imperiale, conosciuta
per i suoi otto tronchi e dedicata alla
Principessa Sissi: "una
pianta degna di un impero" disse la stessa imperatrice d'Austria e
regina d'Ungheria, nata Elisabeth von Witterlsbach, quando la visitò
nel 1894.
Il
microclima naturale del Palmeto di Elche ha catturato l'attenzione di
studiosi e turisti insieme, così come aristocratici e romantici viaggiatori
nei secoli passati. Tra questi vi fu anche Hans Christian Andersen,
che tra scrivere una favola e l'altra, amava viaggiare il mondo. Arrivò ad
Elche nel 1862 e disse "stiamo raggiungendo Elche e possiamo già vedere
in lontananza la sua vallata splendente di frutta e il suo vasto bosco di
palme, il più grande e più bello d'Europa, il più paradisiaco di tutta la
Spagna". Vi fu anche Wilhelm von Humboldt,
linguistico e filosofo nonché fondatore dell'Università di
Berlino, che viaggiò in Spagna tra il 1799 ed il 1800;
anche nelle sue parole si legge quanto questa regione sia stata apprezzata
dai viaggiatori dell'epoca: "da Orihuela ad Elche, il panorama attrae con
tutto il suo charme per il quale il regno di Valencia è conosciuto nel
mondo. Arriviamo nel frutteto, tra palme e alberi di aranci, di limoni e di
cottone. Non esiste niente di simile altrove". Forse attraversava il
passo della torre panoramica di Vaíllo, da dove si ammira il frutteto
conosciuto come Hort de la Torre e l'intero palmeto di Elche.
L'orgoglio
degli spagnoli per il palmeto, soprattutto coloro che fanno parte della
Comunidad Valenciana, è davvero grande. In particolare da quando, il 30
novembre 2000 il Palmeto, uno dei simboli più identificativi, è entrato a
far parte dell'UNESCO come Patrimonio Mondiale dell'Umanità. Il bosco di
Elche non è l'unico motivo che ci spinge a consigliare una visita alla
località, che infatti ospita un altro Patrimonio dell'Umanità.
Il Mistero di Elche è parte del
patrimonio orale e immateriale dell'UNESCO, è un'antica rappresentazione
teatrale di origine medievale, attiva sin dal XIII secolo. I testi sono
scritti in lingua valenciana e con qualche salmo in latino e si basano sui
testi dei Vangeli Apocrifi, molto popolari durante il Medioevo.
Raccontano dell'Assunzione di Maria e sono sopravvissuti ad uno specifico
divieto della chiesa cattolica, non riflettendo il testo biblico ufficiale.
Si visiti la località ad agosto, in particolare la Basilica di Santa
Maria (costruita sopra le fondamenta di un'antica moschea e apprezzata
per l'eccellente architettura barocca), oppure nei mesi di ottobre o
novembre (solo anni pari), per assistere alla rappresentazione. L'inizio
della cerimonia, la discesa dell'angelo sulla 'Mangrama', segna il
legame culturale di storia e territorio: l'angelo è infatti rivestito e
decorato di palme.
La località di Elche è anche soprannominata
la 'Gerusalemme spagnola' per un'antica tradizione risalente al XIV
secolo. La celebrazione della Domenica delle Palme di Elche è infatti
nota in tutta la Spagna, le foglie di palme sono riccamente elaborate e
vengono portate in processione per commemorare l'ingresso trionfale di Gesù
a Gerusalemme: accompagnano il Pas de la Burreta, un'enorme figura
dipinta su legno e portata in giro per le strade della città. La lavorazione
delle foglie di palma cerimoniale è un processo laborioso, tramandato da
generazioni di artigiani del posto secondo una tecnica ben precisa.
Chi ha sentito parlare della misteriosa
Dama de Elche, sa che si tratta di un antico busto del IV secolo a.C.
raffigurante una donna rivestita di gioielli. Fu ritrovata nel 1897 presso
Alcúdia de Elche, il sito archeologico situato a sud di Elche, gli
studiosi non hanno ancora ben precisa la sua origine (iberica, greca o
cartaginese). Dopo essere stata conservato al Louvre di
Parigi e al Museo del Prado di
Madrid, la Dama de Elche è oggi custodita al Museo
Archeologico Nazionale di Madrid (quella custodita ad Elche è al momento
solo una copia).
Le ragioni per visitare questa bella
località sono diverse. Ne abbiamo descritto solo alcune.
Come raggiungere Elche:
In auto: autovía oppure A7 da Valencia,
Castellón o Alicante
In treno: da Alicante il servizio è veloce
e diretto
In aereo: l'aeroporto di Alicante è
vicinissimo alla località di Elche
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